Incendio nello stabilimento Alpitronic a Bolzano

Incendio nello stabilimento Alpitronic di Bolzano Nord: fiamme altissime visibili in tutta la città. L’azienda è tra i leader mondiali nelle ricariche ad alta potenza.

Incendio nello stabilimento Alpitronic: danni ingenti

Incendio nello stabilimento Alpitronic

Lo stabilimento si trova in via di Mezzo ai Piani. Secondo il quotidiano locale L’Adige,il rogo è scoppiato in una zona nella quale sono in corso lavori di ristrutturazione. E si è velocemente allargato. Per il momento non risultano feriti o vittime. È stato chiuso lo spazio aereo sulla città. La lotta contro il rogo risulta assai difficile“. Alcuni testimoni riferiscono che l’odore delle ceneri arriva fino in zona Fiera. E un’intera comunità è con il fiato sospeso per le sorti di un’azienda che è un vero fiore all’occhiello di tutto l’Alto Adige, o Sud Tyrol che dir si voglia. Al momento non ci sono notizie sull’origine delle fiamme, dato che il lavoro dei Vigili del Fuoco è in pieno svolgimento e richiederà probabilmente molte ore. Quel che è certo è che già da diverso tempo l’azienda fondata da quatto soci locali ha in corso lavori di ampliamento per far fronte a un numero di commesse sempre crescenti. Con ordini da tutto il mondo, a partire dalla Germania.

Incendio nello stabilimento Alpitronic
Una ricarica Alpitronic da 300 kW per Free to X in autostrada.

È uno dei leader mondiali nelle ricariche ad alta potenza

L’Alpitronic è stata fondata da quattro soci locali, ciascuno con il 25% delle quote: Andreas Oberrauch, Alessandro Ciceri, Sigrid Zanon e il Ceo Philipp Senoner. Ed è molto fiera delle sue origini, essendosi sempre accompagnata con lo slogan “Power Electronics & Engineering from South Tyrol. Produce caricatori fino a 400 kW di potenza e ha saputo diventare un riferimento in un mercato tutt’altro che facile. Uno dei suoi principali competitor, l’australiana Tritium, è entrata recentemente in una procedura pre-fallimentare, dopo essere stata quotata anche alla Borsa di Wall Street. Le colonnine di Alpitronic, tra l’altro equipaggiano tutte le stazioni di ricarica autostradali di Free to X. Vedremo nei prossimi giorni quali danni dovrà registrare l’azienda di Bolzano, in un periodo in cui a faticava a reggere il rimo degli ordini. Recentemente l’Alpitronic ha aperto a Monaco di Baviera la sua quinta sede (qui la notizia).

Visualizza commenti (41)
  1. ernesto grottaferrata

    mah..
    capannoni “vuoti” non saprei: se mi dite che hanno impiegato ore a spegnere un eventuale impianto elettrico e/o che il fumo nero è prodotto dal cemento mi fiderò.

    PS: ricordo l’incendio di un capannone di circa 1000 mq pieno di gomme: arse per un paio di giorni e la fumana era simile..

    1. mario milanesio

      …3 anni fa nella mia zona andò a fuoco il tetto di una concessionaria piccolina,
      tetto diciamo da 200mq.
      semplice guasto elettrico.
      fumo nero, puzza a chilometri, da pomeriggio a notte per spegnerlo, diciamo tranquillamente 8 ore.
      e NESSUNA auto fu coinvolta perchè il proprietario della concessionaria fece a tempo a spostare le auto, quindi bruciò solo il materiale del tetto e quelle quattro cose che si possono trovare dentro un salone di concessionaria.

      un incendio è un cosa leggermente più complicata da capire che quello che viene raccontato nei film americani
      per cui anche a questo giro (dopo il pullman a mestre, e altri episodi) i giornalisti hanno cercato gli articoli click-bait
      e i polli hanno cliccato.

    2. ernesto grottaferrata

      come sempre, 2 al prezzo di uno 🤡:
      nei commenti (che evidentemente evitate di leggere, tranne se il nome vi intriga) è riportato il capo dei vigili del fuoco, il quale asserirebbe che i capannoni in questione erano in costruzione.. da qui il mio commento, nel quale esprimo il dubbio che fossero effettivamente vuoti: nei miei 57 anni mai visto il cemento fare fumo nero e cenere in quantità tale da chiudere un aeroporto.
      ma sicuramente per studiati della vostra capacità.. 🤦‍♂️🤷‍♂️ xè fattibile!!

      PS: riguardo al tuo esempio, gente studiata che “impara” ai giovani dovrebbe sapere la differenza tra uno stabile vuoto e uno “pieno”..
      un ripassino al CEPU non guasterebbe riguardo la conoscenza,
      per il resto purtroppo non ci sono studi.

      1. Alessandro D.

        Ernesto sai che non parlo per partito preso. 😉

        Per quello che ne so io se prende fuoco un tetto dove è presente qualche sorta di guaina catramata come dice sotto damiano… hai voglia a far fumo nero.
        Detto questo, tutto può essere, ma credimi non è campato per aria che se brucia un tetto fa quel macello.
        Purtroppo i roghi sui cantieri sono un bel problema, i miei “omini” di fiducia ne fanno quasi una malattia del corretto stoccaggio dei materiali potenzialmente pericolosi e circa l’ossessivo sezionamento e controllo dell’impianto elettrico in assenza di operatori. Ma sono i miei, me li sono scelti con cura. Non farmi aprire quel capitolo perchè se no passo subito dalla parte del torto con argomenti un po’ poco inclusivi in merito alla qualità media degli attuali operatori edilizi. 🤷‍♂️🤦‍♂️

        1. ernesto grottaferrata

          alessandro, sei uno che leggo sempre con piacere e di cui apprezzo l’eloquio, l’equilibrio e il buonsenso nei commenti.
          purtroppo sei una perla rara 🤷‍♂️.

          nel mio 1° commento (capannoni “vuoti” non saprei) ho infatti manifestato il dubbio che non ci fosse solo l’opera muraria: non si sa a che punto della costruzione fossero. potrebbero anche esserci stati bancali di cavi elettrici in un angolo al riparo dalla pioggia, mezzi da lavoro.. al momento non è dato sapere.
          anche l’eventuale strato bituminoso (1 cm di spessore?) avrebbe prodotto ceneri tali da arrivare a km di distanza come riportato dai giornali?
          perché è su questo che ho basato il mio commento, quanto scritto da quotidiani/agenzie.

          e ho aggiunto un esempio di rogo visto coi miei occhi.. e centinaia di gomme da camion impilate che bruciano, di fumo e cenere ne fanno parecchio. infatti lo stabile è stato demolito e quelli adiacenti quasi..

          se per un commento (come altri più sotto) devo sentirmi dare del tonto/pollo da chi si pensa superiore, ma anche no!

          PS: potevano commentare Massimo ad esempio..

      2. mario milanesio

        …e niente, proprio non ce la fai, caro Ernesto, a non vedere in ogni risposta ai tuoi commenti (spesso acidi, a onore del vero) una critica a te, anche qua do questa critica proprio non c’è come nel mio di cui sopra.

        e proprio non ce la fai a essere rispettoso delle opinioni altrui magari diverse dalle tue,
        e proprio non ce la fai a evitare le offese. devo chiedere anche stavolta la rimozione delle tue offese?
        ma chi ti credi di essere per giudicare con tanto disprezzo il lavoro degli altri, mio nella fattispecie? siamo mai andati a cena? hai mai sentito un acritica del mio operato professionale? sai qualcosa di me?
        come ti permetti, quindi, di colpire la persona e non le idee?

        chi ti credi di essere?

        1. ernesto grottaferrata

          caro mario, prima dai prova di non aver letto e (soprattutto) compreso quanto da me scritto nella sua interezza (compreso l’esempio), mi dici che è un click-bait dei giornali per far abboccare i polli (se commenti il mio scritto ovvio che lo riferisci a me), e ti inalberi se ti rispondo?
          cosa ti ha spinto a commentare me?

          un concessionario funzionante (seppur senza auto) è comunque uno stabile finito, con impiantistica, “controsoffittatura”, arredi e quant’altro: ci sarà qualcosa in più che possa bruciare rispetto a uno che dovrebbe essere solo muri?

          mai andati a cena, ma probabilmente se ho menzionato alcune cose è perché tu le hai scritte, o no?
          quindi ti arrabbi se riporto le tue parole?
          non sei tu che insegni ai ragazzi?

          il mio 1° commento era “acido”?
          PS: se non si dovessero pubblicare più commenti “acidi” forse ne rimarrebbero un paio..

          PS2: “non fare agli altri quello che non vuoi sia fatto a te” rimane sempre la miglior cosa possibile. vale anche per me.

          foto click-bait
          https://www.ansa.it/webimages/news_base/2024/5/8/494419f1efbd4aacf8d36d935f042a2c.jpg

          1. mario milanesio

            no caro, non giocare a fare Ponzio Pilato.
            io non mi offendo se mi dici che faccio l’insegnante, perché è vero: il fatto è che tu NON HAI detto questo. è tutto scritto sopra.
            e per quel che hai scritto sei offensivo.

            circaa il tuo commento, e il mio di risposta, in nessuna maniera affermo che il tuo sia un effetto da click-bait dei giornali:
            “giornalisti hanno cercato gli articoli click-bait
            e i polli hanno cliccato”

            DOVE dico che sei un pollo che ha abboccato? DOVE???
            invece ho letto almeno 5 testate giornalistiche nazionali che hanno ricondotto in maniera esplicita o velata alla relazione
            autovetture – incendio – elettriche – batterie – pericolo
            (Repubblica, Corriere, QN, ecc).

            diciamo che magari parti leggermente prevenuto, ok?
            e che ti sei già fatto cancellare dei commenti.
            e che lo stile è sempre quello.
            e che non perdi occasione per aggredire chi IMMAGINI la penso diversamente da te.

            pensa un po’: il mio era un commento che rinforzava il tuo!!!
            non ci hai capito un tubo.

      3. mario milanesio

        comunque, sempre per alimentare con prove quello che dico
        prova a cercare “incendio concessionaria Savigliano 2021”
        ci sono varie foto
        c’è un indirizzo
        usa Google Maps
        e vedi se ho detto cazzate.

  2. Alessandro D.

    Notizia bomba!

    In merito all’incendio della fabbrica Alpitronic circolano ipotesi di stampa circa un coinvolgimento diretto del GRU, che su ordine diretto di Putin proprio con l’evento doloso in Italia ha dato il via alla preannunciata campagna di sabotaggi e danneggiamenti di strutture strategiche nel campo occidentale.
    In particolare nello specifico caso si voleva colpire un importante centro di produzione di strutture e strumentazioni destinate alla transizione energetica, al fine di prolungare anche solo di poco la necessaria dipendenza dal petrolio e quindi fornire al Cremlino una seppur piccola ulteriore chance di ricatto nei confronti del mondo libero.
    In particolare in questo caso viene addirittura ipotizzata la collaborazione di elementi sovranisti locali che avrebbero fornito supporto agli agenti del servizio Russo e preparazione preliminare di intelligence.
    Il risultato è che l’evento doloso è stato portato a termine, ma grazie alle informazioni di intelligence fornite dal gruppo sovranista locale è stato bruciato il capannone che era vuoto.

  3. caprone manicheo

    Sono curioso dell’esito delle indagini per capire se vi è del dolo, in quanto:

    a furia di gettare bugie e odio su rinnovabili ecc. qualche invasato con poco cervello può essere portato a fare cose assurde.

    1. Vedere del marcio sempre e comunque, complotti ovunque e su qualsiasi tema, che barba.
      Stavano facendo lavori di ristrutturazione / ammodernamento al tetto, l’ipotesi più plausibile è che qualche impresa coinvolta abbia commesso un tragico errore.
      A furia di gettare idee di complotti e odio su ciò che non è rinnovabile qualche invasato con poco cervello potrebbe essere portato a vendere la sua BEV per comprarsi un naftone del 1988

  4. Leonardo (R)

    No, come possono farcela?

    Ogni incidente rivela la cattiva fede e il sadismo nel cantare vittoria delle sventure altrui.

    Sembra ieri che si sentivano giubili ad ogni BEV che andava a fuoco, e se poi si trattava di una Tesla, andavano perfino in estasi.

  5. Iorio Cavallini

    C’è veramente tanta povera gente in giro…poveri nella capa :senza rotelle che girano e piena di solo ignoranza!!

  6. cominciamo a parlare come i troll. Io dico che l’incendio è doloso e appiccato dai No-BEV. anzi di sicuro è stato Salvini stanotte.

  7. Nello Roscini

    Tu ciai grossa grisi ..
    la risposta è denro di te , ma è ..
    sbajata !!

    Però fai bene così ; un pò ti invidio ..
    non sforzare gli ultimi neuroni che ti sono rimasti ..
    potrebbero andare a fuoco !

  8. hai perso un’ottima occasione per stare zitto. Ma almeno spero tu abbia esaurito il bonus pazienza della redazione e comincino a cestinarti.

    1. a leggere qui sarebbero bruciati i capannoni nuovi, ma avrebbero salvato i capannoni produttivi, tagliando una striscia di tetto, speriamo bene

      PS: cosa è che può bruciare, in un tetto di capannone, una volta partito l’incendio ( forse da bombole del gas dei lavori) ? isolante espanso nei pannelli a sandwitch prefabbricati?

      1. p.es. guaine catramate (bituminose) da incollare a caldo (con fiamma … e relative bombole di gas GPL) .

        prima di mettere il F.V. (su tetto di casa…5 anni fa ) ho dovuto far “rinforzare” l’impermeabilizzazione dove venivano fissate le lamiere di supporto ai pannelli…. ho tremato per diversi giorni … visto che il tetto ha
        ..struttura in legno… Finché non hanno portato via materiali e bombole son stato veramente male…

        dove ci sono idrocarburi … 😱

  9. ma senza scrivere ca****e proprio non ci riuscite a stare?

    E’ probabilmente la stessa dinamica della distruzione della guglia di Notre-Dame a Parigi .. o di un supermercato nella mia zona anni fa..

    Si è sviluppato l’incendio sul tetto del magazzino in ristrutturazione, come altre volte.. forse da attrezzi x la posa di impermeabilizzante .. generalmente di composizione bituminosa … cioè i vostri amati Idrocarburi !
    Quindi potete continuare ad inspirare sereni … ci siete già abituati….

  10. Carlo Petrucci

    A me risulta che sia andato a fuoco il tetto che era oggetto di ristrutturazione. Non capisco cosa c’entrino le Bev o le colonnine, semmai dovremmo interrogarci su come vengono portate avanti certe ristruttirazioni.

  11. mario milanesio

    è vero, hai perfettamente ragione,
    l’ideologia green fa incendiare le.colonnine,
    lunga vita al pistone e ai troll ignoranti!

  12. Su Internet (per es. Repubblica.it) c’e’ gia’ chi cavalca l’evento per mettere in dubbio il futuro delle auto elettriche scrivendo che: “1) brucia la fabbrica delle colonnine elettriche” (trascurando che trattasi di normali apparecchiature elettriche/elettroniche, indidentalmente collegate al mondo BEV……), 2) “bruciano le BEV”, 3) “con il freddo le BEV non vanno e le colonnine ghiacciano”………..

  13. Secondo quanto riportato dal giornale locale Alto Adige: “L’incendio si è sviluppato in una parte d’azienda ancora in costruzione, capannoni vuoti dove non sono presenti sostanze tossiche.” Secondo le dichiarazioni dell’ ispettore capo dei vigili del fuoco di Bolzano, Christian Auer. Speriamo che sia così e che effettivamente non vi siano feriti ne morti.

  14. paoloperotti

    Gravissima perdita 🙁
    Mi auguro che possano riprendere la produzione il prima possibile 🍀

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