Incentivi o no, i prezzi dell’elettrico devono calare: due lettori lamentano che i listini troppo cari, spesso inavvicinabili, delle auto a batterie. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che i vostri quesiti vanno inviati a info@vaielettrico.it
Incentivi o no… / “La voglia di EV c’è, ma i listini sono esagerati”
“Seguo da un po’ di tempo il Vostro sito. Mi sovviene una domanda dopo l’evaporazione degli incentivi per le auto a bassa emissioni emanate dal governo. Prendiamo buono che sia tutto chiaro alla luce del sole, ma siamo in Italia, la velocità con cui sono stati consumati questi incentivi significa che in Italia la voglia di elettrico è buona. A fronte di quelli che sparano contro e parlano male di questo nuovo modo di muoversi. La cosa da notare è il costo esagerato, e non giustificato, delle auto elettriche! In queste auto i componenti sono meno e il motore costa molto meno di un motore endotermico. Diciamo che c’è un bel po’ di speculazione da parte delle case automobilistiche. Sta di fatto che se i prezzi delle vetture fossero più accessibili, il parco macchine italiano subirebbe un notevole svecchiamento e l’elettrico avrebbe un notevole incremento di vendita. Questo è quello che si può leggere dai fatti“. Lino Sgnaolin
Incentivi o no… / “E anche le ricariche hanno costi troppo alti”
“Vorrei comprendere meglio le scelte di motorizzazioni oggi possibili oltre alle tradizionali endotermiche. Mild Hybrid: una finta, giusto per avere una ridicola batteria a bordo. Aumenta solo la complessità tecnologica e la manutenzione. Benefici come minor inquinamento e minori consumi: zero. Plug-In: prezzi elevati, autonomia in elettrico limitatissima, tempi di ricarica lunghi con pochi punti di ricarica. La gente alla fine usa la vettura con batteria scarica consumando e inquinando parecchio. Manutenzione a batterie e motore endotermico. Full-Hybrid: parallelo, serie… quello che si vuole, ma alla fine sei seduto su un gruppo elettrogeno. Hai voglia, come nel caso di Nissan di chiamarlo E-Power, è un gruppo elettrogeno che consuma non poco e costa carissimo. Ci sono poi versioni come la Kona o la Niro con prestazioni e consumi ancora più disastrosi con batterie a zero. Elettrico puro: roba da ricchi e perditempo. Quanti rappresentanti viaggiano in elettrico, con costi di ricarica in aumento e pochissimi punti di ricarica? La scelta giusta rimane l’elettrico puro, ma prezzi auto, punti di ricarica, costi di ricarica in rapida ascesa non la rendono possibile per dei comuni mortali“. Sergio Carrer

Ci stiamo arrivando, anche se i tempi si sono allungati
Risposta. Non c’è dubbio: servono auto elettriche dai prezzi più abbordabili. E ci stiamo arrivando, anche se i tempi si sono allungati rispetto a quanto inizialmente previsto. Il nodo resta il costo delle batterie, ma è l’intera vettura che va ripensata partendo dal foglio bianco, eliminando tutto quello che in una EV non serve. Tesla nel suo segmento di mercato l’ha già fatto, proponendo listini più che competitivi rispetto alla concorrenza termica. Ora tocca ai costruttori tradizionali darci citycar sotto i 20 mila euro e un po’ tutti ci stanno lavorando: Citroen, Renault, la stessa Fiat con la Panda-e, Hyundai...Ma i tempi, come dicevamo, si sono allungati, tanto che la Volkswagen ha rinviato di due anni, al 2027, l’arrivo della sua piccola primo-prezzo. Quanto alle tariffe della ricarica, è vero che nei circuiti maggiori i costi sono saliti alle stelle e bisogna ingegnarsi con app alternative per pagare cifre accettabili. Mentre non è vero che manchino le colonnine: in rapporto alle EV circolanti ce ne sono più che a sufficienza, come può testimoniare chiunque guidi un’elettrica.
- “Ecco le elettriche che ribaltano la situazione”: guarda il NUOVO VIDEO di Paolo Mariano


Buongiorno!
Leggo il commento del signor Carrer sulle diverse declinazioni dell’elettrico, in particolare due parole su full hybrid. Ammetto di essere un mancato elettronauta, per le mie esigenze quotidiane (… e disponibilità) 4 anni fa le elettriche erano relativamente poche e comunque costose. Ho optato per una full hybrid, una Honda Jazz, 25 km/litro. Auto che non è “un gruppo elettrogeno” e non è un pachiderma come la Nissan Qashqai. E al momento di full hybrid, ma anche di ottime mild, il signor Carrer può avvalersi più di quanto si poteva 4 anni fa. Pensate ad una Clio, se proprio non volete andare in Oriente, listino 24 keuro (circa).
Sei parente del sig. Massimo? Perché a te non dice niente quando citi la Clio e se la prende con me quando cito la Clio? “I consigli su benzina, diesel e Gpl dalli in privato. Qui non ci interessano, qui parliamo di auto elettriche” … devi scrivere così: “Pensate ad una xxxx, se proprio non volete andare in Oriente, listino yy keuro (circa)”
Caro Enzo azzeccagarbugli. Kriterium ha postato oggi il suo primo commento. Tu sei a quota 9.672 (senza contare quelli con nick Vaidiesel). Direi che di spazio per provocarci te ne abbiamo dato a volontà
Non riuscendo a comprare la e-C3 per esaurimento fondi, il mio amico dietro mio suggerimento ha preso la Clio GPL che, con incentivi, gli è costata poco meno di 15000 euro, prezzo finito, chiavi in mano. Senza avrebbe pagato 18000. 187 km/h di velocità massima, con 5 euro fai almeno 100 km, tagliandi ogni 30000 km, bollo in Campania 200 euro (con domiciliazione bancaria).
Occorre prestare attenzione a confrontare mele e pere. Le elettriche più economiche vengono spesso confrontate con le auto a benzina meglio rifinite. Esempio? Molti ripetono, erroneamente, che la ID.2 sarà l’erede della Golf. FALSO. La Golf sarà fatta elettrica e, con gli interni e le rifiniture Golf, avrà un prezzo stellare. La ID.2 è invece l’erede della Polo mentre la ID.1 della Up. Non a caso gli interni di queste 2 auto, da quello che si è visto nei prototipi, promettono di essere super spartani.
Le elettriche continuano a costare 10000 euro in più a parità di modello. Basta vedere la C3, ad esempio la Max: a benzina, con prestazioni anche interessanti, parte da 19500. Elettrica sono 9000 euro, se poi ci aggiungi i lavori per la wallbox fai presto ad arrivare a 10000 euro di differenza. Con la prima che ci vai dappertutto e la secondo con prestazioni e autonomie limitate.
I consigli su benzina, diesel e Gpl dalli in privato. Qui non ci interessano, qui parliamo di auto elettriche
“Incentivi o no, i prezzi dell’elettrico devono calare”. Il tema posto è questo e la conseguenza è che se i prezzi non calano le persone acquistano altro. Con gli incentivi il mio amico era orientato sull’elettrica, terminati quelli ha dovuto acquistare altro, perché quel gap di 10000 euro che oggi esiste tra una elettrica e la versione a benzina resta troppo alto. La tesi sottintesa (con un esempio concreto e reale) è che invece, a differenza di quanto riportato nel titolo, l’incentivo (per quanto deprecabile) sposta la scelta d’acquisto.
Benissimo, ragioniamo su come far calare il prezzo delle auto elettriche, anche agendo su incentivi più intelligenti.
davvero non capisco tutta questa esigenza di percorrere cento e cento km nella vita di tutti i giorni ,se non per motivi di rappresentanza . io mi sono organizzato e tutto cio’ che mi serve lo trovo a meno di 50 km fra andata e ritorno . no colonnine ,sempre caricato a casa .
Tutto giusto che le auto elettriche costino ancora troppo,
ma in un mondo in cui una T-CROSS costa 27.000 MILA EURO (preventivo fatto alla mia compagna x un modello quasi base con cambio automatico) cosa ci dobbiamo aspettare dai prezzi delle elettriche?
Buongiorno a tutti, come sempre.
Vero è che fintanto che non scendono i prezzi… la penetrazione sarà sempre risicata…
Infatti spero in C3 – Panda – r5 …..
e che attualmente i prezzi alle colonnine sono purtroppo a dir poco da denuncia.
Dopo la mia personale esperienza di poco più di un anno, devo dire che chi, ha la fortuna di poter caricare a casa, vedrà veramente poche volte la colonnina pubblica….
Ma la colonnina pubblica, DEVE funzionare… cosa che purtroppo non è comune…
Riporto due esempi
1 – Con la C-Zero, (presa usata di 3 anni) impossibile caricare alle ChadeMo Enel X – , inizia a caricare, e poi si blocca dopo aver messo ca. 1Kwh… tutte le volte, non è accettabile.
2 – Ho caricato la model Y (presa nuova al momento che diventò incentivabile con bonus 3K) sempre ad una enel X con CCS2, ChadeMo, e tipo 2, non avevo fretta, è metto in carica con tipo2, anche lì, dopo qualche minuto, si blocca la ricarica….
Indovinate invece come può essere stata esperienza al supercharger…
Insomma… posso capire che non ha convenienza manutenere se nessuno mai carica, ma accidenti …così ci stiamo infilando in un vicolo cieco…
La redazione parla di ripensare all’auto elettrica da zero, partendo da un foglio bianco.
Magari, oggi infatti le auto proposte sono già obsolete prima ancora di venir commercializzate.
Per fortuna qualcuno ci sta pensando.
Mercedes ha ora in cantiere nuovi motori Side-by-Side. A largo diametro da montare nelle ruote, in configurazione 4 motori.
Già nella nuova 4×4 di Mercedes presentata a Singapore, ci sono 4 motori. Le ruote possono muoversi in modo indipendente consentendo all’auto di ruotare su se stessa.
La coppia complessiva è di 1100Nm…
Nulla del genere lo troviamo in giro…
Perché alcune case stanno ritardando il lancio di auto piccole?
Perché non sono certo stupidi, sanno benissimo che tra qualche anno le batterie saranno di nuova concezione e i prezzi saranno ridotti di molto.
Perché fare un progetto già datato con spese inutili di progettazione.
Aspettano tempi migliori non ce fretta…
Tanto sanno che i milioni di veicoli Cinesi che sono parcheggiati nei porti europei non li vorrà nessuno. Anche se regalati…
Pensate alle decine di produttori cinesi che sono nati da zero e che hanno già chiuso…
Chi ha una loro auto chi pensate faccia la manutenzione o scopra difetti seri dopo anni?
Nessuno!!
Solo le case tradizionali e solide presenti da 100 anni possono garantire richiami di sicurezza a distanza di anni…
Pensate a Xiaomi…ora fa auto…ma tra qualche anno torna a produrre friggitrici…
Chi ha le loro auto farà una brutta fine…altro che nuova Tesla…già oggi diverse sono già difettose…pensate tra qualche anno…
Carletto, con tutto il rispetto… Mercedes abbaglierà con tecnologie strabilianti e colori ultravivaci, ma non saranno certamente le sue costose auto a convincere gli italiani ad abbandonare le auto termiche.
Se vogliamo sopravvivere, occorre riuscire a rimpiazzare il milione e mezzo (circa) di auto di segmento A, B e C vendute ogni anno con auto elettriche di pari segmento E PARI COSTO.
Non riescono a farlo le case automobilistiche che su quei segmenti hanno finora basato la loro fortuna (le europee Stellantis, Renault e Volkswagen, la statunitense Ford, ecc.)? Ci sono decine di marche di altri paesi e continenti pronte a prendere il loro posto.
È il mercato, bellezza.
Finalmente anche i costruttori ci sono arrivati; vuoi vendere l’elettrico? Forse sarebbe il caso di affiancare ai “Suvvoni” full-optional (Per molti ma non per tutti) anche modelli più piccoli che evitino di avere il porta-bicchiere automatico con la cromo-terapia inclusa abbassando così i prezzi. Su questa buona strada vedo ad esempio la Citroen e-C3 con le due versioni dotate di power train uguale ma allestimenti che soddisfano più tasche.
Nella e-C3, però, potevano fare uno sforzettino in più e arrivare a 50 kWh di batteria, cioè appena 6 kWh in più dei 44 montati…
Che differenza di prezzo ci potrà mai essere per 6 kWh in più in una batteria LFP, il cui prezzo peraltro è in discesa continua?
penso che se non hanno messo batteria 50 Kwh per non cannibalizzare le vetture B del gradino commerciale sopra, quello con 50-55 kwh, che ancora le fanno pagare parecchio; problema commerciale più che tecnico; magari in un aggiornamentro tra 2 anni alzeranno la capacità
ragionamenti da braccino corto (buono se hai anche le ICE da vendere), poi se iniziano le importazioni di BEV più agguerite, dovranno correre, o a scelta tagliare i prezzi
comunque le LFP sono un po’ ingombranti e pesanti, se ti fermi a 44k invece di 50k, di batteria risparmi solo qualche spiccio (es. 400-500e tra celle e packaging aggiuntivo), però:
mantieni un pianale vettura più basico, low-cost da produrre, la batteria ottenuta per la e-c3 è relativamente poco incombrante, è molto più stretta della vettura, e anche più corta dello spazio tra gli assi ruote, non crea complicazioni a trovare spazio agli attacchi delle sospensioni posteriori, e nella parte anteriore termina prima della zona dove poggiano i piedi del guiodare, che infatti mipare beneficiano di uno scalino verso il basso, hanno qualche cm di profondità verticale di spsazio disponibile in più; anche il peso vettura viene cambiato poco
cosidera che al e-c3 la hanno ricavata dal progetto indiano con Tata motor, vettura low-cost con lamierati sottili (scritto in senso buono, non dispregiativo, come molte auto francesi, ma anche Fiat; che fanno il loro dovere in caso di crash test, ma richedono meno risorse per costruirle, solo quando chiudi la portiera senti un rumore meno nobile rispetto alle auto premium) e che era dimensionata per il peso di una batteria da 30 kwh (la versione indiana)
con 44kwh hanno tenuto il peso a circa 1400kg (senza guidatore), e non hanna tribolato più di tanto per rifare i lamierati del pianale; e anche l’involucro compatto del pacco batteria magari è in lamiera e non in alluminio, altro risparmio
ho visto che la c-3 termica sta a 15.000e di listino, e meno se scontata;
penso significhi che la e-c3 modello elettrico allestimento base (senza: schermo LCD, senza comandi automatici clima, cerchi lega, alzacristalli posteriori, finiture bicolor tetto, paraurti e interni portiere, adas minimali, etc.. sobria e forse anche migliore della versione accessoriata) con tutte queste (anche giuste) attenzioni ai costi produttivi che hanno avuto, potrebbero però venderla già oggi sui 19.000 con un normale margine comodo non tirato, e facciamo (?) 21.000 la versione con gli optional
Secondo me le colonnine sono posizionate senza criterio. Due esempi a Catania ci sono impianti in certi punti anche a distanza di 300 metri, a Stazzo non esistono e la colonnina più vicina dista cinque chilometri.
Colonnine per la ricarica c’è ne sono? Io abito in a Cuorgnè,l’unica colonnina non è collegata e la più vicina è a 6 km ,non ho possibilità di caricare in casa o garage. I costi sono alti anche per vetture tipo dacia ,se devo andare a Torino e fare delle commissioni ,con l’autonomia che ha ,spingo per tornare a casa o mi fermo in un bed & breakfast? Per ora l’auto elettrica non è l’unica e assoluta soluzione,bisogna cercare altre vie accessibili a tutti gli utenti della strada , altrimenti è solo utopia.
In alternativa al blocco mondiale della mobilità elettrica, le basterebbero due colonnine a Cuorgnè? (ma quella Enel X che già c’è, e ha tre punti di ricarica, risulta attiva)
Ha verificato la possibilità di ricaricare vicino al posto di lavoro, dove di solito l’auto rimane ferma per ore?
E presso il – o vicino al – supermercato, centro commerciale, ecc. dove va a fare la spesa?
E lungo l’autostrada mentre va e/o torna da Torino?
E a Torino, dove l’auto rimane ferma mentre sbriga le sue commissioni?
…
E per risparmiare sulle ricariche, consulti la “bibbia” TariffEV.
Allora…….tante scuse per noi Italiani che non vogliamo i cambiamenti. Ha ben scritto qualcuno che la transizione Ecologica è in realtà una transizione mentale! Mio fratello ha comprato quattro anni fa una e-up per meno di 15 keuro, io ho regalato a mia figlia neopatentati una 500e usata di due anni a 18. Certo, la versione ha benzina, meno bella! Ne costava 12, ma con i non-costi dell’auto elettrica si recuperano in cinque anni.
L’auto elettrica non ha senso solo per chi non può ricaricare a casa ( e sono molti! ), ma troppi fanno lacrime di coccodrillo.
In Cina ci sono già le stazioni di cambio batteria, per auto di serie, in soli tre minuti.
Credete che non possiamo farlo anche in Europa?
“La scelta giusta” in senso assoluto non esiste. Una full hybrid é un’auto a benzina che può arrivare a consumi molto bassi, può essere una valida alternativa per chi non ha ricariche a disposizione. Una plugin hybrid é un’auto a benzina che offre una buona quantità di km in elettrico ogni giorno, può essere una valida alternativa per chi può caricare a casa a basse potenze. Un’auto elettrica sarebbe l’ideale in un mondo ideale dove tutti abbiano accesso a ricariche ad alte potenze a prezzi adeguati, ma nel mondo reale la scelta giusta è quella che minimizza l’impatto sulle nostre vite, compreso l’impatto ambientale.
Colonnine ce ne sono a sufficenza .. azz ma allora sono io sfigato che pur abitando in Lombardia (che è la regione meglio servita) ha la colonnina più vicina a 2.5 km per cui non ho possibilità di lasciare la macchina e andarmene a dormire ritornando la mattina dopo (a 65 non posso certo dire di esser un maratoneta bisognoso di allenamenti), il mio concetto di “sufficenza” sta indicare colonnine libere e funzionanti a 200 metri massimo da casa non a oltre 2km … ma forse a qualcuno piace correre la sera e al mattino anche se piove o ci sono 40 gradi … giusto?
Poche colonnine? Tra Friuli, parte del Veneto e Trentino che è per me un percorso abituale, le colonnine sono quasi tutte e quasi sempre libere.
Difficile chiederne di più con la debole incidenza dell’elettrico.
A Sergio, dico di controllare un’app delle colonnine, ne vedrà parecchie e spessissimo vuote.
Ad Antonio, è lo scotto da pagare se sei un “pioniere”. Tutto bene e subito è semplicemente impossibile.
Beh, io ho letto un sacco di articoli su Vaielettrico che dimostrano ampiamente che il TCO è favorevole all’auto elettrica. Stamattina ho letto di un tizio che ha risparmiato 5.000 euro nonostante il prezzo di acquisto mi pare di una Zoe molto alto, quindi non vedo il problema.
Già oggi ad esempio le 50kWh come corsa e 208 potrebbero costare benissimo 25k ma anche un bel po’ meno… ma si sa che con i prezzi si decide se vendere o meno un prodotto! Come sempre detto le vendite vogliono farle con il freno a mano tirato perchè la nuova e-c3 costa un bel po’ meno seppur con batteria più piccola….
Allora: a me la definizione di “ perditempo “ è inaccettabile! Chiaro il concetto !! Non ho mai offeso nessuno e comincio ad averne piene le scatole di certi commenti anche perché sono uno di quelli che nella vita è SEMPRE stato impegnato e …sono un comune mortale… non sono un Dio…e non sono ricco!! Lo dimostra anche la pensione di ben 970 euri derivata, evidentemente, da tanto lavoro ( povero?) la Kona ev me la sono regalata…e ne sono felice!! E per far calare i prezzi ci vuole anche chi comincia…se fosse x certa gente saremmo ancora qui ad accendere il fuoco con le scintille di due pietre.
Assolutamente d’accordo. Questa storiella che chi ha l’elettrica può permettersi d perdere tempo a ricaricarla, e quindi per definizione è ricco, ha stancato. Più semplicemente c’è gente che ha un lavoro o uno stile di vita che già oggi si sposa perfettamente con quei 30 minuti necessari a ricaricare una BEV rispetto ai 5 di un pieno di carburante; molti ancora la caricano lentamente in ore ma mentre fanno altro, e via dicendo. E il tutto senza dimenticare quanto quei 30 minuti portano in cambio, tra risparmi economici e sociali.
Mi pare di sentire i nonni di anni fa quando se lavoravi al computer ti chiedevano se non potevi trovarti un “lavoro vero”, intendendo qualcosa in cui usavi le braccia e realizzavi qualcosa di tangibile. Oggi questa narrativa si è trasportata sul brumbrum e sul machismo di passare le ore in auto.
Mi è piaciuto l’esempio, molto calzante.
“Hai una BEV? Perché non ti sei comprato un’auto vera?”
Sic transit gloria mundi 😁