Il bando dedicato alla conversione dei motori marini termici in motori elettrici ha ricevuto la terza proroga, spostando la scadenza per la presentazione delle domande al 1 ottobre. Dopo le prime due estensioni, questa nuova finestra di due mesi rappresenta un’opportunità preziosa per chi finora non è riuscito a completare la pratica.
Una proroga che segnala difficoltà nel bando per i motori marini elettrici
Da un lato, la proroga evidenzia un problema strutturale: i fondi disponibili, sono solo 3 milioni, non riescono a essere spesi nei tempi previsti. Come già segnalato in precedenza e confermato dal Ministero in uno dei decreti di proroga: «Alla direzione erano pervenute delle istanze, da parte dei soggetti interessati all’intervento agevolativo, volte a richiedere un lasso di tempo più ampio per la predisposizione della documentazione e per lo svolgimento delle procedure necessarie alla presentazione della domanda di agevolazione».

Non combaciano i tempi come segnalato da alcuni lettori. Ma c’è chi è riuscito a presentarla ed è stato già autorizzato alla spesa grazie alla seconda proroga.
SCARICA LA NOSTRA GUIDA MOTORI ELETTRICI: CLICCA QUI
Tra le criticità segnalate dai diportisti, spicca la difficoltà nell’ottenere il DCI (dichiarazione di costruzione o importazione), nonostante esista una pagina dedicata gestita da Confindustria Nautica. Tuttavia, come testimoniano alcuni utenti, ottenere il DCI è possibile, anche se richiede pazienza e precisione. Insomma vi consigliamo di impostare la pratica e partecipare.
Come funziona l’incentivo?
Le agevolazioni sono destinate a:
– Persone fisiche residenti o stabilite in Italia, nel pieno godimento dei diritti civili
– Imprese attive, regolarmente costituite e iscritte al Registro delle imprese
I richiedenti devono essere proprietari di unità da diporto utilizzate per:
– Navigazione sportiva o ricreativa senza fini di lucro
– Attività commerciali
– Nautica sociale
In acque marittime o interne.
Le agevolazioni previste
Contributo a fondo perduto fino al 50% delle spese ammissibili, entro i seguenti limiti:
| Tipo di motore elettrico | Contributo massimo |
| Fuoribordo con batteria integrata | €2.000 |
| Fuoribordo con batteria esterna | €10.000 |
| Entrobordo, entrofuoribordo, POD con batteria esterna | €10.000 |

– Persone fisiche: fino a 2 motori e massimo €8.000
– Imprese: possibilità di acquistare più motori fino a €50.000
Sono ammissibili solo le spese per l’acquisto del motore e del pacco batterie, destinati all’installazione su unità da diporto. Ogni soggetto può presentare una sola domanda, anche se riferita a più motori.
Note importanti
– Le agevolazioni per le imprese rientrano nel regime “de minimis” e possono essere cumulate con altri aiuti di Stato, nei limiti previsti dalla normativa europea.
– Le spese devono essere sostenute dopo la pubblicazione del provvedimento di concessione.
Clicca sul link per accedere alla piattaforma di Invitalia per presentare la domanda
LEGGI: A vela nel Golfo dei Poeti con il silenzio del motore di Temo France

