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In ricarica senza disco orario: multato

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La ricarica di Via Bianco, a Bergamo: multa per mancata esposizione del disco orario!
In ricarica senza disco orario: la Polizia Municipale lo multa per divieto di sosta. È successo a Bergamo, ci racconta Roberto, riportando una lettera al quotidiano locale. Ricordiamo che i vostri quesiti vanno inviati a infi@vaielettrico.it

In ricarica senza disco orarioIn ricarica senza disco orario: il caso di Bergamo, una “decisione assurda”

“Vi scrivo prendendo spunto da una lettera comparsa su L’Eco di Bergamo del 30 ottobre. Nella lettera un cittadino segnala che è stato multato perché, mentre ricaricava l’auto, non ha esposto il disco orario. In una zona dove, evidentemente, l’esposizione era obbligatoria. Mi domando se la multa è corretta: i punti di ricarica sono soggetti alle normali regole della sosta? Se è così, la normativa mi sembra decisamente assurda, non considerando i normali tempi di ricarica, soprattutto per le colonnine AC. E non considerando come valido il tempo di sosta indicato dalla colonnina alla stregua di un disco orario, come suggerisce il multato nella lettera. Allego la lettera pubblicata sul giornale“. Roberto Vaccarini
in ricarica senza disco orario.
La lettera inviata all’Eco di Bergamo da Cristian Marcassoli.

Se non è una colonnina gratuita…

Risposta. Le ricariche non sono aree di sosta, sono attrezzate appunto per fornire un servizio a chi acquista un’auto elettrica. Cosa che le amministrazioni locali promuovono anche stanziando incentivi con fondi pubblici (e la Regione Lombardia è stata in primis nel farlo). Ergo: con quale ratio il Comune di Bergamo mette l’obbligo di disco orario nelle stazioni di ricarica? L’unica spiegazione possibile è che si tratti di una ricarica gratuita e che si voglia così dissuadere gli automobilisti dall’approfittarne troppo a lungo. Per il resto, se così non è, non vediamo motivazioni possibili. Nel Codice della Strada abbiamo trovato un unico riferimento alle “Aree dedicate alla ricarica dei veicoli elettrici”. Vi si chiarisce solo che “il divieto di sosta, con le relative sanzioni, si estende alle aree dove si trovano le colonnine per la ricarica elettrica dei veicoli”. E che “il divieto vale anche per gli stessi veicoli elettrici che non stanno effettuando la ricarica o se hanno completato da oltre un’ora l’operazione”. Non è il caso dello sfortunato automobilista bergamasco, a cui ci auguriamo che la Polizia Municipale cancelli la multa.
– Ora Vaielettrico Risponde è anche in video: mandaci la tua domanda con un breve filmato, ti risponderà Paolo Mariano

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26 COMMENTI

  1. Anche a Trento sembrerebbero esserci colonnine di questo tipo a giudicare dalle foto caricate su Nextcharge: in Corso del lavoro e della scienza 2 vedo un cartello con disco orario 4 ore, mentre in Via Dogana (presso stazione) vedo addirittura un cartello 30 minuti!!! 😱 Ovviamente tutte colonnine in AC. Ma ha senso una cosa del genere? Vanifica qualunque tipo di discorso sulla ricarica dell’auto quando è in sosta!

  2. In base al cartello, che parla chiaro ed era da leggere, la multa ci sta tutta.
    Si potrebbe spostare il discorso sul fatto che un cartello di quel tipo sia legale.
    Onestamente non farei mai un ricorso sulla base de “il cartello è sbagliato”.

  3. Le strisce per i parcheggi sono blu oppure bianche e credo che il disco orario si possa riferire a questa situazione..le strisce in posizione colonnina sono gialle, ad identificare un’altra attività..scarico carico merci/persone…zone particolari da lasciare libere….il signore stava RICARICANDO..non sono tenuta ad esibire il disco orario che serve per regolamentare il parcheggio…il ricorso è d’obbligo e vincente….qualche vigile deve chiarirsi le idee🖖

    • bastava leggere attentamente prima l’articolo di giornale riportato e poi i commenti per capire che è effettivamente in torto: la segnaletica verticale è molto chiara, e pure lui afferma di non averci badato e di essere rimasto più (seppur di poco) delle 2 ore consentite. penso che siano altri a doversi chiarire le idee..

      • Ribadisco il mio parere ,dopo aver riletto l’articolo qualora mi fosse sfuggito qualcosa…il cartello è riferito alla sosta(quindi parcheggio) lungo la via,vedesi freccette nere dx/sx per due ore previa esibizione disco orario…e fin qui nulla da obiettare,ma io alla colonnina non sto’ parcheggiando sto’ RICARICANDO è una funzione differente come viene differentemente evidenziata dalle strisce gialle e quindi regolamentata in maniera diversa…aggiungo che il cartello per essere riferito alla colonnina avrebbe dovuto indicare “tempo consentito per ricarica max 2ore”..allora sì che non ci sarebbe stato equivoco…ma purtroppo alcuni “zelanti” vigili nel dubbio multano poi se vuole faccia ricorso…altrimenti avrà contribuito alle casse comunali…mannnnagggggia🖖

  4. Confermo che anche a Crema (CR),piazzale rimembranze, è presente una colonnina Enel x, solo Ac, a pagamento, con addebito Extra dopo 60 minuti di sosta dopo il termine della ricarica.
    Anche qui è previsto il disco orario con max 2 ore di sosta

  5. La situazione in Bergamo città è un pò particolare ….
    Nel 2019 (delibera U0015209 PG del 16/01/2019) vengono istituite delle aree di sosta (a servizio di colonnine di ricarica) per veicoli in carica con un tempo massimo di sosta; queste colonnine secondo convenzione col Comune erano gratuite per i primi 12 mesi dalla attivazione.
    In particolare questa colonnina (Fast 50kW + AC 22kW) era gratuita fino al 31/12/2021.

      • Signor Roberto, anche avendo messo il disco orario lei era fuori tempo di un quarto d’ora, magari il vigile l’ha sanzionata anche dopo 5 minuti che ha iniziato la ricarica ma in fin dei conti alle 19:19 era in divieto di sosta, perché penso sia quello l’importo del verbale, 29,40 euro.

  6. Piccolo inciso: analizzando la foto, si nota distintamente come il cartello riporti l’obbligo e la colonnina sia DC. Al netto del tempo necessario ad una ricarica al 100%, se vogliamo creare una situazione di normalità non dobbiamo pensare agli stalli elettrici come ad una isola di privilegio. Puntualizzo: ricarica DC, per cui non lamentiamoci di chi lascia parcheggiata l’auto di fronte alla colonnina salvo poi fare i distinguo pelosi.

    • La suddetta colonnina è una FAST, ma ha anche la presa Type2 per poter ricaricare in AC.
      Che fai se, una volta lì giù ti la presa DC è occupata da altra auto in carica?
      La colleghi alla type2 e te ne vai.

  7. In teoria un ricorso ben circostanziato al prefetto dovrebbe essere prossimo a un gol a porta vuota. Ignoro però i costi… Come spesso accade potrebbe essere più conveniente pagare la multa.

    Al di là di questo, un esposto ai carabinieri per segnalare la cosa in linea di massima è gratuito. E con un po’ di fortuna potrebbe finire sul tavolo di qualche magistrato.

    Questo al netto di una civile lettera al sindaco di Bergamo… che magari in tutto onestà non è a conoscenza della situazione e qualora ne fosse messo a conoscenza si accorgerebbe del disguido.

    • Si può ricorrere al prefetto o al giudice di pace, il ricorso a uno dei 2 (mi pare il prefetto, ora non ricordo) è gratuito ma se si perde la multa raddoppia.

      Ma non è questo il caso. La multa è giusta. Il parcheggio è questo: https://www.google.it/maps/@45.6960603,9.6725262,3a,15y,221.14h,92.17t/data=!3m7!1e1!3m5!1snruB2Ml5-Yk1ez0tMpWEUw!2e0!6shttps:%2F%2Fstreetviewpixels-pa.googleapis.com%2Fv1%2Fthumbnail%3Fpanoid%3DnruB2Ml5-Yk1ez0tMpWEUw%26cb_client%3Dmaps_sv.tactile.gps%26w%3D203%26h%3D100%26yaw%3D137.69093%26pitch%3D0%26thumbfov%3D100!7i16384!8i8192

      e come si evince dal cartello l’esposizione del disco orario e del limite di 2 ore di soste fa riferimento proprio a chi ricarica i veicoli elettrici, evidentemente quelle colonnine sono concepite non per fare il pieno ma per fare un rabbocco e in 2 ore di corrente ne entra a sufficienza per uscire dalla città e ricaricare magari ad una fast. Il cartello dice che h24 vige il divieto di sosta con rimozione coatta per tutti i veicoli, ad eccezione dei veicoli in ricarica per i quali però è prevista la sosta massima di 2 ore dalle 7 alle 22 (c’è sotto una dicitura che non riesco a leggere, forse qualcosa tipo “eccetto nei giorni festivi”). Non si può pretendere che il prefetto sovverta la volontà del comune di limitare la ricarica a 2 ore (e tra l’altro il multato confessa che, aldilà della mancata esposizione del disco orario, ha ricaricato per 2 ore e 16 minuti proprio nell’intervallo di tempo sottoposto a restrizione oraria). Il servizio è fornito da Wroom [ https://www.bergamonews.it/2022/02/22/lapp-wroom-per-ricaricare-lauto-elettrica-per-9-clienti-su-10-software-utile-e-funzionale/496391/ ].

      Da notare che il limite delle 2 ore è quasi “auspicabile”: un “furbetto” potrebbe infatti decidere di limitare (magari usando il “carichino”) la velocità di ricarica della batteria per sostare più a lungo, invece con un limite di 2 ore le probabilità di trovare la colonnina libera aumentano (esattamente come avviene con i parcheggi della sosta).

      La consulenza per VaiElettrico sono 50 euro, da addebitare direttamente sul mio conto. Senza fattura sono 40 euro (smiles come se non ci fosse un domani).

      • -Ma non è questo il caso. La multa è giusta.-

        Ah ecco. Ovviamente non avevo perso più di 30 secondi cme invece hai fatto tu. In linea di massima effettivamente sarebbe stato un gol a porta vuota, ma laddove la cosa è dettagliata come dici… allora meno male che sei intervenuto.

        • Non solo la multa è giusta, ma si evince anche che un comune competente può estirpare con facilità il mal costume del parcheggio mascherato da ricarica.
          Da portare ad esempio per un futuro universalmente elettrico ma sperabilmente civile.

      • Visto che citi il “carichino” si evince che della mobilità elettrica non hai nessuna idea di come funzioni.
        Eppure parli come se ne fossi il più grande esperto.
        Il cosiddetto “carichino” ha la presa schuko/pettine/industriale, ma non si collega ad una colonnina di ricarica.
        Informati meglio.

        • Andrea sono qui per imparare, io l’auto elettrica non ce l’ho, tu probabilmente sì quindi ben vengano suggerimenti e correzioni. Visto che ne sai più di me, ti chiedo conferma che quanto da me ipotizzato è sbagliato. Utilizzando il più famoso carichino, il juice booster 2, che consente di impostare la potenza con la quale si ricarica, tu escludi al 100% che non lo si possa collegare da un lato alla presa Type 2 dell’auto e dall’altro alla presa (o cavo) type 2 della colonnina ev?

          Per intendersi, questo è il juice booster 2 che, dalla foto, vedo che da un lato termina con la presa type 2, dall’altro invece con una sua presa per la quale sono disponibili diversi adattatori, tra cui anche un adattatore type 2

          https://www.microspot.ch/de/baumarkt/fahrzeugelektrik/elektrofahrzeug-ladeger%C3%A4te-stationen–c592200/juice-technology-fahrzeugladeger%C3%A4t-juice-booster-2-master-traveller-set-22-kw-32-a–p0001882462?gclid=CjwKCAjw5P2aBhAlEiwAAdY7dOdr5CeQ5tigFWKmthRi7dIJeWp7ARL11RBagBb3g_p4_OcnL8ggxBoCu-cQAvD_BwE&gclsrc=aw.ds

          Qui in dettaglio l’adattatore type 2, venduto singolarmente:

          https://www.galaxus.ch/de/s4/product/juice-technology-juice-connector-typ-2-22-kw-32-a-elektroauto-ladekabel-8989750?gclid=CjwKCAjw5P2aBhAlEiwAAdY7dDzpSgsBgAc7yddhmWiYcdlMWe50rTZusEDovKqAFLbOODtIT6CF6RoCjekQAvD_BwE&gclsrc=aw.ds

          Ora: collegando da un lato il juice booster all’auto e dall’altro alla colonnina o al cavo della colonnina e impostando il juice booster 2 con una minor potenza di ricarica (quindi, ad esempio, 7 kW), la ricarica non partirebbe? Premesso che ovviamente questo sarebbe un comportamento moralmente scorretto, ma tecnicamente cosa accadrebbe? Mi confermi che la ricarica non parte? L’adattatore che ho indicato dunque a cosa serve?

          Attendo tue.

        • Andrea, chiedo a te perché sei l’ “esperto” di VaiElettrico, sono andato qui [ https://www.mobilityhouse.com/int_en/juice-booster-2.html ] e leggo:

          “Charge at any plug socket or public charging station
          The JUICE BOOSTER 2 comes with two adapters as standard. The 32 A adapter can be used to quickly charge your vehicle at a 32 A CEE industrial socket. You can also connect the mobile charging station to a domestic socket in an emergency. The optional adapters for red and blue 16 A CEE industrial sockets give you unlimited use of any socket. The adapter for type 2 sockets even lets you use the JUICE BOOSTER 2 to charge at public charging stations, saving you yet another charging cable.”

          “Reduce charging power with ease
          Do you want to set a different current to the one automatically detected? As always, JUICE Technology puts safety first. You can only use the SELECT key to select a lower current than the setting automatically detected by the adapter. The JUICE BOOSTER 2 will then remember the current until you switch adapters, and continue charging with the most recently selected current, even after a power cut.”

          Attendo tue. Con tanta, tanta, tanta curiosità e pazienza.

          • La normativa non consente di utilizzare adattatori di nessun tipo, quindi quel juicebooster non può essere collegato alla colonnina.
            Potresti utilizzarlo come carichino collegato ad una presa di corrente tipo schuko, industriale blu a 16/32A, alla presa industriale rossa da 380V.
            Ma non sono ammessi alla colonnina.

        • E infatti, non occorre alcun “carichino” per fare i furbi, basta impostare il veicolo affinche’ carichi a minor potenza. Enzo forse questo non lo sapeva, ma che importa?

        • Intendeva carichino, ma in realtà se al posto di impostare massima potenza sul AC imposti a 1 puoi tranquillamente restare in carica quasi tutta la giornata la carica è talmente lenta che te lo fa permettere, sulle DC è influente e carica sempre alla massima potenza disponibile, detto ciò l’intento del comune è corretto far caricare più utenti possibili, perché comunque in 2 ore carichi oltre 150km

      • Enzo, ma tu paghi Vaielettrico per fornirgli consulenze? 😀
        E se ti fanno un addebito maggiore? 😁

        ———————————————————————
        Dati riepilogativi vita auto (02/12/20-31/10/22 – h: 12:05)
        Giorni: 698 (Km/gg: 21,64)-h guida: 438:04-h viag: 1016:50
        Viaggi totali: 896 (Km/viag: 16,86) (2022: 400 – 16,16)
        Km totali: 15106 (2022: 6463)
        Km a ZeroEm: 12716 (84,2%) (2022: 5869 – 90,8%)
        Litri cons: 133,38 (2022: 34,61)-n.pieni: 4 -Km med pieni: 3777
        Num ricariche: 373 (al 100%: 77%) (2022: 164 – al 100%: 96%)
        kWh cons: 1912 (2022: 770,8) – Km/kWh: 6,65 (2022: 7,61)
        Cons WLTP: 113,26 Km/l (2022: 186,75 Km/l)
        Cons a ZeroEm: 15,04 kWh/100Km (2022: 13,13)
        Cons comb equiv: 20,52 kWh/100Km (2022: 16,69)
        Cons comb equiv: 43,38 Km/l (2022: 53,32)
        Emissioni di CO2: 21,01 g/Km (2022: 12,74)
        CO2 recup risp auto prec: 1,8 Tonn (-46,1% su emis x prod)
        Auton elett vita: 61,7 Km (69,4 cariche 100%) (2022: 71,5)
        Percorsi %: Urb 54,6%-Altu 2,5%-Autost 17,6%-ExtrUr 25,2%
        Percor Km: Urb 8254-Altu 380-Autost 2659-ExtrUr 3813
        %Viaggi: Sole 60,9%-Piog 7,6%-Neb 0,8%-Nev 0,3%-Altr 30,4%
        % Altro: Variab 21,8%-Nuvol 32,5%-Sera 45%-Notte 0,7%
        % Motivi: Commis 13%-Salute 23,2%-Spese 45,6%-Altri 18,2%

    • Due racc. A. R. da euro 10.65 da inoltrare al Prefetto ed al Comando.
      Se il ricorso viene rigettato la sanzione da pagare viene raddoppiata.

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