Incentivi auto elettriche da cambiare, ecco come: un lettore ci manda una sua proposta. Mentre si continua ad aspettare l’avvio dei bonus, annunciati già un mese fa (vedi il VIDEO a fine articolo).
Meglio regalare ricariche con una social card
“Vi seguo da anni sul vostro canale YouTube, sono esperto di cose economiche e da tre anni sono felice possessore di una Skoda Enyaq, che ho acquistato grazie agli incentivi governativi. Proprio di incentivi vorrei parlarvi, perché immagino abbiate modo di raggiungere persone al ministero che per me sono inaccessibili a cui potreste rilanciare la mia proposta, casomai la riteniate interessante. L’idea è di incentivare l’acquisto con una tessera ricaricabile, sul modello della social card, con, diciamo 10.000 euro, equivalenti a circa 40.000Kwh, a loro volta equivalenti a circa 250.000 km. (25cent/Kwh, 6.5Km/Kwh). Regalare 250.000 Km, ha diversi vantaggi rispetto a un incentivo secco di 10.000 euro.
Incentivi auto elettriche: la proposta in 5 punti

- notevole impatto psicologico, perché le persone fanno un paragone immediato con il consto in benzina che per 250.000Km, supera i 20.000€.
- il ministero può ottenere prezzi vantaggiosi, ben inferiori a 25cent/Kwh migliorando l’economicità del’incentivo.
- un utente medio impiegherebbe più di 10 anni a consumare la ricarica: significa tempi lunghissimi per l’accesso al finanziamento rispetto all’incentivo secco.
- il ministero potrebbe acquistare energia a credito per una frazione del totale, ad esempio potrebbe acquistare 4.000 euro anticipati su 10.000 favorendo i rientri delle società insallatrici e riducendo coì i costi generali dell’energia ancora alti a causa della necessità di rientrare degli investimenti.
- i finanziamenti pubblici favorirebbero così società che investono sul territorio italiano anziché andare diritti nelle tasche di aziende spesso non europee“. Massimiliano Forni
Risposta. La proposta ha un senso, ma lasciamo che siano i lettori a giudicare. Noi ci limitiamo a fare osservare che si sono perse le tracce dei nuovi incentivi annunciati un mese fa e poi desaparecidos. Sarebbe bene non lasciare il mercato nell’incertezza e dare date certe, no?
- BONUS STATALI FINO A 11 MILA EURO, MA C’È UN PROBLEMA: VIDEO




E basta con questa idea reiterata dell incentivo alla ricarica, il 80% dei possessori di auto elettrica carica dal proprio box (e molti gratuitamente dal proprio impianto fotovoltaico) o a scrocco nei centri commerciali, bisogna incentivare la spesa iniziale, magari ampliando la platea riducendo un po’ la dote al singolo
…magari auto sotto i 40000 euro… e max 5/6k € di incentivo statale (volendo aumentabile a livello regionale / comunale… ) giusto per avvicinare il costo di acquisto tra ICE/ibride e BEV così chi ha le condizioni giuste (se non ottimali) è “incentivato” a provare il full-electric, visto che son tanti coloro che potrebbero .. ma le “dicerie” diffuse li rendono indecisi (e chi ha BEV come me… ne sente di discorsi assurdi !! tanti i conoscenti sorpresi dal mio -felicissimo!- acquisto… visto che son stato tanti anni in concessionarie e conosco molte miglaiia di clienti 😂)
Io carico da casa, con fotovoltaico e accumulo quindi per me la spesa di carburante è già circa uguale a zero.
Bocciato anche per me.
Piuttosto come giustamente si scrive sarebbe d’uopo dare certezza su date e regole dell’incentivo onde evitare situazioni imbarazzanti come nel 2024.
Ho comprato una elettrica grazie agli incentivi. Non è che potete darmi degli incentivi anche per le ricariche? Grazie.
Se anche grazie agli incentivi si riuscisse ad arrivare in un mondo in cui tutti si producono energia col fotovoltaico e viaggiano in auto con l’energia che producono, beh forse riusciremmo a salvare il mondo da un disastro climatico
Si potrebbe combinare con uno sconto sulla bolletta elettrica, in modo che sia fruibile anche da chi ricarica a casa. Esempio: diciamo che sono disponibili 50€/mese, se ne uso solo 20 alle colonnine, gli altri 30 arrivano come sconto sulla bolletta. Il tutto per 10 anni; se dopo 5 la macchina viene venduta, lo sconto passa a chi la compra usata, fino allo scadere dei 10 anni dall’immatricolazione. Sarebbe un finanziamento indiretto ad Eni ed Enel? Vero… ma così si potrebbe tagliare la montagna di soldi che Eni si pende per i fossili senza che rompa troppo le scatole
Proposta bocciata perché chi ha un impianto fotovoltaico se la ricarica a casa gratis l’auto elettrica e dei 10k di ricarica non se ne farebbe nulla. Molto meglio 15k subito per ridurre il costo di auto elettriche ancora troppo elevato per chi ha pochi soldi, che sono proprio quelli che l’auto elettrica non la potrebbero comprare visti i prezzi attuali. Si dovrebbe allo stesso modo disincentivare l’acquisto di auto costose non elettriche ponendo una tassa, per quelli che invece hanno i soldi e non comprano elettrico.
Ciao,
Bocciato… Io ricarico gratis al lavoro, e rarissimamente a casa a 0.28€ (forse 10 volte all anno).
Non mi servirebbe per niente questo incentivo
L’idea non è malvagia anzi… l’unico ostacolo è che l’auto elettrica si ricarica quasi solo a casa/posto di lavoro. Però dare un plafond di 10.000 Eur in cui il cittadino decide quanto usare come sconto immediato e quanto tenere come credito ricarica sarebbe furbo e si adatterebbe alle diverse necessità di utilizzo.
Però, visto che conta ridurre le emissioni lancio un’idea: perché lo stato non acquista e rottama a sue spese un’auto vecchia? Le persone potrebbero decidere di tenersi i soldi e viaggiare con i mezzi: in poco tempo sparirebbero tutte le auto vecchie non ASI in circolazione!
Così non si risolve il problema del costo dell’auto e si droga il mercato della distribuzione elettrica via colonnina, che rimarrà a prezzi stellari per anni. Bocciato
1: impatto psicologico: no perché nel marketing consolidato l’impatto psicologico lo si ha mettendo un prezzo con sconto
2: prezzo calmierato e vantaggioso , se ti dà un credito come sul welfare carburante questo no può essere legato ad un costo fisso visto che il costo dell’energia varia mese per mese e il distributore fa business e non elemosina.
3: l’utente medio cerca il vantaggio tutto e subito no fra dieci anni che magari l’auto la schianta anche il giorno dopo che è stata ritirata
Punto 4-5 sarebbe come tornare indietro al mercato tutelato monopolizzato dallo stato mentre le vendita e distribuzione dell’energia è stata liberalizzata e i bandi d’asta sono sempre al ribasso
Soluzione che per me è la migliore sconto concessionaria e detrazione sulla dichiarazione dei redditi per cinque o dieci anni
Praticamente è come girare i soldi a Eni ed Enel. Potrebbero ascoltarti
E se uno carica l’auto a casa cosa se ne fa della tessera di ricarica alle colonnine? Un bonus del genere serve sono a una tipologia di utente…
Meglio allora pensare all’incentivo rimborsato per l’acquisto dell’auto, ma dato al privato senza transitare dal concessionario, che non saprebbe nemmeno se l’acquirente sta o meno usufruendone. Questo eviterebbe km0 e aziendali immatricolate in massa, storture ad hoc sui listini, e altri problemi.
km0 e auto aziendali no, Luca…
le prime son legate al fatto che gli obiettivi di vendita imposti dalle case son sempre molto ottimistici (e basati sui livelli produttivi che han deciso ) quindi per rimediare all’invenduto presente nei piazzali poi si inventano varie modalità (dove ho lavorato io periodicamente alcune centinaia di auto a prezzi super-scontati…)
le auto aziendali vengono imposte per presentare nuovi modelli e farle vedere in circolazione da subito, quindi ad ogni “lancio” il modello in presentazione ha già migliaia di esemplari immatricolati per tutte le concessionarie (e di lì i “balzi” nelle vendite… che successivamente son difficili da replicare se non c’è effettiva richiesta o lunghi tempi per farle arrivare disponibili)
le km0 son un problema “storico” e diffuso ovunque nel settore auto:
https://carnewschina.com/2025/07/04/china-tightens-used-car-export-rules-raising-barriers-for-zero-kilometre-vehicles-in-foreign-markets/
Nel mio caso l’incentivo regionale del Veneto è arrivato sotto forma di rimborso 4 mesi dopo l’acquisto dell’ auto.
Non è una buona soluzione perché significa vhe il privato deve avere liquidità per anticipare l’incentivo e a quelle fasce di ISEE (sotto i 20mila eur se non ricordo male) credo fosdimo in pochi ad avere rispsrmi da parte. Inoltre il pasticcio era che avendo un’ unica graduatoria per elettriche ibride e termiche ma importi differenti solo i primi 1500 erano sicuri di prendere l’incentivo per molti era una lotteria (dipendeva da che importi prendevano prima di te) e quindi ha comprato solo chi era già motivato
d’istinto alcune considerazioni:
non cala subito il prezzo di acquisto e non aiuta chi ha difficoltà di budget
non è interessante per chi fa pochissimi km … o ricarica prevalentemente da casa ( e magari con fotovoltaico)
non mi fiderei mai di un “incentivo” spalmato su tanti anni perché i governi cambiano spesso … o cambiano opinione…
Continuo a ritenere che l’incentivo vada erogato con limiti ISEE non troppo alti , su auto a valore non troppo alto… e direttamente come “rimborso” su c/c acquirente dopo che ha trasmesso i documenti (fattura di acquisto, certificazione ISEE etc) su una “piattaforma” scelta dal ministero, in analogia a quella del bonus 80% wall box…. in pochi minuti ho trasmesso i dati e dopo poco tempo mi hanno accettato tra i beneficiari…
Oltretutto questo sistema evita che le case “gonfino” i listini visto che non sanno a chi toccherà il bonus… perché non sono più i loro uffici “back-office” ad occuparsene (e questo alleggerisce il loro aggravio di compiti.. che è un costo ingiusto da mettere sui concessionari… che altrimenti spesso lavorano ore in più.. senza un maggior “ritorno” ) e si evitano le inefficienze e le inerzie di molti concessionari poco pronti o “attrezzati” (anche in casa Tesla non han brillato sulla gestione incentivi… in Italia e pure in Canada ho letto)
Ma io nn prenderei neanche l’isee ma farei detrazione sulla dichiarazione dei redditi Come lo si fa per chi ha la legge 104 l’isee è molto taroccata
in Italia la fedeltà della dichiarazione dei redditi ?? 😂😂😂
non siamo messi bene in nessun caso Eraldo…
Aggiungerei anche che l’incentivo sia al max. Di 5.000 euro potendo così allargare la platea, aberrazioni come quelle passate dove si arrivava anche a + di 16.000 euro sarebbero da evitare.