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Incentivi piccoli natanti? Invitalia dice no senza DCI

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Temo nautica elettrica
Temo, il fuoribordo elettrico francese

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I piccoli natanti non beneficeranno degli incentivi per l’acquisto di motori marini elettrici. La notizia è stata confermata da Invitalia, l’ente responsabile della misura che partirà l’8 aprile (maggiori dettagli qui).

L’ esclusione rappresenta una decisione che penalizza i piccoli diportisti, lasciandoli privi di un supporto importante per la transizione verso soluzioni più sostenibili. Anche se è possibile provare a richiedere il DCI online (a questo link).

barca elettrica
Mogado la barca elettrica con motore Gardasolar

Invitalia: zero incentivi per i piccoli motori senza DCI

Negli ultimi giorni, i lettori ci hanno manifestato la loro preoccupazione riguardo all’accesso ai fondi degli incentivi. La risposta di Invitalia a Marco, un nostro lettore, ha dissipato ogni incertezza: molti piccoli diportisti non riceveranno un euro.

Per capire meglio leggiamo la risposta di Invitalia al quesito di Marco: «Le confermiamo nuovamente che nelle condizioni descritte non è possibile accedere al contributo, in quanto ai sensi dell’art. 7, comma 2, lett. b) del Decreto 5 settembre 2024 (qui il link alla norma Ndr), nella domanda di agevolazione il soggetto richiedente deve fornire gli estremi della licenza di navigazione per le imbarcazioni da diporto registrate nell’archivio telematico centrale delle unità da diporto (ATCN)»

nautica elettrica
Una barca elettrica di AS Labruna

In alternativa, si legge ancora nella risposta: «la DCI relativa al natante da diporto per il quale è destinato il propulsore elettrico, riportante l’indicazione della matricola del motore endotermico da rottamare».

La conclusione di Invitalia è netta: «Non è possibile richiedere il contributo per i piccoli natanti identificati tramite la targhetta con il numero di serie e privi di DCI».

Abbiamo scritto a Invitalia, ma come sempre succede l’ufficio stampa non ha risposto. Al lettore poi si poteva rispondere che si può tentare la via della richiesta online del DCI.

Il fuoribordo di Green Boat Technology

Lo sfogo e la rabbia del lettore: “Continuerò ad usare i motori a miscela e diesel”

Marco resta deluso: «La maggioranza dei piccoli natanti che potrebbero eliminare i fuoribordo inquinanti e che sarebbero il target perfetto per le caratteristiche dei fuoribordo elettrici restano escluse dall’incentivo».

La conseguenza? «Vorrà dire che continuerò ad usare per il tender il Mercury 3,5 Hp con miscela al 2% classe 1984, che funziona come un orologio, e farò le manovre in porto con il Nanni Diesel 10 CV».

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Si profila quindi un ulteriore ostacolo alla decarbonizzazione della nautica, mentre i motori termici continuano a contribuire in modo significativo all’inquinamento dell’aria nelle città portuali e nelle località turistiche. Si tratta di un problema grave, ma sottovalutato. Questi fondi, 1,5 milioni nel 2022 e altrettanti nel 2023, avrebbero dovuto essere spesi da tempo. Ma siamo ormai nel 2025 e il bando si apre solo l’8 aprile. Grande ritardo.

Il governo di centrodestra ha modificato la normativa, ampliando le opportunità per le società che possono accedere a finanziamenti fino a 50mila euro per l’acquisto di più motori elettrici.

Questa è un’iniziativa lodevole, poiché le barche da lavoro, essendo sempre in acqua, hanno un impatto ambientale significativamente maggiore. Tuttavia, è fondamentale non perdere di vista l’importanza di promuovere anche la cultura e la pratica della navigazione a emissioni zero tra i piccoli diportisti.

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3 COMMENTI

  1. io non seguirei i bandi e acquisterei senza incentivi , se uno ha una barca a vela potrebbe anche essere comodo di suo a utilizzare un motore elettrico .

  2. Comunque il fondo a disposizione è di soli 3 m di euro. Considerando un contributo medio di 10 k a richiedente (una impresa può richiedere fino a 50 k se ho capito bene) , saranno accolte solo 300 domande…
    In pochi istanti finiranno i fondi , un po’ come è già avvenuto con le auto elettriche, e vorrei proprio vedere il criterio di assegnazione con tante domande che arrivano contemporaneamente…

  3. Confermo, purtroppo.
    Anche io volevo cambiare il mio vecchio fuoribordo a miscela che fa da motore ausiliario per la mia barca a vela che, come il 99% delle piccole imbarcazioni non dispone del DCI.
    Ho scritto ad Invitalia sull’argomento, ma la risposta (arrivata velocissima, almeno questo) è stata scoraggiante: senza DCI o Licenza di navigazione non si ha diritto ad alcun incentivo.
    Questo taglia fuori tantissimi diportisti.

    Peraltro, INVITALIA, rapidissima nel rispondere, non ha ancora (almeno fi o a ieri, sabato) messo a disposizione il fac simile della domanda e le istruzione per la patecipazione al bando che, per decreto, avrebbero dovuto essere pubblicati entro il 25 marzo. Interpellata anche su quuesto, venerdì 4 aprile nel pomeriggio mi hanno risposto che lo avrebbero fatto “non appena possibile”.

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