Incentivi e prezzi, che cosa sta succedendo? Due lettori chiedono lumi, tra vendite delle EV che non decollano, listini e tassi d’interesse all’insù.
Incentivi e prezzi (1) Perché le elettriche non si vendono neppure con il bonus?
“Vorrei analizzare con il vostro aiuto la situazione incentivi 2022, che vede esauriti i plafond per le termiche e ibride, e invece scarse richieste per le BEV. La cosa mi ha sorpreso, dopo mesi di attesa e anche il voto europeo mi aspettavo un esaurimento veloce dei fondi. Forse il problema sta nella gamma limitata di scelta delle BEV medio piccole, sulla fascia per intendere da 20 a 25 mila euro?“. Luigi Solazzi.
Senza le società le elettriche non si vendono
Risposta. In tutti questi anni le auto elettriche si sono vendute soprattutto a società, con partita IVA. Nell’ultima tornata di incentivi il governo ha deciso di non includere nel bonus questa grande fetta di potenziali acquirenti, che comprende noleggiatori, società di sharing… Questo spiega in buona parte perché i fondi a disposizione (restano 187 milioni su 220 iniziali) sono tuttora poco utilizzati. Il ministro Giancarlo Giorgetti recentemente ha aperto alla possibilità di rivedere la norma e aprire anche alle società, senza però sbilanciarsi troppo: staremo a vedere. C’è poi un problema che affligge tutto il mondo dell’auto, elettriche comprese. Causa scarsità di componenti, la produzione va a rilento e macchine da consegnare ce ne sono poche. Oltretutto, è vero, con una gamma molto ristretta di citycar a batterie, quelle che gli italiani preferiscono.
Incentivi e prezzi (2) Compro ora o aspetto?
“Io e mia moglie vorremmo comprare un’auto elettrica: siamo già convinti, ci siamo informati un bel po’ e siamo abbastanza sicuri che ci troveremmo bene. Abbiamo fatto un preventivo e, per quanto la cifra sia impegnativa, eravamo quasi pronti a ordinare fino a… Ieri, quando la notizia dell’aumento dei tassi di interesse ha raffreddato il nostro entusiasmo. Dovendo iniziare a breve il mutuo per la casa, forse è meglio aspettare. L’interrogativo che ci tormenta è: se aspettiamo, pagheremo l’auto di più o di meno? Da una parte ci sono le “ovvie” considerazioni di economia di scala: al crescere dei volumi i prezzi scendono. Dall’altra però c’è la crisi dei chip che non accenna a risolversi, l’aumento dei prezzi del litio, i prezzi delle auto che in questo momento aumentano. Tesla in primis, ma credo anche altri. Infine, gli incentivi sono quanto meno bizzarri (il nostro preventivo cadeva ampiamente fuori). E considerando che questo governo è già durato tanto, ormai sarà a fine vita e potrebbe cambiare tutto. Cosa comporterebbe l’attesa di qualche mese, diciamo fino a un anno?“. Luciano.
Il calo dei listini? Per ora il trend è al rialzo…
Risposta. Bisognerebbe essere nella testa di Wladimir Putin per rispondere. Quanto durerà questa maledetta guerra, che è fonte di una buona parte (non tutti) dei problemi segnalati da Luciano? I tassi d’interesse e l’inflazione torneranno ai livelli che ormai consideravamo “normali”? È impossibile prevederlo. Diciamo che nel breve l’atteso calo dei prezzi non ci sarà. A fine maggio la IEA, Agenzia Internazionale per l’Energia, ha avvisato che il prezzo delle batterie potrebbe aumentare del 15%, causa scarsità e rincari dei componenti. Il che potrebbe comportare un aumento del 5% nei listini finali delle auto elettriche. La stessa Tesla ha fatto sapere che nel breve sarà molto difficile che i prezzi calino, vedendo piuttosto un trend al rialzo. E anche sui tassi d’interessa, le previsioni (anche della Banca d’Italia) concordano nel ritenere che in tutto il 2022 la tendenza sarà all’insù. Nel lungo periodo, invece, è logico attendersi ribassi significativi, con la nuova generazione di auto Renault, Volkswagen ecc.. Ma non prima del 2024-2025.
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Con l’inflazione così alta e gli stipendi fermi da quando è arrivato l’euro chi pensa a cambiare auto? È già tanto se potremo permetterci ancora di girare con quella che abbiamo. Intanto pur avendo una elettrica vado via in bici che costa meno.
Vero, infatti in Germania e in Francia dove gli stipendi sono aumentati MOLTO da quando e arrivato l’euro le vendite di auto elettriche sono a doppia cifra.
Lei non ricorda l’inflazione pre euro (anche il 18-20% all’anno), seguita dalle svalutazioni a raffica.
Vi do una notizia appresa giusto ieri: ho fatto valutare da un noto sito on line di acquisto di auto usate la mia Corsa E, acquistata nel sett 2020 ad un prezzo di eur 21.500 con incentivi. Ebbene, oggi potrei rivenderla con pagamento in contanti a eur 22.250, non male direi. E questa è una valutazione chiaramente prudenziale. Quindi non è vero almeno nel mio caso che l’usato elettrico si svaluti.
Chiaramente una valutazione “drogata” dai precedenti super incentivi. Non è possibile prenderlo come riferimento. Come te ci sono stati tantissime concessionarie che si sono comprate le auto con gli incentivi e le hanno rivendute ad un prezzo più alto quando gli incentivi sono finiti (in una settimana o due!).
Sarebbe da verificare quando gli incentivi non saranno più applicati, ovvero tra due o tre anni.
Che centra Putin con la speculazione in atto? Vaielettrico che è? un covo di tridosati mascarati? Spegnete la tv e scendete dal pero va la. Putin! ma per piacere!😂
– un covo di tridosati mascarati? –
O di meduse peraccinate al servizio dei nasoni? 😂
Il Greg ha fatto scuola?😂
Ma come si puo’ pensare di incentivare i veicoli elettrici , ai prezzi attuali sono un bene di assoluto lusso. Bene fanno le case ad alzare i prezzi e inglobarsi gli incentivi.
A mio avviso se si vuole veramente puntare a una diminuzione dei mezzi inquinanti bisogna puntare ancora sulle termiche, incentivarle massivamente la sostituzione con modelli termici meno inquinanti. Le elettriche costano troppo partano gia da prezzi che erano propri della fascia alta, come puoi chiedere a chi va in giro con una fiesta o panda di venti anni di sostituire il veicolo con uno dal prezzo ad andare bene di una bmw serie 3.
Il solito Apiso…
Ragionamento perfetto.
Io ho uno Audi A6 C4 del 1995:
1)bollo al 50%;
2) Assicurazione a 232 euro all’anno
Le ordinanze regionali mi consentono per la storicità dell’autovettura di girare in zone dove euro 1..2…3..4..hanno limiti.
Dovrei rinunciare alla stabilità e comodità di questa auto ( all’epoca ministeriale) ….per cosa.?
Per una 500 e o una ZOE?
Ma stiamo a scherza?!
Bravo punto anche io a questo, ormai i veicoli elettrici costano troppo e non valgono niente. Piano piano stanno uscendo dalla portata di molti. Non fatico a immaginare in un prossimo futuro le città piene di veicoli di 30 40 anni stile Cuba. L’unica cosa che forse lo impedirà è il regime ecologico che si è ormai radicato, che a suon di leggi inique e antidemocratiche impediranno alle vere macchine di circolare.
Si faceva lo stesso in passato anche con i veicoli termici, proprio per cercare di incentivare le persone a comprarle, e anche lì c’erano gli aumenti di prezzo, perché non basta guadagnare, bisogna sempre cercare di guadagnare il più possibile.
Il mercato non decolla ? Ma vi rendete conto dei prezzi assurdi di queste auto ? Ben pochi possono permettersele.
Questo è vero al 100%!
Domanda: i soldi degli incentivi da dove arrivano? perchè se credete che si possano regalare decine di migliaia di euro a chi ne spende altre decine di miliaia per acquistare un auto, credo non abbiate ben inteso quale sia il potere di acquisto dell’italiano medio. A meno di non voler pagare la Tesla a tutti gli italiani..
Se poi la vostra idea di ‘sostenibilità’ è far pagare a tutti le auto per pochi..
Le Tesla non rientrano negli incentivi, hanno prezzi di listino superiori al limite massimo di 35.000 euro più IVA.
Vero, per fortuna. Ma solo dagli attuali incentivi.
Allora parliamo di confronti fra pari:
500 16.100€- 500e 29.300€ differenza ~ 40% (13.200€)
Corsa 15.600€ – Corsa-e 33.400€ differenza ~ 55% (17.800€)
La differenza tra i due modelli equivale al prezzo dell’auto più venduta nel nostro paese.
Quel che mi preme sottolineare è che il piacere di guida dell’elettrica è innegabile, come la comodità della funzione one pedal, ma se dal 2009 al 2019 l’età media delle auto in Italia è passata da meno di nove ad undici anni e mezzo non credo sia per affezione al proprio mezzo.
Resta il fatto che se l’elettrica è meglio in tutto, tanto più pagarne una quota a chi può spendere comunque di più della media è un insulto a chi fatica ad acquistare e contribuisce all’altrui acquisto.
Il commento del lettore che si dice felice di veder valutata la propria elettrica più di quanto l’abbia pagata (con incentivi pagati dalla collettività) fa il paio con quello del lettore che racconta di aver ricevuto 18.300€ di incentivi.
Incentivi ridicoli se pensate che un anno fa esattamente marzo 2021 ho ricevuto per la rottamazione di una Citroen Picasso 1800 benzina anno 2000 con guarnizione della testa bruciata la somma totale di euro 18.300 così ripartiti 8000€ stato italiano 8000€ regione Lombardia 2300€ sconto rottamazione concessionaria Volkswagen per una Id3 pure che tutti su i giornali sponsorizzavano a un prezzo di 33500€ niente di più falso la mia con solo metallizzato e estensione della garanzia a 4 anni 36500€ quindi non pubblicizzate prezzi di listino che poi nella realtà tra varie ipt spese varie rottamazione messa in strada lievitano di almeno 1500€ e consegna prevista in 60 GG arrivata dopo 105 GG per fortuna non avevo problemi guidando lo scooter. Chi compra una macchina elettrica adesso tempi attesa? Per Volkswagen si parla di aprile 2023 quindi sarà giugno chi aspetta così tanto? Incentivi ridicoli 5000€ per macchine che partono da 30000€ prezzi destinati a crescere pochi investimenti sulle infrastrutture e una politica avversa al cambiamento tante parole ma volontà di agire poca.
INCENTIVI SCIOCCHINI!!!
Sono la formula inventata da chi è al governo ORA.. dopo il ribaltone che ha mandato fuori Conte.
Adesso Giorgetti è il soldatino di Draghi e fa tutto quello che vuole a nome e per conto della Lega.
Dunque Gas e Diesel come soluzioni energetiche (peccato per le accise diranno i cittadini normali).
Vada bene così, anzi… che spostino anche i fondi dell’elettrico ai termici. Tanto s’è capito come ragiona questo governo Draghi:
1)Presenziare ai forum ecologici dicendo sempre sì, dobbiamo fare la transizione ecologica.
2)Spendere tutti i fondi del PNRR anche se su cose che non servono a niente.
3)Abbassare di pochino le accise tanto da garantire un introito maggiore alle casse dello stato.
4)Sostenere i morti viventi che continuano a produrre termiche come se niente fosse (che poi lasceranno a casa migliaia di poveri operai e ditte dell’indotto come già successo con la deindustrializzazione).
5)Posticipare il più possibile i licenziamenti nelle industrie fino a quando non arriveranno auto cinesi belle e a prezzi più bassi.
6)Dare la colpa a Putin per tutti i mali del mondo (fino a quando ci sarà la guerra)…. peccato che poi non è così… almeno nel settore auto.
7)Tirare i remi in barca per poi sfornare una bella finanziaria e far vedere all’Europa che facciamo i “compiti per casa”. Aspettare un attimino le elezioni del 2023 .. tanto poi… metteranno un’altro governo tecnico.
Ps: Al Governo Italiano di stare sotto i 2 C° non gli frega proprio nulla. Basta dimostrare all’Europa che stiamo facendo qualcosa ma non abbiamo abbastanza soldi perciò non ci riusciamo.
PNRR 2?? — inventiamo un nuovo nome per delle obbligazioni Europee? qualcosa la faranno ma noi rimarremo gli ultimi della classe aggrappati al braccino della Francia (che governa Stellantis…) e della Germania (a cui invece interessa l’Italia solo per la mole di auto che ci può vendere).
La domanda che pongo a questo punto è:
Con che velocità diventeremo la nuova Grecia? o il terzo mondo?
Io lo penso da tanti anni, che siamo terzo mondo… Ho rinunciato a tutti gli incentivi e tutti i 110bonus… Cercherò di diventare più ecologico, rispettoso dell’ambiente, più sostenibile così come posso.
Ho intenzione di acquistare una vecchia elettrica usata e aspettare, con la speranza che tra cinque anni le cose siano cambiate nel mondo, in europa e per cui anche nel nostro povero Paese.
Sarei intenzionato a passare all’elettrico, ma date le mie percorrenze elevate posso andare solo su auto più costose e con batterie più grandi.
Anche perché l’efficienza delle auto varia molto e solo Tesla riesce a fare davvero bene mantenendo un’ottima percorrenza al netto dei kwh (anche in inverno).
Purtroppo il mio budget è limitato e gli incentivi non aiutano.
Ecco perché sto considerando di prendere nuovamente una puzzolente diesel, restando ancora alla mercé dei benzinai e i loro rincari giornalieri.
Fino a quando i prezzi restano a questi livelli comprare l’elettrico è diseconomico su certe condizioni. L’incentivo Statale è un buco nell’acqua. Avessero adottato la politica del 40% con isee oppure tenuto gli stessi sconti dell’era Conte…. forse avrebbero venduto elettriche rimanendo comunque sotto la soglia delle attuali vendite in Europa (Germania e Francia).
E’ volontà politica inequivocabile non cambiare o cambiare il più lentamente possibile (non a caso al governo abbiamo forze conservatrici e il M5S regge il moccolo).
Il cittadino comune guarda all’utilitaria o al diesel perché non può spendere un botto di soldi.
L’auto più venduta in Italia? .. .. la fiat panda.
Ora ditemi… la gente si compra la fiat panda perché è un’ottima auto oppure perché non ha i soldi per prendersi una vw polo? … mah… a voi l’ardua sentenza.
Dai che a settembre tagliano il cuneo fiscale…. come gli 80 euro di Renzi… !!
Per girare in città e zone limitrofe la Fiat Panda è la scelta perfetta, almeno rispetto alla Polo. Anche solo per i costi di gestione.
Le ultime diesel con microelettrificazione secondo me al momento sono il top in questa fase di transizione anche per la tutela dell’ambiente
“Anche perché l’efficienza delle auto varia molto e solo Tesla riesce a fare davvero bene mantenendo un’ottima percorrenza al netto dei kwh (anche in inverno)” Le consiglio di informarsi meglio.
Andando a vedere i test fatti da Bjorn Nyland, che sono test reali e non numeri su carta si nota come, soprattutto al freddo, Tesla sia una delle poche con un’alta efficienza.
Seconda c’è Hyundai con la Kona e poi le tedesche.
Parlo per me e quelle che sono le mie necessità e desideri. Trovo che questi incentivi siano completamente “cannati”: il limite di prezzo è troppo basso, gli incentivi sono troppo bassi e dati “a vanvera”, un po’ a tutti. E non funzionano. Qualcuno nel forum ha detto che è giusto non incentivare “auto da ricchi” come le Tesla, ma io la penso proprio al contrario e credo che gli incentivi non funzionino perchè la maggior parte degli interessati al passaggio all’elettrico “sognano” la Tesla e non una ID.3 o una Zoe.
Chi in questo momento vuole comperare un’auto elettrica è da considerare un pioniere, soprattutto in Italia. E andrebbe premiato per questo suo desiderio di fuga in avanti in un Paese che rema sempre al contrario.
E se lo scopo degli incentivi è favorire l’immatricolazione di auto ad emissioni zero, allora non si vede perchè qualcuno debba decidere qual è il prezzo massimo di un’auto elettrica. Oltretutto concedendo un prezzo maggiore alle ibride e alle plug-in, non si sa in virtù di quale ragionamento.
Qual è l’obiettivo dello Stato? Che si immatricolino più auto ad emissioni zero o più auto che costano poco?
Io per esempio avrei incentivato molto meno le ibride: che senso ha premiare una macchina come la Toyota RAV4 2.5 che in autostrada fa poco più di 10 km/litro? O una Volvo XC40?
Tra l’altro, sono anche convinto che Tesla faccia molto bene alla reputazione delle auto elettriche, perchè alimenta e diffonde un sano e piacevole uso di questi mezzi, non incrinato dalle conosciute difficoltà di ricarica che esistono nell’attuale rete pubblica di ricarica, dall’esperienza utente tutt’altro che positiva resa dai software della maggior parte dei marchi non-Tesla (evidentemente ancora pensati con la mentalità di chi costruisce da sempre auto a benzina o diesel: io ho provato Nissan, VW e Hyunday e non ci siamo proprio, devi pianificarti tutto tu, altrimenti se ascolti il software di bordo finisci per mandare l’elettrica a quel paese) e in generale da una mancanza di “visione” di come si usi realmente un’auto elettrica.
I prezzi caleranno con l’arrivo delle elettriche cinesi, se lasciamo fare agli italiani ci propongono la Microlino Pioneer a oltre 20000 euro. Che forse va bene per qualche eccentrico stilista di moda annoiato. In tutto il mondo ci si sfida a produrre l’elettrica per tutti e noi italiani ce ne usciamo con la Microlino.
Ad ogni modo, un po’ alla volta, arriveranno i cinesi. Intanto quest’anno dovrebbe debuttare la MG Mulan (in Europa si chiamerà MG4). Un progetto robusto. Certo, i prezzi sono ancora un po’ altini, ma a MG va riconosciuto il merito di avere un’ottima vision e di essere al momento la più lucida sul mercato: forte presenza in Europa, costruzione di una rete, 7 anni di garanzia, auto prestazioni, look europeo, gamma estremamente interessante. La MG Mulan, si vocifera con insistenza, avrebbe già superato i crash test euro’ncap con 5 stelle (ma sul sito di euro’ncap ancora non c’è traccia di questa prova). Poco dopo la MG Mulan dovrebbe essere il turno anche di auto sfiziose e chissà con diventi anche il mio turno, con la MG Cyberster che sarà la prima roadster elettrica abbordabile (e per fortuna è anche molto bella e l’ho già “opzionata” nella mia wish list).
Un altro brand che potrebbe fare bene è Nio. Nio ha deciso di espandere anche verso il basso la sua gamma di modelli secondo alcuni rumors quindi potremmo vedere qualcosa di più economica della sua già valida ET5.
Ci vorrà del tempo ma anche BYD potrebbe darsi una svegliata prima o poi. Al momento è presente solo in Norvegia con un inutile suv sportivo e costoso da 7 posti ma la sua gamma attuale sarebbe già molto interessante per l’Europa, penso alla BYD Seal, una berlina molto valida.
Ho visto la k20 quiantu, possibile che pesi solo 800kg ?
La Mg Mulan 4.2 metri ne pesa 1600, batteria cell to chassis. La Qiantu K20 è invece moooolto sospetta, troppe cose non tornano, anche gli 800 kg per 3.7 metri. Nessuna delle specifiche mi torna, io finché non la vedo in vendita da un concessionario non ci credo. Tra le stranezze: auto incredibile e sito web fermo a 4 anni fa? Qiantumotor.com … mi puzza, il mio quinto senso e mezzo è in allarme, nonostante tutti i media stiano dando credito alla cosa …
Fra l’altro la cosa strana, sono anche i suoi 290nm con 218 CV, sembra una Lotus Elise SC…come dici tu staremo a vedere
Microlino non è italiana, è prodotta in Italia.
La microlino a 20000 euro ce la meritiamo perché siamo dei microlini! 😉
Per quanto riguarda le cinesi belle ed economiche, ci credo solo quando le vedo! È da una vita che pubblicano articoli che annunciano messianicamente la venuta dell’auto da 400 km di autonomia a 20, 15, 10 mila… E invece non arriva nulla. È successo anche con la Tesla, e un sacco di volte con le cinesi, esempio la Dolphin della Byd, ecc. E quando arrivano, se arrivano in Europa costano il doppio! E non è per “l’adeguamento agli standard di sicurezza”, se vogliamo chiamare le cose col proprio nome, dobbiamo parlare di protezionismo del mercato, di dazi, ecc…
La Marvel R è di gran lunga il miglior SUV per 40k. Anche la zia Electric non è male. Sono 2 MG con 7 anni di garanzia su tutto il veicolo. Vediamo cosa arriva adesso.
Da tenere d’occhio anche Fisker: Ocean e Pear sono in preordine a prezzi molto vantaggiosi.
Interessante anche la Smart: non propriamente un affare ma 272 CV e 400 km di autonomia potrebbero costare meno di 40k (forse 35K) e non sarebbe male.
Sono inizi. Se penso alla 500e a 30k o alla ID3 mi sento male perché non valgono affatto quel che costano…
E la BYD avrà pure le stupende batterie Blade
Perché il bonus non va a coprire le auto con maggior autonomia e perché in un momento dove i tempi di consegna sono lunghissimi il fatto che abbia scadenza semestrale è un deterrente.
Lo hanno costruito apposta per raggiungere il loro scopo.
Non ci credo… davvero non ci arrivate? Dopo un anno con incentivi significativi, dopo che si è fatto sognare ad occhi aperti con la promessa dell’incentivo ISEE al 40% mai realizzato effettivamente, ora mettono incentivi zoppi (leggi più ridotti dei precedenti) con una gamma elettrica che nella fascia abbordabile di prezzi non solo non si è arricchita, ma addirittura ridotta (vedi il modello base della ID.3 assurdamente sparito dall’ordinabile). Per completare la zuppa: nessuna evoluzione tecnologica rilevante (leggi: problemi di gioventù che permangono a tempo indeterminato) e ritocchi dei listini verso l’alto. Se questo è lo scenario, davvero è incomprensibile che la gente non compra elettrico? E non parlo di chi non è convinto, ma di chi vorrebbe, ma si trova oggettivamente senza motivazioni forti e convincenti. Diciamocelo: l’acquisto di una elettrica nel 2022 non sta in piedi e il paradosso è che risultava più fattibile due anni fa!!!
È proprio questo paradosso che mi fa rodere il fegato!
Il settore delle auto elettriche è diventato un ammortizzatore sociale temporaneo per una buona fetta di professioni.
Um bombardamento mediatico ….