In elicottero elettrico Roma-Fiumicino: vi fiderete?

In elicottero elettrico da Roma a Fiumicino: non è più fantascienza, ma un volo-taxi regolare che partirà dal 2024, con il Volocopter. Vi fiderete a prenderlo?

in elicottero elettrico
Giampiero Massolo di Atlantia con alle spalle il Volocopter.

In elicottero elettrico: 20 minuti di volo dalla città all’aeroporto

Quello che ormai è più di un progetto è stata presentato ufficialmente a Roma da Atlantia la società dei Benetton che gestisce lo scalo della capitale. Il volo richiederà 20 minuti e Atlantia conta poi di estenderlo agli altri scali che ha in gestione. Ma c’è da chiedersi quale sarà l’accoglienza della potenziale clientela nei confronti di un mezzo completamente nuovo per l’Italia. Anche se il Volocopter (questi modelli si chiamano eVTOL)  ha già alle spalle un cospicuo numero di voli di prova. L’evento, con padrone di casa il presidente di Atlantia, Giampiero Massolo, era intitolato non a caso Un viaggio nel futuro – The Vertiport experience in Rome. “Crediamo che la sostenibilità non vada affermata solo a parole, ma sviluppata come metodo di lavoro nel quotidiano per migliorare la qualità della vita delle persone“, ha detto Massolo. “È quello che facciamo cercando di innovare sempre nelle nostre attività e investendo in tecnologia nelle attività future. Il Volocopter riassume, credo bene, questo metodo e questa ambizione“.

in elicottero elettricoAllestito un vertiport, per i voli a decollo verticale

Durante l’evento il Volocopter ha dato un saggio delle sue potenzialità, volando a 40 km/h per 5 minuti a 40 metri di altezza, su una traiettoria di volo a “figura 8”.  Christian Bauer, top manager di Volocopter, ha elogiato la rapidità con cui a Fiumicino è stata costruita la base per i collegamenti: “In poco più di un anno siamo passati da un accordo a un test di volo in un vertiport operativo”. L’infrastruttura, il primo vertiporto italiano, occupa un’area di circa 5.500 metri quadrati, con un un hangar coperto e una zona riservata alla ricarica delle batterie. Il Volocopter per trasporto passeggeri ha una velocità massima di 250 km/h (180 km/h quella di crociera). Con l’attuale tecnologia delle batterie, l’autonomia supera i 100 km. Ma c’è da chiedersi quale sarà l’accoglienza del pubblico per un mezzo come questo, a decollo verticale. In particolare il pubblico italiano, sempre piuttosto diffidente nei confronti delle innovazioni.

Visualizza commenti (14)
  1. “Durante l’evento il Volocopter ha dato un saggio delle sue potenzialità, volando a 40 km/h per 5 minuti a 40 metri di altezza, su una traiettoria di volo a “figura 8”.” Non capisco: copre 100 km a 250 orari e la dimostrazione la fa a 40 orari per 5 minuti?

  2. Boh, considerando che il treno ci mette mezz’ora e porta una caterva di persone, questo volocottero non mi pare né conveniente in termini di tempo (dipende anche da dove atterrerà) né ecologico. Forse tireranno fuori la Deneuve dalla camera iperbarica per pubblicizzarlo come un mezzo di trasporto che piace alla gente che piace:)

    Per essere più seri, ho letto un po’ di articoli passati e in taxi ci si mette un po’ meno che in treno e si spendono 50 euro (ma si può salire in due tre passeggeri). Con 100 euro o giù di lì si chiama un buon NCC. Qui si parla di 140 euro per un solo passeggero e 20 minuti (nel 2021 dicevano 15). In futuro forse 4 o 6 passeggeri.

    Mi sfugge il target attuale, perché gli alti dirigenti viaggiano in 2 o 3 ed usano gli NCC ed un normale benestante si accomoda in taxi od in treno senza troppi sbattimenti. Gli elitaxi hanno già una loro clientela premium, ma per distanze di 2-300 km che si percorrono in meno di un’ora, seppure a prezzi non di saldo: questo volocottero non di capisce bene a che serva.

    1. Alessandro D.

      -questo volocottero non di capisce bene a che serva-

      Benchè lo trovi simpaticissimo e per quanto sarei felicissimo di farci un giro, sono d’accordo con lei.

      Anche perchè l’elitrasporto, che per forza di cose risulterà intrinsecamente più caro del treno o del taxi, o ti porta più o meno esattamente dove ti serve arrivare oppure se ti scarica in un qualsiasi posto dove poi dovrai cercarti un taxi… Allora effettivamente “tanto quanto”.

      E guardando Roma dall’alto con google maps non mi pare di vedere tantissimi tetti “adatti” ad accogliere una superficie di atterraggio. Non che ci voglia chissà cosa, ma di sicuro non si può certo fare su coppi, tegole e falde spioventi.

      Nè tantomeno in mezzo al Colosseo…

      Insomma, idea ovviamente suggestiva e tecnicamente molto interessante. un giro ce lo farei più che volentieri. Però sicuramente di gran lunga ancora da “implementare”.
      Sperando, come detto da altri, che la gestione Atlantia sconfessi i suoi precdenti…

      1. L’articolo non lo dice chiaramente ma è ovvio che il “VIP-copter” (quasi quasi brevetto la parola 😉 ) non deve fare concorrenza né ai taxi né tantomeno a treni o autobus / pullman. Non credo che la mancanza di apposite superfici a Roma centro possa essere un problema, potrebbero far partire il velivolo da un angolo di periferia che risponde ai requisiti… magari rimesso a nuovo per “rassicurare” i facoltosi utenti 😉

        1. Alessandro D.

          Guardi Luigi, la prego di non prenderla per “superbia”, ma io la testa dei cosiddetti “facoltosi clienti” la conosco abbastanza bene.
          Se lei li carica su un elicottero a Fiumicino, poi li scarica alla periferia di Roma e per giungere alla loro destinazione finale questi devono farsi un altro quarto d’ora – venti minuti di taxi… per dirla col Dogui: NCS, non ci siamo.
          Anche perchè se spendo, allora voglio fare l’ingresso trionfale dal cielo. ☝️
          A sto punto vince il Merdeces dell’NCC.

          1. Chi cita il Dogui merita sempre il mio apprezzamento:)

            Detto questo, credo che per fare la spola da Fiumicino al centro di Roma ci siano soluzioni migliori anche per i super ricchi (a parte che 140 li può spendere chiunque, se gli gira).

            Questi aggeggi, se venissero omologati per atterrare in spazi cittadini dedicati, sarebbero invece ottimi per brevi gite turistiche sopra le città, ovvero per attività che, con un elicottero normale, hanno limiti più stringenti.

      2. Beh, Ale, questo eVotl è come la Renault Twizy, è inutile ma è il primo di una specie. Tra 20 anni il riccastro di turno che ha la villa in periferia con eliporto in giardino e permesso di volo decollerà dal giardino di casa e ciao poveri, a voi il traffico, a me tutto il cielo. Con autonomie maggiori una cosa è fare dal giardino di casa all’aeroporto di Roma a 200 km/h in cielo andando tra l’altro in linea retta, un’altra è farla in autostrada col tutor e facendo lo slalom tra ID.3 (115 km/h) e tir (110 km/h). Certo qui non c’è l’hostess privata con lo champagne, ma una ragazza a cui far fare il giro vedi che poi la trovi …

  3. Speriamo che i Benetton non facciano la stessa manutenzione che facevano sul ponte Morandi.

    Noi non dimentichiamo.

      1. No Enzo, non dire cose inesatte. ll Volocity di Fiumicino è sempre lo stesso modello di Stoccarda.
        Voilocopter è la marca, ma il modello è quello dell’articolo del 2019.
        Nell’ultima foto è un’altro apparecchio , il Voloconnect

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