Alla concessionaria Renault è tempo di promozioni. Al centro la Renault 5. “E’ Arrivata” recita il claim che invita al test drive e propone la valutazione dell’usato. Ci siamo passati, abbiamo provato l’auto e portato a casa il preventivo con permuta della nostra Zoe di 4 anni.

Quanto vale una Zoe del 2020 con 38mila km? Nemmeno 9 mila euro
Prima abbiamo provato la Renault 5. Ma iniziamo dalla valutazione dell’usato. Siamo rimasti un po’ delusi. La Zoe è del 2020, 37mila km, modello Zen R 110 MY20. In pratica è nuova. Pagata sui 28mila euro – erano anni normali con l’incentivo da 8mila euro – ora la Renault offre 8.855 e 8.955mila euro. Ci si poteva sforzare e offrire almeno 9mila euro. Nella sostanza non cambia niente, ma fanno sentire meglio.
Sulla base di queste valutazioni, ci siamo fatti fare due preventivi. Uno con la versione con batteria da 52 kWh e 410 km di autonomia, la seconda con la batteria da 40 e autonomia da 300 (nel sito della Casa si sottolinea «in attesa di omologazione WLTP»).
Il preventivo della Techno 150 con batteria da 52 kWh
Ecco i numeri della versione già in concessionaria e con batteria a maggiore capacità. Parliamo della Renault 5 E Tech 100% electric, Techno 150 cv comfort range. Prezzo di listino 32.900 a cui aggiungere 314 euro di accessori e 279 di servizi. Risparmiamo 950 euro di colore scegliendo il verde. In totale fanno 33.885 (Iva inclusa).

Sottraiamo gli 8.855 della Zoe data in permuta e otteniamo il netto a pagare: 24.999 euro ovvero 25mila. Con gli incentivi, senza rottamazione, saremmo a 19 mila euro. Peccato che gli incentivi statali dovrebbero essere evaporati (leggi). Solo poche Regioni li prevedono ancora.
…e quello della Evolution con batteria da 40 kWh
Arriva a gennaio, ma c’è già il listino e possiamo avere il preventivo per la versione con batteria da 40 kWh. Si tratta della versione Evolution 120 cv urban range. Il prezzo iniziale da listino è di 27.900 euro a cui si sommano 314 euro per accessori e 279 per servizi. Arriviamo così a 28.855 euro.

A cui bisogna sottrarre 8.955 euro per ottenere 19.899 euro. Se ricompaiono gli incentivi si scende a 13.899. Ripetiamo: non c’è nessuna certezza degli incentivi. Anzi, pare che non ne vedremo più.
Il nostro test drive sulle strade urbane di Bologna
Sulla Renault 5 rimandiamo al test di Paolo Mariano (guarda il video). Noi abbiamo provato l’auto in un breve tratto urbano di Bologna e possiamo dire che si tratta di un’auto soddisfacente per il piacere della guida, più coinvolgente e solida della nostra Zoe.

Una svolta? Bisogna fare i conti con la mancanza di incentivi
Se ci concentriamo sul modello con la batteria da 52 kWh che va incontro alle esigenze di autonomia di chi ancora non ha acquistato un’auto elettrica e non si limita ai percorsi urbani il prezzo potrebbe risultare ancora alto. Siamo a 33mila euro. Senza incentivi e senza la possibilità di permuta con usato di qualità la spesa resta impegnativa per tanti. Con gli ultimi incentivi del 2024 e la relativa rottamazione di un’auto inquinante il prezzo potrebbe o poteva risultare interessante: poco più di 20mila euro. In particolare per la versione con batteria da 40 kWh, se l’autonomia supererà abbondantemente i 300 km.
- Guarda il VIDEO: RENAULT 5 / Sarà l’AUTO ELETTRICA della SVOLTA in ITALIA?


A parte le Tesla il valore di un usato di 2 anni con pochi km di un auto elettrica è la praticamente
metà del prezzo di listino a nuovo.. ibride e termiche ci mettono 4/5 anni a perdere altrettanto.. la soluzione è sempre un buon usato.. mai acquistare nuovo.. vendere a privati il proprio usato ..
34k una R5 a pile, che manco vado da Milano a Torino e ritorno a 130 km/h, ho letto bene? Siamo alla follia, poi si chiedono perché il mercato è crollato.
Con quella da 34k Milano Torino andata e ritorno (280km) si fanno senza tanti problemi….
// si chiedono perché il mercato è crollato \\
Il mercato delle auto “a pile” puó avere benissimo degli aspetti critici ma quello di poter andare o meno a 130 kmh è l’ultimo dei problemi.. (e fra l’altro era cosí anche quando c’erano solo auto termiche..)
quindi il mercato delle auto è crollato perché le “auto a pile che nessuno vuole e nessuno compra” sono care e non vendono?
mo’ me lo segno
Valutazione secondo me congrua al modello di auto, considerato l’anno di garanzia che un concessionario deve dare per legge più un minimo di guadagno che deve farci. Basta andare su Autoscout ne trovi di quegli anni e quel modello in vendita dai concessionari, più di qualcuna con chilometraggio analogo e anche più basso a prezzi tra i 10 ed i 13 k . Considerata poi la quantità di invenduto sul nuovo dove di pronta consegna c’è ne sono da stancarsi avere anche un parco usato da vendere diventano due problemi per i commercianti ed i concessionari
l’esperimento proposto da Gian Basilio (cambio auto dopo solo 4 anni) con delusione sulla valutazione del proprio usato mi riporta alla mente tante, tantissime altre identiche situazioni vissute in era pre-elettrica da tanti clienti ( o aspiranti tali) che mi raccontavano quando avevano parlato coi venditori in concessionaria (io ci ho lavorato 30 anni, in tutti i settori tranne la vendita); anche io son rimasto molto deluso quando il Direttore del gruppo mi ha offerto una cifra bassissima per una vettura diesel di 5 anni e solo 65000km (tenuta benissimo e super accessoriata); come al solito … me la sono venduta autonomamente…e ci ho preso il doppio.
Anche la successiva SUV 4X4 a gasolio, dopo altri 5 anni (ed i soliti 65000km) mi veniva valutata poco, secondo me, nonostante il 2022 fosse un anno critico per le consegne auto nuove in carenza di pezzi per assemblarle.. Ed anche lì, risolto in autonomia, recuperando oltre 4000 euro.
Morale della storia…. le cattive valutazioni le ho sempre viste: dipendono da tantissimi fattori:
– la richiesta di vetture nuove ed usate (ed a quali livelli di prezzo) sul “mercato”
– valutazioni locali dell’usato offerto in permuta (certi modelli o marchi non hanno le stesse valutazioni, ci sono gusti o esigenze locali che possono influire parecchio; nella mia zona di residenza e lavoro ho visto chiudere tanti marchi, anche blasonati, perché non apprezzati .. al di là del fattore prezzo
– mode del momento (come le hatchback 3 porte, le cabiolet, le SW etc)
– politiche commerciali verso marchi specifici (maggiori valutazioni per certe vetture per “strappare” clienti a quel marchio)
– aspettative su tecnologie nuove in arrivo ma anche diffusione di notizie vere o presunte su problematiche legate ad un certo modello (vorrei vedere le valutazioni di una col more PureTech a cinghia in bagno d’olio…. se dopo 5 anni vale almeno la metà).
Ovviamente questo è un periodo molto particolare: da un lato assistiamo ad un forte calo del potere di acquisto di gran parte della popolazione (adesso anche europea, non solo italiana) che orienta verso vetture sempre più compatte ed economiche (ancorché mini-SUV in prevalenza), dall’altra uno “sbandamento” della dirigenza di tanti marchi europei che si aspettavano migliori accoglienze di tanti prodotti, sia ICE che BEV/NEV ed invece han dovuto rivedere al ribasso le stime di vendita e quindi anche le aspettative di ammortamento degli investimenti fatti.
Con tanta confusione in tema informativo (e qualche “sabotaggio mediatico”, se non proprio polarizzazione politica ! ) . un ritardo notevole sulle infrastrutture necessarie all’uso confortevole, sicuramente non è il momento migliore per avere buone quotazioni di una vettura elettrica…
Magari può essere un ottimo momento per chi, trovandosi nella situazione d’uso ottimale (posto auto proprio, colonnine disponibili o addirittura FV o wallbox usabile al lavoro) riesce a trovare la BEV giusta per le proprie esigenze ed usarla per diversi anni con soddisfazione e proficuamente.
Tra qualche anno, quando anche in Italia le quote NEV/BEV saranno – necessariamente.. viste le sanzioni sulle emissioni ! – più vicine a valori dell’Europa nord occidentale magari potrebbe capitare il contrario: avere ottime quotazioni su vetture elettriche e difficoltà anche gravi a piazzare vetture termiche (soprattutto gasolio…. a meno che il BioDiesel non le salvi, “Europa” permettendo)
Ennesima prova che, se non si dispone di un’auto aziendale, non conviene assolutamente cambiarla ogni 4 anni o poco più. Le auto vanno tenute, a meno che non cambino le proprie esigenze di mobilità, il più a lungo possibile
Endure che quando ho venduto la Tesla.modello 3 del 2019 e comprando il modello nuovo a febbraio di quest’ anno mi ha costato “solo” circa €27.000 da pagare.
È vero che il grosso investimento era in partenza anche se avevo venduto la vecchia Audi A4 TDI all’ epoca. Dunque, una volta fatto il grosso dell’ investimento, dopo il prezzo di sostituire un modello simile è più accessibile e rimanendo con una vettura di categoria superiore.
Ma anche vero che non tutti hanno bisogno o vogliono una vettura di quella classe.
Aggiungo, prima di comprare la Renault 5, proverei prima di vendere la Zoe come privato. Prenderà sicuramente di più che quello offerto dal concessionario perché devono aggiungere la loro commissione di rivendita ovviamente.
Non dico il prezzo che mi aveva proposto Tesla per.riprendere il Modello 3 di prima. Molto ridicolo. Preferisco neanche citarlo.
Conosco una persona che ha comprato una Kia ev6 gt a 80000 €. Dopo due anni scarsi ha chiesto la valutazione per cambiarla, gli hanno offerto 35000€. Senza dubbio l’auto elettrica fa risparmiare molto
Fa risparmiare ancora di più a chi la compera usata…
Ma perchè questa persona voleva cambiare l’auto dopo 2 anni? Insoddisfatto?
Caro Fabio è stata una verifica sul campo per capire bene le condizioni della permuta. Ma l’auto ha quattro anni, non due. Detto questo un indagine Facile.it e MiaCar offre questi numeri sulla periodicità del cambio auto.
Il 15% delle persone cambia l’auto ogni 5-6 anni e il 12,5% ogni 7-8 anni e ben il 5,3% al massimo ogni 2 anni, infine il 19% fa passare almeno 10 anni.
Io sono quasi a 16 di anni…e non li dimostra…eh.eh
Gentile Nieddu,
sempre senza vis polemica (lo premetto, visto che lei mi sembra leggermente suscettibile) le chiedo QUANTO dovrebbero durare questi incentivi elargiti a pioggia per favorire la transizione verso la mobilità elettrica.
Glielo chiedo perché io ho la netta impressione che, almeno in Italia, senza gli incentivi di Stato il mercato delle BEV sia piantato al palo.
Per cui, che facciamo? Andiamo avanti all’infinito?
Peraltro, poi, voi di Vaielettrico avete atteso questa R5 come nella precristianità si attendeva il Messia.
Risultato? L’ennesima utilitaria elettrica (o poco più), dall’esorbitante costo di 34.000€ nell’unica versione accettabile, visto che quella con batteria da 40 kWh è poco più di un quadriciclo.
Tralascio le discussioni sul Valore Futuro che avrà quest’auto….il trattamento che hanno riservato le concessionarie alla sua Zoe di 4 anni praticamente nuova parla da solo.
Stia tranquillo non è suscettibilità, rispondo con i fatti anche a chi come lei ha l’evidente intento di seminar polemica.
Che fare?
Quest’anno, per esempio, si poteva evitare di buttare via con i contributi alle auto inquinanti ben 400 milioni.
Quanto farli durare? Non lo so, fino a quando è necessario. Sul bilancio statale stiamo parlando di veramente poco.
Lei scrive che senza incentivi le Bev sono piantate al palo, anche negli altri Paesi europei si finanzia la transizione.
Infine l’auto usata non è obbligatorio cederla alla concessionaria, il mio era un test sul campo, e ottenere una valutazione maggiore.
@Kendrick
anche io senza vis polemica come lei
le pongo una domanda:
perchè dobbiamo pagare miliardi ogni anno come sussidi alle aziende petrolifere? e sì che li pagano tutti, che siano patentati o meno, che guidino un’auto o meno, infanti, anziani, studenti
tutti paghiamo fior di quattrini ogni anno per tenere in piedi l’industria degli idrocarburi, si parla di 18 mld di euro, ma se si contano altre voci la cifra sale di parecchio.
con 18 mld si parla di 300 euro a persona, dal neonato al centenario.
quindi, senza vis polemica:
quanto devono durare questi sussidi?
Tieniti la Zoe fino alla fine. Non conviene cambiare
Non ci credo che non c’è sconto senza una permuta
Dovresti chiedere il prezzo senza la Zoe.
A occhio ti valutano 5000€ la zoe realmente
NO
Mi dispiace dirlo ma i concessionari fanno quotazioni veramente indecenti, io gli avrei riso in faccia , girato i tacchi e me ne sarei andato senza salutarlo, Acquistano una zoe a 9000 euro per poi rivenderla almeno a 15000 euro , …..poverini questi concessionari!!!!
E’ vero ,NON dovremmo comprare piu auto nuove e poi vediamo cosa fanno.
Io ho comprato recentemente un auto usata, esattamente come la volevo io, all estero,perche’ hanno prezzi onesti, ed a gasolio, che vadano a quel paese i sudetti…..
Naturalmente con la mia opinione NON voglio offendere alcuno .
Saluti
Cmq 9mila euro per una Zoe di 4 anni non mi sembra male, una concessionaria cosa può ricaricarci? Anche perché deve dare un anno di garanzia e nessuno si fida. Alla fine è una trappola come auto, io vedo moltissime id3 anche di soli 2 anni a 20mila euro su subitopuntoit
33 mila per una R5. A qiesto punto tanto vale fare uno “sforzo” in più mettendoci 6k e vai a casa con una model3… Mia opinione eh
Invece secondo me conviene tenersi la Zoe di 4 anni . 37.000 km è praticamente nuova e presumo lo sia anche come stato generale. Dare quest’ auto indietro accompagnata da un assegno di 25.000 € per prendere un’auto praticamente grande uguale che senso ha ? Certo, se si vuole guidare l’ultimo grido, solo che a mio parere è un grido di dolore.
La mia esperienza con la vendita di una BMW i3 di 9 anni e 37000 km.
Valutazione in BMW 8k nel 2023.
Venduta a noicompriamoauto nel 2023 a 12k. Poichè l’associazione con il mio account BMW è rimasto attivo fino all’arrivo al nuovo proprietario ho potuto seguire la posizione gps e quindi la destinazione: una concessionaria multimarca di Atene.
Considerazione: in Italia non conviene vendere, all’estero pagano di più.
Il solito giochetto della concessionaria: permuta del vecchio 8000€, sconto senza permuta 3000€ così il tuo usato in realtà te lo stanno pagando molto meno di 8000€
La svalutazione delle vetture elettriche e’ un problema, insieme al costo iniziale e costi di ricarica (per chi usa le colonnine pubbliche) che ne rellentano la diffusione (fonte McKensey survey).
Cio’ detto, trovo curioso come tanti se ne lamentino pubblicamente. Essere un early adopeter comporta dei rischi. Ci sono stati pero’ anche dei vantaggi, sconti, bollo, parcheggi, accesso ztl, ricariche molto convenienti. Il tutto andrebbe considerato nel costo complessivo.
Verissimo. Gli early adopter e chi ha già compiuto la scelta elettrica non torneranno indietro anche se oggi (non un anno e mezzo fa) il fattore risparmio è stato praticamente annullato. Ma non crede che sia giunto il momento di agire per far sì che l’auto elettrica allarghi la penetrazione a nuove e più vaste categorie di utenti?
Premesso che non controllo nessuna delle variabili, ma grazie per la fiducia.
Ho gia’ scritto qui, io credo che il costo dell’energia sia la priorita’. Rendere le auto, ma anche le pompe di calore, molto economiche nell’uso potrebbe dare un inpulso. L’efficienza in se non vende, serve un beneficio economico.
@AntonioR
complottismo modalità: ON
“..Rendere le auto, ma anche le pompe di calore, molto economiche nell’uso potrebbe dare un impulso…”
ma metti mica il caso che tu come governo voglia ottenere l’esatto opposto, e che per ragioni (immagino) ideologiche tu voglia che l’elettrico e l’evoluzione tecnologica ad esso connesso NON si diffonda, cosa farai? Renderai auto e pompe di calore molto MENO economiche nell’uso, per fermarne la diffusione.
sta funzionando benissimo, e larga fetta della popolazione italiana è in modalità Minions dietro il dinosauro (la sequenza iniziale del primo film della saga!).
Come andrà a finire? come è finita con la tv a colori, o i cellulari, ecc ecc.
Non fermi una innovazione efficiente e indiscutibilmente migliorativa (ancorchè acerba, intendiamoci, ma la fisica è dalla parte dell’elettrico!) con barriere puerili, l’innovazione si diffonde e fa la sua strada, semmai sono gli italiani che resteranno indietro (e si cercheranno un altro dinosauro, come nella sequenza iniziale della saga)
complottismo modalità: OFF
Carina quella del complottismo.
La gente, come massa, in effetti si muove ed agisce come minions. Ora, senza un incentivo semplice e comprensibile perche’ mai dovrebbe fare un passo fuori dalla sua comfort zone? Purtroppo, cio’ include i governanti che puntano a questi voti.
Tolta l’efficienza ed il vantaggio ambientale, aspetti che la massa potrebbe non necessariamente capire appieno, l’auto elettrica non porta valore aggiunto, fa quello che fa ogni altra auto. Ben diverso dai telefoni cellulari a mio avviso.
Bollo? Parcheggi? Ztl? E tutto ciò dovrebbe compensare una differenza di prezzo che si aggira su 10/15K?
La differenza di prezzo e’ relativa. 10-15k rispetto a cosa? Il desiderato?
Il valore residuo e’ stimabile ma dipende sempre dal mercato.
Un early adopter avra’ fatto le sue considerazioni in base al suo uso e sue aspirazioni di impatto ambientale.
Uno che ha aspirazioni di impatto ambientale di compra la macchina elettrica e la tiene fino alla sua dismissione.
Cambiarla dopo 4 anni è un controsenso
Un ragionamento che ci sta con una flotta elettrica decente, qui alla fine farebbe girare un’elettrica in più
Per i parcheggi gratuiti e le ZTL dipende molto da dove si vive, da me, per esempio, la ZTL è considerata tale, cioè Zona Traffico Limitato, se hai un permesso entri, se non lo hai entri e ti becchi la multa (è automatica tramite videocamere). Da una parte ha anche senso perché se no basta che tutti abbiano l’auto elettrica e quella zona lì non è più ZTL
Mario certo …. per ora, qualora la % fi elettriche dovesse aumentare in modo significativo immagino sarebbero equiparate alle endotermiche, l’inquinamento è dolo uno dei problemi dei centri storici, i sovraffollamento potrebbe portare a limiti aggiuntivi per ora non ancora adottati, Analogo discorso vale per bollo e parcheggi … ricordiamoci che stato e comuni non sono delle ONLUS… vale la vecchia poesia di cecco angiolieri, chi vuol esser lieto sia ….DEL DIMAN NON C’È CERTEZZA !!
Giustissimo anche se per la verità l’ha scritta Lorenzo de’ Medici.
ma anche io con la mia mazda 2 mildhibid non pago bollo e ZTL
La ZTL e il bollo non si paga x 5 anni anche con la mia Mazda 2 mild-hibrid
C’è differenza tra ztl e aree pedonali, nel primo caso il traffico c’è e il limite è per limitare lo smog emesso lì*.
L’accesso alle ztl da parte dei veicoli elettrici deve essere facilitato per leggi nazionali e si potrebbe semplificarlo con le citate telecamere, ma i comuni si intascano le spese di gestione a non automatizzarlo.
*dico emesso li perché a girare intorno alle ztl in genere si inquina di più.
Ovvio che a tutti farebbe piacere non avere traffico sotto casa, ma io c’ero quando ancora le ztl non esistevano e dopo una passeggiata in centro dovevi lavarti e cambiarti (ricordo il mio povero barboncino bianco in che condizioni tornava a casa). Ovviamente col diffondersi delle bev e col traffico attuale sarebbe impensabile tenere aperte le ztl, in genere centri ecc, che non hanno una viabilità che potrebbe sostenerlo
Dove vivo io (Trento) la ZTL (pedonale oppure centro storico che sia) non ammette veicoli che non abbiano valide motivazioni. Non importa l’alimentazione. Se vuoi vedere come funziona qui c’è tutto-> https://www.comune.trento.it/Aree-tematiche/Ambiente-e-territorio/Mobilita-e-traffico-urbano/Ztl
Se si confronta l’auto in oggetto con la sua diretta concorrenza EV, il prezzo di 33mila euro non è così elevato. Consideriamo che i listini delle varie 208 e simili sono ben più alti. Spendere di meno si può, ma si finisce su auto decisamente meno sfiziose (dacia spring, citroen e-c3,…)
Senza intento polemico… ma chiedo: da un punto di vista redazionale che senso ha evocare incentivi che ad oggi non esistono più e già si sa che non torneranno a tempo indeterminato?
Inoltre: dire “erano anni normali con l’incentivo da 8mila euro” e in coscienza (ci mancherebbe…) ritenere davvero che 8mila euro di pubblico incentivo sia una cosa “normale” e non “straordinaria” o comunque limitata nel tempo… Ecco davvero non fa scattare un campanello di allarme su cui discutere serenamente?
Vogliamo davvero rimanere prigionieri a vita della logica (insostenibile) degli incentivi o vogliamo cominciare seriamente a fare un discorso “di opinione” chiedendo che i prezzi scendano in modo strutturale?
In quest’ultimo caso, siccome contano anche i dettagli tanto cari al diavolo del proverbio, giova serenamente rimarcare che sì, gli incentivi ci sono stati e nessuno ha rubato nulla a nessuno. Ci mancherebbe. Ma non possono essere “normali”. 😉
Grazie Alessandro, ma non capisco. Se si vuole promuovere la mobilità elettrica per le importanti question ambientali e sanitarie che conosciamo gli incentivi sono necessari. Per me doverosi. Non a caso sono stati una leva in tutti i paesi europei. Non a caso Germania e Spagna li hanno reintrodotti in questi mesi.
Erano anni normali? Si erano anni normali e in linea con le politiche degli altri Paesi normali. E’ stato anormale Draghi che li ha fatti calare di 3mila euro, è stato vergognoso l’ultimo ecobonus con 400 milioni destinati ad auto inquinanti.
Vediamo poi gli sviluppi del governo Meloni, ma non si può certo cancellare un tema che è prassi e pratica normale negli altri Paesi europei.
I prezzi non calano certo perché lo chiede l’opinione pubblica. Per di più in Italia dove il problema non è solo il prezzo.
-Grazie Alessandro, ma non capisco-
Ci mancherebbe, mi accorgo che “non capisce”.
Sempre parlando con la massima serenità, non ho assolutamente presente quale sia il suo grado di preparazione tecnica in tema di automobili, in soldoni non so quanto ne sappia lei su come sono fatte (ma davvero, non da cartella stampa), come si producono etc etc.
Non che io sia un’autorità in materia, ma avendoci lavorato in mezzo (soprattutto con le moto) le posso assocurare che se parliamo di prezzi ormai siamo a livello “presa in giro”, gli incentivi sono una truffa legalizzata ai danni dello stato/collettività e no, ohimè non si vuole promuovere la mobilità elettrica per le importanti question ambientali e sanitarie che conosciamo (e che nessuno nega, ovvio) ma perchè da parte delle case automobilistiche si è intravvisto un business colossale.. che però non si sta contretizzando.
E infatti adesso stanno facendo tutti delle grandissime retro con grattata.
Ma mi creda, il punto non è questo, non è il desiderio di “bisticciare” con lei.
Anzi, dico solo che mi spiace, perchè gli attori di questa situazione stanno usando a loro vantaggio la sacrosanta buona fede di persone come lei e come tanti che frequentano queste pagine.
Una svalutazione pari a quella che ha riscontrato lei per la sua Zoe non sta nè in cielo nè in terra, mi creda. Gliela stanno valutando al 30% di quanto l’ha pagata. E’ un furto.
E neppure che il danaro pubblico debba finanziare strutturalmente (mi raccomando, strutturalmente) al 25/30% l’acquisto di veicoli privati. E’ semplicemente insostenibile. E fa niente se lo scopo è nobile. Se condabilmente è insostenibile, è insostenibile e basta. Ahinoi.
-I prezzi non calano certo perché lo chiede l’opinione pubblica-
Si, ma se l’opinione pubblica smette di comprare le automobili, tempo tre mesi e quancuno da qualche parte qualche domanda comincia a farsela.
Che è poi quello che sta puntualmente accadendo.
Caro Alessandro non mi piace il suo tono, sinceramente.
Si figuri non ho tempo da perdere e non ho interesse a litigare con lei. Cestino le sue sgodevoli parole su quanto ne capisce….. Non valgono una replica.
Sul resto ripeto: non io ma tutte le istituzioni politiche europee prevedono incentivi all’acquisto di auto elettriche. Sono tutti incompetenti, sono tutti venduti alle multinazionali dell’automotive – che chiudono le fabbriche per puro sadismo contro i dipendenti – oppure esiste un problema di competitività? Dimostri lei che il differenziale di costo dell’elettrico è tutto margine per la casa produttrice come in pratica sta scrivendo.
Sulla valutazione della Zoe ho scritto chiaramente e non ripeto.
Mi stia bene
Mah, la dimostrazione dell’ultimo punto sarebbe piuttosto semplice – basterebbe andare a vedere quali erano gli sconti praticati dalle case automobilistiche quando non c’erano gli incentivi.
Ho un preventivo 2021 per una 2008 GT: 42350 euro di listino, sconto 7677 (no rottamazioni, usati, …).
Situazione simile per la MG ZS (che avevo poi anche acquistato, ma non è praticamente mai arrivata): senza incentivi c’era uno sconto.
Con gli incentivi, sconto praticamente nullo (e anche listino aumentato considerevolmente…).
Sono d’accordo con te per quanto riguarda la valutazione della zoe da parte del concessionario. Io me la terrei cara la zoe e aspetterei quando la “sfiziosa” R5 avrà un prezzo più “umano”! Oppure, in alternativa cercare di vendere ad un privato un’auto di soli 4 anni aspettando un’offerta più sensata. I concessionari e le industrie non sembrano essere motivate a vendere, cercano di mungere la vacca fino all’ultima goccia prima di cambiare businness.
Buongiorno,
non nego che i listini auto sono influenzati (gonfiati) sia dalla presenza degli incentivi che dalla propensione a vendere prima le termiche (ma quest’ultimo fattore viene aggiustato nel 2025 dalle quote sulle emissioni),
ma mi ha convinto quello che diceva Damiano, cioè vanno visti come incentivi che vanno in buona parte (80% dell’incentivo?) all’automotive (e in parte restante, come sconto su un listino vero, al cliente)
insomma sarebbero i famosi finzianziamenti per aiutare i brand europei ad elettrificarsi, invece che giocare solo con i dazi verso i brand esteri, distribuiti un po’ dai vari Paesi
in questo senso l’Italia ha contribuito quel poco possibile in base alle sue tasche meno profonde, cioè circa 600 milioni all’anno, per un triennio (2022-2023-2024) fissati da Draghi; spiace che il governo attuale con trucchetti li abbia in maggioranza dirottati a incentivare la filiera delle auto termiche
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per me poi è una tortura la mancanza di prevedibilità e di regolarità nel diminuirli poco alla volta anno su anno:
– nel 2021, 10.000e di incentivo ( + quelli regionali) erano abbondanti, specie con i listini dell’epoca pre-inflazione
– nel 2022, 5000e di incentivo erano scesi troppo bruscamente (un po’ bassi visto l’anno particolare di incertezza e inflazione), e ancora nel 2023 i fondi non sono stati spesi
– nel 2024, con i listini BEV che tornano a scendere, probabilmente 5000-6000e sarebbero bastati a far esaurire i fondi, invece sappiamo erano più alti
ha dato un percezione di sperpero di risorse pubbliche, ma gli incentivi alle elettriche sono contingentati, e nel 2024 sono stati ridotti a un modesto totale erogato di 200 milioni, distogliendo i fondi per le termiche ed ibride (termiche avevano già ricevuto a inzio anno anche i fondi avanzati dall’anno prima, mi pare che siamo sopra ai 400 milioni, forse più 600-700)
– nel 2025, passare a Zero spaccato, invece di abbassarli in modo progressivo, magari abbassando l’IVA in base a un paio di scaglioni ISE, quando in altri paesi sono ancora in vigore, penso penalizza il mercato Italiano, che già ha aneche bassi stipendi e problemi con i costi alle colonnine
però, visto che la modalità di erogarli usata dal nostro governo è machiavellicamente penalizzante ( incertezza + click-day a giugno-luglio + altra incertezza), viene da dire che in questa situazione il meno peggio forse (?) risultera toglierli, e guardare agli sconti non ufficiali sui listini
Allora se uno vuole cambiare spesso l’auto per sfizio ci smena dei soldi e lo accetta….
MI pare più che logico… altrimenti si tiene quella ce ha fino alla morte (dell’auto).
Grazie per la info.
Curiosità: ha provato a fare un preventivo senza dar dentro l’usato per vedere se fanno qualche sconto?
Perché cambiare auto dopo 4 anni? I motivi sono molteplici, le situazioni cambiano, non tutto resta immutabile…Talvolta capita di dover cambiare auto perché ti nasce il terzo figlio e ti serve maggiore spazio; oppure cambi lavoro ed hai esigenze di percorrenza/alimentazione diverse. Ecco che in certi casi bisogna per forza cambiare…
Cmq non ho più preso Renault proprio per le valutazioni al ribasso dell’usato. Non l’ho neppure valutata per l’elettrico.
Avevo una Laguna 2.0 TDI berlina, valore 28, pagata 22 in quanto era km0 e con sconto rottamazione della precedente vettura.
Dopo 8 anni valutata 8.000€ per acquistare una Megane SW diesel, valore all’acquisto 30k. Ma al tempo mi andava bene. Pagata quindi 22, dopo 3 anni e 50.000 km l’ho dovuta cambiare.
In concessionaria Renault me la valutarono 11.500€, in una concessionaria multi marca 12.500€, in Skoda 16.000€.
33k per una R5 quando con 40k prendi una Tesla, io davvero non capisco, in proporzione è come se uno andasse a mangiare dal kebabbaro sotto casa e pagasse quasi quanto una cena in un ristorante stellato.
-33k per una R5 quando con 40k prendi una Tesla-
Detto veramente con la più grande sincerità, sono assai contento per lei che una differenza di 7000 euro le sia così trascurabile da ritenere addirittura incomprensibile il mancato impegno. Veramente: buon per lei.
Se 7000€ facessero così tanto la differenza vuol dire che non puoi spendere ne 33 ne 40.
Ma davvero 7000 euro vi paiono così’ due spiccioli?
Chiedo sinceramente.
Come ti ha già risposto Camillo, se puoi permetterti di spendere 33k per una citycar allora è molto probabile che tu abbia anche quei 7k aggiuntivi e che non ti facciano così tanta differenza. La gente che non ha 7k da tirare fuori non spende 33k per una citycar, spende 15k per una Panda o similare, se va bene, altrimenti se la prende addirittura usata. Chi spende 33k per quella tipologia di auto si può permettere un lusso. Una Tesla, invece, ha lo stesso prezzo, o addirittura inferiore, delle altre auto della sua categoria, anche rispetto alle termiche.(rispetto alle altre elettriche non ne parliamo, è quasi economica).
Il problema di Tesla è principalmente uno: le dimensioni troppo grandi, non tutti hanno box o situazioni di posteggio per un’auto va 4,7 mt. E lo dico da proprietaria di una Model 3 con un box molto grande. Sono passata da un’auto da 4,4 mt alla Tesla da 4,7. In città anche sulle strisce blu sto quasi sempre a filo e perdo molti più posteggi rispetto all’auto precedente. Sul lavoro posteggio facile e in città vado raramente quindi il compromesso mi va bene, ma non tutti sono nella mia situazione.
Basta, veramente! Non é possibile che qualsiasi BEV, anche di segmenti diversi, venga sempre e solo paragonata a Tesla. A parte che 7 mila euro sono parecchi ( circa il 22% in più) ma se semplicemente la Tesla non piacesse? Magari per la assoluta banalità estetica, le dimensioni americane, la mancanza di tasti fisici biasimata anche da euroncap, le finiture americane, la mancanza di assistenza fuori dai grandi centri, la pericolosità del geniale psicopatico di destra che la governa? La maturità del mercato elettrico arriverà quando uno sarà libero di prendere la macchina che gli piace senza pensare solo a software o a qualche bp di efficienza
Sei gia’ libero…… Nessuno ti obbliga a comprare Tesla. Se sei disposto a pagare quello che chiedono per quello che offrono siamo tutti contenti. La comparazione con Tesla viene fatta solo per chiedersi se il prodotto alternativo sia offerto ad un prezzo sensato…… Ma ognuno puo’ rispondere liberamente a questa domanda
Hai ragione sul libero, mi sono espresso male. “Contesto” il considerare tesla come un’alternativa a qualsiasi auto, più economica di 7000 euro o in altri casi più cara di 20000, sulla base di elementi a volte fondati (efficienza del powertrain, architettura IT) a volte molto meno. E guardo con nostalgia a quando di un’automobile si valutavano anche altri parametri (finiture, ergonomicità, bellezza del design).
Poi sia detto viva Tesla, ma non sempre comunque per tutti
Tesla non è l’alternativa a tutto, è il metro di paragone. Il non capirlo è un problema tuo e di chi come te contesta la cosa.
È un fatto assolutamente naturale che c’è da sempre nel mondo auto e non solo.
Quando nel segmento C la golf regnava incontrastata era il metro di paragone per tutte.
Poi dici di guardare con nostalgia a quando di un’auto si valutavano anche tanti altri aspetti e qui concordo pienamente con te. Ma mi pare che è proprio l’auto elettrica al momento ad aver appiattito questi aspetti, poiché ci sono quegli aspetti fondamentali e critici che sono totalizzanti.
Per Federico, certo che é un problema mio, io parlo di me e per me, non rappresento nessun altro. E comunque cerchi di smentirmi dicendo esattamente quello che dico io! Quando andava di moda, la golf era il riferimento per tutte le auto del segmento C! Nessuno avrebbe mai detto a chi era interessato ad una Punto di spendere “solo” 7k in più per una golf. Ora la Tesla viene indicata come auto elettrica universale, per chi cerca una segmento B da 4,2 metri (e mettici ‘sti 7k in più e ‘sto mezzo metro aggiuntivo in garage, che ti cambia?) o, in altri post, per chi può comprare una Q6 e-tron (ma perché mai se uno può permettersi una Audi di alta gamma dovrebbe comprare una Tesla?). Non é una critica al prodotto Tesla, è un rifiuto della banalizzazione a cui il settore BEV é sottoposto e ad un certo pensiero unico da fanboy
Le case automobilistiche non sono associazioni benefiche. Considerando gli emolumenti spropositati per i capi resta ben poco da offrire alle persone normali.
Il problema è che scaduta la garanzia i costi per eventuali riparazioni sono assurdi. Non lasciamoci infinocchiare dagli otto anni di garanzia per la batteria, se si dovesse rompere il caricabatteria sarebbero dolori perché non credo sia compreso negli otto anni. Questo credo sia il motivo che spinge i possessori di auto praticamente nuove a sostituirle entro i 3 – 4 anni dall’acquisto. Io mi trovo con lo stesso dilemma. Tralasciando il fatto che nel mio caso avrei bisogno di più autonomia, potrei comunque tenere come seconda auto per soli percorsi urbani la mia Twingo che ha 3 anni ed è praticamente nuova, ma mi conviene rischiare o sarebbe più prudente sostituirla?
Come anche con le auto termiche il concessionario valuta l’usato zero, io avrei fatto anche un preventivo senza permuta da un altro concessionario e vedrai la differenza.
Trattandosi di un’auto nuova io venderei il mio usato privatamente piuttosto che regalarlo in concessionaria, da autoscout ho visto delle auto comparabili ben oltre i 9000€
Io non capisco perchè cambiare un auto con 38.000 Km per prendere 2 spiccioli dopo 4 anni.
Solo la paura dello scadere della garanzia puo’ spiegare il fatto…..
9.000 euro dopo 4 anni?????
Una follia…..
Vendendola privatamente potrebbe sicuramente ottenere di piu’,ma comunque la perdita di valore in 4 anni rimane spropositata….
Ho scritto l’articolo e sono proprietario della Zoe. Era un test per capire meglio l’offerta. Emerge con evidenza il dato: svalutazione troppo alta del veicolo usato. Non io – ho tenuto una C3 per 17 anni – ma ci sono diverse persone che cambiamo spesso l’auto. E’ un fenomeno di nicchia, ma diffuso.
Chi appartiene alla nicchia che cambia auto per capriccio può anche farsene una ragione poiché chiaramente le disponibilità economiche le ha, senza bisogno di andare a lagnarsi ovunque come invece accade.
Riguardo la svalutazione è normale che sia così, è il mercato. Parliamo di auto che al momento soffrono di una elevata obsolescenza proprio dovuta al fatto che la tecnologia è in pieno sviluppo e i passi avanti arrivano relativamente veloci. In più è un prodotto che nel nostro mercato ha in generale una scarsa richiesta e quindi il prezzo cala ulteriormente. Mettici che la concessionaria chiaramente vuole realizzare un guadagno dall’operazione e come è sempre stato offre meno di quello che è il prezzo di mercato. E tornando allo scarso interesse per questi prodotti vuol dire spesso tempi lunghi per la rivendita e quindi soldi immobilizzati lì a lungo, cosa che chiaramente non piace a una azienda.
L’alta svalutazione crea un ostacolo alla diffusione poiché meno persone con le possibilità economiche per acquistarle nuove saranno disposte a farlo in previsione della perdita di valore, dall’altro c’è la possibilità per i meno abbienti di accedere a queste.
Io se al momento avessi necessità di cambiare auto 30 e oltre mila euro per una segmento B, che sia termica o elettrica, non li spenderei. Per lo meno finché ne esistono a prezzi inferiori.
Nel momento in cui vedo una zoe a 10k praticamente nuova la comprerei al volo perché a quel prezzo è oggettivamente ottima.
Carissimo, ma infatti me la tengo la Zoe invece di svenderla