Incentivi riservati a pochi, non è giusto. Il provvedimento non c’è ancora (è annunciato per settembre), ma già fioccano le proteste, come in questa mail. Vaielettrico risponde. Per scriverci: info@vaielettrico.it.
Trattano in modo diverso cittadini con la stessa auto vecchia auto da rottamare

“Incentivi auto elettriche: quando un provvedimento ‘verde’ crea una disparità ‘grigia‘. Sono mesi che, come molti cittadini italiani, attendo con speranza il nuovo decreto per gli incentivi sull’acquisto di auto elettriche. Con un’auto Euro 3 da rottamare e un ISEE basso, pensavo di avere i requisiti perfetti per contribuire alla transizione ecologica. E, finalmente, passare a una mobilità più sostenibile.
Vivo in una zona considerata “sana”, al di fuori delle grandi aree metropolitane inquinate, e pensavo che la mia scelta avrebbe avuto un impatto positivo, anche se su scala minore. Oggi, però, scopro che il mio luogo di residenza potrebbe essere il principale ostacolo. Il provvedimento, infatti, sembra voler concentrare le risorse nelle cosiddette “aree funzionali inquinate“, creando una profonda disparità di trattamento. Due cittadini, con gli stessi requisiti economici, la stessa vecchia auto da rottamare e la stessa buona volontà, verranno trattati in modo diverso semplicemente in base al codice di avviamento postale.
Incentivi riservati a pochi, ma le tasse le paghiamo tutti
Questa non è solo una questione di soldi, ma di equità e di principio. L’idea che il mio contributo alla sostenibilità sia considerato meno meritevole rispetto a quello di chi abita in città mi sembra profondamente ingiusta. Si premia una categoria di cittadini e se ne penalizza un’altra, nonostante tutti paghiamo le tasse e tutti abbiamo il diritto di beneficiare di un piano nazionale. Il rischio, a questo punto, è doppio. Non solo chi come me vive in periferia potrebbe essere escluso dagli incentivi, ma gli sconti offerti dalle concessionarie saranno molto inferiori.
Il governo ha la possibilità di correggere il tiro e garantire un accesso equo a tutti i cittadini che vogliono fare la loro parte. Altrimenti, l’incentivo non sarà un motore per la transizione, ma solo un’altra misura che crea divisione e disillusione. L’unico sconto reale e immediato in questo Paese è l’evasione fiscale, purtroppo come impiegato non accedi nemmeno a quello“. John
Risposta. A settembre manca poco e per ora abbiamo solo indiscrezioni. Aspettiamo il testo della legge e vediamo se veramente c’è questa divisione tra ‘cittadini’ e non. A noi sembra una cosa assurda, ma non sarebbe la prima in questo strampalato Paese.
- Incentivi fino a 11 mila auro, ma c’è un problema: guarda il VIDEO


Nella mia città gli incentivi non saranno disponibili nonostante sia un città che gravita su Catania per lavoro, acquisti, istruzione. Credo che sia una regola iniqua quella di fare riferimento ai dati istat vecchi di 14 anni per legiferare. Visto che possiedo 2 auto da rottamare e un fotovoltaico che produce oltre le mie esigenze, devo continuare ad inquinare e regalare(quasi) energia alla rete.
Penso che siano proprio i residenti nelle grandi aree urbane ad essere i più disinteressati all’ acquisto di un’ auto.
Avendo i servizi pubblici a portata di mano anche se avessero una vecchia auto che senso avrebbe spendere comunque molti soldi per qualcosa che non si usa??
Io sarei per zero incentivi in qualsiasi campo economico perché si falsa il mercato e perché non sempre chi ne usufruisce ne avrebbe diritto. Al massimo gli incentivi o aiuti di qualsiasi genere andrebbero restituiti, anche a tasso zero, ma restituiti, così si vede chi è davvero intenzionato a fare qualcosa di costruttivo di qualcuno ha pagato le tasse per quei soldi e non appartengono a chi li “distribuisce”
Tornando all’elettrico, io vedo una grossa speculazione, lo scorso anno tra incentivi statali, comunali e sconti c’è gente che dopo un anno rivende le auto ad un prezzo superiore a quello di acquisto e poi magari ritorna a circolare con una vecchia auto. Mah!
io invece penso che nelle grandi città come roma, le persone non avendo box non saranno interessati agli incentivi per la questione delle ricariche a prezzi alti alle colonnine. poi aggiungo che una buona parte di pendolari bloccati dalle aree verdi, dovranno fermarsi ai confini della città e proseguire con mezzi alternativi, quando invece potrebbero usufruire degli incentivi, vivendo in periferia con buona probabilità di avere box di proprietà. poi sicuramente finiranno in poche ore per qualche altro motivo come l’ultima volta. io comunque ho isee alto ma 40k euro per un auto elettrica non li spenderò mai e neanche 30k con incentivo. vado avanti con la mia diesel euro 5 all’infinito.
È uno sveglione quello in foto, vero?
Abito a pochi km da Roma dove sembra che la regione Lazio non abbia rinviato il provvedimento sullo stop alla circolazione dei Diesel Euro 5 e, sempre secondo indiscrezioni, sembra proprio che l’Euro 5 non rientri nei requisiti delle auto rottamabili. Sarebbe un’altra bella stranezza questa, no?
Basta incentivi per le auto elettriche. È ora di parlare chiaro: servono DISINCENTIVI per chi continua ad inquinare.
Altro che bonus… vogliamo il carburante a 3€/litro, bollo X10 per termiche e ibride, e tassa di messa su strada triplicata per chi si ostina a comprare ferri vecchi a combustione.
Chi sceglie di inquinare DEVE PAGARE.
Chi va elettrico ha già scelto il futuro.
Il tempo delle carezze è finito: è ora di far girare i colioni giusti.
Questo è puro classismo.
Stai calmo va, tu sei proprio il tipo che attizza tutti contro l’elettrico.
Ti sei dimenticato una cosa importante, che magari dovevi mettere semmai al primo posto: vogliamo auto elettriche che siano a portata di tutti come portafoglio, e con autonomie decenti, ovvero non inferiori almeno a 400Km WLTP.
Guarda basterebbe mettere al bando le auto le auto diesel fino almeno a Euro5, per avere un’aria già nettamente più respirabile, sarebbe già un gran passo in avanti. Ma si dovrebbe intervenire anche per i camion e i furgoni, che sono quelli che inquinano in modo schifoso.
Ma come sai questo famigerato governo ho avuto la ‘bella’ idea di prorogare di un anno il divieto di circolazione per i diesel euro5.
Prenditela prima di tutto contro questo governo, e lascia stare tutte le altre tue idee che sono fin troppo estremizzate e un’utopia.
Bisogna aspirare ad ottenere quello che è possibile non quello che è impossibile. Passo per passo senza mai molllare e facendo pressione ai nostri governi statali e regionali.
Io credo invece che questa storia dell’ISEE dove tutti si fingono finti poveri, debba finire. Chi è stipendiato enon ha figli, come me, pur con moglie a carico, facilmente non rientra nei parametri. Avendo solo 1,57 come coefficiente correttivo.
Ciao a tutti, Ma secondo me il discorso di mettere dei limiti x comprare le auto elettriche è una gran caz…., perché chi non ha l’impianto fotovoltaico secondo me non ha nessuna convenienza ha comprare una macchina elettrica, visto che alla colonnina la ricarica costa ancora tanto.
no , basta con questa falsa informazione dacia spring euro 32.5 per 1000 km
senza fotovoltaico . chi mette mette il fotovoltaico fa solo bene e in ogni caso risparmia anche i soldi della bolletta elettrica e ammortizza in 10 anni cio’ che gli fa risparmiare per 25 anni
È assurdo che ad un ministro dello stato italiano vengano in mente proposte divisive di questo genere. Il sistema non è stato creato riguardo al finanziamento di incentivi per l’ elettrico e quindi non può essere usato in questo caso
Il maggior beneficio dell”EV viene da chi la usa di più.
A parere mio se c’è un incentivo limitato dovrebbe andare prima verso chi la usa da prima auto e fa più Km della media.
Spesso chi abita fuori città la usa proprio per andare a lavorare nelle città, quando magari il cittadino la usa per pochissimi Km o solo nei w.e.
Sono dello stesso parere: l’incentivo dovrebbe essere concesso e calcolato sulla percorrenza (e quindi anche sull’abbattimento degli inquinanti) e non in base a elucubrazioni su un censimento fatto nel 2011. Dal 2011 ad oggi l’Italia è cambiata parecchio. Tra l’altro i dati di percorrenza reali li possono ricavare facilmente (e con aggiornamenti biennali) dalle revisioni.
Non avrei saputo fare una risposta migliore…
Le persone spesso non guardano cosa gli è dato, ma solo cosa NON ricevono.
Le aree delle grandi città sono un urgenza da bonificare maggiore rispetto alle aree rurali.
Diciamo che sono d’accordo a mettere in dubbio la tabella delle “aree urbane metropolitana e pendolari”, ma non mettere in dubbio l’idea di bonificare prima area più inquinata.
Esempio di cose da rivedere?
Alcune città minori sono soggette a blocchi euro4, ma cadono fuori dall’incentivo (es. Nizza Monferrato).
È più urgente piantare un albero in città, che in mezzo a una foresta.
Io ho beneficiato già dei incentivi anno scorso,
Adesso, mia sorella e mia madre rischiano di restarne escluse… Dipende dal provvedimento finale. Anche se sembra dalla tabella che verranno inclusi i loro comuni.
A me invece sembra una cosa ragionevole. Dipende sempre dall’obiettivo che si vuole perseguire e da quanti soldi ci sono a disposizione per perseguirlo. SE l’auto elettrica viene vista come un mesi per abbassare gli inquinanti dove questi sono più concentrati, mi pare ovvio anche concentrare lì i soldi per farle sostituire. Come, ad esempio, potrebbe essere razionale incentivare le auto che percorrono molti km/anno. Il discorso “le tasse le paghiamo tutti” è solo un mega rosicamento di chi si sente escluso, altrimenti lo dovrebbe fare pensando a tutti i cittadini. Mi pare siano 600 milioni di stanziamento, e siamo 60 milioni (tutto a spanne); se le tasse le paghiamo tutti sono 10€ a testa di incentivi per cambiare o comprare auto elettrica. Giusto per estremizzare il non senso della lamentela
Ma non sarebbe ora di finirla con gli incentivi visto che ormai esistono bev a prezzi accessibili? Il fatto che si incentiva a cambiare una vecchia auto a chi abita nella pianura padana soffocata dai gas di scarico piuttosto che ad uno che abita in un paesino sull’aspromonte ( esempi del tutto casuali) ha una sua logica. Il fatto che invece aspettiamo sempre che qualcuno ci paghi una parte dell’auto nuova che vogliamo acquistare una logica non ce la ha. Se proprio ci sentiamo green e vogliamo partecipare avendone le possibilità compriamo questa bev e faremo il bene di tutti, con immensa soddisfazione, senza piagnistei. Se invece lo scopo è avere qualcuno che ci paga almeno un terzo dell’auto visto che non siamo obbligati perché dove abitiamo non c’è questa necessità impellente teniamoci pure la Euro 3 con la quale percorriamo 2000 km annui e via ( anche perché se facessimo 50.000 km l’auto la avremmo cambiato senza incentivi, per fare un immenso favore in primis a noi stessi)
Se la suddivisione in aree inquinate e non non va bene, allora si estenda anche ai paesini di pochi abitanti il ban dei diesel euro 5.
ESATTO!! Abito in aperta campagna in una zona dove anche d’inverno capita poche volte che l’aria sia “ malsana “ ( ho un purificatore di aria che fa anche da centralina sulla qualità dell’aria) ma, quando passano vecchi mezzi ( in particolare a gasolio) la puzza si sente a molti metri dalla strada!! E “ sento” che mi da fastidio respirarla!!
Il ragionamento fila..
Ban rimandato al 1º ottobre 2026… 🙄
https://www.fanpage.it/politica/rinviato-al-2026-il-blocco-delle-auto-diesel-euro-5-chi-potra-ancora-circolare-e-fino-a-quando/
Assolutamente d’accordo. Ben detto. Io ho dovuto rottamare un’auto euro 5 turbodiesel perché a Milano non poteva circolare. Ho dovuto acquistare una auto nuova senza accedere ad alcun incentivo se non un piccolo contributo del comune.
Hai dovuto rottamare?
… Se auto andava bene si vendeva,
Si rottamando i rottami …
E vendere e rottamare è ben diverso, se dici rottamare i plica una maggiore gravità.
E se abiti in periferia ma lavori in centro?
È una stupidaggine questa cosa della residenza.
io faccio circa 75 km al giorno per andare e tornare dal lavoro. Diciamo 1 ora e 30 di viaggio complessivo. Se dovessi usare i mezzi pubblici il tempo sarebbe almeno il doppio senza contare i due differenti abbonamenti necessari (extraurbano ed urbano). Mi sa che mi ci dovrò adeguare.
Assurdo e sbagliatissimo utilizzare quell’elenco fatto da ISTAT e Eurostat in cui vengono definite le “Zone urbane funzionali” risalente addirittura al 2011, quindi 14 anni fa, per determinare i residenti che possono accedere agli incentivi statali per le acquisto delle auto oppure no.
Oltre ad essere una lista obsoleta, ci sono parecchi Comuni esclusi dalla lista pur avendo caselli autstradali, superstrade e tangenziali con traffico intenso e al contrario Comuni inclusi che sono per la stragrande maggioranza aree rurali.
Il governo deve rivedere totalmente e con urgenza questa lista farlocca, piena totalmente di incoerenze e contraddizioni, che causerebbe oltrettutto discriminazioni ingiustificate tra i cittadini.
E’ una suddivisione per ‘aree urbane funzionali’, così è scritto. E’ un elenco fatto da Istat e Eurostat risalente addirittura al 2011.
L’elenco è assolutamente assurdo e obsoleto, quindi non applicabile per eventualmente restringere in modo corretto gli incentivi statali, quindi va totalmente rivisto o non considerato, non quiondi esteso. Quello che chiedi tu è altrettanto incongruente.
Certo, mi sembra giusto, noin appena saranno dotati di un serviizio pubblico decente, corse ogni 15 minutii e magari una metropoliana per raggiungere il centri della città… 😀
Certo a patti che me la paghi tu l’auto nuova. Robe da matti. Ogni giorno nasce un nuovo aspirante dittatore
Non vedo il beneficio fra averne “uno” o tanti.
Perchè anche la dittatura dell’inquinamento e del riscaldamento non fa bene, anzi fa morire e distrugge ricchezza collettiva.