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Incentivi: L’Aquila (fino a 8mila euro), Sardegna e Sicilia

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incentivi euro
La promozione del bando a L'Aquila l'anno scorso

Fondi esauriti, game over per gli incentivi nazionali dedicati ad auto e mobilità elettrica, ma in giro per l’Italia si scoprono quelli degli enti locali.

Ci sono igli incentivi di  12 milioni di euro della Lombardia per le colonnine (leggi qui), ma anche quelli molto generosi e comunali de l’Aquila che offre fino a 8.000 euro per i professionisti e fino a 4.000 per i cittadini che vogliono viaggiare in elettrico. Stesso importo del contributo della Regione Sicilia che ha prorogato fino al 10 dicembre il bando. Infine la Sardegna che con 4 milioni vuole trasformare in elettrico le auto di 102 comuni dell’isola.

In Sicilia incentivi da 4.000 euro

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I siciliani hanno ancora 10 giorni di tempo per partecipare al bando che contribuisce con incentivi di 4.000 euro all’acquisto di un’auto elettrica o ibrida (euro 6), categoria M1 quindi non da lavoro o per trasporto persone, se si rottama un auto inquinante ovvero di categoria Euro 0/Euro 3 diesel o benzina. E necessario compilare il fac-simile di domanda qui al link, allegare il documento d’identità, quello dell’autoveicolo rottamato e il certificato di rottamazione, il contratto di acquisto e la fattura del nuovo veicolo. Attenzione: deve essere successiva al 20 ottobre.

L’Aquila: 8.000 euro alle partite Iva, 4.000 per i cittadini

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Le quattro Nissan Leaf in dotazione alla Polizia Municipale dell’Aquila.

A l’Aquila per la mobilità elettrica, e solo elettrica, l’amministrazione comunale ha stanziato circa 380 mila euro. Si tratta del sesto avviso, dedicato alla decarbonizzazione del traffico cittadino. Un contributo a fondo perduto, pari al 30% del costo totale del veicolo, ma con un massimale di 8.000 euro per i titolari di partita Iva e di 4.000 euro per i cittadini. Flessibili anche le forme di acquisto permesse: a) leasing finanziario; b) formula di finanziamento in cui il maxi anticipo sia di importo almeno pari all’ammontare del contributo richiesto.

Ecco i beneficiari e i relativi importi
-Imprese classificate come micro, piccole e medie imprese nonché le imprese artigiane: 152.000 euro
-Professionisti con partita Iva: 121.000 euro
-Tassisti con licenza valida per il territorio del Comune dell’Aquila: 30.000 euro
-Cittadini residenti nei centri storici della Città dell’Aquila e delle frazioni: 76.000 euro

C’è tempo per partecipare fino al 31 gennaio 2022, tutte le informazioni al link

In Sardegna 4 milioni per 102 Comuni

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Una delle 180 auto elettriche destinate ai Comuni sardi dei bandi precedenti

Altri 102 Comuni sardi potranno acquistare l’auto elettrica con i fondi regionali. Un bando che ha riscosso successo nell’isola (leggi qui) e che viene ripresentato. Ancora non c’è una data di partecipazione, ma l’annuncio con nota stampa dell’assessora all’Industria Anita Pili, dello stanziamento di 4 milioni di euro. “Proseguiamo, dice l’assessora Pili, il percorso intrapreso per rafforzare un modello di sviluppo sostenibile della Sardegna, anche sostituendo il parco macchine a motore di enti pubblici e di aziende private“.

assessore regionale sardegna
Anita Pili assessore Sardegna

Sempre nell’isola si lavora al piano di infrastrutturazione pubblica. Sul tema l’assessore sottolinea: “Con le indicazioni del Piano nazionale integrato energia e clima (Pniec), abbiamo deciso di conciliare l’installazione di un numero necessario allo sviluppo della mobilitaÌ€ elettrica con l’esigenza di contenere la proliferazione di punti che rischiano di diventare velocemente obsoleti dal punto di vista tecnologico“.

Cosa vuol dire? “La realizzazione nelle aree urbane deve essere coordinata privilegiando stazioni con ricarica quick e fast. Mentre nelle aree extraurbane è necessario coinvolgere gli operatori privati che dispongono di aree accessibili al pubblico a ridosso delle principali e strategiche reti viarie dell’Isola, incentivandoli a realizzare e implementare le infrastrutture elettriche con potenza elevata“.

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3 COMMENTI

  1. In Sardegna l’ultima cosa di cui hanno bisogno i comuni è un incentivo per le auto elettriche. Incentivassero per creare posti di lavoro, mantenere le scuole aperte o per lo spopolamento dei comuni minori (la maggior parte dei comuni sardi). In tantissime altre regioni incentivano i cittadini, invece in Sardegna le P.A. …se si vuole davvero dare una svolta e si vuole spingere per la transizione verso una mobilità elettrica bisogna aiutare le persone (vedi il numero di auto elettriche delle regioni dove gli incentivi sono stati dati ai cittadini contro il numero di auto elettriche presenti in Sardegna) e poi successivamente le P.A. o i comuni. Ben vengano gli incentivi per l’infrastruttura di ricarica…ma ora è tempo di finanziare i cittadini!!

    • Grazie Simone, ma un intervento non esclude l’altro. Prima dei Comuni sono state finanziate le imprese, comprese le partite IVA – quindi anche tanti lavoratori a basso reddito – ma giustamente non basta e non è un intervento sufficiente. Sono d’accordo che oltre le amministrazioni – in questo modo sono spronate a installare o far installare colonnine per la ricarica – vengono incentivati pure i privati.

      • La realtà è un po diversa qui in Sardegna….e i lavoratori a basso reddito sono altri….non le piccole e medie imprese…a mio parere….magari i dipendenti…loro si. Ah beh si…anche secondo me un intervento non esclude l altro ci mancherebbe…si tratta di priorità infatti…si è pensato bene di incentivare le piccole e medie imprese e i comuni…prima dei cittadini… l opposto appunto di quello che si dovrebbe fare e che si è fatto in tante altre regioni (e i risultati si vedono basta confrontare i numeri delle auto elettriche immatricolate dove hanno incentivato i cittadini)! I comuni hanno bisogno di altro…per poter erogare i servizi ai cittadini… tipo per tenere aperte le scuole o gli ospedali o per evitare lo spopolamento e l isolamento…tappare i buchi nelle strade e ripristinare le condotte dell acquedotto…ecc ecc…che si metta prima il fotovoltaico sui tetti dei comuni e sugli edifici pubblici magari. Vedremo quando e se ci saranno incentivi ai privati anche in Sardegna… mi auguro che sia come dice lei. Grazie comunque per gli articoli anche sulla nostra regione. Se sente la Pili la sproni a incentivare anche la massa…grazie.

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