Al largo di Shanghai è entrato in funzione il primo data center sottomarino al mondo alimentato da energia eolica. Un progetto che combina elettricità verde e raffreddamento naturale del mare per tagliare consumi e impatti ambientali.
L’impianto si trova nella zona di libero scambio di Shanghai e utilizza oltre il 95% di energia proveniente da turbine eoliche offshore.
Secondo gli esperti, il sistema consente alla struttura, rispetto ai data center tradizionali, di ridurre i consumi energetici del 22,8%, elimina l’uso di acqua dolce e richiede il 90% in meno di suolo.
In più, il fondale marino assicura una temperatura costante, ideale per il raffreddamento dei server.

Il mare per raffreddare i server
Il raffreddamento è una delle sfide energetiche più pesanti per i grandi centri-dati, arrivando a pesare fino al 50% dei consumi totali. Qui, l’acqua di mare viene utilizzata come scambiatore termico naturale, abbattendo questa quota sotto il 10%.
Il progetto, nella sua fase iniziale da 2,3 MW, ha raggiunto un Power Usage Effectiveness (PUE) di 1,15, un valore già inferiore ai limiti imposti dalle normative cinesi per il 2025 (1,25).
Tecnologia pionieristica ma ancora sperimentale
Il data center di Lin-gang non è un semplice deposito di dati: sarà una piattaforma di calcolo ad alte prestazioni, destinata a supportare applicazioni di intelligenza artificiale, addestramento di modelli complessi, reti 5G e Internet delle cose industriale (IoT). La seconda fase, già in programma, porterà la capacità installata a 24 MW, con l’obiettivo di creare un cluster sottomarino di calcolo verde al servizio dell’economia digitale cinese.
Gli ingegneri che hanno seguito il progetto riconoscono però che si tratta ancora di una fase dimostrativa. Restano da valutare nel lungo periodo i costi di manutenzione, la corrosione dei materiali e l’impatto sull’ambiente marino.
Come ha spiegato Wang Shifeng, presidente della China Communications Construction Company, “la maturità tecnologica e l’ottimizzazione dei costi saranno le chiavi per passare da prototipi a impianti su larga scala”.

Uno spunto anche per l’Europa?
Questa esperienza apre una riflessione interessante anche in Europa, dove il tema dei data center sostenibili è sempre più attuale.
L’utilizzo combinato di energie rinnovabili e raffreddamento naturale potrebbe ispirare progetti analoghi in aree costiere del continente. Pur con le dovute cautele ambientali e tecniche.


