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Incentivi retrofit: 2 milioni per il 2022, ma serve il decreto

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Il retrofit su una 850 Fiat a Modena

Incentivi retrofit nella legge di bilancio 2022. Sono 2 milioni di euro, con un contributo sotto forma di bonus fiscale da 3.500 euro per sostituire il motore termico con uno elettrico.

Tutto bene? Non proprio. Anche nel 2021 era previsto il bonus, ma nessuno ne ha potuto beneficiare perché non sono state approvate le norme attuative. Senza dimenticare la mancanza dei kit per industrializzare la conversione dei motori.

Un bonus fiscale da 3.500 euro

team SonoElettrica meccanici retrofit
Il team di SonoElettrica, meccanici retrofit che hanno convertito una Mini

Se la burocrazia e la politica riusciranno a preparare le carte entro quest’anno chi vuole cambiare motore e passare alle emissioni zero potrà usufruire di un bonus fiscale di 3500 euro. Sarebbe interessante capire se sarà possibile uno sconto in fattura. Dovrebbe essere pari al 60% del costo, ma sappiamo che la fattura totale di un retrofit supera, a volte abbondantemente, i 10 mila euro. Si tratta  comunque di un aiuto importante per chi vuole trasformare l’auto.

L’incentivo è previsto anche per i veicoli commerciali leggeri (M1, M1G, M2, M2G, M3, M3G, N1 e N1G), un settore con ampie possibilità  di crescita, soprattutto per le imprese che lavorano nei centri storici delle grandi città. Si può beneficiare anche del contributo pari al “60% delle spese relative all’imposta di bollo per l’iscrizione al Pubblico registro automobilistico, all’imposta di bollo e all’imposta provinciale di trascrizione“.

Mancano i kit. Ma si può fare?

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Il retrofit di un Maggiolino

Con il decreto Retrofit del 2015 si voleva industrializzare il settore ovvero permettere l’omologazione dei kit per semplificare e rendere economica la trasformazione. Questo lo scenario pensato: abbattere i costi e far sostituire il motore in tempi veloci presso una rete di officine autorizzate. Questa rete oggi in sostanza non esiste. Ci sono alcune imprese che si stanno muovendo in questa direzione, ma non si hanno certezze sui tempi e l’operatività.

Come fare? Ci dovrebbe essere la possibilità _ aspettiamo le norme attuative _ di convertire l’auto a “pezzo unico”. Sono state anche approvate delle modifiche al decreto. E ci sono officine specializzate che da tempo offrono questo servizio come abbiamo documentato in questi ultimi anni (leggi qui). Tempi più lunghi, costi più alti ma con l’incentivo si recupera un po’ di spesa.

Il papà dell’incentivo: “Ora è tutto nelle mani del Ministro Giovannini”

Daniele Pesco
Il senatore Daniele Pesco

Il papà del primo buono è il senatore e presidente della commissione bilancio Daniele Pesco. Lo abbiamo sentito: “Sono molto soddisfatto dell’approvazione dell’emendamento a firma della collega Gabriella Di Girolamo che stanzia 2 milioni di euro per il rinnovo dell’incentivo per il retrofit delle auto con motore termico“. Bene, ma “la soddisfazione però è legata a un pizzico di delusione per il fatto che nel 2021 l’incentivo non è stato utilizzato da nessuno a causa dell’assenza delle norme attuative. Ora, grazie alle modifiche degli ultimi mesi è tutto nelle mani del Ministro Giovannini, spero veramente che nel giro di poche settimane l’incentivo potrà essere utilizzato”.

Retrokit elettrica
A Rimini il vespino con il motore elettrico da retrofit

Non è finita qui: “C’è poi il problema dell’omologazione dei kit di trasformazione. Ci vorrà sicuramente molto tempo, ma già poter avere l’incentivo per la trasformazione omologata a cosidetto “pezzo unico” sarebbe già una gran cosa. Speriamo“.

E all’estero corrono con il retrofit

auto elettrica
Fausto Golinelli con la NSU Prinz convertita in Germania

L’Italia ha normato anche prima di altri Paesi europei il retrofit, ma chi è arrivato dopo può contare su leggi che hanno dato vita a una filiera economica. In Francia (leggi qui) hanno fatto velocemente ed esistono degli incentivi molto generosi per chi vuole trasformare l’auto. I kit sono liberamente in vendita. Pensiamo al caso di quello per la Vespa che si può acquistare in Germania o in Inghilterra ma non in Italia dove esiste un decreto, ancora non attivo. Eppure c’è molto interesse per il retrokit di MotoVeloci. Senza dimenticare la storia di Fausto Golinelli (leggi qui) che per convertire la sua NSU Prinz è dovuto andare fino in Germania dove tutta l’operazione è semplice e veloce.

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10 COMMENTI

  1. Ma cosa sperate, in un paese che non permette nemmeno di trasformare un furgone in camper, tanto che ci si deve rivolgere al TUV tedesco per riuscire ad omologarlo?

  2. Ma davvero credete che l’auto a batteria sarà il futuro? Sarà come avere posseduto un cavallo nel 1800, con gli stessi tempi di sosta per ricaricare l’auto. Ci avete pensato a questo quando tutte le auto saranno elettriche?

    • Ci pensano le case automobilistiche che investono come non hanno investito mai – i soldi del Pnnr sono quasi briciole se si fa la somma di tutti gli investimenti sull’auto elettrica -, poi tutti i ricercatori che hanno fatto i conti sui fabbisogni energetici. Ci sono limiti? Certo. Come per i primi cellulari che pesavano come mattoni e la ricezione non era puntuale. A proposito anche oggi restano zone d’ombra, ma non per questo si ritorna al telefono fisso.

    • Certamente ci abbiamo pensato, e guarda caso ci stanno pensando anche le case automobilistiche, sicuramente i cavalli o i buoi inquinavano molto meno delle auto a combustione interna, ma gli interessi erano troppo alti, e in quel periodo gli accumulatori erano agli esordi, perché se fossero stati come oggi le ICE non avrebbero preso piede.
      Comunque se le EV non ti piacciono c’è sempre l’alternativa dei mezzi pubblici o della bicicletta, ovviamente non assistita 🤣🤣

  3. bello avere anche un minimo di incentivo economico per il retrofit … ma se effettivamente dal 2015 al 2022 non siamo ancora riusciti ad avere le norme attuative, fanno scappar la voglia.
    io sono interessato al retrofit, da quando ne ho sentito parlare la prima volta (dove è finita l’iniziativa di confartigianato marca trevigiana?). ora ho fatto prenotazione del retrokit vespa di Motoveloci. perchè è l’ultimo motore a scoppio rimasto nel nostro garage, le auto ICE sono state vendute o rottamate.

    • Bene questa rottamazione casalinga. Capisco la delusione soprattutto se in altri paesi europei è facile convertire in elettrico un motore termico. Speriamo sia veramente l’ultimo miglio questo provvedimento.

  4. In Italia siamo stati tra i primi promotori, ma giusto li siamo arrivati, e da lì ci siamo arenati in un mare di burocrazia incentivi assurdi e poche aziende preparate per il retrofit, sono anni che sto ad osservare per poter retrofittare la mia ammiraglia ma la vedo ancora molto ma molto distante la possibilità di fare il lavoro, nel frattempo ho preso un EV e l’ammiraglia la uso il minimo indispensabile quando la piccola non ha spazio di carico sufficiente per le esigenze del caso.

    • Ha ragione Fabio la burocrazia frena, si alzano tanti muri poi guardiamo a Francia, Germania, Gran Bretagna e i problemi svaniscono

  5. Ora, potrei capire che non si facciano incentivi, ma sostituire gli incentivi sul nuovo con quelli per il retrofit è davvero l’idiozia che mancava. Io comunque aspetto. Mi interessa di più l’incentivo sul retrofit per trasformare la caffettiera in macchina per espresso. Pare sarà in finanziaria l’anno prossimo.

    • Non è un idiozia, se guardi la CO2 per produrre quel auto è già stata smaltita, quindi trasformarla la rende CO2 vantaggiosa, più del nuovo, ovviamente non sono i 3500€ di incentivi che cambiano la decisione di fare o meno, li dipende dal tipo di mezzo che vai a trasformare, in Italia si può come al estero, solo che è un po’ più complesso, ma comunque fattibile, io non l’ho ancora fatto per via dei costi attualmente non sostenibili, ma se dovesse decidere di spendere più di 40K per un EV passeri direttamente ad un retrofit e comunque mi ritoverei un auto da 80k visto che tutto il resto è già stato prodotto e non devo riprodurlo nuovamente.

      Ovviamente non è per tutti i mezzi, ma va ponderato in base al’auto che si vuole convertire.

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