In Italia i distributori restano arroccati sulla benzina. In autostrada e fuori, salvo poche eccezioni. All’estero è tutta un’altra storia: se il cliente vira sull’elettrico…
In Italia tutto tace, in Germania 100 ricariche anche Aral
Jeff Bezos, il fondatore di Amazon, ripete spesso che “chi scommette contro il futuro è destinato a perdere i suoi soldi”. Ma i distributori di carburante in Italia si ostinano a fare proprio questo, facendo spallucce davanti a un trend che si afferma in modo chiaro in tutta Europa. All’estero è tutta un’altra storia, sono le stesse compagnie petrolifere ad investire pesantemente per dotare almeno le stazioni più importanti di ricariche fast. Shell e Total sono in prima fila in questa riconversione.
E la stessa Enel, attraverso la controllata Endesa, riesce a installare in Spagna e non in Italia : 78 punti di ricarica in 39 stazioni di servizio della catena GasExpress. Ora è la volta di Aral ad annunciare che entro i prossimi 12 mesi sono in arrivo 100 punti di ricarica rapida nelle sue stazioni di rifornimento tedesche.
Le nuove stazioni integrate nella rete Hubject
Aral ha pianificato la diversificazione nell’elettrico pr gradi. Prima ha completato un progetto-pilota per la ricarica ad alta potenza con l’apertura di 5 parchi di rifornimento. E l’espansione continuerà anche dopo le 100 stazioni in arrivo, dato che è già previsto in un prossimo futuro di servire “diverse centinaia di località “.Le ricariche Aral forniscono energia solo da rinnovabili ed erogano con una potenza fino a 350 kW, con  connessioni CCS e CHAdeMO. “Vogliamo essere un fornitore leader di stazioni di ricarica ultraveloci. E, in quanto leader di mercato nelle stazioni di rifornimento tedesche, siamo un punto di contatto ideale“, mette in chiaro Patrick Wendeler, top manager di Aral. Le prime installazioni saranno operative tra poche settimane a Wuppertal e Wollin,nel Brandeburgo. Tutte le ricariche Aral  saranno integrate nella rete Intercharge diHubject, collegata a card e app di operatori di tutta Europa, tra cui Enel X. Ma in alternativa il pagamento può essere effettuato anche utilizzando una carta di debito, una carta di credito o Paypal.Â
Su Hubject non c’è solo Enel X come giustamente dite ma anche diversi altri operatori italiani. Sarebbe utile fare informazione allargando gli orizzonti e non limitandosi all’ex monopolista come spesso vedo da queste parti.
Enel X ci ha comunicato di essere entrato in Hubject, se Repower facesse altrettanto…È un po’ fastidiosa questa ironia su una presunta nostra vicinanza all’ex monopolista, se la poteva risparmiare.
Se permette, Enrico, quella che lei chiama ex monopolista è una eccellenza italiana (e sono poche), una multinazionale leader mondiale nelle energie rinnovabili. In Italia ha installato e gestisce oltre la metà degli impianti di ricarica. Allargare gli orizzonti va bene, ma senza ignorare il peso specifico dei diversi attori.
Ma la Germania così e cosà … BS! già le hanno In Slovenia e noi qui a discutere di quanto siamo bravi e belli, se non fosse per il covid sarei già andato a farmi un giro per provarle!
Eh ma noi siamo quelli che hanno le “eccellenze”, che inventato tutto, che hanno fatto scuola al mondo… Siamo quelli che vivono di passato e di nostalgia, quelli della “Dolce vita”… Siamo diventati uno stereotipo di noi stessi, e all’estero ci vedono così…
Siamo quelli che, vero, raggiungiamo anche un buon risultato, poi passa il tempo e dormiamo sugli allori, ma poi quando è ora di cambiare o innovarsi: “…abbiamo sempre fatto così..!”
L’esempio è cosa sta succedendo ora con l’auto elettrica… “..lavatrici con le ruote..”, “..preferisco il suono del mio motore..”, “..sono giocattoli..”, “..cessi di auto..”, “benzina a vita..”.
Pregiudizi e preconcetti vari, basti leggere i vari commenti sul web quando se ne parla.
L’ho capito anche io che non ne possiedo una che questo sarà il futuro, e comunque ora siamo agli inizi che fanno ben sperare. Con questo non dico che le auto endotermiche debbano sparire subito, avranno ancora da dire, magari con sistemi più performanti di abbattimento di emissioni. Ed è anche capibile che le EV, per un motivo o per l’altro, ancora non sono alla portata di tutti.
Come sempre noi italiani, dobbiamo sempre aspettare (causa forti lobbies) per poi rincorrere faticosamente per recuperare il tempo perso..!
Se siamo “polli”, mica è colpa delle lobby.
Diciamo che siamo dei “faciloni”. Basta che uno gridi “al lupo, al lupo!”, oppure “invasione, invasione!” e noi ci caschiamo. Con la nostra selva di norme che si contraddicono, con i tribunali che si pestano i piedi, cone le forze di polizia doppioni che a volte si sparano tra di loro, con il sospetto per tutto cioò che è scienza e tecnologia, rendiamo agevole il lavoro delle lobby. Mi domando perché non usino più le perline.
Su Hubject non c’è solo Enel X come giustamente dite ma anche diversi altri operatori italiani. Sarebbe utile fare informazione allargando gli orizzonti e non limitandosi all’ex monopolista come spesso vedo da queste parti.
Enel X ci ha comunicato di essere entrato in Hubject, se Repower facesse altrettanto…È un po’ fastidiosa questa ironia su una presunta nostra vicinanza all’ex monopolista, se la poteva risparmiare.
Se permette, Enrico, quella che lei chiama ex monopolista è una eccellenza italiana (e sono poche), una multinazionale leader mondiale nelle energie rinnovabili. In Italia ha installato e gestisce oltre la metà degli impianti di ricarica. Allargare gli orizzonti va bene, ma senza ignorare il peso specifico dei diversi attori.
Ma la Germania così e cosà … BS! già le hanno In Slovenia e noi qui a discutere di quanto siamo bravi e belli, se non fosse per il covid sarei già andato a farmi un giro per provarle!
Eh ma noi siamo quelli che hanno le “eccellenze”, che inventato tutto, che hanno fatto scuola al mondo… Siamo quelli che vivono di passato e di nostalgia, quelli della “Dolce vita”… Siamo diventati uno stereotipo di noi stessi, e all’estero ci vedono così…
Siamo quelli che, vero, raggiungiamo anche un buon risultato, poi passa il tempo e dormiamo sugli allori, ma poi quando è ora di cambiare o innovarsi: “…abbiamo sempre fatto così..!”
L’esempio è cosa sta succedendo ora con l’auto elettrica… “..lavatrici con le ruote..”, “..preferisco il suono del mio motore..”, “..sono giocattoli..”, “..cessi di auto..”, “benzina a vita..”.
Pregiudizi e preconcetti vari, basti leggere i vari commenti sul web quando se ne parla.
L’ho capito anche io che non ne possiedo una che questo sarà il futuro, e comunque ora siamo agli inizi che fanno ben sperare. Con questo non dico che le auto endotermiche debbano sparire subito, avranno ancora da dire, magari con sistemi più performanti di abbattimento di emissioni. Ed è anche capibile che le EV, per un motivo o per l’altro, ancora non sono alla portata di tutti.