Anche in Sardegna c’è una ricarica da sogno. Una piccola azienda alla periferia dell’impero, zona industriale di Nuoro ovvero uno dei capoluoghi di provincia più piccoli d’Italia, offre tariffe di ricarica per le auto elettriche ad un terzo del prezzo dei grandi operatori: 0,39 euro per ricarica da 180 kW e solo 0,30 a 50 kW e 22 kW.
Piccolo ma creativo imprenditore Giampiero Pittorra, titolare di Tetto Solare, agli automobilisti offre anche self bar, area relax, padel e pickleball. Dimostra tre cose: si può vendere energia a prezzi ragionevoli, lo possono fare piccole imprese e la Sardegna può mettere a rendita il suo sole nella ricarica dei veicoli elettrici.

L’imprenditore: “Non è una provocazione, c’è margine grazie all’energia autoprodotta”
Giampiero Pittorra, con la sua Tetto Solare specializzata in impianti fotovoltaici e colonnine di ricarica, condivide la visione sul futuro della mobilità elettrica e delle energie rinnovabili con Vaielettrico. L’elemento chiave è il sole. “Quando la sera preleviamo energia dalla rete paghiamo il nostro fornitore e non c’è margine di profitto. Invece, vendendo durante il giorno, otteniamo il margine” ci dice.

Potrebbe andare meglio: “Voglio investire in accumulatori per superare il 50% di oggi e arrivare – se non al 100% – almeno al 80% di energia prodotta da noi. Questo modello si può replicare in tanti altri siti“.
Il menù della stazione: energia e servizi
Il concetto non è nuovo, c’è da tornare indietro agli anni cinquanta e a tutto l’impegno speso nelle stazioni di servizio. Oggi si può, anzi è necessario farlo, anche in contesti urbani. Così Giampiero offre ricariche a “prezzi ragionevoli“, riparo delle auto, “le colonnine sono tutte al coperto“, e ristoro ai proprietari:”self bar, area relax, padel e pickleball“. Per tutte le esigenze: anche per chi non ha tempo per il relax e vuole lavorare al pc in un ambiente confortevole.

In tanti ne parlano bene: “Tante recensioni positive su Next Charge, con una media di 4,7 stelle. Questo è solo l’inizio; c’è ancora molto da fare“.
Bene per l’imprenditore che viaggia in elettrico da anni come abbiamo documentato nel 2019 (leggi qui).
Puntare sull’economia per fare ecologia
Il concetto di sostenibilità per l’imprenditore di Nuoro non riguarda solo l’ambiente, ma anche l’economia. “Se non riusciamo a rendere economicamente sostenibile la mobilità elettrica, diventa complicato far decollare il sistema“.

“Tra sole e vento, abbiamo un esubero di energia nelle ore di punta eppure le colonnine di ricarica pubbliche funzionano con tariffe da 0,89 euro. Dobbiamo prepararci a un mondo in cui l’energia sarà più abbondante e accessibile rispetto al gas o al petrolio. È importante che i grandi colossi, che ricevono fondi pubblici e dominano il mercato, mettano a disposizione energia a tariffe ragionevoli“.
Il biorario per ricaricare durante il giorno
Pittorra propone un sistema di tariffe dinamiche: “Una sorta di biorario, dove si paga di meno in determinate fasce orarie. Manca ancora un progetto di ampio respiro che affronti il problema energetico a livello nazionale”.
Nonostante gli ostacoli e le risorse significative per fare impresa, Pittorra è fiducioso: “Se una persona comune può farlo, allora è possibile. Con i finanziamenti adeguati, possiamo replicare queste stazioni ovunque. Soprattutto lungo arterie stradali importanti. Anche a Nuoro ci sono i presupposti per uno sviluppo solare. Mancano i veicoli elettrici, ce ne sono ancora pochi, questo il problema“.
La sua testimonianza e il successo dell’iniziativa, seppur nei limiti di una filiera che ancora deve decollare, fanno ben sperare nelle possibilità di mettere a rendita sole e vento in un isola come la Sardegna che ne ha in abbondanza.
Ottima iniziativa, Giampiero, un esempio di come dovrebbe essere gestita la transizione verso un mondo più pulito.
Salve, questo e’ il classico esempio di come si possa avere un guadagno anche praticando questi prezzi, mettendo a nudo lo scempio che stanno effettuando le ” grandi ” compagnie, sono vomitevoli agendo in questa spudorata maniera !!
E’ un piacere che ci siano queste realta’ e forse bisognerebbe partire dal basso piuttosto che aspettare che le ” big ” tornino ad essere umane.
Proprio una settimana fa sono andato in Sardegna, durante lo sbarco ad Olbia c’e’ stata un’ interruzione e nel garage della nave, nonostante ci fossero le ventilazioni attivate, l’ aria era irrespirabile, tutti con il motore acceso, vi lascio immaginare cosa abbiamo respirato.
A chi ancora sostiene che l’ auto elettrica inquini vorrei fargli provare la differenza di quel preciso frangente per vedere se una volta usciti ancora sosterrebbe tale ” inconcepibile ” tesi.
Concludo comunicandovi che gia’ ho degli ordini da effettuare di clienti che adesso hanno acquistato elettrico non per l’ ambiente, vi assicuro che sono pochissimi, ma per il prezzo, Dacia Spring modello di partenza, con vernice che non si paga ( bianco ) a meno di 4.500,00 con isee sotto i 30.000,00 euro e rottamazione fino ad euro 2.
Piu’ di qualcuno gia’ mi ha detto che tra 12 mesi la rivendera’ ad un prezzo piu’ alto, ” invece di tenere i soldi fermi in banca, almeno cosi’ ci guadagno ! ”
L’ elettrico non e’ per tutti,purtroppo e’ vero, lo e’ solamente per chi ha una visione futura e chi pensa con la propria testa.
Io, da venditore di auto, non posso dire nulla al cliente ma vorrei tanto far ragionare chi eroga questi incentivi fatti in questa maniera, ne usufruiranno in buona parte persone che della mobilita’ elettrica non gliene frega nulla, togliendo la possibilita’ a chi invece ne avrebbe bisogno veramente ma non puo’.
Questi incentivi cosi’ alti finiranno subito e per un limitato numero di vetture, a mio avviso sarebbe stato meglio abbassare la soglia di prezzo massimo per allargare la platea, dare meno incentivo ( e’ assurdo dare 13.750,00 euro su una vettura che ne costa 17.900,00 di listino ) e dare accesso ad un basso canone di noleggio o leasing, cosi’ la devi tenere per un certo tempo, oltre che tenere l’ obbligo di almeno 24 mesi piuttosto che 12, previa restituzione del contributo statale usufruito.
Scusatemi per essermi dilungato ma vedere soldi nostri spesi non nel miglior modo mi da fastidio.
Con una battuta mi verrebbe da dire “Santi subito!” ..
scherzi a parte, l’illuminato imprenditore è l’esempio esatto di quanto serve in tutta Italia: piccole o medie imprese indipendenti che autoproducono corrente F.E.R. e creano progetti che possono autosostenersi, soprattutto finché gli oligopolisti del settore (ENI & ENEL) faranno politiche così autolesioniste sulle loro reti.
I sig.ri Pittorra saranno sicuramente in grado di aiutare sia con l’esempio che con le consulenze altri imprenditori interessati a fornire il servizio alla crescente clientela; agritursimo e B&B, hotel e supermercati ma anche aziende dotate di flotte auto, i cui costi di gestione si abbasserebbero sensibilmente (anche in Sardegna Poste Italiane usa vetture elettriche? o solo nella mia città ?).
Magari questi imprenditori potrebbero aderire all’autarchico e geniale circuito Sardex … un ulteriore “volano” di sviluppo e promozione…
Del resto.. un ottimo proverbio è “Aiutati che Dio ti aiuta..”
Arriverà qualcuno (spero presto) che metterà in rete queste piccole realtà, permettendo agli automobilisti elettrici di utilizzarle da una unica App.
Buon giorno
Sicuramente lo “scoglio” da superare è quello della visibilità… farsi trovare..
Se poi l’imprenditore accetta pure POS e Conanti (o Sardex.. in Sardegna) sarà sicuramente ben accetto.
Ovviamente chi fornisce i servizi si può far segnalare da Google (o può recensire la propria azienda, caricando anche delle foto e le coordinate GPS)
ps:
Facendo varie “recensioni mirate” su PlayStore di Google sono riuscito ad ottenere una visualizzazione FISSA in AndroidAuto e gMaps 📱delle colonnine presenti sulle strade, senza sia necessario richiederle come POI al navigatore… ma sempre evidenziate con un segnalino (ora tolgo 2 stelle e provo a far mettere uno più specifico ed intelleggibile… sennò si confonde con l’ordinarie stazioni di servizio)..
SE qualcun’altro vuole aiutarmi… penso sia utile a far passare “ansie da ricarica” a tutti veder quante colonnine sono disponibili già oggi…. grazie!
Brava famiglia Pittorra, avanti così.