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Incentivi sovranisti, come funzionerebbero?

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La Fiat 500 elettrica, un simbolo del made in Italy. (foto: Stellantis media)

Incentivi sovranisti, come funzionerebbero? Angelo ci chiede del progetto del governo di rimodulare i bonus, anche per favorire la produzione italiana. Vaielettrico risponde. Ricordiamo ce i quesiti vanno inviati a info@vaielettrico.it

incentivi sovranistiSto pensando alla 500e, mi conviene aspettare nuovi bonus più convenienti?

“Sono interessato ad acquistare un’auto elettrica e sto seguendo il vostro ed altri siti per capire qual è il momenti più propizio per farlo. Ho letto che il governo intende rimodulare gli incentivi, per sostenere la ripresa delle vendite, e il ministro Urso ha fatto riferimento alla volontà di favorire il made in Italy. La cosa non mi dispiacerebbe, dato che ho preso in considerazione anche la Fiat 500 elettrica, che peraltro costa di listino non meno di 30 mila euro. La domanda è: avete idea di quando arriveranno questi nuovi incentivi? Di quanto supereranno gli attuali, che se non sbaglio ammontano a 5 mila euro con rottamazione? Ed è realistico pensare che favoriscano le auto prodotte in Italia?“. Angelo Sisti.

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La Jeep Renegade plug-in hybrid.

Gli incentivi sovranisti ci sono già e riguardano le plug-in

Risposta. Gli incentivi sovranisti, se così li possiamo chiamare, esistono già. Li ha introdotto nella scorsa legislatura il ministro Giancarlo Giorgetti, fissando una soglia di prezzo per fruirne più alta per le ibride plug-in che per le elettriche. Ovvero 45 mila euro contro 35 mila. Un fatto anomalo, che non ha riscontro in altri Paesi europei. E che si spiega solo con la volontà di fare rientrare nei bonus per le plug-in anche le due Jeep prodotte a Melfi. Peraltro ottime auto che si sarebbero vendute comunque, ma che con l’aiutino statale si vendono ancora meglio. Per le elettriche, invece, la necessità di un tetto così alto non c’era, dato che l’unica EV made in Italy (oltre alla Maserati in arrivo) è appunto la 500e, che rientra nei 35 mila. Che cosa succederà ora? Difficile dirlo. Può essere che si torni a bonus più alti con limiti di reddito, come accaduto per un breve periodo a fine 2022. Con aiuti ulteriori per le auto italiane? Difficile, le nome comunitarie lasciano pochi spazi…

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10 COMMENTI

  1. Con questa manovra molte famiglie italiane rimarranno con casa sventrata senza possibilità di sistemarla, e come sempre la DX da potere ai più forti, visto che solo i redditi alti potranno assorbire il bonus, e in questo modo guadagneranno pure il.10% oltre le spese, emmm c’è poco da fare la politica protegge solo i più forti 🤬🤬🤬

  2. Questo Governo non vede per niente il futuro, in ogni campo, certo ormai ci sono solo loro in politica, altre correnti non esistono e sono molto contrastanti nelle loro idee.
    Io credo nell’elettrico, non perché ho acquistato con gli incettivi 2021 una piccola auto ev, ma perché vivendo in una metropoli ti accorgi realmente della differenza con tutti i sensi.
    Sono daccordo che l’auto del futuro possa essere diversamente elettrica comunque ecologica, ma chi è al Governo deve incettivare in tal senso.
    Continuano a ripetere che si perderà il lavoro, ma questa è una nuova “rivoluzione industriale” infatti tutto può essere convertito per una transizione efficace, occorre incettivare di molto la ricerca e le professioni.
    È un nuovo inizio che non deve fermarsi, pertanto auspico questo Governo ad avere pensieri in questa direzioni e gli elettori del futuro a valutare una nuova classe dirigente di progressisti non conservatori.

  3. Ragazzi mi viene un dubbio.
    Da pochi giorni il governo Meloni ha abolito lo sconto in fattura e la cessione del credito per le ristrutturazioni edili lasciando la possibilità di detrarre dall’IRPEF in 10 anni.
    Il dubbio è questo, immaginate se invece di dare direttamente l’incentivo all’acquisto ce lo fanno detrarre dalle tasse in 5 anni o giù di lì? Oppure se aprono le porte alle imprese? (C’è una notizia in tal senso con l’obiettivo di avere dopo 3/4 anni un parco auto elettrico usato a buon mercato, a dire loro. Io un’auto aziendale difficilmente l’acquisterei, vengono trattate troppo male anche se rispettano le manutenzioni)
    Il mio modesto parere è che gli incentivi se proprio li devono dare dovrebbero essere erogati su base reddituale e non ai rivenditori (che non dovrebbero conoscere se un acquirente ha diritto o no al contributo) ma agli stretti interessati dopo l’acquisto (a mo di rimborso)
    Questo ridurrebbe le speculazioni e il mercato sarebbe più realistico.
    Per le auto aziendali, non dimentichiamo che in base al tipo di azienda e auto, queste ultime sono scaricate in parte od in toto come costi abbattendo il reddito e quindi le tasse da pagare, pertanto al massimo più che un incentivo proporrei una detrazione in toto in 5/8 anni (se non sbaglio dalle mie reminiscenze di ragioneria ci volevano 10 anni di ammortamento)
    Per me gli incentivi a pioggia hanno sempre drogato i listini con modelli sempre peggiori, tant’è che non ho usufruito della rottamazione da 5k per la mia nuova BEV. A poco più di un modello incentivato ho ottenuto qualcosa di molto meglio.

    • Negli USA di Biden infatti gli incentivi all’acquisto sono sotto forma di detrazione. E Tesla per rientrarci ha dovuto tagliare i prezzi di Model 3 e Model Y. E’ stata certamente una mossa furba che ha pesato sulla decisione di Tesla di abbassare i prezzi.

    • Dicevano che le detrazioni per il 110% erano state utilizzate maggiormente dai ricchi.
      Il “maggiormente” non andava bene. Senza cessione e con le sole detrazioni SOLO i ricchi, chi ha capienza fiscale potrà permetterselo, qualsiasi detrazione.
      Quella poi delle monofamiliari al 90% solo se prima casa e se il reddito di riferimento è inferiore ai 15.000€ diventa una sonora presa in giro. Chi, con 15.000€ di reddito, ha una minima capienza fiscale da potersi detrarre un minimo minimo minimo di detrazioni?

  4. Ah come mi piace l’incentivo sovranista! 😇🇮🇹

    A noi, a noi!🤣🤣🤣🤣

    E ci vuole anche la canzone giusta, sennò che sovranismo è?

    Temprata da mille passioni
    la scossa d’Italia schioccò!
    Smettiamo di fare i piagnoni, in piedi che l’ora suonò!
    Avanti gioventù! Ogni vincolo,
    paesaggistico,
    superiamo!
    spezziam la schiavitù
    che ci soffoca,
    prigionieri del gas metàn!

    Vincere! Vincere! Vincere!
    E Vinceremo in terra, cielo e mare!
    è la parola d’ordine,
    una suprema volontà!
    Vincere! Vincere! Vincere!
    Ad ogni costo, nessun ci fermerà!
    I carichini esultano, son pronti già a partir!,
    Le batterie son cariche: o vincere o morir! 🇮🇹🇮🇹🇮🇹🇮🇹

    E se i cinesi la prendono male, gli canteremo qualcosa anche a loro, come ai bei vecchi tempi. (E questa la copio papale papale)

    Tutto quel che fai
    lo fai per gelosia,
    ex amica mia…
    Perché vorresti vivere anche tu
    quest’ora di eroismi e di virtù…
    Ma non lo puoi ed io lo so
    perciò mia cara canterò:
    Sanzionami “questo”
    amica tenace
    lo so che ti piace
    ma non te ne do!

    (Ok, ho detto le mie baggianate😇🤭.)

    • Hahaha,quanto ci metteranno a capire che questo è un governo di cialtroni,a loro della transazione energetica non gli frega una mazza,l Italia è l unico paese in controtendenza per quanto riguarda l elettrico,un motivo ci sarà

    • A volte mi viene in mente la scena dei tuoi figli che ti mettono a letto, ti raccontano una fiaba, ti danno il bacio della buona notte e poi se ne vanno a dormire in camera loro 😀

      Tanta stima e affetto Ale, sei davvero un vulcano, ma quanto c’hai messo per inventarti una canzoncina così? 🙂

      • Trentadue secondi netti.
        Copia e incolla di un vecchio inno del tempo che fu, cambio di alcune parole cercando di rispettare la metrica e tentando anche di preservare le rime. Un lavoro facilissimo per chi è capace di farlo. 😉
        Con ciò non voglio per forza dire che sono bravo, ma avendo un minimo di strumenti e di capacità è letteralmente un giochetto.

        Probabilmente ti saranno sfuggite due cose però:

        La prima è la canzone originale, che dubito fortemente tu conosca e ti permetta di “apprezzare” l’aria surreale che ho voluto conferire alla cosa.

        Quindi provo a fornirti una chiave di lettura servendomi della nota frase attribuita a Carlo Marx ” la prima volta è una tragedia, la seconda una farsa”.

        Probabilmente cominci a capire cosa ne penso veramente di eventuali incentivi sovranisti. 😉

        Ormai ogni politica su questi temi così fondamentali o è europea o non è. Quindi se le cose non piacciono, come può essere del tutto legittimo, è in sede europea che vanno cambiate. Pensare di “cambiarle” solamente in Italia è semplicemente velleitario.

        • non parlare difficile che poi non capiscono, sti sovranisti di no altri ! un governo di cialtroni che la mossa dello stop ai crediti e sconto in fattura lo ha fatto propio appena dopo le elezioni in regioni a loro care.

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