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Nautica sostenibile, finalmente gli incentivi

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Nella legge di bilancio il Governo ha dato il via libera ad un emendamento per allargare gli incentivi e le agevolazioni sull’ibrido alle barche che fanno servizio di trasporto pubblico. Buon segno, seppure ci sia tanto da fare, per il sottosegretario Pier Paolo Baretta, Legambiente e Mare Vivo.  

Il sottosegretario Pier Paolo Baretta

Non c’è solo l’inquinamento dell’aria dei centri urbani e delle autostrade, il veleno dai motori tradizionali è molto pericoloso anche in città come Venezia e nelle aree portuali frequentate da milioni e milioni di persone. Ma finalmente si sta prendendo coscienza del problema e si registrano le prime iniziative come l’emendamento alla legge di bilancio che allarga anche alle imbarcazioni le agevolazioni all’ibrido per il servizio di trasporto pubblico. VaiElettrico ne ha parlato con il sottosegretario dell’Economia Pier Paolo Baretta

L’onorevole, non è una casualità, è veneziano anche se la misura può avere ripercussioni su tutta Italia, come conferma Baretta: “Venezia è il caso più clamoroso visto che il trasporto pubblico è assicurato con i vaporetti che utilizzano sistemi di propulsione tradizionali, ma penso anche ai grandi laghi dove ci sono delle linee di trasporto o quelle tra le piccole isole e la terraferma. Sicuramente è un’ innovazione che apre uno scenario nuovo e crea un precedente”. Un punto di partenza. Si poteva osare di più e finanziare il full-electric? “Era più facile allargare quello che c’è, il pacchetto sull’ibrido, che aprire un percorso totalmente nuovo”. Insomma c’era l’urgenza di portare a casa il risultato. “L’inquinamento a Venezia è un tema molto sentito, nei punti nevralgici il problema delle emissioni è presente come nelle altre città italiane. E’ giusto porsi degli interrogati e anche se non è facile, la conversione è la strada giusta da intraprendere”.

Legambiente plaude, ma crede  nel full-electric 

Gli ambientalisti sono soddisfati anche se il bicchiere è visto mezzo pieno: “Siamo estremamente favorevoli alla misura, anche se noi siamo per incentivare anche l’elettrico puro, ma finalmente questo è un passo avanti”. E’ l’opinione di Andrea Poggio, responsabile mobilità sostenibile di Legambiente, che sottolinea i problemi delle emissioni nautiche: “L’inquinamento creato dai motori termici è particolarmente rilevante nelle aree portuali e nei bacini chiusi sia per la qualità dell’aria sia per la dispersione in acqua di particelle oleose di carburante.

Andrea Poggio – Legambiente

Un problema che vale per tutti i mari e in particolare per quelli chiusi come il Mediterraneo. Iniziamo pure dalla laguna di Venezia, poi passiamo anche ai laghi dove dobbiamo considerare anche l’inquinamento acustico dato dal rumore che disturba i fruitori di queste aree turistiche”. Ma cosa fa concretamente Legambiente sul tema? “Abbiamo proposto il documento sulla strategia energetica nazionale dove si chiede la dismissione dei motori termici, la loro sostituzione anche nelle vie d’acqua entro il 2025. Una proposta che facciamo in tutte le aree urbane- ricorda Poggio -, non si capisce perché Venezia debba essere esclusa e quindi restare impestata dai motori diesel“.

Soddisfatti anche  a Marevivo

La misura trova il plauso anche dell’associazione Marevivo con il presidente Rosalba Giugni: “Ben vengano gli incentivi e ci aspettiamo che  tanti altri passi vengano fatti per salvaguardare l’inestimabile patrimonio di mare e di coste che il nostro Paese possiede”.

Rosalba Giugni – Marevivo

Ci sono da fare passi avanti: “Se non vogliamo perdere la battaglia contro il clima, come presagito da Macron all’apertura del summit “One Planet”, bisogna assumere impegni concreti verso una riconversione energetica. Marevivo ha sempre sottolineato l’importanza della mobilità sostenibile, in particolare sull’acqua e per il trasporto turistico, anche attraverso il bando Sole, Vento e Mare”. Un progetto dedicato alle isole minori dove da tempo si punta sulla valorizzazione delle energie rinnovabili.

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