Incentivi, salta il click day del 15 ottobre: se ne riparla fra una settimana

Incentivi auto elettrica: colpo di scena a meno di 24 ore dall’inizio del click day sulla piattaforma del ministero dell’Ambiente. Con una comunicazione arrivata ai cittadini che si erano iscritti alla piattaforma per avere informazioni, è stato comunicato il rinvio per le procedure di prenotazione. Se ne riparla fra una settimana. Una fonte vicina allo stesso ministero parla al momento del 21 ottobre.

Non è offensivo dire che si tratta di una figuraccia. All’ultimo momento utile, con migliaia di italiani già pronti a prenotare l’incentivo, si ferma il meccanismo per ottenere l’ecobonus. Chi ha deciso di rottamare la vecchia automobile con motore tradizionale, dovrà aspettare ancora una settimana. Sempre che non ci siano altri rinvii, visto il precedente.

Cosa sia accaduto non è ancora chiaro. Un ritardo nella preparazione della piattaforma da parte di Sogei, società informatica di Stato controllata dal ministero dell’Economia? Un mancato coordinamento con il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica da cui dipende l’operazione “incentivi”? In attesa di spiegazioni ufficiali, una nuova fonte di polemiche. Si aggiunge alle proteste per i limiti Isee e per i vincoli geografici che penalizzano molto cittadini.

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Incentivi, la posizione del Mase: “Mai indicato il 15 ottobre”

A fine giornata, il ministero dell’Ambiente – tramite agenzia – ha fatto sapere la sua posizione sulla vicenda. Che invece di chiarire sottolinea ancora di più il “pasticcio”. Partiamo dalla posizione del Mase.  “Domani (15 ottobre) verrà pubblicato un tutorial con le istruzioni per i cittadini. Non c’è nessuno slittamento. Si è sempre parlato di circa 30 giorni dopo l’apertura per i concessionari, che è stata il 23 settembre“. Peccato che la data del 15 ottobre sia stata anticipata da una fonte autorevole come il Sole-24Ore. E che nei giorni scorsi quotidiani, siti generalisti e specializzati abbia pubblicato articoli, guide, domande e risposte sugli incentivi Indicando la data del 15 ottobre. Ma non è arrivata nessuna precisazione dal Mase. Infine, non c’è tutt’ora una data ufficialmente certa.

Tra l’altro, il rinvio rende ancora più paradossale il “pasticciaccio” legato proprio al paletto delle Aree Funzionali urbane. Come noto, per ottenere l’ecobonus rottamazione bisogna essere residenti in Comuni  che rientrano in determinate aree metropolitane. Denominate Fua, dall’acronimo inglese Functional urban areas. In pratica, ne fanno parte le grandi città e i comuni che vi gravitano per pendolarismo economico o sociale.

L’elenco completo si trova già sulla piattaforma Sogei, sulla base di criteri stabiliti dall’Istat in base al censimento del 2011. Peccato che a metà novembre dovrebbe terminare il lavoro per la redazione del nuovo elenco. Sempre a carico di Istat di concerto con i tecnici della Commissione Ue per armonizzare i criteri con il resto d’Europa, sulla base del censimento più recente (del 2021). In pratica, potrebbe accadere che chi presenta la domanda entro metà novembre potrebbe rispettare criteri che non lo sono più dalla metà di novembre in poi.

Incentivi, 600 milioni di fondi recuperati dal Pnrr

Ricordiamo che si tratta di un provvedimento che ha avuto il via in estate, con il governo che ha messo a disposizione risorse per quasi 600 mila euro. Soldi recuperati dai fondi Pnrr, che erano destinati alla realizzazione delle colonnine. Dovrebbe servire per rottamare almeno 39 mila auto per passare a modelli a emissioni zero.

Speciale incentivi/2 La Guida Facile al bonus auto elettrica

Di seguito, riportiamo quanto comunicato a chi si era iscritto alla piattaforma Sogei, in cui -dopo aver comunicato il rinvio del click day del 15 ottobre – si danno le indicazioni sulle prossime scadenze. “La data di apertura verrà comunicata successivamente nella sezione «Bandi e avvisi» del sito istituzionale del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Al fine di effettuare la registrazione NON dovrà essere allegato alcun documento sul sito, l’autocertificazione a cui si fa riferimento sarà già all’interno della piattaforma sotto forma di from da compilare“.

La comunicazione ricorda poi alcune procedure: “Una volta acceduto tramite SPID o CIE, l’applicazione verifica AUTOMATICAMENTE che il valore ISEE sia coerente con l’iniziativa, IL BENEFICIARIO NON DOVRA’ FARE NULLA AL RIGUARDO”.

Infine, una breve annotazione sul meccanismo delle Aree funzionali.

“L’appartenenza alla FUA va dichiarata direttamente sul sito selezionando il comune di residenza in regime di autocertificazione ai sensi dell’art. 47 decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445. Il Richiedente dovrà procedere all’inserimento della targa del veicolo da rottamare”.

Nel caso in cui dovessero esserci aggiornamenti delle FUA, verranno aggiornati anche i nostri sistemi.Il requisito dell’ISEE del richiedente e dell’appartenenza alla FUA devono sussistere alla data di registrazione del beneficiario“.

 

Visualizza commenti (21)
  1. Daniele Sacilotto

    L’anno scorso 200 mln sono durati 8h. Quest’anno 600 dureranno quanto? Una settimana? È vero che ci sono paletti di accesso più stringenti ma ci sono anche in commercio nuovi modelli economici che con gli incentivi costeranno meno di una bicicletta elettrica.

  2. L’unico incentivo accettabile è la proibizione di vendita di auto termiche seduta stante.
    Tanto in Italia se ne producono pochissime e sempre meno, il danno sarebbe per le aziende straniere.
    Chi vuole un’auto la prende elettrica e se le aziende vogliono venderle abbassano il prezzo… altrimenti chiudano.
    Se lo Stato vuole la CIG può pagarla lo stesso.
    E’ ora di finirla con la manfrina degli incentivi su prezzi da fuori di testa.

    1. Poi vengo a ricaricare a casa tua la sera. Con il 5% del mercato, cosa vuoi imporre al restante 95%? Ragiona

      1. Serve ancor meno imporre quando il mercato sarà al 95%.
        Gli incentivi economici nella forma conosciuto hanno, per me, fatto il loro tempo.
        Non sono più utili alla causa ma solamente a mantenere i prezzi elevati ed “aiutare” qualche fortunato .
        Questo è il mio pensiero, se non lo condividi: pazienza.

  3. Alla grande il Pichetto, è riuscito in pieno nel suo intento. Notare che non hanno dato ancora la data definitiva, giusto per restare ancora più vaghi.
    Per me si va a Novembre. Vediamo se sarò smentito

  4. C’è poco da commentare nel paese delle banane, o dei meloni, mai più incentivi paragonabili al valore da incentivare, non vi è bastato il disastro del 110? Ricchi, furbastri, e fortunati ringraziano. Bisogna puntare a soluzioni strutturali non a regalie a casaccio. Personalmente, come tartassato, come pendolare fuori FUA, e per tante altre ragioni spero che Pichetto vada a pascolare le pecore nel suo ministero ambientale e che tutto il sistema incentivi auto si inceppi completamente e che le auto si vendano per il valore che valgono.

  5. Oggi c’è il click Day. Negli anni 80 c’era “porte aperte alla Renault”. Compravi la rivista “Gente” e – qualcuno si ricorderà – ti veniva data una chiave da provare in una qualsiasi concessionaria Renault. Se l’auto si apriva , quell’auto era tua. La Dacia a € 3.900 nel click day? credo sia più o meno la stessa presa per i fondelli…

    1. Be’, che domande!
      Non è ovvio?
      Pagheremo noi, nostri figli, nostri nipoti.
      Sempre stato così, dai tempi della DC e prima dai tempi dei Savoia.

  6. Giusto per…. Perchè si parla di figuraccia? Il Ministero aveva mai dato per certa e ufficiale la data del 15? O è sempre stata una invenzione della stampa?

    1. Da una paio di settimane la stampa italiana parla del 15 ottobre (forse perché sono state chieste informazioni al riguardo) e non è mai arrivata una riga di smentita dal ministero

      1. Quindi è colpa del Ministero che non ha smentito le invenzioni della stampa? Se oggi una testata a caso inventa che partono il 20, sarà sempre colpa del Governo o del Ministero? Credo che le comunicazioni ufficiali, come i decreti, seguano altre vie…

          1. E ieri hanno smentito. Invece la “fonte autorevole come il Sole24Ore” si è scusata? Qua l’unica figuraccia l’ha fatta la stampa, inclusa quella specializzata.

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