Incentivi meno ricchi (4-5 mila euro) e non solo le elettriche, questo serve. È il parere di Giada, una lettrice infuriata per la formulazione dei bonus in arrivo
Incentivi meno ricchi e per tutte le auto “meno inquinanti”

“Continuano con le cavolate, questi ‘signori’: adesso è l’aquirente che deve andare chi sa dove e fare chi sa cosa per poter accedere a questi incentivi. Mi sa che sono proprio usciti dal seminario. In questo Paese pensano proprio di tenere in pugno la gente con questi specchietti per le allodole. Semplicemente dovevano emettere questi benedetti incentivi con cifre (4.000/5000 euro) per poter aumentare le vendite di automobili meno inquinanti e non solo le elettriche. Quindi: lavoro per chi le produce. Credo proprio che ci stiano riuscendo a far fallire anche questo progetto e alla lunga anche questo Paese. Io non conosco questo ministro, ma lo licenzierei seduta stante visto il casino confusionale che sta combinando. Ma veramente siamo in mano di questi elementi?“. Giada De Santis
Questi bonus che spaccano in due l’Italia

Risposta. Raramente abbiamo visto una norma così contestata ancora prima di nascere. E un peccato originale di questi incentivi è anche quello di essere stati annunciati con troppo anticipo rispetto all’effettiva entrata in vigore, ancora da stabilire. Quanto alla platea di chi ne avrà diritto, anche tra chi ambisce ad avere un’auto elettrica gli esclusi saranno parecchi, visti i limiti legati al profilo ISEE e alla residenza nelle cosiddette Aree Urbane Funzionali (FUA). Perché non estenderli alle auto meno inquinanti tra quelle a benzina e diesel? Perché i soldi vengono dalla UE, con l’impegno di spenderli per rendere più respirabile l’aria delle nostre città. Limite che però lascia a bocca asciutta molti pendolari, che una casa in città e dintorni non se la possono permettere, ma lì vanno ogni santo giorno per lavoro. Infine l’importo: 11 mila euro sono tanti, anche a noi sembrano un’enormità.
– Incentivi in arrivo a settembre: un pasticcio annunciato? Guarda il VIDEO



Io vado alla grande, la macchina che sto’ per comprare costa a listino 18900, rientrando in tutti i parametri mi becco gli 11000€, poi sé teniamo conto che ho la legge 104, alla fine mi viene 2050€…..e Giorgia 🤪🤣🤪🤣
Odio il complottismo, ma qui è tutto troppo evidente: i nostri governanti odiano le auto elettriche e mettono in tutti i modi i bastoni tra le ruote, naturalmente in modo subdolo: erogazione sé va bene in ottobre=blocco del mercato per gran parte dell’anno, Isee assurdi, non parliamo dei comuni. Nella speranza che non vengano richiesti tutti e poter dire che l’auto elettrica è un flop
Bravo !
Sottoscrivo !
Non si tratta di essere di destra o di sinistra, ma fintanto che decideranno queste teste di …. governo , palesemente contrarie all’elettrico da sempre ,non c’è la possiamo fare..
Giada, ancora incentivi alle termiche? È dal 1997 che vengono elargiti incentivi alle termiche, vogliamo de carbonizzare il paese oppure no. Continuare a prenderci in giro non credo faccia molto bene a nessuno.
La questione più assurda è proprio quell’elenco FUA, un documento redatto da Eurostat che risale al 2011 e già questo non va bene. Ma il peggio è che questo elenco contiene contraddizioni enorme, inammissibile. Era un elenco che era stato fatto per altri scopi. Non va assolutamente bene utilizzarlo per decidere chi avrà diritto e chi sarà escludo dagli incentivi statali.
Concordo al 200%
Il problema sono gli incentivi in qualsiasi campo perché come promettono un incentivo automaticamente si alza il prezzo così per il consumatore finale il prezzo non cambia, aumenta solo il guadagno per il venditore
Gli incentivi non dovrebbero essere scalati durante la vendita: io vado in concessionario, contratto il prezzo, acquisto e solo dopo presento allo stato la documentazione per avere il rimborso. Altrimenti succede quello che dici tu.
Concordo al 200% anche qui.
Esempi:
Se potessi installarti da solo, avendone le competenze, es un 3kwp senza batteria, spenderesti meno di 3000€, 2gg di lavoro, con gli incentivi,ma tramite addetti spenderesti almeno il doppio… E poi recuperi se va bene e se puoi il 50% In 10 anni. Idem per installare climatizzatori, storia simile per ristrutturazione, ad eccezione dei ricchi che hanno usufruito del 110 con isee da 100k€…
Aggiungo infine che secondo me qualsiasi bonus o incentivo andrebbe restituito, magari in 10anni e allo 0%, i soldi sono di chi paga le tasse e non di chi li distribuisce o di chi li prende! Scrivete a Pichetto: segreteria.ministro@mase.gov.it
Lo so che con la politica attuale fatta a colpi di decreto è una chimera ma in occorrerebbe un po’ di pianificazione e lungimiranza. Tutti gli anni vengono annunciati questi incentivi che bloccano un mercato già asfittico con date di attuazione che non vengono mai rispettate e modalità e platee sempre diverse. Un’iniziativa del genere secondo me andrebbe impostata con un respiro di almeno 4-5 anni lasciando magari spazi per qualche correzione ma è assurdo ricominciare da capo tutte le volte.
sarebbe buon senso, nell’ipotesi che i decisori siano solo molto incompetenti e mediamente disorganizzati
poi a me (ma magari sbaglio e sono solo molto incompetenti) viene l’impressione che facciano anche apposta entro i paletti che la EU gli impone, provvedimenti meno efficenti possibile in termini di numero di BEV, e approfittare per renderli destabilizzanti del settore (creare riinvii degli aquisti e blocco degli sconti di listino)
A mio avviso avendo dirottato i fondi PNRR per le colonnine è corretto che questi incentivi al massimo fossero per le auto a zero emissione di CO2 (BEV e FCEV).
Sarebbe stato più corretto premiare le elettriche più efficienti e meno costose (con un meccanismo che porta ad avere incentivi massimi di 5.000€ per auto con un costo di 10.000€ e che si riduca a 0€ se l’auto costa 25.000€, ovviamente prezzo senza IVA, in più aggiungerei una riduzione dell’incentivo del 1% ogni 0,010 kWh/km di aumento dei consumi per consumi superiori ai 0,090 kWh/km). Incentivo che dovrebbe essere dato come detrazione immediata sul CUD/730, in base alla spesa fatta, ovvero prezzo reale d’acquisto e contrattato con il venditore che non dovrebbe conoscere se il cliente accede agli incentivi se applichiamo i criteri ISEE.
Rilancio 🙂
– Iva 5% invece 22% sui primi 20.000 euro di prezzo non ivato
– Iva normale 22% sull’eccendenza di prezzo rispetto a 20.000 euro
– non si applica per vetture sopra prezzo 30.000 non ivato (36.600 ivate)
in pratica è uno sconto del 17% per vetture sotto a 20.000 euro
diventa uno sconto fisso di 3400 euro per vetture tra 20.000 e 30.000
o altro simile, che sia invitante ma senza esagerare, per non causare effetto click-day e altre distorsioni su prezzo e mercato
Concordo anche qui! Avendo visto l’andazzo ho acquistato l’elettrica alcuni giorni fa con i soldi del mio isee sotto i 30k (reali) e dovrò anche spendere gli 80€ per l’euro 3 da rottamare, ma non sono in FUA pur pendolandovi da 40anni. Aggiungo il caso sicuramente non unico del tizio che lo scorso anno ha intestato l’auto alla madre con accompagno, pagando il 4% di IVA, prendendosi 13k di incentivi statali e 4k dal comune, W l’Italia e i furbi che se la cavano!
Ma come scrive questa??😂
Io non sono molto favorevole a dare incentivi alle termiche. Di certo non a Mild e Full hybrid, ed ho qualche dubbio anche per le Plug-in (perché i risultati ecologici sono troppo “dipendenti” da come la utilizzi e da quanto la sai usare: ci possono essere, ed anche buoni, ma anche no, e tutto è legato al disporre assolutamente della ricarica nel proprio box).
Se si fanno due conti, le migliori Full vengono date (in omologazione, e sappiamo che non è così semplice nella guida “normale” ottenere quei risultati) per 95g/Km di CO2 climalterante (ai quali vanno aggiunte le emissioni di gas e particolati nocive per la salute).
Alla media italiana (e mia attuale) di circa 12.500 Km anno, nel migliore dei casi, cioè ottenere il dato di omologazione, significa emettere oltre una tonnellata di CO2 all’anno che, nella realtà, arriva a superare agevolmente la tonnellata emmezza ed a sfiorare le due. Cinque anni di vita media e, per ogni auto di queste, una decina di schifezze varie emesse nell’aria. E molte emissioni nocive con queste auto avvengono dentro le città (con una Plug-in ben ingegnerizzata questo, fortunatamente, non accade).
Non so… occorrerebbe decidersi finalmente di andare verso un’unica direzione anche in questo paese. Certo, se non credi che il pianeta e la salute siano minacciati anche da queste emissioni, e se credi che i problemi “siano ben altri”, beh, diventa difficile spingere su politici che, magari, hanno interessi finanziati dai soliti noti.
Personalmente, non allargherei gli incentivi ad una cosa che, prima o poi, deve scomparire. O scompariremo noi…
Sono perfettamente d’accordo con te.
Mia madre ha appena acquistato una Fiat Pandina Mild Hybrid (o Finto ibrida, come l’ha definita con grande onestà il concessionario).
Ho saputo che in Veneto gode di 3 anni di esenzione del bollo.
Ma perché? Che senso ha dare una qualsivoglia agevolazione a una mild hybrid?
Costa già poco e di fatto è una truffa ambientale legalizzata.
Mi fanno arrabbiare queste cose, degne del governo “ideologico” (come amano dire loro) che ci siamo malauguratamente dati.
Se al governo ci sia qualcuno uscito dal seminario non lo so, sicuramente non uscito da prete.
Ma dai, questi incentivi sono proprio la ciliegina sulla minestra! Un vero colpo di spugna nell’acqua, che neanche il diavolo riuscirebbe a cancellare. Hanno fatto tutto a braccio corto e cervello largo, come si dice nei peggiori bar di Caracas. Altro che pensare fuori dagli schermi: qui siamo usciti dal frigorifero con le idee ancora congelate.
E quei bonus? Specchietti per allocchi con le piume d’oro, giusto per far girare la frittata senza padella, come il diavolo, che ci fa le frittate senza le uova.
Insomma, hanno messo il carro davanti al trattore e ora vogliono che la gente si arrampichi sugli specchi rotti. Se questo è il piano, allora siamo fritti senza olio. Ma tranquilli, tanto poi piove sul bagnato e si chiude il cerchio quadrato.
(a proposito di frasi fatte usate a sproposito… ehehehe… )
Dimenticavo, la FUA dove pendolo , ma non rientro per residenza, non è affatto inquinata, quindi che criterio è?! Semmai non sarei dovuto rientrare nell’incentivo per bassa zona di inquinamento e non a prescindere dalla residenza! Ma che ne parliamo a fare, tutte parole al vento!
Eh ho capito, ma lei mi è passato dalle frasi fatte usate a sproposito alla supercazzola prematurata con fuochi fatui, con la FUA che stuzzica lo scappellamento in entrambe le direzioni e il tarapia tapioco che ormai ha perso i contatti con l’antani.
Detto questo, apprezzo moltissimo e porgo ossequi come di pulitina.