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In Provenza con la Kona Ev: la vancanza perfetta!

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La Hyundai Kona EV di Tiziano Fasolini alle Gole del Verdon

Viaggio in Provenza con la Hyundai Kona EV tra natura, colori, 0 emissioni e tanto divertimento!!! Così Tiziano Fasolini ci presenta la sua utima vacanza in auto elettrica . Tiziano è fleet manager di un grande gruppo multinazionale. L’anno scorso ebbe in prova una Hyundai Ioniq 5 con la quale viaggiò per 19 giorni tra la sua residenza in Liguria e Capo Finisterre, in Galizia (leggi). E pochi mesi fa ci raccontò un anno di viaggi casa-lavoro in sella alla sua moto elettrica Zero SR. Questa cronaca del suo viaggio in Provenza è la decima puntata della serie “Ricarica in vacanza”: in basso i link alle puntate precedenti. Chi volesse raccontare il suo viaggio, può inviare testo e foto a info@vaielettrico.it .

                                              di Tiziano Fasolini

Ed eccoci ad un’altra avventura, questa volta In Provenza a bordo della nostra Hyundai Kona EV, la nostra “Konny” con un nuovo treno di gomme estive: Goodyear Efficient Grip classificate in Classe A sia su asciutto che su bagnato in taglia XL ed ottimizzate per le auto elettriche.

Cambio le gomme, mi cambia la vita

Da subito si vede la differenza con le Nexen montate come prima dotazione.
Le nuove gomme risultano essere da subito molto scorrevoli e con ottima tenuta di
strada (testate solo su asciutto per il momento).
Il rumore mi sembra essere allineato a quelle di altre marche, l’omologazione riporta 91
db.
La spalla mi sembra meno dura rispetto ad altre gomme (es. Michelin) ma non crea un
grande effetto “deriva” soprattutto in curva.

L’andata: 290 km, con ricarica facoltativa

Partiamo giovedì 7 luglio dalla nostra base in Liguria alla volta di La Roque d’Antheron
in Provenza dove abbiamo affittato una casa con box (dettaglio che ha fatto la
differenza).
Partiamo in quattro adulti con quattro trolley, due borsoni, e….non so cosa altro ho
caricato…. Abbiamo il 91% di energia e, come in ogni viaggio, mi affido sempre alla
“supervisione” di PCC (Power Cruise Control) che in questi casi è il nostro insostituibile
compagno di viaggio.

Tiziano Fasolini e la compagna Karin

Sereni di arrivare a destinazione senza caricare (290 km di tratta) decidiamo di sfidare la
terra francese con un caffè e fare quattro passi per sgranchirci le gambe dopo circa 2,5
ore di viaggio. Intanto ne approfitto per un refeel anche alla nostra Konny caricando
nella stazione Ionity dell’area di servizio di Cambarette Nord (Brignoles): 25 minuti di sosta con l’auto che aspetta noi e si riparte. Arrivati a destinazione dopo
un’altra ora di auto.

Casa vacanza con box: si ricarica di notte

Giusto il tempo di lasciare i bagagli, prendere le chiavi della casa e siamo di nuovo per
strada per la prima tappa del nostro tour in Provenza in Kona EV: Roussillon e la Valle D’Ocra un borgo antico arroccato su un promontorio che nasconde una valle i cui colori sono unici.
Torniamo a casa e finalmente ci rilassiamo per la cena. Ovviamente colgo l’occasione per
ricaricare anche la nostra Konny perché il giorno dopo ci aspetta una nuova giornata di
gite alla scoperta di questa meravigliosa regione.

Ed eccoci di nuovo in partenza per il borgo di Gordes e l’Abbazia di Senanque con i
suoi campi di lavanda. Da casa i km che dobbiamo percorrere sono 130 ampiamente caricati durante la notte.
L’abbazia è un gioiello incastonato in una piccola valle ed immerso nel viola della
lavanda direttamente coltivata dai monaci (pochissimi rimasti).
Rientriamo a casa la sera dove rimettiamo in carica la nostra Kona, il compito di oggi è
stato davvero facile.

Avignone, colonnine nel parcheggio

Il giorno successivo ci aspettano altri 140 km la destinazione è Isle sur la Sorgue e
l’affascinante Avignone che merita assolutamente una visita.

Il Palazzo dei Papi ad Avignone: Il parcheggio è dotato di impianto di ricarica per auto elettriche

Nel parcheggio sotto il palazzo dei Papi c’è la possibilità di parcheggiare e ricaricare
(entrambi a pagamento). Noi non abbiamo bisogno della ricarica perché abbiamo
autonomia più che sufficiente a rientrare secondo PCC e così è stato.

Nuovo giorno, nuova sfida, nuova avventura, questa volta più impegnativa per tutti: un
viaggio a Valensole e alle Gole del Verdon uno spettacolo davvero incredibile dove la
natura si mostra in tutta la sua bellezza e maestosità.
Siamo passati da un paesaggio d’altopiano con forti colori contrastanti tra il viola della
lavanda in tutte le sue sfumature, accanto a campi dorati di grano con lo sfondo azzurro
del cielo ad un paesaggio completamente diverso costituito da un lago azzurro e da un
fiume che ha scavato gole molto profonde lasciando i segni dei millenni.
Una strada che vi consiglio ed un’esperienza unica.
Partiti da casa con il 100% di batteria e con 281 km da percorrere (andata e ritorno), una bazzecola per la nostra Konny che ci permette di non caricare mai durante il viaggio
anche se abbiamo incrociato alcuni punti di ricarica.

Consumi e costi: il bilancio della vacanza in Provenza

Torniamo a casa e le prestazioni del giorno indicano una media di consumo di 14,3
kw/100 km con un tempo di percorrenza di 5 ore e 42 minuti). Ancora una volta
approfittiamo del fatto di avere il box e l’opportunità di caricare ma questa volta, la
mattina successiva, non abbiamo la possibilità di partire al 100% ed è il giorno del rientro in Italia, alla base in Liguria.
Ci fermiamo a visitare Aix-en-Provence, cittadina molto frizzante anche perché sede di
università che troviamo ancora un po’ addormentata ma è solo questione di poco tempo
ed inizia ad animarsi.
Decidiamo di non caricare durante la sosta anche se ci sono diverse possibilità sia per
strada che nei parcheggi.

Ripartiamo dopo pranzo e, durante il viaggio, decidiamo per una sosta veloce in
autostrada. Ci fermiamo a Vidauban Sud dove c’è una stazione Ionity. PCC ci segnala
che la carica non è necessaria e che saremmo arrivati alla base con circa 7 Kw residui ma approfitto ugualmente della sosta per un veloce refeel.
La media tenuta su questo ultimo viaggio è stata di 16,9 kw/100 km e 247 km percorsi in 3 ore e 6 minuti (effettivi = senza tenere conto della sosta).

Tempi di sosta e velocità di crociera: come una termica

Ripartiamo ed arriviamo a destinazione felici di avere fatto un’esperienza unica
viaggiando ad emissioni 0 e ad un costo (effettivo pagato da noi) che è, a mio avviso,
“una bazzecola”. Due ricariche in autostrada per un costo totale di € 28,05 con 46,44 kw caricati. Ho utilizzato l’abbonamento di Elli (We Charge in collaborazione con VW) che ha tariffe convenienti sulla rete Ionity.
Se aggiungiamo il costo di ricarica prima di partire per la Provenza con la nostra Kona EV  (dopo il trasferimento da Milano alla Liguria) arriviamo a € 50 per un percorso totale di 1.200 km.

Provenza Kona EV
La Hyundai Kona EV

Lo stile di guida è stato assolutamente paragonabile a quello di una termica rispettando i limiti (aiutati dal cruise control adattativo che è mediamente penalizzante rispetto alla guida umana). La performance delle nuove gomme mi ha sorpreso molto, rispetto al treno precedente (Nexus – prima dotazione): la differenza è di circa il 10%, davvero incredibile!!

La grande differenza è stata la possibilità di caricare a casa, durante le ore notturne,
fattore determinante per costi e comodità di viaggio anche se abbiamo incontrato diverse
(ma non moltissime) aree di ricarica. La grande autonomia ed i consumi da record della
nostra Kona hanno poi contribuito al risultato finale a mio avviso davvero notevole.
Siamo pronti per una nuova avventura…

— Le puntate precedenti: qui  In Francia con la Tesla. Qui le colonnine “imprigionate. Qui le disavventure con una Leaf64 kWh. Qui Umbria-Capo Rizzuto in Volkswagen ID.4 (foto). Qui in Francia con la Zoe. Qui: Stefano e le troppe colonnine fuori uso. Qui: trovare la ricarica è una caccia al tesoro. Qui: un principiante elettrico da Roma alla Sicilia. Qui: la Slovenia in Kona EV: 1.600 km con zero patemi. 

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3 COMMENTI

  1. Per curiosità, perché il cruise control adattativo dovrebbe essere penalizzante rispetto alla guida umana?

    • Mi vien da pensare che sia perché lui non “sbaglia”, nel senso che ha sempre quel minimo di motricità sulle ruote che in una elettrica non permette di rigenerare. Mentre il piede dell’uomo, essendo impreciso, è continuamente impegnato in accelerazioni e rallentamenti (con conseguente rigenerazione) per mantenere una velocità costante. Poi attendo i più esperti per essere corretto, essendo questo un mio pensiero.

  2. Adoro quelle zone e in effetti il modo migliore per visitarle è senza emissioni… o in moto… Complimenti per il resoconto!

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