In Volkswagen vince il partito dell’elettrico: fiducia a Diess

In Volkswagen vince il partito dell’elettrico: dopo settimane di fibrillazione, piena fiducia al presidente Herbert Diess dal Consiglio di Sorveglianza.

In Volkswagen scoppia la pace: non si torna indietro

Diess è stato il primo fautore della svolta elettrica, con prese di posizioni molto forti. Talmente forti da irritare il potente sindacato interno e anche, si diceva, una parte del consiglio d’amministrazione. I media tedeschi erano arrivati a ipotizzare una sua uscita ben prima della scadenza del mandato, nel 2023. E la questione era arrivata all’organo che sovrintende alle grandi scelte del gruppo, il Consiglio di Sorveglianza.

in Volkswagen
Passato e futuro Volkswagen: dal mitico Maggiolino all’elettrica ID.3.

Tutto taceva e le voci si accavallavano. Poi è arrivata una nota da Wolfsburg a sciogliere i dubbi: Herbert Diess ha avuto un forte impatto sul Gruppo Volkswagen dal 2015. Senza il suo impegno, la trasformazione dell’Azienda non sarebbe stata così coerente ed efficace. Il Consiglio di Sorveglianza apprezza la sua determinazione e perseveranza nel portare avanti non solo i cambiamenti tecnologici e nel contribuire al raggiungimento degli obiettivi climatici, ma anche nei risultati finanziari. Nei prossimi anni, il Consiglio di Amministrazione di Volkswagen implementerà la strategia con Diess alla guida”

Ducati e Lamborghini restano nel gruppo

In sostanza: avanti con la riconversione all’elettrico degli stabilimenti (Wolfsburg compreso) e la progressiva riduzione del personale, con metodi “dolci”. Come? “Per mezzo di strumenti collaudati, considerando in particolare la curva demografica”, recita il comunicato. Ovvero: pre-pensionamenti. il Consiglio di Amministrazione e il Consiglio di Fabbrica concorderanno, entro la fine del primo trimestre, un piano per la riduzione dei costi fissi del 5% entro il 2023.

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Herbert Diess ritrova il sorriso: fiducia confermata e barra sull’elettrico.

Ovviamente sollevato Diess, per la ritrovata armonia con l’organo che rappresenta gli azionisti:  “Insieme stiamo portando avanti in modo deciso la più ampia trasformazione nella storia del Gruppo Volkswagen. Negli anni a venire continueremo a investire in mobilità elettrica, digitalizzazione e nella tecnologia delle batterie. E, allo stesso tempo, ridurremo sostanzialmente costi fissi e costi dei materiali in tutto il Gruppo, in tutte le Marche e in tutte le regioni, per garantire la redditività futura”. Ma qualche concessione Diess ha dovuto farla e una riguarda l’Italia. Lamborghini e Ducati continueranno a far parte del Gruppo Volkswagen, il suo progetto di cessione va in archivio. Per ora.

 

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Visualizza commenti (6)
  1. Alberto Spriano

    Ora cosa accadrà?
    Ricerca di alleanze, di sodalizi tecnici?
    E con chi?
    Ford non basta per condividere oneri e onori della MEB?
    Ormai è chiaro a tutti che la riduzione dei soggetti coinvolti nell’apparato produttivo è causata dalla sempre maggiore complessità nella costruzione dei veicoli elettrici.
    Non è un problema di quantità, non si può paragonare l’hardware meccanico dell’elettrico, sospensioni, ammortizzatori, freni, sterzo e differenziale con il software che consente il funzionamento di tutto, senza dimenticare le feature per la guida altamente automatizzate ed i server di connessione della vettura con i continui download degli upgrade della digital transformation.
    Non tutti potranno permettersi piattaforme così complesse ed aggiornamenti continui sul funzionamento integrato ed armonizzato di motori, inverter, batterie, sensori, software e sistemi operativi che dovranno anche interconnetterai con le infrastrutture digitali.
    Il prossimo anno arriva il 5G.
    Quali vetture sono pronte a sfruttare quest’occasione?
    Volkswagen ha già mostrato il suo nervo scoperto: il software e con gli aggiornamenti come siamo messi?

    Non si tratta di confrontarsi con i soliti players.
    C’è ben altro.
    Amazon non si è fatta attendere.
    Non si tratta del van EV per le consegne della start-up Rivian, Amazon sta facendo sul serio, ha presentato Zoox, il veicolo a guida completamente autonoma, sembra siano arrivati a livello 4, che ti viene a prendere sotto casa per portarti dove desideri senza l’assillo di possedere, manutenere, assicurare, ricaricare e guidare in città.
    Il mondo dell’auto sta cambiando, presto sparirà il volante.
    Ci saranno sempre quegli oscuri oggetti del desiderio con emblemi zoologici: cavallini, tori, giumente ed affini, ma non interesseranno i più.
    Il tempo è più importante e la nostra vita è scandita dal tempo. Niente di meglio avere sotto casa una limousine silenziosa che ti porta dove vuoi senza dover guidare e parcheggiare.

    1. Non credo che il volante sparirà tanto presto. A me piace moltissimo guidare e non vorrei mai rinunciare del tutto al piacere di farlo. Per questo penso che ci sarà comunque moltissimo spazio per nuove piccole aziende che, limitando la tecnologia a motore, batterie e poco altro, proporranno soluzioni personalizzaste e votate al risparmio energetico, come la Aptera con i suoi pannelli solari

  2. mha … speriamo che ducati e lamborghini le tengano loro, altrimenti è facile che 2 marchi cosi prestigiosi vadano in declino. Magari la prossima supersportiva del gruppo VW è una super Lambo … almeno rimane una fiema prestigiosa italiana … con gestione tedesca … vala

    1. …intendo supersportiva elettrica … ovviamente ormai il termico non puo tenere piu il passo in termini di prestazioni … certo .. sono pienamente d accordo … il rombo lo adoro anche io … ma ormai il rombo non è piu sinonimo di TOP

      1. Purtroppo il rombo non è un problema, ma quello che entra nel serbatoio, come viene prodotto e come viene trasportato, e quello che esce dallo scarico.

        Poi dipende dal rombo, il diesel ha un rumore orribile ed un erogazione deprimente….senza allungo, e molti motori a benzina hanno un rumore anonimo.

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