Incentivi auto, decreto in Gazzetta con sorpresa: bonus anche per le ibride?

Il decreto incentivi auto è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale: ora si aspetta soltanto il via libera del portale dove sarà possibile prenotare il bonus fino a 11 mila euro. Ma nel testo si apre alla possibilità che l’incentivo non sia destinato soltanto all’acquisto di un’auto elettrica, ma anche alle ibride. Lo prevede il meccanismo “ecoscore” il criterio del punteggio ambientale che valuta l’impronta di carbonio di un veicolo per l’intero ciclo di vita. 

Come dicevano gli antichi, “in cauda venenum”. In questo caso, la pillola avvelenata si trova in coda al decreto appena pubblicato in Gazzetta ufficiale. Dopo aver ribadito i “paletti” per accedere agli incentivi – a cominciare dal contestato criterio geografico delle aree funzionali – il testo introduce una variante di cui non si era mai parlato finora: il meccanismo dell’ecoscore.

Di cosa si tratta? In buona sostanza, di un punteggio ambientale. Viene valuta l’impronta di carbonio di un veicolo per l’intero ciclo di vita. Secondo domanda: un modo per inserire nell’elenco dei veicoli che possono accedere ai bonus anche gli ibridi? Se non anche i motori endotermici se alimentati con biocarburanti?

Rivolta contro gli incentivi in arrivo: altri delusi all’attacco

Ecoscore, un punteggio che valuta l’impronta di carbonio

La domanda è legittima, anche se il decreto non precisa se sarà già possibile calcolare l’ecoscore in questa tornata di incentivi. Nel testo si legge soltanto che “potrà essere definito un elenco dei veicoli oggetto di incentivazione. In tale ipotesi, in data antecedente alla registrazione dei venditori dei veicoli agevolabili. Sarà cura del Mase provvedere alla pubblicazione  del predetto elenco dei veicoli incentivabili”.

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Tutto fa pensare che da parte del governo sia stato inserito un ultimo paragrafo per dimostrare alle case automobilistiche, ai rappresentanti della filiera e dei concessionari, che l’Italia è schierata per la “neutralità tecnologica”. E che appoggerà la richiesta di un rinvio da parte della Commissione Ue degli obiettivi di decarbonizzazione al 2035.

Allo stesso tempo prosegue nella politica di incentivi che presentano più problemi che soluzioni. Come si vede per il contestato criterio per cui i bonus saranno assegnati solo a chi risiede nella “aree urbane funzionali” o FUA. Ne fanno parte le grandi città e quei comuni che ne sono attratti per ragioni economiche, di lavoro o di attrazione “culturale”. In pratica, buona parte delle piccole cittadine  e dei piccoli comuni della provincia italiana ne sono escluse.

Ed è proprio a causa delle “aree funzionali” che il governo ha deciso di rinviare a ottobre la partenza del portale sul quale iscriversi per avere il bonus al mese. Quando è stato approvato il decreto sugli incentivi assegnati per il passaggio all’elettrico, non era ancora disponibile l’elenco completo ed aggiornato dei comuni che fanno parte di queste zone geografiche “funzionali”. Ragione per cui – come ha spiegato un paio di giorni fa il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto – è stato chiesto all’Istat in base ai dati più aggiornati di provvedere. Il che fa slittare di almeno un mese il via libera alle prenotazioni degli incentivi, quando sarà a disposizione il portale dedicato.

Insomma, si avanza piano tra varie ipotesi, poche certezze e tante contestazioni.

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Visualizza commenti (11)
  1. per quanto riguarda l’intestatario, sono residente a Roma, ma la macchina da rottamare è intestata al coniuge che non risiede nelle zone interessate, è possibile chiedere comunque il bonus?

  2. Nella Gazzetta Ufficiale mi sembra molto chiara la risposta alla vostra domanda. Almeno questa è la mia comprensione. “Acquisto di un veicolo ad emissioni zero”.
    Nell’articolo 2 si recita espressamente:
    “Art. 2
    Finalita’
    1. Il presente decreto definisce i criteri e le modalita’ per la concessione di incentivi a fondo perduto previsti dalla Missione 2,
    Componente 2, Investimento 4.5 del PNRR che prevede l’acquisto di un
    nuovo veicolo a emissioni zero con la rottamazione di un veicolo
    termico, ai fini dell’attuazione di un programma di rinnovo del parco
    veicoli privati e commerciali leggeri con veicoli elettrici.”

  3. Art. 3.
    Incentivi per l’acquisto di veicoli elettrici:
    requisiti e soggetti beneficiari
    1. Gli incentivi a fondo perduto previsti al precedente
    art. 2, nel seguito « bonus veicoli elettrici» o semplicemente
    «bonus», sono concessi:
    a) alle persone fisiche per l’acquisto di un solo veicolo
    nuovo di categoria M1 ad alimentazione esclusivamente
    elettrica (BEV) e con prezzo risultante dal listino prezzi
    ufficiale della casa automobilistica produttrice pari o inferiore
    a 35.000 euro IVA e optional esclusi.

    è specificato BEV non credo che ci siano fraintendimenti!

  4. Daniele Sacilotto

    Io li toglierei proprio sti incentivi e darei 5000€ a ogni giovane coppia che mette al mondo un figlio. Tanto 39 mila auto elettriche non spostano gli equilibri, mentre 80 mila nuovi nati in più sono un investimento per il futuro

    1. Io ragiono in termini di esseri umani. L’anno scorso l’allora presidente di Confindustria Bonomi disse che regolarizzare 80.000 extracomunitari come deciso dal governo non era sufficiente. Ce ne vogliono 120.000. Quest’anno il Direttore di Confindustria l’ha ribadito. Quindi ben vengano gli extracomunitari di cui abbiamo bisogno (non lo dice una ONG, bensì Confindustria). In un pianeta già sovraffollato sfruttiamo le “risorse” disponibili fin da subito, senza appesantirlo ulteriormente.
      Gli extracomunitari pericolosi sono i Cinesi; stan comprano tutto dappertutto, dal negozietto alle grandi società. Però “non si deve sapere”…

  5. Io avrei avuto i requisiti ma quando a marzo hanno detto che non avrebbero rinnovato gli incentivi, ho rottamato la vecchia auto rinunciando all’acquisto di una nuova auto. Adesso non ho più l’auto da rottamare, altrimenti avrei acquistato la seconda auto di famiglia…. È assurdo non permettere di accedere agli incentivi a chi ha rottamato l’auto per colpa di dichiarazioni del governo

  6. Ho letto il decreto in Gazzetta, e non lo leggo come voi. Dal testo è chiaro che l’incentivo si riferisca a vetture ad emissioni zero, l’ecoscore secondo me servirebbe (qualora attivato) ad incentivare auto elettriche prodotte con mix energetici migliori (leggasi no auto o batterie costruite in Cina, sulla falsariga di quanto fatto in Francia).

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