In Giappone salpano sulla nautica elettrica i “grandi”. Con e5 Lab. Una joint venture con quattro compagnie. A iniziare dal gigante Mitsubishi insieme a Asahi Tanker, Exeno Yamamizu e Mitsui O.S.K. Lines. Entro il 2021 la prima nave elettrica.
La sfida di e5 Lab va oltre il varo della nave cisterna che entrerà in servizio nella baia di Tokyo nel 2021. Questo gruppo industriale vuole realizzare la conversione in elettrico delle migliaia di navi presenti in Giappone. Chiaro l’obiettivo: “e5 Lab promuoverà attivamente l’elettrificazione delle navi costiere ed oceaniche”. Si vuole prendere il largo dalla costa e solcare tutti i mari del mondo a zero emissioni.
Abbattere del 50% le emissioni
Anche una battaglia contro l’inquinamento quella della joint venture che mira a realizzare una piattaforma tecnologica che tenterà di ridurre del 50% le emissioni nocive. La mission sposa gli obiettivi dell’Organizzazione Marittima internazionale (IMO) ovvero le emissioni annuali devono scendere entro il 2050 alla metà dei livelli del 2008.
In Giappone la nave cisterna
Il primo prodotto fisico sarà la nave cisterna destinata alla baia di Tokyo. I dati tecnici sono ancora riservati, ma si parla dell’utilizzo di batterie di “grande capacità” e l’imbarcazione navigherà esclusivamente in ambiente costiero.
Il Giappone punta su rinnovabili
Come si vede nella foto i motori elettrici ed i sistemi di bordo devono essere alimentati con energie rinnovabili. Un traguardo da tagliare seguendo i cinque concetti guida alla base del progetto: Elettrificazione, Ambiente, Evoluzione, Efficienza ed Economia.
Motori: due POD più elica
Dal video pubblicato nel sito della Mitsubishi emerge che ci saranno tre elementi principali ed indipendenti del sistema di propulsione. Due POD con rotazione a 360 gradi più un’elica trasversale.
Sensori, big data ed automazione
Una forte attenzione sarà riservata alle soluzioni smart per il piccolo equipaggio, in particolare si punta sui sensori per la manutenzione, poi l’ uso intensivo dei big data. Il lavoro delle quattro compagnie mira ad elaborare uno standard e in questo modo “aiutare a sviluppare un modello di crescita sostenibile nel settore”.
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