Anche il rumore e le emissioni inquinanti non fanno bene alla salute. Lo sa l’Inail che nell’ultimo bando finanzia l’acquisto di veicoli e macchinari silenziosi e a basse emissioni.
Il bando offre contributi fino al 65% a fondo perduto con massimale di di spesa di 130mila euro
Si tratta di un contributo generoso, infatti l’ammontare del finanziamento è compreso tra un importo minimo di 5.000 e uno massimo di 130.000 euro. Lo stanziamento è di 600 milioni, 90 dei quali riservati alle micro e piccole imprese agricole.
L’aspetto interessante – anche se si poteva fare di più – è un punteggio più alto per i veicoli elettrici che garantiscono minori emissioni inquinanti e rumorosità.
La domanda dovrà essere presentata esclusivamente in modalità telematica. Le date di apertura e chiusura della procedura informatica, in tutte le sue fasi, saranno pubblicate sul portale dell’Inail entro il 26 febbraio 2025.
Si premia l’acquisto di trattori green per il settore agricolo
Anche il ministro all’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha sottolineato alcuni elementi del bando dedicato «all’acquisto o il noleggio di trattori e macchinari agricoli o forestali moderni, sicuri, più produttivi e meno inquinanti».
Il dato interessante è culturale visto che Inail riconosce che la salute si tutela anche riducendo le emissioni inquinanti.
Più in dettaglio, il bando dedica una sezione «per l’acquisto di un trattore agricolo o forestale alimentato a gasolio con valori di emissioni inquinanti inferiori di oltre il 50% ai limiti di legge per almeno tre parametri, il punteggio assegnato è di 70 punti».
Se invece le emissioni «sono inferiori dal 30% al 50% rispetto ai limiti di legge per almeno tre parametri, il punteggio è di 65 punti. Infine, per l’acquisto di un trattore agricolo o forestale con motore elettrico o a metano, il punteggio è di 70 punti».
Serviva decisamente più coraggio e punteggi più alti per l’elettrico, ma è l’inizio di un percorso.
Più punti anche per la riduzione del rumore dei trattori, più efficaci quelli elettrici
Per quanto riguarda la riduzione del rumore, le soluzioni tecniche prevedono un punteggio per l’acquisto di macchine agricole e forestali «dotate di motore endotermico o elettrico, con un livello di rumorosità inferiore rispetto ad una macchina analoga di proprietà dell’impresa». In questo caso la propulsione elettrica è decisamente più efficace.
Per saperne di più su come partecipare e presentare la domanda cliccare sul link pubblicato da Inail.
Io da circa 6-7 anni ho comprato motosega, decespugliatore, ed altri accessori aggiunti dopo, tutti funzionanti con le stesse batterie, che utilizzo abitualmente con soddisfazione infinitamente superiore a quelli termici, che, però, sono ancora necessari nelle condizioni più gravose.
Minor rumore ed assenza di emissioni, in primis, proprio per l’utilizzatore.
Poi….non si scarburano mai!
Proprio oggi ho visto una motosega di un giardiniere perdere idrocarburi… Va bene che per gli usi professionali serve tanta energia, ma esistono anche le batterie intercambiabili. Se non sufficienti per tutti i lavori, per tanti.
In agricoltura l’ uso di veicoli a zero emissioni è un dovere…per la tutela dei lavoratori ma anche dei terreni e dei prodotti…
Il Ministero della Sovranità Alimentare dovrebbe agevolare al massimo la rapida adozione di questi veicoli per aumentare sia la qualità (visto che i piccoli appezzamenti non possono competere coi grandi latifondisti) ed anche la redditività, abbinandoli ad indispensabili impianti di autoproduzione F.E.R. (con FV e/o mini eolico).
In Italia tra l’altro molte piccole aziende agricole sono anche agriturismi…ed avere mezzi elettrici aiuta anche il comfort degli ospiti (sono cresciuto in campagna…meglio dei rumori cittadini..ma sempre tanti motori “agricoli” negli orecchi..tra rombanti trattori, falciatrici, frullini e motoseghe…)
// sempre tanti motori “agricoli” negli orecchi..tra rombanti trattori, falciatrici, frullini e motoseghe…) \\
Per non parlare degli onnipresenti soffiatori (anche nei centri abitati..)