Incendi sulle Jeep? Le autorità americane indagano, con centinaia di migliaia di veicoli potenzialmente interessati. Ma pochi ne parlano, non sono elettriche…

Incendi sulle Jeep: quasi 800 mila veicoli coinvolti, ma se ne parla poco
Premessa: questi temi vanno trattati con cautela, riguardando la sicurezza delle persone. E non ci interessano gli atteggiamenti da tifosi dei pro e contro le auto termiche o le elettriche. Ma diversi lettori ci hanno scritto segnalandoci la scarsa enfasi che sta avendo sui media italiani il caso delle Jeep Wrangler e Gladiator a benzina prodotte tra il 2021 e il 2023. Si tratta dei casi di incendio su cui sta indagandola National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA), con quasi 800 mila veicoli potenzialmente coinvolti. Oggetto dell’indagine: “Underhood fires while vehicle in ignition off state“, ovvero “Incendio del sottocofano mentre il veicolo è in stato di accensione disattivato“. Ovvero spento. Motivazione: “L’Office of Defects Investigation ha ricevuto 9 rapporti… Un rapporto su morte e lesioni e numerosi rapporti sul campo che lamentano incidenti di incendi nel vano motore nei veicoli Jeep Wrangler e Gladiator…. La maggior parte delle segnalazioni descrivono un incendio verificatosi mentre l’accensione del veicolo era in stato OFF”..

Non se ne occupano i Nicola Porro, sempre pronti a enfatizzare i guai delle EV…
Stellantis, il gruppo proprietario del marchio Jeep, sta collaborando con le autorità americane. E ha attivato un richiamo dei veicoli potenzialmente interessati per porre rimedio al problema. Informando le autorità di avere a sua volta “appreso di diversi eventi termici originati dal connettore elettrico della pompa del servosterzo“. Ma che cosa sarebbe accaduto se un inconveniente di questo genere, con tanti veicoli coinvolti, avesse riguardano un modello elettrico? Stranamente della vicenda delle Jeep non si trova traccia sul sito di Nicola Porro, sempre pronto in passato a enfatizzare gli incendi di auto elettriche. Incendi che, stando alle statistiche (e in rapporto al circolante), hanno una frequenza minore rispetto alle auto a benzina o gasolio. Ma in compenso ricevono un’attenzione sui media infinitamente maggiore, almeno in Italia. Tanto da ingenerare nell’opinione pubblica l’idea che le EV siano ad alto rischio. Vedi il caso del lettore che si è visto intimare di lasciare un parcheggio pubblico da un altro automobilista con la macchina a fianco.
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Be’ cosa bisogna aspettarci da Porro, negazionista climatico convinto, le auto elettriche sono state catalogate in Italia passatemi il termine “merda” quindi l’italiano medio sentendo che tg rai ne parlano male i tg finivest ne parlano male più tutte trasmissioni ad hoc fatte per parlarne male, è normale che molte persone le odiano le auto elettriche, sicuramente nei prossimi anni verranno risolti molti problemi che l’auto elettrica può aveve, ma parlarne male a priori è sbagliato, poi ci si chiede perché l’Italia è fanalino di coda nel acquistare auto elettriche, ci sono ministri della repubblica vedi Salvini che attaccano l’auto elettrica, io ne parlo da persona che NON HA l’auto elettrica (purtroppo) per vari motivi, quindi non sono da considerare un tifoso ma guardo quello che succede. nel mondo oltre che in Italia.
Porro sarebbe in grado di rigirare la notizia a proprio favore… “Vedete amici, pare che gli incendi provengano da un connettore elettrico, mica da motore! Immaginatevi che le auto elettriche hanno svariati connettori e centinaia di metri di cavi, il rischio si moltiplica a dismisura!”
anche gli studi TV ed i microfoni WIFI son pieni di cavi e batterie…. ma ci lavora allegramente da decenni…
Seppur possa essere vero che le BEV si incendiano meno delle termiche, vi sono più aspetti assai critici:
Ci vuole, secondo le esperienze dei VVF almeno 50 volte più acqua rispetto alle termiche.
I vapori e gas emessi dalle fiamme srigionate dalle batterie, sono estremamente tossici e corrosivi (no che le termiche mettano aria di montagna).
Non esistono ad oggi, tecniche valide di spegnimento.
Quello che rimane, tra liquami inquinanti e case delle batterie, ne vogliamo parlare? Lì non c’è nulla da recuperare o riciclare, solo porcherie.
Beh,vci sono vari sistemi, il problema è la scarsa diffusione e preparazione addetti:
https://fireisolator.com/controllo-degli-incendi-delle-auto-elettriche-tramite-il-sistema-di-fire-isolator/
Poi c’è un “coso” (non ricordo mai il nome) che si infila sotto l’auto e con una punta perfora la batteria facendo penetrare una lancia ad alta pressione che raffredda la batteria dall’interno (già in dotazione ai pompieri di alcuni stati esteri)
Poi c’è il camion – vasca dotato di gru in grado di sollevare l’auto in fiamme per infilarla nella vasca. Quest’ultimo è per incendio in esterno, i primi due per incendio al chiuso (ma anche in esterno).
è un dispositivo di Rosenbauer
(v. rosenbauer . com ) .. spenge qualsiasi batteria.
Qualunque incendio ha complessità da risolvere.. se prende fuoco una bici a pedali.. fai da solo con un secchio d’acqua… Nei casi di dispositivi tecnologici (anche auto hybrid e plug-in hanno batterie come le BEV) occorrono procedure specifiche e dispositivi … Si diffondono le auto… si diffondono i sistemi di contenimento specifici.
Da quando Jeep è entrata a far parte di FCA ecc. non la considero neanche più.
Porro per una volta dica la verità (se ci riesce): le elettriche pure sono quelle che si incendiano di meno in assoluto (e di svariate grandezze).
negli USA oramai la Jeep ha perso tutto il suo appeal; l’entrare a far parte del gruppo FCA/Stellantis, l’utilizzo di motori più piccoli e “deboli”, la presenza di innumerevoli malfunzionamenti sta creando parecchi scontenti tra quelli che erano gli acquirenti dei modelli JEEP. E’ in piedi più una class action contro jeep (su tutti i modelli PHEV per problemi con la batteria Samsung che svampa) dall’entrata nella galassia FCA dove non si contano i problemi di intere partite di veicoli difettosi 2014-2015 cambio ZF9HP guasti , 2020-2023 sempre con problemi di surriscaldamento e rottura per eccessiva pressione olio sempre sul cambio, 2010-2020 disconnessione improvvisa barra stabilizzatrice elettronica fenomeno definito “death wobble” che rende la vettura ingudabile ed ora le versioni PHEV (non è il motore benzina che prende fuoco ) con il battery pack che va in surriscaldamento ed innesco di incendio.
Consiglierei, per quel che vale la mia opinione, a Vaielettrico di evitare di comportarsi come quelli che non perdono occasione di denigrare le EV altrimenti poi non saprei chi scegliere tra i meno peggio.
Questo è un articolo per denigrare Porro, giustamente direi, perché lui non perde occasione a denigrare le ev per motivi di sicurezza ma quando si parla di 800.000 Jeep che rischia la stessa fine tace
Non denigrare, ma sottolineare la sua equidistanza, la visione a 360°, l’onestà intellettuale, il rispetto della deontologia professionale etc.
Con il Porro ci posso solo fare un grasso… risotto.
Ma Porro poi si è comprato la Model X biturbo?
Il problema non è quante (né in termini assoluti né percentuali) bensì come spegnerle!
È questo che crea la paura ed il preconcetto.
Quindi che siano molte meno, cioè una elettrica ogni sessanta termiche, non conta nulla? Eppure le auto carbonizzate si buttano comunque
Forse la differenza la fa il modo in cui si possa (o non si possa) spegnere un incendio.
se sei in un traghetto o in in parcheggio sotterraneo *ckne duccesso in Korea) la differenza la senti eccome e a quel punto del fatto che tu sia 60% più sfigato di un altro dubito che te ne possa importare un gran che.
In un garage sotterraneo o in un traghetto anche 50 litri di benzina nessuno può spegnerli a secchiate. I problemi veri o presunti delle batterie dipendono da molti fattori (stato di carica, difetti costruttivi, danneggiamenti, chimica della batteria, efficienza dei sistemi di prevenzione, monitoraggio e allarme): insistere su questo tasto è la solita argomentazione pretestuosa.
paura e preconcetti sono figli dell’ignoranza, furbizia e preconcetti sono figli della malafede (vedi seminatori di ignoranza per alimentare la paura), da che mondo e mondo.
Sempre esistite problematiche più o meno gravi; man mano che la complessità dei veicoli aumenta…aumentano gli impianti e dispositivi di bordo, i rischi di componenti difettose in origine o danneggiati causa cattiva installazione in catena di montaggio, di deterioramento precoce in certi contesti d’uso .
Poi ovviamente in veicoli già circolanti contano tanto i controlli periodici in officine con personale molto scrupoloso ed attento .
Per questo faccio sempre il tagliando annuale anche alla mia BEV.. anche se da cambiare c’è solo il filtro abitacolo.
PS: di auto carbonizzate da incendi partiti dall’ impianto elettrico ne ho viste diverse (nella mia zona 1 caso ogni tot giorni lo leggo) e sempre termiche sono ..
Le statistiche contano…
Un articolo del genere non avrebbe tante visualizzazioni e sarebbe controproducente per le lobby del termico. Inoltre danneggerebbe la Stellantis attualmente proprietaria della Jeep
se Stellantus fa le macchine col c… la “lobby” del termico non c’entra nulla … che Stellantis richiami le jeep senza fare processi a termico o elettrico che sia punto!!!
Articolo che sicuramente comparirà pure su Quattroruote !