Home RACCONTA / Il mio viaggio elettrico In salita, in coda, in autostrada: le virtù segrete della mia Tesla

In salita, in coda, in autostrada: le virtù segrete della mia Tesla

0
Webinar
Charxcontrol

Cristian Fresolone, 45 anni, residenza a Como, a due passi dal famoso Lago è cultore della Tesla. Spesso in viaggio per lavoro – fondatore ed amministratore di una società che sviluppa prodotti web per le agenzie immobiliari – da aprile guida la sua Tesla Model S 90D ed è grande amore tecnologico: “L’ho comprata per la tecnologia”. La nuova vita elettrica non ha stravolto la sua esistenza quotidiana: “Non ho problemi per la ricarica.Viaggio spesso in Liguria e a Torino, utilizzo i supercharger posizionati in luoghi strategici. Faccio colazione o prendo l’aperitivo e l’auto è carica”. Cristian è anche fortunato perché a Como c’è una buona infrastruttura di ricarica: “Nell’ultimo anno si sono moltiplicate le colonnine. Ci sono le stazioni degli Iper che mi garantiscono la ricarica durante lo shopping, poi uso la corrente di casa – semplice 220 – sono solo passato dai 3 ai 6 kw e pago un leggero surplus, ma non faccio più benzina. Sul tema vi consigliamo la visione del suo video.   Ma  Cristian ricarica spesso fuori: “Uso spesso le stazioni lungo la strada e sono rimasto ben 53 giorni senza usare la mia energia”. Tutto bene, poi Tesla ha deciso che il Lago di Como è il primo Eletric Lake al mondo e quindi via con una serie di colonnine disseminate nel territorio, anche per le barche.

Un’ottima esperienza quella di Cristian curatore de www.lamiatesla.com  lo storytelling della fenomelogia quotidiana, più tanti consigli pratici,  con la Tesla.

Tesla l’oggetto misterioso 

Con Tesla si è al centro dell’attenzione come ci mostra  Cristian in questo bel video a cui segue un suo imperdibile racconto.

Il mio primo (lungo) viaggio

Luglio 2017 è stato il mese del mio primo (lungo)  “viaggio elettrico” a bordo della mia Tesla Model S 90D.Ordinata online a dicembre dell’anno passato, consegnata ad aprile, testata precedentemente in gran parte su piccoli tratti in città o al lago insieme a moglie e figlia.

La Tesla di Cristian, curatore del blog su Facebook La Mia Tesla

Tanta curiosità e tanti dubbi prima di partire, quasi tutti orientati all’autonomia e alla ricarica. Tante risposte già solo dopo pochi chilometri dalla partenza. Riempito di valigie l’ampio e capiente bagagliaio si parte da Como, dove vivo, con destinazione Canazei, Trento, Val di Fassa. L’organizzazione del viaggio è semplicissima, scelgo il luogo d’arrivo sull’ampio display dell’auto e lei mi calcola con che percentuale di batteria arriverò e mi consiglia se è il caso e dove fermarmi a ricaricare.

Partendo con il 100% di ricarica in modalità “trip”, con un’autonomia di circa 420 / 440 km, la Model S pensa che io possa arrivare a destinazione senza soste, ovviamente molto dipende da come guiderò, diciamo che la stima suddetta è per chi come me, ci tiene a rispettare i limiti di velocità.

Tesla Supercharger di Affi per la prima ricarica

In ogni caso, per spezzare il viaggio, decido di fermarmi al Tesla Supercharger di Affi (VR) a 175km da Como, i Supercharger sono colonnine di ricarica super veloce che Tesla mette a disposizione dei suoi clienti in forma gratuita per sempre per chi come me ha ordinato l’auto prima del 15 gennaio 2017, a pagamento per chi l’ha ordinata dopo. I Supercharger sono sparsi in buona parte del mondo vicino a ristoranti, centri commerciali, bagni pubblici, autogrill e ne vengono installati di nuovi vicino alle arterie principali di anno in anno. La ricarica è davvero semplice ed immediata, mi avvicino alla colonnina inserisco la presa e chiudo l’auto. L’app installata sul mio iPhone mi avvisa che la ricarica è iniziata e dopo una ventina di minuti mentre faccio colazione nel vicino McDonald’s mi avvisa che l’auto ha ultimato la ricarica… Riparto!

In autostrada la mia Tesla è fenomenale, un computer con le ruote super comodo che può sfrecciare a 250 km/h con accelerazioni e spunti pazzeschi, che ovviamente non posso fare a meno di saggiare… giusto per prova!  Durante il tragitto da Affi a Canazei (178km circa), ne approfitto per provare anche il tanto pubblicizzato sistema di autopilotalimitatissimo in Italia per le solite questioni burocratiche che in ogni caso in autostrada qualche soddisfazione me la da.

I primi chilometri di guida autonoma fanno letteralmente paura, mi rendo subito conto che la sensibilità dell’auto è nettamente diversa dalla mia, a volte risulta fastidioso realizzare con quanto anticipo cerca di prevedere i pericoli. Ma certo tutta questo anticipo dopo qualche minuto mi fa rendere conto di quanta sicurezza questa auto cerca di dare al suo pilota. Prima di uscire dall’autostrada ho anche la possibilità di provare la guida autonoma in coda, addirittura più utile che in marcia normale. Praticamente non penso a nulla se non a sfiorare ogni tot minuti (mi avvisa lei) il volante per tranquillizzarla e dimostrargli che sono seduto beatamente al mio posto.

La mia Tesla ha installato l’hardware 2.0 con un numero maggiorato di telecamere e sensori rispetto alla versione precedente, l’impossibilità di utilizzare appieno il software evoluto dell’autopilota in Italia, lo rende praticamente inutilizzabile in città.

Uscito dall’autostrada: percorso misto. Uno spettacolo sapere che le migliaia di batterie sul pianale dell’auto la rendono incollata alla strada e anche sulle curve della Val di Fassa, la Tesla si distingue. Tra un paesaggio mozzafiato ed un altro mi accorgo di quanto il consumo energetico aumenti in salita ma mi accorgo anche che il navigatore ha già calcolato anche questo, rispettando appieno la percentuale di ricarica di destinazione.

A Canazei sono ospite del bellissimo Hotel Croce Bianca, hotel che fa parte della rete Destination Charging di Tesla, ovvero: centinaia di alberghi, ristoranti, bar che mettono a disposizione un caricatore Tesla a 11Kwh  per i possessori di ModelS e ModelX, anche in questo caso: ricarica gratuita. I Destination Charging, generalmente, hanno uno spazio dedicato nei loro garage per le auto Tesla, nello specifico ho fatto amicizia con un signore svedese anche lui possessore di una ModelS e anche lui ospite dell’albero.

Garage dedicato alle Tesla in hotel

Questa la mia esperienza, il viaggio successivo: Jesolo, ma questa è un’altra storia che, se ti va, potrai leggerla su queste pagine!

Apri commenti

Rispondi