In Spagna con la Enyaq / Ricarica in vacanza (6)

In Spagna con la Enyaq: un altro lettore racconta il suo viaggio, con buone cose (ricarica plug&charge) e altre meno buone (app non funzionanti). Vaielettrico risponde. Ricordiamo che le vostre mail vanno inviate a info@vaielettrico.it

                                                    di Fabio Gozzi

“Ormai sono due anni e mezzo che guido veicoli elettrici e vorrei dare il mio piccolo contributo sull’esperienza fatta con l’ultimo viaggio la scorsa settimana. Mi rivolgo soprattutto ai neofiti dell’ elettrico. Ringrazio il team di Vaielettrico: con i suoi contenuti mi ha insegnato a suo tempo le basi per capire questo mondo. Sì, perché un po’ questa tecnologia va capita prima di… partire in quarta.

In SpagnaIn Spagna con la Enyaq: 3 mila km in sette giorni

Parto col dire che quest’estate avrei voluto affrontare in solitaria un viaggio in moto (termica) in lungo e in largo sui Pirenei. Poi quando mia figlia più grande ha sentito parlare di Spagna ha chiesto di aggregarsi. Ovviamente non era pensabile farle affrontare un viaggio del genere in moto con lei e quindi ho dovuto rimodulare il tutto. Dopo aver contrattato sul tempo a disposizione e luoghi è emerso il seguente itinerario:

  • viaggio di 7 giorni, con partenza la domenica mattina e rientro il sabato seguente.
  • partenza da Modena, destinazione Paesi Baschi: Bilbao, Vitoria-Gasteiz, Pamplona; rientro a Modena
  • distanze chilometriche di massima: Modena-Bilbao 1.400 km, Pamplona-Modena 1.400 km, 200-300 km per gli spostamenti tra le città basche
  • chilometraggio coperto nei sette giorni: circa 3.000 Km“.
In Spagna
In Francia prezzi imbattibili e ricariche ovunque: dio 0,49 in una fast.

La Francia è la mecca della ricarica, Italia e Spagna sullo stesso piano

Vettura utilizzata: Skoda Enyaq 80, batteria 77 kWh netti. Con aggiornamento software alla versione 3.7 circa un mese fa, che ha portato la possibilità di ricarica plug&charge .E forse anche a una leggera modifica alla curva di ricarica, ma è una sensazione personale e non documentato nel changelog del software. Auto da me utilizzata da due anni, percorrendo circa 40.000 km/anno. Come stazioni di ricarica in Italia non siamo messi male, negli ultimi 2/3 anni c’è stato un fiorire di stazioni HPC e per lavoro in auto da Modena mi spingo fino a oltre Lecce e Napoli. Scrivo per esperienza diretta, e non per sentito dire. La Francia (almeno il tratto meridionale) è la Mecca dell’auto elettrica, stazioni di ricarica HPC con almeno 6 stalli se non ogni “autogrill”,  presenti uno sì e uno no e sempre molto utilizzati. In Spagna, almeno nelle zone visitate, una presenza di colonnine simile all’Italia anche se ho avuto qualche problemino nell’attivazione della ricarica, ma spiegherò più avanti.

Ecco le app che ho utilizzato (e con quali costi)

  • App e Scheda Skoda Powerpass (Elly ribrandizzata Skoda) con abbonamento da euro 14,99/mese per avere prezzi più bassi al kW. È quella che uso quotidianamente.
  • ABRP per pianificare meglio l’itinerario. Un mese di abbonamento Premium (4,99 euro) principalmente per avere la possibilità di utilizzo tramite Android Auto e vederlo sul display dell’auto. È comodo, anche perché le stazioni che ABRP riesce a leggere si vedono in tempo reale (con stalli liberi, occupati o in manutenzione).
  • Tronity per trasmettere i dati del veicolo in tempo quasi reale al pianificatore ABRP. Io non pagavo nulla in quanto early adopter, ora 1 euro/mese fino a fine anno, poi 5 euro/mese, ma non rinnoverò. Utilizzerò il dongle OBD già in mio possesso. Questo per fare in modo che le stime di ABRP fossero il più simili alla realtà e, con scostamenti di una certa entità, ABRP ricalcolasse le fermate per le mie esigenze.

Nelle Ionity niente app o card: ho utilizzato il plug&charge

Oltre a quanto sopra, avevo in tasca tessere non più utilizzate da tempo ma sempre disponibili per un eventuale piano B: Nextcharge, Be Charge ed Evway. Posso aggiungere che avrei potuto farmi bastare l’abbonamento di Skoda e ABRP in versione Free, ma per comodità ho utilizzato quanto sopra descritto. Giusto per descrivere l’esperienza di ricarica, in base a come avevo settato ABRP indicativamente ricaricavo ogni 2 ore di viaggio o 200 km circa. Riportando la batteria fino all’80 % partendo a volte dal 20% altre volte dal 35% in base al tragitto o alla velocità tenuta. Quasi sempre ABRP mi ha fatto ricaricare in stazioni Ionity e, a parte in un caso, ho sempre utilizzato la funzionalità Plug&Charge. Colleghi la spina all’auto e basta, la ricarica parte da sola. È come se l’auto che fungesse da “tessera” o “app” per passare i dati di identificazione. Un piccolo tassello per rendere ancora più fluida l’operazione di ricarica.

In SpagnaIn Spagna  problemi con Ionity, Iberdrola e Zunder

Gli unici problemi sono stati in Spagna. Anche se, sempre in Spagna, sono riuscito a caricare con Iberdrola senza problemi su una colonnina 50 kW con scheda Skoda

  • una stazione Ionity caricava a 19 kW, (saputo dal servizio clienti che il problema era conosciuto e doveva intervenire il tecnico): mi sono spostato su altra colonnina
  • problemi a caricare in colonnine HPC nuove di due operatori non piccolissimi, Iberdrola e Zunder. In zona Vitoria-Gasteiz ce n’erano tante, e visibili dall’app Skoda. Provando più colonnine dei due operatori e contattando i servizi clienti non c’è stato verso di farle partire, né con app, scheda o plug&charge. Anche dopo il riavvio da remoto della colonnina. Ho risolto con altro operatore. Si poteva scaricare la loro app e registrarsi come suggerito dai servizi clienti, ma era una questione di principio. Però ho ancora aperta la questione con il servizio clienti Skoda, visto che risultavano utilizzabili.
  • in SpagnaLa puntata precedente /  In Croazia con la Volkswagen ID.3: le esperienze di ricarica nel racconto di Simone, tra luci (in Croazia) e ombre (in Italia)

Visualizza commenti (6)
  1. Signori, secondo me è inutile spaventarsi e basta.
    Se si vuole sfruttare appieno l’auto elettrica nella lunga distanza e soprattutto quando ci si reca all’estero bisogna prendere dimestichezza con le sigle (e sapere a cosa servono), con i pianificatori e con tutto il necessario.
    Essendo qualcosa non ancora completamente sviluppato ci vuole un po’ di sforzo se no tanto vale lamentarsi come la maggior parte della gente. Questa una tecnologia diversa rispetto ai motori endotermici e come tutte le tecnologie bisogna conoscerle.

    In merito a quanto scritto commentato per me non è concepibile utilizzare solo i Supercharger Tesla in quanto:
    -serve un’ulteriore app
    -le colonnine sono pensate per i connettori posizionati sulle Tesla ergo nella pratica rischi di occupare 2 stalli per ricaricare (vedere l’articolo precedente)
    -non tutti i Supercharger sono disponibili per le vetture non Tesla e spesso tendono a essere particolarmente congestionati (vedere foto più sopra)

    Per i viaggi intorno a casa non è necessario conoscere tutto, però nella lunga distanza conviene informarsi (e “allenarsi”) prima per evitare eventuali brutte sorprese.

    Studiate.

  2. ..e per fortuna vuole essere un articolo per i neofiti. Io mi sono spaventato a leggerlo, pieno di riferimenti a marche, sigle, gestori.. quello che evinco è che per guidare in elettrico serve una cultura su una quantità di cose, aggiornarsi continuamente sui gestori, sulle tariffe, sulle infrastrutture. Mi sembra un incubo, a me da fastidio anche solo dover cercare uno specifico distributore (Q8) per utilizzare i buoni carburante.
    Perfino i pionieri del metano decenni fondamentalmente bastava sapessero due cose: dove fossero i pochi distributori, e considerare che con le variazioni di temperatura il volume cambia e dunque l’autonomia (e vabbè, in ogni caso, se rimanevano a secco si dovevano uniformare ai conformisti con la banale benza, ma questa altra storia).

  3. anche io skoda enyaq 60 con plug and charge fino a giugno e abbonamento powerpass skoda. viaggi dal 2022 ad oggi a Barcellona, Spalato, Praga, Londra, Parigi etc…ma nel 2022 pagavo 30 cent kwh da Ionity. nel 2023 aumenta a 35 cent….nel 2024 prima aumenta a 50 cent e da poco è passato a 57 cent….per cui da Giugno fermato abbinamento e passato a Ionity passport. abbonamento a 11.99 euro mese ma poi Italia a 0,47 e estero tra 30 e 35 cent. sono arrivato sabato sera da 4500 km di viaggio con tappe a Berlino, Copenaghen, Malmo, Stoccolma, Amburgo e ho speso 330 euro totali !!!!! ciao

  4. zone che frequento moltissimo per lavoro però io avrei preso volo verso Bilbao (Venezia Bilbao diretto come faccio solitamente e ti risparmiavi la triste attraversata della Francia dove si mangia male e tante ore di auto che le dedichi poi alla Spagna) e poi noleggio in locale che è molto conveniente. Bilbao, Pamplona, e San Sebastian li conosco oramai a menadito ; Pamplona suggerisco fortemente taxi per evitare ritiro patente perchè non ti puoi far mancare il rito del giro dei ristoranti con assaggio dei tapas (vai ed assaggi ristorante per ristorante tutti i vari tapas che hanno vinto negli anni la gara enogastronomica) dalle 18.00 alle 2 am con relativo bicchiere di vino (poi c’è l’Jamon serrano e le fiorentine locali suggerisco allo Zampa per me tappa fissa di ogni viaggio); Bilbao vai a Casa Victor , al Nido ed al Bascook.

  5. Sarò un disco rotto, ma io avrei utilizzato solo i Tesla Supercharger, tantissimi nel percorso indicato, di semplicissimo e veloce utilizzo, sempre efficienti, sempre disponibili, sempre i più convenienti, sempre più diffusi. Anche con auto non Tesla, ma con auto Tesla comunque ancora meglio

    1. Ecco questo commento mi tranquillizza.. perché anche se non sono un imbranato, ho una EV da 3 anni.. mi stavo spaventando a leggere queste peripezie da hacker e da nerd con varie applicazioni e collegamenti all obd… con relativi pagamenti e abbonamenti.. solo per farsi un viaggio in una nazione vicina..
      Finché viaggiare in elettrico non sarà più facile per tutti sarà molto lenta la diffusione… e credo che queste recensioni spaventino un po chi ancora sta valutando l’acquisto di una EV..

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 

Articolo Precedente

Ola Roadster: 579 km di autonomia e 194 km/h di velocità. Prezzo? Meno di 2.700 €

Articolo Successivo

Porsche investe nelle batterie Varta

Iscriviti alla nostra Newsletter

Abbonati alla nostra newsletter e resta aggiornato.
Seleziona i tuoi interessi:
No spam e zero emissioni garantiti!

Iscriviti alla nostra Newsletter

Abbonati alla nostra newsletter e resta aggiornato.
Seleziona i tuoi interessi:
No spam e zero emissioni garantiti!