In Ucraina boom di auto elettriche: ecco perché

In Ucraina boom di auto elettriche: ecco perché, in una nazione martoriata dalla guerra, la quota di mercato delle EV continua a crescere, segnala Marco. Vaielettrico risponde. Per scriverci: info@vaielettrico.it

in ucraina boomIn Ucraina boom… / “Manca la benzina, l’elettricità la puoi auto-produrre”

“Vi segnalo questo articolo  ul sito francese Automobile Propre dal titolo: “In Ucraina, e malgrado la guerra, le auto elettriche sono sempre di più popolari”. Rappresentano quasi un terzo delle vendite. E’ altrettanto interessante constatare che in questo paese, la marca di auto la più popolare tra tutte le motorizzazioni confuse è cinese. Dei miei amici ucraini hanno acquistato prima una Vw Golf usata per poi passare a una Audi eTron. Posso affermare con certezza che la ragione principale per il successo delle auto elettriche in Ucraina, purtroppo è proprio la guerra in atto. Sono diventate popolari nei primi anni di guerra per la penuria di carburante nelle stazioni di servizio. Quando poi anche la rete di distribuzione dei elettricità è stata sotto il mirino dei bombardamenti russi, le auto elettriche hanno continuato ad ottenere successo. Questo perché molti ,possedendo delle case indipendenti, si sono dotati di batterie e pannelli solari di tecnologia cinese. Come molte sono le auto elettriche provenienti dalla Cina”. Marco Di Paola  

E invece qui si fa di tutto per frenare l’auto-produzione da rinnovabili

Risposta. Un tempo si diceva che “la necessità aguzza l’ingegno”. E in questo caso siamo davanti a una necessità enorme e terribile. È una mossa, quella dei poveri ucraini, da cui dovrebbe trarre insegnamento anche chi vive fuori da teatri di guerra come noi. In un mondo così schizofrenico, è sempre prudente e consigliabile rendersi il più autonomi possibile per i servizi essenziali. Tra questi rientra sicuramente l’energia, un business attorno al quale abbiamo visto di tutto negli ultimi decenni. E invece in Italia si fa di tutto per contrastare l’installazione di rinnovabili, a differerenza di quel che vediamo in Paesi non lontani da noi come Spagna e Portogallo.

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  • Dopo il click day sugli incentivi, c’è già chi spende il voucher:  guarda il VIDEO

Visualizza commenti (8)
  1. È probabile che vogliano utilizzare le batterie per qualche motivo, supporto ai blackout, alimentazione macchinari, costruzione droni da guerra…
    Sicuramente non per circolare a basse emissioni, visto che la guerra ne provoca molte di più..

  2. Rimane demenziale il fatto di comprare merda cinese invece che occidentale quando I cinesi stessi aiutano la Russia a farci la guerra. Solo per un fattore di costo.

    1. Eh, citofonare costruttori occidentali (praticamente tutti tranne Tesla) che, invece di investire in ricerca e sviluppo propri, preferiscono acquistare comodamente tecnologia cinese lucrandoci sopra…

  3. Quindi state dicendo che non è esattamente da “patrioti” legare mani e piedi un intero paese a fonti energetiche che non possediamo e che dobbiamo importare dall’estero (petrolio e gas, e in prospettiva uranio), esponendoci alle ubbie geopolitiche di chi possiede tali fonti, piuttosto che affidarci agli italicissimi sole, vento, acqua, geotermia e biomasse che possediamo già e che nessuno può toglierci?
    Chiedo per una ventina di milioni di amici… 😎

  4. Antonio gobbo

    Quello che non mi è chiaro però è dove gli ucraini (che hanno secondk le stime un pil procapite sai 2500 ai 5300 dollari) trovino i soldi per acquistare macchine elettriche (immagino per la gran parte nuove) e impianti fotovoltaici con tanto di batterie di accumulo, sinceramente qualcosa mi sfugge, manco hanno il PNRR per eventuali bonus !!!

  5. Gli ucraini prima dell’acquisto avranno ragionato ed avranno valutato che avere a disposizione una batteria durante i black- out è indispensabile. Con l’ auto termica hai solo la mobilità e potresti aver problemi di rifornimento. La necessità aguzza l’ ingegno

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