
In Olanda con la Kona: Maurizio racconta il suo primo viaggio all’estero, con un dettagliato resoconto di spese e consumi (qui a fianco un riepilogo) . Ma spiega anche come è avvenuta la sua “conversione” alle EV. Con una preoccupazione: il suo prossimo viaggio sarà in Calabria, dove la rete di ricarica non è come quella olandese… Ricordiamo che i vostri racconti o quesiti vanno inviati a info@vaielettrico.it
di Maurizio Ruffini
“Avevo letto l’articolo relativo ai servizi su La7 di Formigli, e visto il tenore dei commenti, magari può tornare utile il racconto del mio viaggio. O, meglio, “epopea” come qualcuno ha voluto apostrofare un mio commento on line. Ma non voglio limitarmi a descrivere il viaggio, voglio anche motivare la mia scelta elettrica“.
In Olanda con la Kona: pensavo alla ibrida e invece…
“Ho 57 anni. Quando gli ormoni impazzavano, il mio sogno (e di praticamente tutti i coetanei) era possedere un’AlfaRomeo 75 o una Delta HF, meglio se integrale. In 40 anni di patente ho avuto la possibilità di guidare diverse auto, piccole, medie, grosse, con cambio manuale ed automatico ed anche qualche esperienza in pista. Di conseguenza non si passa all’elettrico senza ponderare attentamente. Dalla mia ho anche la formazione professionale di tecnico elettronico, e di indole sono curioso per tutto quello che il progresso offre. Due anni fa, in famiglia abbiamo deciso che la povera Saxo era giunta a fine carriera. Sono andato in Hyundai per un test drive della Kona ibrida, di cui avevo letto ottimi commenti. Durante il test ho chiesto informazioni anche sulla versione elettrica e qui è successo il contrario di quel che sembra capiti a molti. Non solo non mi hanno sconsigliato l’acquisto, ma caldamente spinto a contattare il collega che si dedica all’elettrica“.

“Anche per me e mia moglie vale il motto “indietro non si torna”
“Detto fatto, organizzato test-drive con la moglie e a fine mattinata uscivamo dalla concessionaria con l’ordine in mano. Sia chiaro, non ho fatto una scelta impulsiva. Sono diversi anni che mi informo su tutto ciò che è inerente la mobilità elettrica ed inoltre ho avuto accesso agli incentivi del periodo. Ma nel caso specifico, dovendo usarla per la maggior parte mia moglie, volevo che fosse convinta anche lei. Solita frase “non tornerebbe più indietro” e garantisco che per me è dura usare l’auto aziendale dopo che il fine settimana hai viaggiato in elettrico. Arriviamo cosi a maggio, dopo 18 mesi e oltre 20.000 km percorsi. Decidiamo, con la scusa di andare a trovare il figlio, di affrontare un viaggio più impegnativo dei max. 500/600 km percorsi in giro per l’Italia. Più che descriverlo ve lo racconto con i numeri, con l’aiuto dei dati che registra l’auto e le varie app di ricarica“.
Quanto ho consumato nei 1.035 km fino ad Amsterdam

“Ho realizzato una tabella che racconta esattamente la durata del viaggio con pause, ricariche e costi vari. Il viaggio è stato assolutamente confortevole, grazie anche agli ADAS di cui ormai sono dotate le auto di ultima generazione, e alle pause indispensabili, sia per l’auto che per me. Sono arrivato in tempo per godermi la serata con mio figlio, non sicuramente riposato, ma neanche sfinito. Le tabelle sono semplici ed assolutamente reali, non ho arrotondato o falsato alcun valore. La prima pausa di ricarica è stata l’unica che mi ha dato problemi, dopo pochi minuti di ricarica mi ha sganciato e non mi ha più permesso la ripartenza della carica. Il tempo impiegato per raggiungere Amsterdam è stato simile a quello stimato da Google, escluso le pause. La vacanza è stata di 5 giorni. L’andata diretti fino ad Amsterdam, mentre il ritorno con una tappa a Strasburgo, che merita di più di un solo pomeriggio di visita.
In Olanda con la Kona: l’EV è per molti, non per tutti

So cosa mi aspetta quando i possessori di fantastiche auto diesel da 30km/l a 160 Km/h di media e vescica di ferro, vedranno i numeri e commenteranno. Ma si ricordino che la Svizzera è tempestata da autovelox. In Germania non tutte le autostrade sono libere e non solo, anche loro fanno le manutenzione, con conseguenti code. Avevo il cruise control adattivo impostato a 120 Km/h. Non è stata una scelta legata ai consumi, ma è il valore abituale che utilizzo da quando ho auto con il cruise control. Ho utilizzato l’app ABRP come consigliere, ma mi sono fermato quando volevo: arrivavo sempre dove l’app aveva pianificato la pausa con più carica del previsto. Conclusione l’elettrico non è per tutti, soprattutto acquistarlo senza incentivi, ma è sicuramente adatto a molti. Il prossimo viaggio è programmato in Calabria a Capo Vaticano, più lontano di Amsterdam, 1.300 Km. La Calabria è la regione peggio servita come colonnine, vedremo.
— Leggi anche: viaggi lunghi in elettrico? Michel in Tesla ha fatto 6.500 km. E se vuoi far parte della nostra community, iscriviti gratuitamente a newsletter e canale YouTube
TAG: in Olanda con la Kona
Carissimi elettromobilisti che state programmando le costre vacanze con l’auto elettrca,
approfitto di questo articolo per segnalare che in Francia le installazioni di stazioni di ricarica nelle aree di servizio autostradali stanno procedendo a buon ritmo. Bisognerà attendere il 2023 per completare tutti i cantieri e vedere i risultati. Anche in Francia spesso i lavori vanno a rilento, ma nei prossimi mesi si dovrebbero già vedere qualche risultato.
Inoltre il concessionario VINCI, che gestisce le autostrade del sud-est, nelle aree di servizio più affollate sperimenterà nei mesi di Luglio e Agosto l’installazione di colonnine ultra-fast mobili e la creazione degli spazi per gli elettromobilisti, vedi: https://www.auto-infos.fr/article/pour-faciliter-la-recharge-electrique-vinci-autoroutes-lance-ulys-electric.251192. In questi spazi, ci dovrebbe anche essere qualcuno che controlla il funzionamento delle colonnine e aiuta chi dovesse avere difficoltà (ad esempio per attivare la carica). Se vi capita di essere in vacanza nel sud-est della Francia, in Luglio e Agosto, le aree di servizio da considerare sono:
lungo la A7, Saint-Rambert-d’Albon Ouest, Montélimar Est, Montélimar Ouest e Morières;
lungo la A8, Vidauban Sud.
Buone vacanze insieme alla vostra auto elettrica.
L’importante è che nelle aree di ricarica mettano ristoranti, bar, e perchè no anche qualche pasticceria che non guasterebbe di certo.
Lungo le autostrade Francesi, ho personalmente utilizzato 6-7 di aree di servizio equipaggiate con colonnine ultrafast e confermo che hanno tutte il ristorante ed il bar.
A mio giudizio i ristoranti degli autogrill in Italia sono migliori di quelli in Francia. Ma questo è un argomento per i forum dedicati alla ristorazione…
È parecchio tempo che seguo vaielettrico e soprattutto m’interessa no le esperienze reali ,e più leggo anche le esperienze “positive” e più mi convinco che l’elettrico non va bene per le mie esigenze.
E ci mancherebbe. Ognuno ha le proprie esigenze.
Fortunatamente si è fatta una idea realistica a suon di “sentito dire” da chi avevo titolo, almeno.
Con la speranza che presto le sue esigenze siano coperte, ci si legge qui e là!
Spiegaci perché Michele, ci hai messo la curiosità. Quella di Maurizio non è malvagia, lui è contento, ma raccontaci le tue esigenze (e se hai in teoria la possibilità di ricarica a casa o lavoro).
Auto che vanno bene per il cazzeggio.
Eh lo so, non fanno più macchine per veri uomini, quelli col tetraetile nei reni.
Succede da quando non ci sono più alcune stagioni, tipo l’inverno. E non piove, governo onesto.
(Dedicata a coloro che vedono anziché guardare)
@Biagio, quindi cosa proponi? Non dirmi di lasciare tutto come è oppure idrogeno, perché sono due storie che oggi non vanno bene a molti come non vanno bene le EV per te.
Non capisco questo attacco ai dieselisti con vescica di ferro. Hai un’auto elettrica di cui sei felicissimo e tanto basta. Ci viaggi bene, ti costa poco al km e sei soddisfatto dell’acquisto fatto. Direi che questo basta e avanza.
Per i tempi non viverla come un attacco personale, è un dato di fatto che con la elettrica si allungano. Io a 18 anni ho fatto l’autobahn a 150 km/h fissi con una Twingo da 58cv e dovevo scansarmi continuamente perché c’erano tanti tedeschi più veloci di me. Google Maps, considerando il traffico in tempo reale e i limiti di velocità, per Verbania Amsterdam dice 10:29 (e io faccio sempre meglio di Google Maps), tu ce ne hai messi 14 quindi sono più lunghi di oltre un terzo. Il viaggio ha previsto una pausa notturna, quindi è stato spezzato a metà: col diesel si sarebbero potuti fare 2 viaggi da 5:15 ognuno con una sola pausa vescica per viaggio per chi proprio non la tiene, senza impatti significativi sulle medie.
Ma questo non è un attacco all’elettrico, è una semplice presa d’atto che con l’elettrico devi viaggiare a 120 km/h anche su autostrade senza limiti di velocità e impieghi almeno un +33% di tempo sui viaggi lunghi per via dei tempi di ricarica. Diversamente quando ci saranno le auto che ricaricheranno a 500 kW o a 1 mW dovremo scrivere che non cambia nulla. Questo non toglie nulla all’elettrico, non è un attacco e ha comunque molto senso acquistare un’auto elettrica perché per gli spostamenti quotidiani va molto bene, a patto di avere la possibilità di potersene permettere una.
Comunque grazie per la tabella con i dati, ottimo lavoro.
ciao Enzo, non volevo attaccare i dieselisti, Io stesso ne guido una tutti i giorni, volevo essere ironico. Quando vengono pubblicati racconti di viaggi cosi lunghi c’è sempre qualcuno che fa paragoni, se posso dire un pò tirati. Riguardo hai tempi di percorrenza, sinceramente pensavo di fare meglio ma ho trovato parecchio traffico e lavori in corso, ma ho trovato anche tratti liberi dovrei avrei potuto “correre” e non l’ho fatto. Per il ritorno sicuramente le 2 tappe le facevi tranquillamente con un pieno ciascuno e volendo, senza pause.
Grazie per la risposta. Un abbraccio grande, sperando di entrare a fare parte presto anche io della famiglia degli “elettrici”. Magari con una mg cyberster
Caro Enzo, con tutta franchezza, il fatto che lungo le autostrade tedesche non ci siano limiti di verità mi sembra il desiderio degli italiani che è solo un sogno. Mi potresti dire lungo quale autostrada tedesca hai viaggiato di recente e non hai trovato i limiti di velocità?
Ho vissuto a Monaco di Baviera tra il 2000 e il 2006. In quel periodo lungo le autostrade che circondano e partono da Monaco hanno installato pannelli luminosi che presentano limiti di velocità variabili a seconda delle condizioni meteorologiche e del traffico. Inoltre, sulle strutture di supporto dei pannelli ci sono anche gli autovelox con soglie di intervento consistenti con il limite di velocità indicato dal pannello luminoso. Lungo la tratta Monaco-Kufstein, più volte ho trovato il limite del 90 km/h, anche con traffico apparentemente scorrevole, perché 30 km più avanti cominciava a formarsi una coda. Sulla stessa tratta ho trovato i cartelli spenti (ovvero nessun limite) solo dopo le 23:00. Ma, li ho anche trovati in funzione alle 6:30 del mattino. Uno dei mei cognati prese la multa con il limite di 110 km/h. La multa arrivò al suo indirizzo in Italia con 3 pagine di documenti scritti in tedesco e una pagina con 10 righe scritte in Italiano che descriveva le istruzioni su come pagare la multa tramite bonifico su un conto presso una banca italiana!
Chiedilo al proprietario della Bugatti che qualche mese fa ha superato i 400 km/h in autostrada documentando il tutto con un video messo in rete. L’hanno processato per questo e l’hanno assolto perché non aveva commesso alcun reato. Trovi tutta la storia cercando su Google. Inoltre quando alcuni politici hanno provato a proporre una legge per introdurre un limite di velocità sulle autostrade tedesche, non credo che ad affossarla siano stati gli italiani che vivono Italia ma gli stessi tedeschi…
La fortuna ha voluto che ci fossero tutte colonnine ad alta potenza , che dovrebbe diventare uno standard secondo me
Il costo di acquisto, come detto dal nostro amico , ma non solo da lui , non è ancora alla portata di tutti, anche con gli incentivi.
Anche il costo a km mi sembra adeguato anche se ancora un po’ alto .
Io ho una Panda a metano e in questo periodo percorro circa 24 km con un kg di metano ( 1,364€/kg diviso 24 km/kg , il costo è circa 0,056 contro 0,82 ) . Comunque un ottimo risultato.
grazie Carmine, è vero fare viaggi lunghi appoggiandosi alle colonnine fast e costoso e riduce se non annulla i risparmio rispetto ad altre alimentazioni, però considera che sono disponibili formule di abbonamento che riducono i costi per chi usa abitualmente le ricariche fast, non è il mio caso, ricarico a casa al 80% ,un pieno, circa 400Km mi costa 12€.
Bel viaggio complimenti! Avrei detto peggio per i tempi di ricarica, comunque oltre al necessario fisiologico ma quantomeno solo un oretta e rotti in più del minimo indispensabile (calcolando vesciche a bordo dal normale funzionamento hehe ovvio che con bambini etc sarebbe cmq maggiore la pausa forse più delle due e rotti ore utilizzate)
Avrei sperato meglio sui tempi di percorrenza invece, avendoci messo quasi 2h in più (ahimè ora waze mi è impallato e non riesco a vedere da Verbania ma se da me son 2h esatte da te sarà qualcosa meno), direi a spanne una velocità media sui 100, per carità magari avrebbe comunque tenuto quella velocità di crociera ma son cmq un 4h tra andata e ritorno ( se non ci fosse stata la deviazione ovviamente)
Una curiosità, riguardo al prezzo di 59 cent al kwh presumo tutti in autostrada, erano in Italia o all’estero? Che fin ora tutti parlano di 79 cent per le ultrafast autostradali e mi chiedevo se fosse cambiato qualcosa che mi son perso
Hai notato differenze “a pelle” nel vivere l’elettrico prima in Italia e poi all’estero? Non so tipo l’effetto che fa entrare in Svizzera e vedere strade ben tenute pulitissime etc hehe
Cmq alla fine è costato quanto un biglietto aereo ar per una persona, non è male cmq avendo poi l’esenzione da un noleggio in loco per gli spostamenti, col termico anche avendo un’auto che non sia energivora dubito avrei speso meno di 280€ (a 130) a 100 all’ora stando alto sul consumo reale ne avrei spesi solo una ventina in meno ma probabilmente non sarei arrivato altrettanto sereno all’arrivo, conti alla buona son solo considerazioni che ognuno può vedere come vuole, se non altro abbiamo visto che avendo tempo in vacanza si può fare senza particolari grane o ritardi eccessivi rispetto al pianificato per imprevisti assurdi, ora ci rimane lo stress test degli esodi estivi hehe
La velocità di ricarica media effettiva, se ci fai caso, è di 50 kW/h, nonostante le ricariche in DC a colonnine ben più potenti. Mi aspetto che altri modelli facciano meglio sulla velocità di ricarica…
Caro Enzo, il powertrain della Kona elettrica non è mai stato aggiornato significativamente e anche nei modelli più recenti è simile a quello del modello di lancio nel 2018. Io possiedo il modello precedente a quello commercializzato oggi e la potenza massima di ricarica non supera mai 72-74 kW per una decina di minuti. Nell’intervallo 20-80% di carica della batteria, la potenza di carica media che ho constatato è di circa 60 kW. Modelli di simili dimensioni, lanciati più di recente sul mercato da altri costruttori (esempio VW iD3 e Renault Megane E-Tech) permettono potenze di carica più elevate. Ma, si sa, per le auto elettriche la migliore è quella del prossimo anno, e a un certo punto bisogna prendere la decisione se cambiare auto o posticipare l’acquisto. Io lo feci nel 2020 e non me ne sono pentito, anche perché i miei viaggi più lunghi (in un giorno) sono al massimo di 700 km.
In confronto con modelli di simili dimensioni prodotti dalla concorrenza, i vantaggi che ho apprezzato per la Kona sono il rapporto prezzo/qualità, i 5 anni di garanzia su tutto il veicolo, l’ottima efficienza energetica e la buona capacità della batteria (mi riferisco al modello da 64 kWh.
P.S. Complementi a Maurizio per il suo viaggio e grazie per la relazione dettaglia.
Ciao Xardus, grazie. Si i tempi di percorrenza sono stati più alti del previsto, ma ho trovato veramente parecchio traffico soprattutto in svizzera e diversi lavori in corso e non ho sfruttato i tratti tedeschi sena limiti di velocita per recuperare il tempo perso, non mi interessava. Un chiarimento sui costi, la disponibilità di colonnine fast in autostrada e fuori è davvero notevole e soprattutto c’è scelta, spesso ho trovato stazioni di ricarica con diverse opzioni di scelta, contemporaneamente colonnine ultra fast tipo Joniti a 0,79/0,89 8 dipende che tessere/app usi, ma anche colonnine da 75Kw a 0,58 e la kona non va oltre i 70KW/h. di conseguenza era inutile spendere di più. Infine, si quando varchi il confine con la svizzera non puoi non notare la differenza…..
Pensate quando oltre al risparmio dato dai consumi della ricarica, ai tagliandi che non paghiamo e alla manutenzione quasi assente, avremo anche le autostrade scontate del 50 % come da direttive europee volte a incentivare l’elettrico. Io poi ricaricando alla LIDL e usando vari sconti ho speso si e no 100 euro per percorrere 21.000 km. Elettrico tutta la vita 😀
Oh vedrai che lentezza per adeguarsi, faranno orecchie da mercante come con le accise sul gasolio? Speriamo di no.
Le autostrade scontate mi par una roba un po’ senza senso, le elettriche usurano asfalto tanto quanto le termiche, occupano spazio tanto quanto, in caso di incidente causano gli stessi problemi, si potrebbe dire che essendo più pesanti creano alla lunga più problemi su strutture sensibili, casomai è probabile nel tempo qualcuno affamato di margine si inventi una sovratassa per finanziare gli adeguamenti, colonnine e una futura autostrada elettrificata
Eh ma non dico che si debba fare come in California con le corsie riservate alle elettriche però le elettriche vanno mediamente più piano (così dice qualcuno) ma la questione principale restano le emissioni e i consumi, almeno la metà di energia consumata dalle elettriche, emissioni ridotte e nulle allo scarico per le elettriche. Nel momento in cui devi premiare chi inquina meno diventa razionale spostare i costi su chi inquina di più. È per quello che non bisognerebbe fare troppo i ragionieri con i costi tra auto termiche e elettriche, in particolare per chi vuole tenere il mezzo per molti anni, perché non sappiamo quanto potrebbe essere svantaggioso essere proprietari di auto inquinanti tra 5 o 10 anni.
Non si parla più di presentazione,di meccanica del piacere di guida,ma solo della sindrome da ricarica,tutto è condizionato dalla ricarica…..che finaccia !!!!
Penso che sia più stancante segnarsi tutti i dati per fare la tabella che fare il viaggio, che con un elettrica si spende meno si sa è che il viaggio diventi più lungo di 2 o 3 ore anche, il problema sono i viaggi x lavoro con tempi ristretti non le vacanze secondo me
mah, io uso Fuelio, app gratuita che usavo con la Ford Fiesta prima
e ora con la Zoe: pratica, facile da usare,
mi ha permesso di capire se potevo permettermi il passaggio all’elettrico
Ma in realtà tutti mi sono segnato solo gli orari, per il resto è tutto registrato dall’auto e dalle app di ricarica, anzi in realta non ci ho pensato, ma credo che gli orari li potevo prendere da Google.
🍿🍿🍿🍿🍿🍿🤭
Vabbè, senza commentaccio becero allora cancellate anche i Popcorn, non servono più… 🤭🤭🤭
😂😂😂
Non ho mai dubitato del fatto che con un BEV si possa girare in Europa. Del resto già nel lontano 1965 ci fu chi andò a Capo Nord in Fiat 500, e c’è chi ha attraversato l?’talia da Nord a Sud con un Ciao Piaggio. Però, salvo esigenze particolari, ritengo che per i lunghi tragitti siano molto più pratici e comodi treno ed aereo, eventualmente ricorrendo al noleggio in loco di un’auto, se necessario. Così come oggi i BEV non sono adatti a tutti, così l’auto non è sempre il mezzo migliore per ogni tipo di spostamento. Il progresso è anche questo: scegliere per ogni spostamento il mezzo più idoneo
Signor Roberto, sono pienamente d’accordo con quello che dice. Io vado spesso in UK! Preferisco l’aereo, andata e ritorno costa meno delle autostrade italiane, francesi e del traghetto solo andata! In 3 ore arrivo, 8€ per il pulman A/R da casa in aeroporto e 13 sterline A/R Gatwick Croydon. Non mi serve, ma se dovesse servirmi l’auto la affitto con 13 sterline al giorno, ma l’underground di Londra è abbastanza efficiente, ricarico la Oyster card all’occorrenza e vado dove mi pare. Io ho una EV, la più economica che c’è sul mercato, che sarà magari brutta, o sarà pessima, ma a me sta bene così e con il fotovoltaico faccio il pieno a costo zero! Comunque, ogni cosa, auto inclusa, è soggettiva! Quel giorno che l’INPS mi porterà la pensione al pari della pensione di un politico italiano, forse pondererò l’acquisto di un auto da 45000€. Per il momento, mi faccio bastare quello che ho e che mi posso permettere.
E’ un vero piacere leggere ogni tanto commenti equilibrati e di buon senso come il suo. Se posso comunque darle un modesto suggerimento, non acquisti un’auto da 45000 euro, neppure se avesse i redditi di cui parla. Non ne vale proprio la pena: si può avere lo stesso servizio con molto meno e rendiamo un utile servizio al pianeta ed alle generazioni future, risparmiando qualche tonnellata di CO2 per la costruzione dell’auto. Parlo sulla base di dati concreti: basta che guardi sul sito del TCS l’impronta ecologica dei vari BEV
Si Antonio, segua il consiglio di Roberto, ma non si limiti alle sole Bev. Controlli anche le ICE, mi raccomando. E se vuole una sintesi legga qui: https://gripdetective.it/news/vettura-elettrica-tcs-continua-a-progredire: il Tourign Club svizzero scrive che le elettriche sono sempre più ecologiche delle termiche e anche meno costose, calcolando il Total cost of Ownership (TCO). Quindi è vero: si può ottenere lo stesso servizio con molto meno e risparmiando qualche tonnellata di CO2, ma solo viaggiano in treno o in bicicletta.
Ripeto quanto già detto, con la speranza che il mio pensiero le risulti più chiaro: “Il progresso è anche questo: scegliere per ogni spostamento il mezzo più idoneo”. Non sempre l’auto privata, di qualunque tipo e motorizzazione, lo è
La penso esattamente come lei
Mi spiace ma qui credo si stia esagerando con l’estremizzazione.
E’ un ragionamwento un po’ triste… perchè bere caffè quando si può bere acqua, perchè con omprare la casa che ci piace quando possiamo di sicuro vivere in un container, perchè avere internet quando possiamo coltivare la terra?
Non tutto puo’ ridursi ad un simile concetto. Se non ci fossero state le auto costose da 100+ mila euro non ci sarebbe stata probabilmente la rivoluzione elettrica in atto.
Ogni tanto dobbiamo toglierci anche delle voglie… ci hanno già messo al mondo TUTTI contro la nostra volontà, che vogliamo fare? Piangerci addosso e vivere come amebe o goderci un po’ la vita, magari nel contempo cercando di inquinare il meno possibile senza però privarci di qualcosa che ci piace?
Altrimenti, signori miei, l’alternativa è il suicidio di massa.
Che è l’unica via per salvare il pianeta, ma solo lui, senza razza umana sopra. E ok che al pianeta poco importa, ma sarebbe un peccato diciamo… 🙂