Incentivi europei per l’acquisto di auto elettriche? La proposta tedesca è stata ben accolta a Bruxelles, come confermato dalla vice-presidente Teresa Ribera

Incentivi europei? La proposta tedesca piace a Bruxelles
“È sensato cercare di capire, in una prospettiva paneuropea, come facilitare queste misure invece di passare attraverso i sussidi nazionali“, ha detto Ribera, parlando all’Economic Forum di Davos. Mettendo in guardia da una “corsa in cui potremmo confrontarci con un modello nazionale contro un altro“. Il 2025 è l’anno da cui scattano pesantissime multe per i costruttori che non raggiungeranno importanti riduzioni nelle emissioni medie di CO2 del venduto. E un po’ tutti i grandi Paesi stanno cercando di capire come aiutare i campioni nazionali a evitare, almeno in parte, le sanzioni. Sanzioni sicure per chi non riesce a vendere in buona percentuale auto elettriche. E così l’apertura della vice-presidente spagnola, che segue quella della presidente Ursula Von der Leyen, è stata accolta con favore dal cancelliere tedescoi Olof Scholz. “Sono molto lieto di sentire che i vertici della Commissione hanno raccolto la mia proposta di armonizzare a livello europeo i bonus per le elettriche“.
La Germania pronta a fare da sola: si parla di un bonus di 3.600 euro
A Davos Scholz ha chiarito che non c’è alcun subbio sul fatto che la mobilità elettrica sia il futuro: “Chi dice il contrario danneggia la nostra industria“. Parole che si accompagnano a quelle pronunciate, sempre nel Forum svizzero, da Von der Leyen: “I prossimi anni saranno decisivi per restare nella gara per avere tecnoligie dirompenti e pulite, l’Europa ha tutto quello che serve per farcela“. Ma non sarà facile arrivare a determinare un tipo di incentivazione che possa essere ben accolto in tutta la UE. C’è chi parla di bonus uguali per tutti, chi di incentivi scaglionati in base a criteri sociali, come il reddito. Quel che sembra certo è che, se nulla nel frattempo arriverà da Bruxelles, Berlino andrà in aiuto dei suoi costruttori con il nuovo governo che si formerà dopo le elezioni del 23 febbraio. La CSU, il partito che con la CDU dovrebbe conquistare la maggioranza relativa, ha proposto un premio di acquisto di 3.600 euro.
- Le vostre auto usate in vendita raccontate sul nostro canale YouTube da Edoardo. Ma potete essere voi a illustrarle mandando un breve video a info@vaielettrico.it
Come al solito ciascuno cerca di portare acqua al proprio mulino, da un lato abbiamo chi richiede soldi per direttive ecologiche: auto elettriche, case green, produzione dj energie rinnovabili; da un altro chi lo chiede per le armi (il famoso 2% … ed oltre); poi c’è chi lo chiede per la sanità: chj per il welfare e per combattere il calo demografico: chi li chiede per l’istruzione e dulcis on fundo chj li chiede per l’agricoltura e per l’industria massacrate dai così energetici del gas.
La coperta alla fine è corta, forse ancor più corta di qualche anno fa e visto quanto sta succedendo nel mondo spero di sbagliarmi ma temo che armi e industrie avranno il sopravvento e il resto continuerà a campare a “parole” e …piatti di lenticchie … vedremo.
purtroppo Antonio
la “lista delle priorità e della Ragion di Stato” è brutale: prima penseranno alla sicurezza territoriale quindi alle spese militari (ma almeno molte nostre aziende sono in pole position: Leonardo, OTO Melara, etc)
poi penseranno alla “sicurezza ” energetica (??) e ad “amicizie internazionali”, compreso il famoso ritorno al nucleare (per chi ha seguito ieri in diretta il collegamento di Trump con il forum economico di Davos ….)
Le altre sono “necessità minori” per l’oligarchia al governo. Auguri a tutti.
Secondo me in questo modo invece di aumentare la sicurezza avranno l’effetto opposto di aumentare le escalation nel mentre il mondo brucia per il cambiamento climatico e quindi le economie crolleranno sempre di più e ci saranno sempre più migranti e sempre più rabbia e disperazione. Circolo vizioso che verrebbe interrotto cercando veramente la pace ed investendo in cultura e tutto ciò che non siano armi. Bisognerebbe manifestare contro tali posizioni di alcuni politici o magnanti degenerati.
rinnovabili utility non le metterei nel mazzo, già non chiedono soldi, gli basta un quadro normativo che non ostacoli per poter crescere
R.S. bhe non è proprio così, credi che fotovoltaico, case green, e in generale la transazione green riesca a rispettare tempi e parametri previsti senza un “sostanzioso” aiuto? Forse il 79% degli italianj che dovranno ristrutturare casa ce la possano fare coi loro risoarmj senzacpesantj aiuti dallo stato, credi che chjbknsfalls 20k dj fotovoltaico con batteria dj accumulo lo farebbe se nkn cu fosse il 50% dj detrazione (o se non ci fosse sfato il 110%)? Guarda ad esempio le colonnine di ricarica dove agli ultimi bandi hanno risposto in pochi, credi che quei pochi lo avrebbero fatto senza i soldi del prnn?
Di soldi c’è ne vorrebbero/vorranno tantissimi, il problema è se ci saranno e soprattutto quale priorità verrà data alla transazione green rispetto alle altre priorità e al “delicato” contesto internazionale.
@antonio gobbo
il 79% degli italiani?
a parte che non citi la fonte,
ma probabilmente intendi il 79% degli edifici, o degli appartenenti.
che, guarda un po’,
sono in mano per lo più a grandi gtuppi immobiliari e finanziari.
per il resto:
l’alternativa è la devastazione climatica. devastazione.
per poi ristrutturare dopo.
pensa te se è da furbi…
@antonio gobbo
pensa te:
meglio spendere tanti soldi per la transizione (“transizione “, non ” transazione “…)
o spendere soldi per riparare o danni di cambiamento climatico
e poi spendere i soldi per la transizione?
ma sul serio non ci arrivi?
o continui a pensare che il cambiamento climatico sia “…dai…una esagerazione…”
io ho riparato il tetto 3 volte in 5 anni: lo stesso tetto mio padre l’ha riparato ZERO volte in 70 anni (ci è nato). uragani e venti a 130km/h a cuneo non si erano mai visti.
Era ora, così saltiamo Cucurbiacei (e tutto il parentado), il Bruacc, ed i protettori dei ladri.
mi piacerebbe una norma europea che ribassi l’iva massima applicabile nei prossimi 3-5 anni alle varie tecnologie verdi; il nostro governo in carica non lo farebbe mai, difende le vecchie filiere anche a costo di affossare il paese
tecnologie verdi = da intendersi come “tecnologie/investimenti che fanno risparmiare soldi e creano sviluppo sul medio periodo”, non solo che riducono inquinamento
In Cina si vede con un qualche anno di anticipo il cambiamento rapido in corso di era tecnologica-energetica, come fu il passaggio dalla legna al carbone (anticipato da Inghilterra?) e dal carbone al petrolio ( Inghilterra-Usa? )
Cina negli anni precedenti avevano installato in tutto 600 GW di fotovoltaico,
ora nel solo 2024 ne hanno aggiunti quasi altri +300 GW (e +80 GW eolico);
come accumuli sono a 170 GW-h installati complessivi di nuova tecnologia,
in aggiunta agli accumuli di tipo classico idroelettrico
ieri Trump ha ampiamente pubblicizzato il CARBONE U.S.A. come eccezionale fonte di “backup” alle LORO forniture di idrocarburi.. possiamo stare tranquilli..
oltretutto ha pure dichiarato che è favorevole allo sviluppo del nucleare in tutte le nazioni (compreso l’ “amico” XI) come fonte sicura…
Mi sa che Elon Musk non raggiungerà Marte nei prossimi anni …. sarà il pianeta Terra a diventare come Marte a breve…molto breve !
e vabbè, Trump sta ringraziando i finanziatori della sua campagna elettorale;
comunque nel Texas c’è “corsa all’oro” con fotovoltaico + bess + eolico
infatti la fortuna nostra è che i processi di sostituzione dei (più costosi) idrocarburi liquidi e gassosi avverrà ugualmente per esigenze puramente economiche… certo non ambientali (altrimenti dovremmo spengere subito le cryptovalute… puramente speculative ma che consumano come interi stati industriali per funzionare .. più difficile con i supercalcolatori I.A. viste le prospettive di vantaggi strategici e scientifici).
però sfrutteranno fino all’ultimo la “leva petrolio” … anche per finalità strategico-politiche, come il confronto con la Russia: così come le famose “guerre spaziali” tra URSS e USA (guidate da R. Reagan) portarono al dissesto finanziario ed economico dei primi, forse Trump vuol “sostenere” la polititica dei prezzi molto bassi del petrolio e gas perché così costringe a guadagni miseri la Russia, che esporta soltanto quelli nel mondo e non ha altre risorse… Vuol forse minacciarli di un gravissimo dissesto che li renderebbe poi preda dei loro “amici” alleati cinesi…
Per me si chiama dare i soldi ai costruttori di auto per risollevarsi mantenendo il solito andazzo che è pro business e non pro cliente.
L’unico vero incentivo europeo non è pro-elettrico ma è pro-industria e bisogna chiedere “aiuto” a chi ha veramente il coltello dell’automotive dalla parte del manico: cioè la Cina! Chiedere al Partito Comunista (che di “comunismo” non ha niente) di far si che la sua oligarchia imprenditoriale sposti investimenti-capitali in europa e creare un asse di produzione-vendite tra i due continenti.
Gli americani non sono buoni neanche più a fare il cinema…lasciamoli nelle loro ridicole politiche.
Per l’europa è arrivato il momento di scegliere da che parte stare!! …e Russia-Cina sono veramente vicini…
La politica cinese stava spingendo i propri imprenditori ad espandersi verso di noi durante la decade scorsa (es. Volvo) ma il covid e lo scoppio della bolla immobiliare avvenuta in cina (dejavù già vissuto più volte in occidente) hanno bloccato questo trend che era iniziato, portando il partito a bloccare gli investimenti e a tenere i capitali nelle proprie mura. Noi, dopo il covid, abbiamo maturato un atteggiamento troppo protezionistico e poco lungimirante, sprecando risorse nel PNRR… Non occorre copiare il modello cinese, ma occorre veramente collaborare, possibilmente, senza svendere quelle poche tecnologie dell’automotive che ci sono rimaste.
Una renault 5 non può avere una rata finale di 15000!!! questa cifra dovrebbe esser il vero prezzo finale della versione full optional. Per produrla a quel prezzo, serve la cina, ok!!! però deve esserci l’assunto: noi facciamo lavorare loro e loro fanno lavorare noi. Loro sono in tanti e ci producono la Renault 5, noi siamo in pochi e produciamo l’Alpine A290 con più qualità. condivisione delle tecnologie e produzioni dislocate sulla base della qualità richiesta.
Cina Ok, Russia anche No
sono entrambi regimi, ma il primo mi sembra traghetta il loro continente verso il benessere cercando di evitare fasi di caos e instabilità ( limitando la democrazia per i nostri standard) e crea commercio e tecnologia;
il secondo mi sembra punta al saccheggio da età dei cavernicoli, alimenta guerre, caos, terrorismo, instabilità, arretratezza e povertà, per me ci commerciamo già anche troppo
…secondo me la notizia è che la proposta di 3600 euro viene da CSU/CDU:
quindi mi sa (e mi auguro)
che tutte le chiacchiere sui rinvii e l’abbandono del Green Deal
andranno a farsi benedire,
se anche la CSU/CDU, gruppo principale all’interno del PPE,
propone iniziative sul solco del Green Deal.
che verrà annacquato, ci mancherebbe, almeno di facciata.
mi sa e mi auguro che qualcuno si dovrà ricredere sulla “pacchia che è finita”,
sulla conquista di Bruxelles e su tutte le altre amenità:
non era una pacchia, ma una necessità,
e chi lo nega(va) era semplicemente ottuso, o prezzolato.
i cinesi han preso la palla al balzo del cambiamento climatico e ci hanno lavorato su, dimostrando che economia e ambiente possono andare d’accordo,
gli americani han deciso di tornare indietro, e secondo me faranno la fine dell’impero romano nel 350 d.c.;
ma gli europei, cosa faranno?
Anche se l’impero romano è caduto nel 1453 se lo si chiede agli storici.😝
uhmm…
dunque, no:
l’Impero romano d’Occidente che è quello che ci riguarda perché comprendeva all’Italia, è caduto nel 476 d.C., e la data è per lo.più accettata come convenzione collegata all’evento storico della deposizione di Romolo Augustolo.
tuttavia l’Impero romano era moribondo già da un bel po’, diciamo pure 150 anni
per questo ho indicato 350 d.C.: l’Impero in teoria esisteva ancora, ma era già ampiamente nella fase calante
Però molti storici dell’ evo antico ritengono una distinzione poco utile fatta perlopiù a scuola quella tra impero d’Occidente e d’ oriente. Tra l’altro con lo stesso Odoacre che riconosce l’autorità imperiale a Costantinopoli.
Mario scusa, non per fare il solito bastian contrario, ma ragionando se fosse veramente un bonus da 3600 euro credi forse che cambierebbe qualcosa? Noj lo scorso anno ne abbiamo avuto uno “MINIMO” da 6000 euro SENZA ROTTAMAZIONE, e a fine anno le immatricolazionj si sono fermate al 4.2% come nel 2023, se ora ne proponessero uno da 3600 (magari con rottamazione) credi che il risultato sarebbe molto migliore?
@antonio gobbo
ti ricordo che quegli incentivi “minimo 6000” sono durati 12 ORE.
e in tanti abbiamo notato e sottolineato la “furbata’ del.governo, che ha spostato soldi da qui a lì, sostanzialmente stanziando quasi nulla.
e in tanti abbiamo notato come una incentivazione fatta così abbia fatto esattamente il gioco CONTRO l’elettrico, dicendo al cittadino medio: ” vedi che costano troppo? non comprarle!tanto ti incentivo anche le altre, le ICE”
e in tanti abbiamo sottolineato che anche stavolta innoveremo domani, che il treno l’han preso gli spagnoli (almeno in parte), le aziende aprono da latte parti.
e ti chiedi perché le vendite sono pure calate? ma ci sei o ci fai?
comunque,
della serie: martelliamoci i cogl.oni, ma con orgoglio e petto in fuori.
… i cinesi ci metteranno i dazi per aiuti di Stato e concorrenza sleale?
A me pare che i nostri capitani di ventura sanno soprattutto chiedere soldi.
La prima cosa che mi è venuta in mente leggendo è che gli incentivi europei già li chiedeva Marchionne…
La seconda …che i tedeschi sono favorevoli a queste iniziative solo quando ad essere inguaiati sono loro .. (come le politiche su bilanci statali).
Spero che sia la volta buona che prendiamo giuste soluzioni europee (certo non arroccandosi in vecchie produzioni..che poi non sarebbero vendute fuori dai nostri confini)
Incentivi europei e fondi comuni europei per finanziare centri ricerca tecnologica e fabbriche…in Europa! Abbiamo già perso occasioni con diversi progetti (Northvolt ..e la gigagactory Stellantis in Italia..).
IMHO la strategia è quella di accorpare tutti i produttori europei… magari tenendo dentro anche i cinesi (vedere la recente intervista ad Alfredo Altavilla…)
Anche perché bisogna intervenire ora con forza che il divario c’è ma Imho non è irrecuperabile bene o male guardavo un po’ di classiche di efficienza e al di là di tesla e della serie Ioniq di Hyundai gli altri non fanno nettamente meglio. La lotta principale è sul prezzo che per un Europa è esagerato. Mentre per dire come doti di guida siamo ancora avanti. Se intervenissimo subito potremmo recuperare e diventare molto più forti. Purtroppo parlano solo di armi, di avere 27 eserciti, di ritorsioni ecc. Invece che di investimenti, ambienti e futuro per i giovani (e buona vita in pensione per gli altri).
Tornando alle auto mi sembra che sul tubo anche la prova di vai elettrico della r5 sia andata bene e anche lì il problema il costo che o si prende la batteria puramente cittadina altrimenti una seg b hatchback viaggia sui 30-35k.
Il problema è sempre e solo il costo…
Le prestazioni sopra un certo livello (un rapporto adeguato peso/kW) e pure l’ efficienza passano in secondo piano se la vettura ha prestazioni normali (in linea poi con il CdS e le strade che abbiamo)…
Purtroppo sotto il seg.C alcune vetture ancora non hanno autonomia e/o tempi di ricarica sufficienti ad accontentare i meno tranquilli negli spostamenti.
Se tutti fossimo ricchi magari punteremmo al meglio … Ma quando si deve fare i conti con budget limitati.. la scelta si fa complicata ..
Forse per il 2035 (attuale “limite”) avremo (o avremmo avuto?) vetture di seg.B adeguate per autonomie e tempi di ricarica ad un costo giusto…ma per i prossimi 4 o 5 anni non sarà facile Se non fanno veramente la rivoluzione nel settore automotive.. e per ottenere velocemente i risultati che il mercato si aspetta (specie l’abbattimento del costo di acquisto) non credo si possa prescindere da accordi di collaborazione con i cinesi (che dovranno avere la loro contropartita…da qualche parte…)…ed attendere anche la tanto sognata Model2 Tesla fa almeno 4 posti (costruita comunque in Asia.. India o Indonesia)
Però al momento nessuno fa segmento b e anzi perfino poche seg c piccole in stile Golf Giulietta. Quindi di per sé non si è indietro anni luce, per me bisognerebbe puntare su grossi investimenti rapidi per recuperare il terreno preso e se decidessero do tirare fuori sti Dannati soldi per ci vorrebbe meno tempo di quanto ora le case affermano. Tra l’altro non sono nemmeno sicuro mai uscirà una model 2 o potrebbe uscire grande come una Mazda 3. Poi certamente si può continuare a lavorare su accordi, al momento non possiamo essere indipendenti e in generale a me l’ autarchia assoluta non piace perché mortifica la cultura. Parlo solo di tornare competitivi con piani ed investimenti di comune accordo fatti da Ue, stati e singole imprese. In tanto si è visto che io mercato libero assoluto e il capitalismo non controllato porta a storture, inefficienze e crisi continue quindi gli stati e l’unione devono fare la loro.
Howl …come “nessuno fa segmento b” !?
Le fanno eccome…magari care e/o con autonomia richiesta insufficiente per tanti indecisi….pure tu hai trovato interessante la R5 (tra l’ altro ancora una rarità con sospensioni indipendenti al retrotreno!)..ma cara a 34k…o scarsa autonomia su versione da 24k…
Quanto al “libero mercato”..esiste solo nei libri economici come teoria.. nella realtà è una jungla con la legge del più forte che crea mega accentramento di potere commerciale e politico…ma anche i vari tentativi di correzione producono storture non indifferenti.. soprattutto se con provvedimenti mal pensati o a carattere ondivago (in po’ lo faccio…un po’ no…senza una direzione precisa e volitiva)
Scusa non avevo specificato, nessun cinese, koreano o tesla. Al massimo bsuv grossi quasi come segmento c tipo quello volvo. Simili a r5 non mi viene in mente molto.
Sicuramente gli interventi pubblici pensati male sono dannosi ma senza un ruolo dello stato il libero mercato non garantirà mai crescita e welfare alla maggioranza ma solo a pochissimi eletti già ricchi. Come sempre serve un po’ di cervello e di competenze ma ahimè sono rare . Però qualcosa va fatto.
non è che cinesi, coreani ed indiani non fanno seg.B … anzi ! viste le affollatissime città orientali arrivano a produrre anche numerose versioni di KeiCar che da noi non esistono (sostituite dai quadricicli); magari non le importano per lo stesso motivo per il quale i costruttori europei han smesso di scontrarsi sulle seg.A/B ossia il pochissimo margine commerciali (a maggior ragione in regime di forte concorrenza). Ora come ora comunque servono più vetture molto economiche ma più “grandicelle” (seg.b/C) per venire incontro ai clienti meno abbienti e con esigenze famigliari, vedi il successo dei modelli Dacia, spero della futura linea Nuova Panda (che dovrebbe andare in diretta concorrenza). Qualcosa va fatto.. e lo stanno facendo … ma sempre in forte ritardo sulle aspettative dei mercati.
Eh appunto keycar che sono seg.a o perfino più piccole della 500. Che sono perlopiù auto da città e in quel caso preferirei incentivare bici e trasporti pubblici.
Per la panda beh dopo decenni di fiat e ora stallantis so bene senza🤣 a parte che ho visto un paio di C3 e le trovo bruttissime anche se la grande panda sembra un poco meglio.
Comunque sì concordo che vi sia il ritardo però lo trovo ancora non enorme se decidessero di investire per abbassare i prezzi e aumentare l’autonomia. Se continuano però a non fare nulla o a chiedere solo di favorire i motori a combustione, tra l’altro con solo Renault che fa un vero full hybrid, l’industria europea starà sempre peggio e tutto per colpa di scelte di una manciata di riccastri.
TPL e bici (e-bike o muscolari) è meglio se le incentivano Regioni e Comuni , lasciando a contribuzioni statali eventuali incentivazioni europee a produzioni intra-UE.
Per l’ import (o meglio costruzione su licenza, come per dR Auto o future Leapmotors) di seg. A/B ed eventuali KeiCar (molto utili per uso urbano/2ª auto) dovranno fare equi accordi con case cinesi o indiane.
Con incentivi mi riferivo anche a livello di educazione della gente e di strade idonee, ma concordo . Per le altre auto c’è da produrle però anche di nostre in modo da gestire meglio la filiera a partire dalla ricerca e quindi non essere dipendenti solo dal know how altrui. anche perché le università e scuole varie in Europa non mancano hanno solo bisogno di un boost economico e di fiducia.
E’ una guerra tra chi riesce a resistere di piu’ sott’acqua e stanno vincendo i costruttori di auto. Oggi la Dacia Spring la vendono a 15000 euro senza incentivi e questa e’ la cifra che pagai io 3 anni fa al netto di incentivi di 8000 euro. Questa e’ la dimostrazione che l’incentivo e’ un regalo ai costruttori.