In Sardegna due anni dopo: com’è cambiata la situazione sul fronte ricarica? Martino fa un’analisi dettagliata di quel che è stato fatto, nel bene e nel male.
di Martino Ronchi
Dopo due anni dal precedente racconto, ho ripercorso a grandi linee lo stesso viaggio/vacanza. Per cui viene facile un confronto che può essere utile per capire cosa è cambiato in meglio o in peggio e quello che a mio parere dovrebbe essere migliorato“.
Primo tratto Milano-Genova per il traghetto, con tappa in una Be Charge
Volevo avere pochi problemi di interoperabilità e ho optato per l’abbonamento Enel X Pay Per Use Premium 15. Fornisce uno sconto di 15 centesimi sulle tariffe di Enel X stessa. E, visto che per la maggior parte del tempo avrei usato una colonnina AC da 22kW durante la notte, il costo sarebbe risultato di €0,55/kWh. Una delle tariffe meno esose in circolazione. (0,705 fino a 150kW e 0,80 oltre).
Come due anni fa si parte da Milano al 100% di ricarica (solare) con traghetto a Genova, questa volta per Porto Torres anziché Olbia. Ma non c’è grande differenza di tempi e, come vedremo, anche di punti ricarica. Come nel precedente viaggio, veloce rabbocco nei pressi di Genova, sempre uscendo dall’autostrada a Bolzaneto, ma questa volta in una Eni Station lungo il Polcevera. Dove, ovviamente, trovi una Be Charge. Per questa ricarica,all’82% circa, abbiamo utilizzato i kWh rimanenti da un precedente abbonamento City (80kWh ad €49) sempre di Enel X.

In Sardegna primi contrattempi: una Enel X in manutenzione e una sotto un sole cocente…
In Sardegna, rispetto a due anni ho potuto optare per alcune soluzioni aggiuntive. Scendendo da Porto Torres, sulla Carlo Felice SS131 si può usufruire delle Ewiva HPC da 300kW (inutili per la nostra ID.3) di Giave(SS). Oppure della EnelX usata due anni fa al nuraghe Losa, questa da 50kW, più che sufficienti per un rabbocco utile per arrivare a casa nel sud-ovest, zona Iglesiente.
Scegliamo per questa seconda opzione, ma una volta in loco la colonnina risulta in manutenzione… Colpa nostra, non avevamo controllato attentamente sull’app: era data “verde” in quanto presente una terza presa in AC funzionante. Optiamo quindi per prolungare il viaggio sino a Sanluri, dove troviamo un’altra 50kW sempre Enel X, fortunatamente funzionante e libera.
Ma ahimè sempre sotto al sole e senza un luogo dove ripararsi e/o rifocillarsi. Ricarichiamo 20 minuti giusto per far riprendere il micio che quest’anno è con noi e ha bisogno di molte soste.
Le colonnine ci sono, ma mai un bar e una tettoia…
Durante la permanenza in terra Sarda abbiamo sempre usato una BeCharge AC da 22kW nel parcheggio del comune di Domusnovas. Solo una volta abbiamo usato una nuova Ewiva, sempre HPC, ma da 150kW, sulla SS130 in zona Musei-Siliqua presso distributore Q8. Anche questa nuova installazione, ma sempre al sole e con BAR chiuso.
Per il ritorno, sempre da Porto Torres abbiamo optato per un rabbocco veloce alla Ewiva di Giave di cui sopra, coi soliti problemi: posto al sole, bar e bagni chiusi. Qui è arrivato persino un altro utente (un tedesco su ID.4) a ricaricare. Il cavo dal mio lato all’inizio non funzionava… però poi la ricarica è iniziata molto bene.
Arrivati a Genova, abbiamo optato per una fermata “colazione” all’autogrill di Ronco Scrivia, dove abbiamo ricaricato nella Free To X sino all’80%. Sempre al sole, ma almeno stavolta abbiamo potuto usufruire del bar (costosissimo) e dei bagni.

Quanto ho consumato e speso, che cosa ha funzionato e che cosa no
Facendo qualche calcolo, per le ricariche abbiamo speso:
- €9 per l’abbonamento Premium 15
- € 128 per ricaricare 233 kWh in AC22kW
- € 7,45 per ricaricare 10.65 kWh in DC150kW
- € 24,64 per ricaricare 30,8 kWh in DC300kW
- €11,3 per la ricarica di 18,46kWh con abbonamento City
In media, circa €0,61kWh che rispetto agli €0,36 dell’abbonamento di due anni fa è quasi il 60% in più. Considerazioni finali dopo due anni.
MIGLIORAMENTI: più punti di ricarica, con più facilità nel gestire i rabbocchi e l’eventuale piano “B”.
PUNTI DI ATTENZIONE e DA MIGLIORARE: Colonnine di ricarica sempre al sole e/o senza riparo, in zone poco comode o comunque poco accessibili. Ristori e servizi presso le ricariche assenti o chiusi. Segnalo che la tessera RFID virtuale (usando NFC dello smartphone) non funziona su colonnine non Enel X (es .Be Charge), quella fisica si.

In Sardegna due anni dopo: i miglioramenti ci sono, ma il trattamento come servizi…
Aggiungo che in NAVE, dopo due anni, non è ancora possibile ricaricare l’auto, nessuna opzione. I consumi dell’ID.3, viaggiando a 90 km/h in statale e 110 km/h in SS si attestano sui 15-16 kWh/100 Km. Due anni fa, ho viaggiato un po’ più veloce, ma senza usare così tanto il condizionatore (era fine settembre) e per cui i consumi sono risultati equiparabili.
Considerazione personale finale: si notano miglioramenti, soprattutto nella maggiore disponibilità di ricariche, anche ad alta potenza. Permangono però gli annosi problemi che i proprietari di EV devono subire: trattati come clienti di seconda anzi terza categoria praticamente ovunque. Senza servizi o le minime comodità basilari, per le quali basterebbe veramente poco per sentirsi meno abbandonati a se stessi. Esempio: un bagno e una macchinetta delle bibite sotto una copertura (ch ha detto pannelli solari?) non sarebbe male. Stendo un velo pietoso sul costo ricariche“.
Sono possessore di EV da marzo 2020 ed ho sempre fatto vacanze senza pormi limiti di destinazione ma con l’accortezza di alloggiare in strutture dove potevo ricaricare di notte. In questo modo massimo relax e risparmio. Lungo la strada per raggiungere la destiazione della vancanza ovviamente problemi zero visto che lungo le autostrade le colonnine ultrafast si trovano molto facilmente.
Faccio un resoconto sintetico delle mie esperienze.
2020 Settembre: Isola d’elba, bungalow in capeggio, ricarica in loco (colonnina del campeggio) a 5€ a sessione.
2021 Giugno: Cilento, appartamento, ricarica “in casa”, gratis.
2022 Gennaio: Valle Aurina, appartamento, ricarica “in casa”, gratis.
2022 Giugno: Capo Vaticano, appartamento, ricarica “in casa”, gratis.
2023 Gennaio: Valle Aurina, appartamento, ricarica “in casa”, gratis.
2023 Giugno: La Maddelana, bungalow in capeggio, ricarica in loco da presa per camper in piazzola libera, gratis.
2023 Agosto: Austria vicino Lienz, appartamento, ricarica “in casa”, gratis.
2024 Gennaio e Aprile: Alpi Francesi, nessuna ricarica in loco (auto sempre ferma in parcheggio/garage)
Conclusione: passare da un diesel con circa 1000 km. di autonomia ad una BEV con 450 km. di autonomia non mi ha portato nessun peggioramento (avendo 2 bambini una sosta ogni 2-3 ore di viaggio l’ho sempre fatta ed è più veloce la ricarica auto che soddisfare le esigenze fisiologiche della famiglia) ma al contrario molti miglioramenti ed un notevole risparmio.
Ferie così non le farei nemmeno se venissi pagato 500 euro al giorno.
Sono contento per te, siamo ancora liberi di decidere le ferie che vogliamo fare.
Vorrei solo precisare che ho raccontato in questo articolo informazioni riguardanti le ricariche elettriche dei due viaggi di andata e ritorno, ho tralasciato molte altre informazioni sulla vacanza legata all’utilizzo di una BEV che invece potrebbero anche far cambiare idea ad uno come te (o forse no). Una ad esempio è il fatto che tutti i possessori di auto endotermiche, nel garage della nave, hanno sofferto le pene dell’inferno perché per almeno 30 minuti siamo rimasti in attesa di uscire e loro non potevano accedere il motore per usufruire del condizionatore: noi invece felici e freschi dentro la BEV.
Oppure vuoi mettere trovare l’auto fresca quando torni dalla spiaggia anche se è sotto il sole? E mi fermo qui.
Certo, se poi mi avessero dato pure 500 euro al giorno (che bada bene tu hai detto rifiuteresti) sarebbe stata una manna.
Contento tu 😀
Cinquecento euro al giorno, praticamente in vacanza pagati meglio che andare a lavorare, un’offerta che sarebbe oltremodo stupido rifiutare, non credi?
Sulla questione motori accesi nel garage della nave, chissà come mai c’è questo divieto!? La questione dovrebbe farci aprire gli occhi sul fatto che da più di cent’anni con i motori termici utilizziamo l’atmosfera come discarica, e che innegabilmente è giunta l’ora di smetterla.
Leonardo stavo parlando di vacanza ma a 1.000 euro al giorno potrei considerarlo un lavoro e ci potrei anche provare ,ma solo sotto la voce lavoro ,cosa seria e dove vale la pena impegnarsi seriamente e un po’ di sofferenza è giustificata.
Ma per piacere, faccia il serio che è meglio!
Leonardo lei non si deve permettere di mettere in dubbio quello che io voglio o non voglio fare ,io sono serissimo e soprattutto non ho bisogno di soldi le posso garantire e soprattutto con lei non scherzo mai .Vuole mettermi alla prova mi offra 500 euro al giorno o 1.000 e si accorgerà subito se stavo scherzando.
Vedo che le piace vincere facile.
La possibilità di avviare il clima dall’app si sta rivelando una perla, in questa estate rovente. E non solo per noi, anche il cane quando apro la portiera e lui sente il fresco dell’auto salta subito su 🙂
Martino ci mancherebbe altro io ho anche guarda caso una ID3 come te ma ognuno è libero di soffrire come vuole e vi apprezzo moltissimo
Leonardo (R) A me non piace vincere facile i giochi mi annoiano , ma mettere alla prova i furbi mi stimola moltissimo.
Anche a me una volta stimolava mettere a prova i furbi, ora però mi annoia moltissimo. Sarà che ce ne sono sempre di più in giro.
Francamente…pensando alle ferie “faticose” e con tante complicazioni…a me viene in mente solo quelle “tassative” per i giorni di ferragosto…coi loro “bollini rossi o neri”, gli alert per il caldo…i maledetti incendi (troppo spesso appiccati ai bordi strada da maledetti che buttano sigarette dal finestrino)…tutti i posti “ingolfati” ed i prezzi da asta di Sotheby’s….
Per il resto… l’ Italia è uno dei paesi più belli al mondo da girare in auto, anche nei centri “minori” (che a volte tra panorama e beni storico-artistici sono straordinari!).
Francamente, grazie alla mia BEV, ho ricominciato a girare i territori fuori dalle autostrade (come facevo da ragazzo..a 2 o 4 ruote).
Destagionalizzare le proprie ferie è una delle più grosse fortune che ultimamente si può avere…
Andare nei posti belli con poca gente… tutti rilassati..posti auto e colonnine pubbliche disponibili… ristoranti meno affollati e camerieri più attenti e meno stressati ..
Oppure tranquilli spuntini da fare all’ ombra in pineta…o in alta montagna..senza orde di scalatori della domenica in infradito…
Damiano non andavo in ferie in luglio e agosto nemmeno quando lavoravo e l’ autostrada mi annoia a morte sono da un paio di mesi tornato a Parma dal lago di Bracciano solo per strade normali costeggiando il tirreno e passo della cisa bellissimo . Stesso sistema per il lago d’ Iseo e Franciacorta .
pienamente d’accordo ! e complimenti… ottimi itinerari 😁👌
per fortuna io son riuscito a cambiar modo di vivere… sennò le ferie d’agosto (15 miseri e caotici giorni ! ) erano più un incubo che un riposo..
Ma il periodo peggiore l’ho vissuto quando mi son dovuto occupare della contabilità in una concessionaria…con scadenze ogni 15 giorni…praticamente impossibile sincronizzare ferie con mia moglie… (e in quei tristi anni mi son pure “beccato” il passaggio anticipato di 12 mesi alla contabilità in Euro… per volere della casa madre e redazione dei bilanci aggregati… roba da incubi ! )
La saluto e le auguro altri bei viaggi .. magari in zone fresche e collinari attorno alla bellissima Parma.
Damiano grazie organizzo 4 o 5 giretti del genere ogni anno Parma è privilegiata in quanto piuttosto vicina alle più belle montagne e laghi d’Italia,ma purtroppo vista la attuale situazione ricariche questi giretti me li faccio non in BEV ma con la mia full Hybrid,io non ho ne la voglia ne la pazienza di sbattermi con ricerche ,app,colonnine a 11 kw ecc . Se vivrò abbastanza da vedere in ogni straccio di distributore HPC solo allora userò la BEV è un mio limite sicuramente,ma credo di essere in buona compagnia.Per quanto mi riguarda la macchina è un pezzo di ferro che deve fare i miei comodi e non io i suoi.
Sia positivo 😁. . avrà tante occasioni per belle girate…e anche di vedere cosa ci riserva il futuro con le nuove tecnologie..
Se ci ripenso… oggi uso normalmente cose viste nei film di fantascienza che tanto mi emozionavamo da bambino …👍
È evidente che l’ Italia è il.paese dei “polli da spennare” piuttosto che quello dei clienti da servire.
Ho notato con interesse la segnalazione della HPC al distributore… se si diffonderanno… sarà un successo…(e un’ opportunità di fatturato) .
Sarebbe il caso che gli imprenditori sardi più attenti alle esigenze del cliente moderno cominciassero ad attrezzarsi (in B&B, agriturismi , ristoranti, stabilimenti balneari etc) con proprie Wallbox per attirare clienti: tra app ricarica e navigazione ed il passaparola degli utenti potrebbe fare una grossa differenza…(Ovviamente meglio se c’è il F.V.)
Che dire… speriamo che la prossima vacanza sia molto… molto più agevolata…
Ciao, posso dirti che presso alcune spiaggie si possono trovare colonnine AC22kW nel parcheggio, ad esempio a Masua (Nebida) che è abbastanza inboscata, dove sono andato spesso ci sono due BeCharge. C’è da capire, come al solito, se si deve comunque pagare il parcheggio oppure no…
Grazie…
Speriamo che il parcheggio non sia da pagare a parte…
Ci vorrebbero cartelli di avviso chiari in questi casi..
Grazie, bel resoconto, interessante e piacevole da leggere.
Per la ricarica in nave mi consolerei col fatto che inevitabilmente si tratterebbe di energia prodotta in modo decisamente sporco, meglio utilizzare le colonnine su terraferma.
Concordo, ma ovviamente sto parlando di servizi offerti e di ricarica dell’auto elettrica in maniera ottimizzata, sfruttando i tempi morti. Dodici ore in nave anche a solo 1 kW sarebbero comodi. Oppure possiamo pensare ad un generatore eolico sulla nave … vabbè sto andando a finire nella fantascienza.
Magari è meglio augurarsi che i traghetti inquinanti vengano presto sostituiti con navi RoRo più ecologiche (in po’ come i 2 nuovi in servizio tra Livorno ed Olbia) e magari elettrifichino con F.E.R. le banchina di attracco su entrambi gli scali
Sono ancora d’accordo, prima o poi queste navi dovranno viaggiare con altro carburante, come gli aerei. Magari ad Idrogeno verde chissà, ma non credo le vedrò mai nella mia vita.
Ho visto inoltre che ci sono già in essere progetti operativi per attrezzare le banchine dei porti dove le navi potranno collegarsi ed utilizzare la corrente da terra anzichè usare il motogeneratore interno. Molto lentamente ma le cose piano piano cambiano.
Se hai letto giorni fa l’articolo qui su VaiElettrico…persino Malta ( ! ) ci ha preceduto sulle banchine elettrificate (anche se dubito da F.E.R.)
In Italia siamo indietro su tutto il necessario…leggo qua e là che i “passi avanti” li stiamo facendo..a volte stentatamente…ma tra 2 o 5 anni saremo al livello attuale dei paesi più previdenti e meno “umorali”