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In Calabria con Kia EV6: bene e male

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In Calabria con Kia EV6, un’esperienza positiva per consumi e comfort di viaggio, un po’ meno pr le ricariche. Ce la racconta Roberto, architetto modenese. È una nuova puntata della serie ‘Ricarica in vacanza’. Volete raccontare il vostro di viaggio? Scrivete a info@vaielettrico.it, allegando testo e immagini.
                                             di Roberto Pallaoro
“Da due anni guido una KIA EV6 RWD, mentre mia figlia guida una Peugeot e208 da quattro anni. Personalmente, sono molto soddisfatto della KIA e mi sorprende che se ne parli sempre meno, spesso in termini negativi“.

In Calabria con Kia / Consumi reali di 18 kWh/100 km, inferiori a quelli stimati da ABRP

In Calabria con Kia
il grafico con i costi delle ricariche nel viaggio: ” In alcuni casi “, scrive Roberto, “i costi sono davvero molto alti, troppo alti. Ma visto che ricarico in autorimessa queste ricariche forse sono una percentuale minima di quelle che faccio in un anno, quindi una spesa sostenibile”.
Recentemente, ho deciso di fare un viaggio in Calabria, consapevole delle difficoltà legate alla scarsità di ricariche, specie nella zona di Soverato. Tuttavia, mi sono sentito rassicurato dalla presenza di una stazione di ricarica a 60kW a Catanzaro. Non siamo una famiglia che passa tutto il tempo in spiaggia, amiamo esplorare e avevamo programmato diverse escursioni nelle foreste delle Serre e della Sila. Partiti da Modena con il 100% di carica, abbiamo impostato ABRP per una sosta a Caserta, dove avremmo passato due notti per visitare la Reggia. Durante il viaggio, ho notato che l’app indicava consumi superiori a quelli effettivi. Non mi preoccupo dell’indovinometro, mi concentro su percentuale di carica e consumi istantanei. In autostrada, traffico scorrevole, ci siamo fermati al Supercharger di Magliano Sabina dopo 341 km, con consumi di poco superiori ai 18 kWh/100 km e batteria al 10%. ABRP mi aveva consigliato di fermarmi ad Arezzo, 160 km prima.
in Calabria con Kia
Qui e sotto a sinistra due immagini scattare in Calabria.

“Primo problema a San Sostene: Be Charge segnalata, ma inesistente”

Soddisfatto delle prestazioni, abbiamo proseguito il viaggio con brevi soste per ricaricare durante i pasti o le pause notturne, fino a San Sostene, poco dopo Soverato. Qui abbiamo avuto la prima disavventura: una colonnina segnalata vicino alla nostra destinazione non esisteva. Ho chiamato Be Charge per segnalare l’errore, ma l’unica opzione era fare un consistente rabbocco a Catanzaro, a 20 km di distanza, in una stazione di ricarica situata presso una pompa di benzina. Durante le escursioni, abbiamo scoperto due colonnine DC e una AC a Montepaone, che inizialmente non avevamo trovato perché segnalate sul lato opposto della superstrada. Ho segnalato il problema a BeCharge, che però ha solo spostato l’indicazione. Senza risolvere realmente la questione, perchè il tag è stato posizionato su lato corretto, ma a 100 metri di distanza“.

in Calabria con KiaIn Calabria con Kia: viaggiare in elettrico è molto meno faticoso, se solo indicassero le ricariche…

Abbiamo avuto altre due esperienze imbarazzanti con il sistema di ricarica. A Cosenza una colonnina ad alta potenza si trovava in una zona poco accessibile a margine di una statale, al sole e priva di servizi. Mentre un’altra a Rende era in un’area di sosta di una concessionaria BMW, distante dalle principali direttrici turistiche con una sola pianta spontanea in grado di dare un minimo di sollievo. Al ritorno, abbiamo trovato 6 colonnine non segnalate nell’autogrill di Sarni di Galdo Est, un segno che il sistema deve ancora migliorare. In conclusione, l’esperienza è stata positiva, con solo un vero problema di ricarica dovuto a un’indicazione errata. Tuttavia, mi aspettavo maggiore attenzione da parte di Be Charge. Durante il viaggio ho parlato con altri viaggiatori elettrici. E la soddisfazione generale era alta, soprattutto per la comodità del viaggio, che, a differenza di quelli con auto a combustione, è risultato meno faticoso“.
– Raccontaci anche tu com’è andata con le ricariche nel tuo viaggio, scrivendo (con foto) a info@vaielettrico.it. O mandando un VIDEO. Come hanno fatto Angelo, a Varsavia in Tesla Model Y. Fabio, in Spagna con la sua Skoda Enyaq. Antonio, fino a Capo Nord con la piccola VW e-Up. Stefano, in Salento con la Renault Zoe, Gianlorenzo, da Lecco a Lecce in Mercedes EQB …

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47 COMMENTI

  1. Ho cercato di capire se era possibile fare il viaggio con soli SUpercharger di Tesla (chi ha scritto, dice di averlo usato, quindi mi aspetto che abbia l’abbonamento essendo un utente Kia)
    Indipendentemente dalla meta finale, che non ho capito se fosse San Sostene, si poteva fare il viaggio fino alla Calabria usando SOLO Tesla Supercharger.
    Su questo non ho dubbi.

    Però… una volta a San Sostene, c’è un piccolo dramma legato a Tesla Supercharger in Calabria. Il più vicino è a Palmi, a 100Km e quasi 2 ore di macchina ed ha solo 4 posti.

    Ergo, Tesla supercharger non basta più e bisogna cercare di ricaricare in AC (lentamente) quando ci si sposta e si lascia la macchina ferma per ore, oppure come indicato da altri, caricare la notte presso strutture che mettono a disposizione il charger.
    Chiaro che poi si deve e può ricaricare in DC per risparmiare tempo, ma poi capita il disguido come successo a Roberto.

    Detto questo, ho recentemente avuto un problema simile, con un charger che non funzionava. presso un albergo sloveno. Non ho capito il perché, ma questa colonnina Moon, che credo sia del gruppo Porsche, partiva e mi staccava dopo nemmeno un minuto. Chiedendo, mi è stato detto che è solo per utenti Porsche (ma allora perché mi fa registrare per poter ricaricare se non sono Porsche?).

    Insomma, nel mondo delle ricariche in strada, alcuni problemi ogni tanto si presentano.

    Del resto, è anche una questione di poca capillarità. Se capita la sfortuna di non poter ricaricare a causa di un guasto tecnico della colonnina, non è bello dover fare magari decine di Km per trovare un altro punto di ricarica.
    Con i carburanti, questo non succede di frequente, ci sono distributori ovunque, anche uno di fianco (o di fronte) all’altro, specie nelle aree industriali o commerciali.

    • Ultimamente nelle aree industriali si trovano pure colonnine di ricarica…per camion… Nei centri commerciali è abbastanza normale trovare punti AC/DC…
      Se avrà finalmente successo il 2º bando per ricaricare in extra urbano … dovrebbero arrivare numerose installazioni ..in particolare nei distributori carburanti di grande dimensione su strade ad alta capacità…(Il primo lo vinse ENI…e poi si ritiró.. togliendo dai piani oltre 2000 punti ricarica..se non ricordo male .. Speriamo che non ricapiti… altrimenti è malafede…e va punita! Ed il bando deve passare al 2º classificato…che.. si spera…abbia i corretti requisiti tecnici e patrimoniali…. che devono essere accettati Prima dell’ iscrizione al bando… ).

      Ora poi i tassi di finanziamento stanno per calare un po’… quindi ci dovrebbe essere margine…

  2. Giustissimo!
    A volte basta portarsi un economico carichino da 2,3kWh .
    Lo scorso anno in un agriturismo sperduto chiesi se potevo ricaricare…mi risposero si .un po’ stupiti.

    Perché dove c’è una presa elettrica.. in 2 o 3 ore si riparte sempre con discreta autonomia

  3. Rispondo qui a Damiano perché sotto non si può fare: ” Le ibride sono costrette ad attivare rumorosamente il motore…a cambiare marce con strappi avvertibili…, sei costretto ad usare i freni meccanici (che dopo lunghe discese..specie se a velocità allegre..surriscaldano dischi con rischio di allungare …” Ma dico, ma la avete mai guidata una ibrida vera? Rumorosamente il motore? Ma quale rumore? Manco si sente! Strappi avvertibili? Strappi? Il DCT Kia è un gioiello, non ti accorgi neppure quando dal motore elettrico passa al termico . Surriscalda cosa? La frenata rigenerativa c’è anche sulla ibrida e frena parecchio, per quanto riguarda dischi e pastiglie dopo quasi 7 anni ho ancora gli originali e godono di ottima salute. E abito in collina, non in pianura. Mi sa che vendo l’auto prima di cambiarli. Questo continuo sistema di volere sminuire le altre motorizzazioni non porterà di sicuro a vendere più bev, le auto moderne di un certo livello sono tutte ben accessoriate e confortevoli. Adesso che tante agevolazioni sono state tolte passare a una bev conviene solo a chi , come me, può caricare a casa, magari ha il fotovoltaico ed ha un percorso giornaliero che gli permette di non stressarti con le ricariche. Infatti ne ho comprata una proprio per quello. Oppure si è un convinto ambientalista, allora li non c’è ragione che regga

      • No, non sono brutta gente. Un convinto ambientalista secondi me è colui che accetta un sacrificio perché è convinto che la cosa nella causale crede è giusta, anche se gli costa. Qui per adesso si parla per la maggior parte del tempo di comodità di viaggio, di vantaggio per le strisce blu e Ztl, di risparmio di tempo per caricare nei tempi morti invece che fare benzina, di quanto poco spendi perché hai il fotovoltaico ecc. Poi qualcuno ha iniziato a piangere perché adesso le strisce blu le paga, perché non gli danno più l’incentivo, perché i kWh costano più cari.Tutto qui

        • Non facciamo di tutti gli ambientalisti in fascio…unico.

          Son persone .. ognuno con diverso grado di sensibilità ambientale e voglia e possibilità di impegnarsi diversa…

          Altrimenti si diventa come Salvini.. che li appella “Gretini”…

    • 1) prova ad installare app Jetpack così mi rispondi direttamente… Su sito “taglia” la possibilità.
      Altrimenti è difficile che riesca a ricevere il tuo commento.

      2) Quando sono arrivati i primi modelli plug-in in concessionaria multimarca (16 !) ho partecipato ai corsi con gli ingegneri della casa, organizzato i test su strada di confronto con modelli concorrenti da fare coi drivers inviati ad istruire venditori, reparti logistica e consegna.
      Mia sorella ha da anni una Toyota ibrida..

      Forse (forse eh?) le auto ibride, plug-in e BEV le conosco…dopo 30 anni di vita di concessionarie…

      • E quindi una ibrida vibra tanto da dare fastidio?
        Una ibrida ha il cambio che strappa?
        Una ibrida da un rumore tale che dentro bisogna urlare per parlare?

        Prendo in prestito la pubblicità di quella banca : ” la mia ibrida è diversa… “

          • Ovvio. Ma scrivere cose non vere non fa bene a nessuno. Se avete avuto delle baracche nulla da dire ma per favore il discorso che improvvisamente l’unica auto buona come confort sia la bev è ridicolo

          • Ilario… non ti innervosire..non ti sto denigrando l’ auto ibrida.. ma che ci sono differenze..

            Se poi sei (per tua sfortuna) incappato in altri miei commenti (un po’ troppi .lo so…) vedrai che ho scritto più volte che per ogni persona/azienda c’è un veicolo ottimale diverso.
            A volte sono solo ragioni tecniche…altre volte..contro gusti ed ambizioni..altri (e sui desideri reconditi c’è poco da controbattere).

            Personalmente…per questioni di reddito (e di senso del limite..non mi piace fare lo sborone…) son sempre stato sotto i 50k €.. perché anche le vetture sotto quel limite per me sono più che soddisfacenti.

            Ovviamente…non ho pregiudizi verso quelle sopra quel mio limite…ne ho consegnate a migliaia (per fortuna dei miei precedenti posti di lavoro).

            L’ unica preoccupazione sono quelle molto potenti..in particolare a gasolio…i cui WLTP…sono solo “aria fritta..ed inquinata”.

        • Beh… quella rivista che ama tanto i termici fino a poco tempo fa criticava il cambio di alcune ibride dall’effetto scooter…
          In ogni caso la guida ibrida la trovo molto diversa dalla guida elettrica, e la differenza mi pare decisamente più marcata nei segmenti più bassi, a netto favore dell’elettrica.
          Nei segmenti alti ovviamente le differenze si assottigliano e il comfort percepito è molto simile grazie a termici più potenti e insonorizzazione ben curata su cui i produttori non lesinano visti i margini e il target di clientela.

          • L’ ultima termica che avevo… cambio automatico 9marce.. pochi strappi perché molto ravvicinate ..potevo anche azionarlo manualmente..quindi anticipare il rapporto più giusto in base alle situazioni (non tutti hanno il sistema Mercedes che legge i dati navigatore…) per essere certo di avere il necessario freno motore o coppia sufficiente in uscita di curva e riaccelerare…

            Ma nulla è paragonabile alla spinta continua dell’ elettrico…alla precisione del dosaggio “millimetrico” che puoi fare rispetto ad un sistema meccanico (per quanto regolato… dall’ elettronica 😂).

            Forse occorrerebbe fare un approccio più ” sportivo ” per aumentare l’allungo?
            È possibile…ma giustamente lo fanno su GT da altissime prestazioni.

            Giustamente ricordi che l’ insonorizzazione molto curata rende inavvertibile lo scambio tra termico ed elettrico .. ma siamo a livelli molto..molto alti di spesa.

            Le tanto decantate Toyota possono fare in silenzio poche centinaia di metri…poi il termico si accende…e rumorosamente fuori e dentro (mia sorella fa giusto la retromarcia dal garage…poi …Bruuumm !)..e stessa “musica” ad ogni accelerazione… Alla fine lei riesce a stare sui 22km/LT con la 1800…non sarà malissimo … però….

  4. /// sono molto soddisfatto della KIA e mi sorprende che se ne parli sempre meno, spesso in termini negativi ///

    Non so cosa leggi tu ma dove leggo io delle Kia e Hyundai elettriche si parla solo in termini super positivi, mai una critica …

    • Enzo ho una ID3 e anche una kia Niro full Hybrid
      Con più di sette anni mai avuto un problema e prima un Sorento ,le kia sono auto eccellenti sotto tutti gli aspetti . La VW vole chiudere degli stabilimenti e ci credo costano molto e cadono in banalità ridicole te ne dico qualcuna che quando l’ ho comprata davo per scontato e non mi sono nemmeno posto la domanda. Telecamera posteriore no , ho fatto montare la originale ma a che prezzo, seggiolino lato passeggero non si alza ,chiusura porte solo col telecomando, impossibile avere un libretto istruzioni decente cartaceo e nemmeno su file da leggere a casa ,solo se seduto in auto come un coglione, programmazioni folli di sicurezza ,se non ti piacciono da sistemare ad ogni accensione e potrei continuare ma non voglio offendere troppo il servizio clienti , tutto l’ elenco esposto ovviamente compreso sulla kia con 7 anni di garanzia vera al settimo anno ho chiesto di sostituire le molle a gas del portellone,vado alla cassa per pagare, no anche queste in garanzia con buona pace per noi Europei.Devo però anche dire che la ID come auto va bene banalità a parte

      • Claudio, non posso che confermare. Auto eccellente, dopo 4 anni solo un problemino, lo specchietto destro ogni tanto non si ripiegava alla chiusura dell’auto. Andato in concessionaria, tempo una settimana ordinato e sostituito tutto in garanzia, zero spesa

        • Ilario a dimenticavo anche gli specchietti nella id si chiudono solo a mano , quando ho ritirato l’auto arrivo a casa cerco il sistema per chiuderli non trovo niente chiamo la concessionaria per farmi spiegare ,mi dicono che sono solo manuali, gli ho riso in faccia buttando giù il telefono.

      • Non solo è un’auto eccellente, non solo hanno un servizio professionale e una garanzia vera ma sono anche tecnologicamente avanti. Hanno preceduto Tesla di diversi anni nell’introduzione dell’800V e del V2L e sono gli unici che stanno costruendo auto anche per la mia nicchia, quella degli appassionati, con la Ioniq 5N lodata e promossa a pieni voti da tutti, anche da Clarkson che è un nemico giurato delle auto elettriche, mentre la Kia EV3 è supercompetitiva nel rapporto prezzo/dotazione. In Italia le Kia Picanto e XCeed sono auto validissime e per quanto mi riguarda regine di segmento (l’ultima auto acquistata in ordine di tempo è stata la Kia Picanto, acquistata per mia madre, una qualità degli interni incredibile e tanta tecnologia a bordo considerato il segmento, incluso Android Auto Wireless che non perde un colpo). Se la Kia (o la Hyundai) facesse una roadster elettrica come la MG Cyberster con dentro la tecnologia della Ioniq 5N sarebbe già mia …

        Kia, Hyundai e Toyota sono i brand che secondo me stanno facendo tutto bene, anche se con visioni diverse ma stanno lavorando bene.

        • Enzo quando ho acquistato la id ho pensato di vendere la Niro siamo solo io e mia moglie,mi davano anche un sacco di soldi cedo e la vendo mi fa il contratto.Due GG dopo lo chiamo gli rifaccio fare il contratto,gli dico che la Niro è un gioiello e me la tengo e ho fatto bene.

  5. Non capisco perché, durante i viaggi, non si scelga di preferenza di pernottare in strutture che offrono la possibilità di ricaricare l’auto elettrica durante la notte, anziché dover cercare colonnine pubbliche durante il giorno.

    Questo venerdì partirò per una vacanza di due settimane in Calabria. Arriverò in aereo a Reggio Calabria, dove noleggerò un’auto elettrica (MG4). Ad eccezione di quattro notti (non consecutive), ho prenotato alloggi (hotel o B&B) che offrono il servizio di ricarica per auto elettriche. In un paio di casi una semplice presa da 16 A che per il rabbocco durante la notte è più che sufficiente.

  6. La mia esperienza di viaggio in Calabria sulla Costa degli Dei, con partenza da Genova (con deviazione a Napoli e sosta a Salerno) all’andata (1120 Km) e ritorno a Bologna, in unica tappa (960 Km), con Mustang Mach-e RWD LR (99 kWh). Ricariche HPC in autostrada alle stazioni Free2X ogni 280 – 320 Km, due ricariche alla Ionity di Battipaglia, a pochi metri dallo svincolo (le mozzarelle di bufala e le provole servivano in vacanza e per consolarsi al rientro) e una alla Ewiva allo svincolo di Pizzo-Vibo (strategicamente di fronte ad un punto di ristoro ed empori di prodotti tipici). Tutto perfetto, a parte un maleducato (anzi, una macchinata di ragazze maleducate) che in quest’ultima aveva parcheggiato nell’unico stallo libero in quel momento, pur avendo tutto il parcheggio disponibile e, peggio del peggio, un elettrico con Tesla Model Y che una sera (evidentemente impegnato in un’ottima cena di pesce) occupava uno stallo senza ricaricare, alla Marina di Pizzo.
    Colonnine quick presenti in buon numero in tutte le località della zona (Pizzo, Tropea, Vibo Marina,…) e anche all’interno, sulle Serre. Il buon numero diventa purtroppo scarso nei periodi di picco turistico, per la presenza di molti stranieri elettrici e per le plug-in: essendo posizionate nei parcheggi principali a ridosso delle località, sono perfette per avere un parcheggio mentre si fa serata.
    A Pizzo, sulla Nazionale, alla stazione Eni è stata installata una Fast, ancora inattiva.
    Guidare elettrico è più confortevole e predispone ad un modo differente di affrontare il viaggio: la silenziosità, gli spazi interni, le prestazioni in generale e la dinamica del veicolo a bassa velocità e nel misto, il pre-condizionamento dell’abitacolo, il comfort in generale sono superiori a quelli dei precedenti SUV a gasolio, peraltro di ottimo livello, che ho guidato.
    Persino le code in autostrada sono meno stressanti e non si ha certo bisogno di essere ospitati dai colleghi endotermici per un pò di fresco: l’ansia da ricarica, quella sconosciuta!

    • Condivido in pieno tutto! (anche le belle tappe e destinazioni).
      Sottolineo anche io che BEV con targa straniera sono sempre più numerose! E chi le ha..si fida pure a venirci in vacanza in Italia! Nonostante la nostra arretratezza e spesso maleducazione..
      Pensiamo a quanto sarà fondamentale una estesa rete pubblica.. ed altrettanto (e forse di più) fondamentale una rete di wallbox nei posti di alloggio, ristorazione ed intrattenimento (spiagge attrezzate. parchi divertimento, musei).

      Per favorire la presenza di turisti con auto elettrica è meglio tante prese lente (AC o DC) per la presunta durata dela.presenza piuttosto che poche costosissime ricariche ultra veloci (che Stan bene lungo le direttrici di gran traffico).

      Altro punto che giustamente hai sottolineato… Le altre vetture non le programmi con la temperatura giusta in abitacolo prima della partenza 😉

    • Non lo “svegliamo” quelli di BeCharge.. sennò tariffano tutto sopra 1€/kW e mettono indicazioni “random” su dove trovare le colonnine concorrenti 😉

    • Anch’io ho riso leggendo qst frase. Mi sono detto “strano che non abbiano risposto di comprarsi un diesel”

  7. Non capisco come un viaggio con auto a combustione possa risultare più faticoso di un viaggio dove si debbano fare km in più per cercare colonnine o rimanere sotto al sole per ricaricare. Ognuno ha propri gusti.

    • In effetti la penso alla stessa maniera. Un’auto a combustione moderna è confortevole tanto quanto una bev. Quando viaggio in autostrada con la Niro il rumore di rotolamento dei pneumatici e il rumore aerodinamico sono gli unici che si sentono, e che ci sono pure in una bev. Per il resto, il termico è molto ben insonorizzato, gira a regimi bassi ed il suo rumore è quasi impercettibile. A meno di non avere un vecchio scassone diesel puzzolente tutta questa differenza non la trovo

    • non so se tu hai mai provato una BEV, ma non è solo la mancanza di rumore che la rende confortevole, ma la totale mancanza di vibrazioni. Non viene mai detto, ma sono numerose le testimonianze di persone che fanno lunghi viaggi, ne porto uno per tutti. Un imprenditore che ogni settimana percorre il tragitto tra la Brianza dove ha la sua impresa e nella provincia a sud di Roma. Una persona pragmatica che ha sempre usato auto di grossa cilindrata, quindi una persona che non ha lesinato sulle auto, ebbene mi raccontava che prima di passare ad una BEV ogni viaggio era una tortura per la sua schiena. Dico della mia esperienza, quando scendo dall’auto dopo un lungo viaggio sarei pronto per ripartire. Non so come sia, in effetti il rumore non è la causa per chi usa la radio il rumore dle motore non è determinante, ma si riscontra una comodità impareggiabile.
      Delle colonnine: è vero nel sud la situazione è davero indietro e stavo ragionando prima di partire se andare in Calabria e credo che altri lo abbiano fatto, ma sarà sicuramente una situazione che migliorerà. A Modena dove c’è un’alta concentrazione di proprietari di autorimesse le colonnine sono desolatamente vuote e libere a dispetto di alcuni casi particolari e mi domando perchè conrtinuino a impioantarne di nuove.

      • Anche la guida one pedal contribuisce non poco a ridurre la stanchezza e per mia meraviglia l’ho constatato anche in autostrada, la possibilità di regolare la velocità in tutte le condizioni di guida e di traffico senza la necessità di toccare mai i freni contribuisce in modo marcato alla sensazione di una guida più rilassata.
        Quando guido (raramente) la piccola ibrida di casa la parte che più noto è la necessità di adattamento legata al fatto che ha pochissimo freno motore e devo usare molto di più il freno (che sulle ibride può essere usato per aumentare il recupero di energia). Sembrano stupidaggini, ma su ore di viaggio la differenza si percepisce.

        • A parte che in autostrada normalmente uso il Cruise adattivo e fa tutto lui, mollare l’ acceleratore ed eventualmente accarezzare il pedale del freno posto a 10 cm a sinistra è uno sforzo immane. Ma per favore

          • E’ solo un consumo inutile di freni. Te ne accorgi quando cambi le pastiglie o peggio i dischi.

          • Non ho detto che sia uno sforzo immane, ma che è molto più confortevole poter regolare la velocità con un solo pedale, mi rendo conto che sembri una stupidaggine, ma nei lunghi viaggi le differenza si nota.
            Anche io utilizzo il cc adattivo, ma non in tutte le condizioni di traffico lo trovo efficace, a volte preferisco fare i sorpassi senza, oppure accelerando quando necessario per ridurre i tempi di sorpasso, resta quindi molto comodo avere una risposta lineare tra posizione dell’acceleratore e velocità dell’auto senza l’effetto elastico del motore termico.

          • In autostrada magari molte vetture si comportano abbastanza bene…
            Dove l’ elettrica è imbattibile è in città e montagna…
            Le ibride sono costrette ad attivare rumorosamente il motore…a cambiare marce con strappi avvertibili…, sei costretto ad usare i freni meccanici (che dopo lunghe discese..specie se a velocità allegre..surriscaldano dischi con rischio di allungare la corsa), non si regolano “al millesimo” le velocità d’ingresso in curva visto che comunque la trazione è “termica” ( a parte la Nissan..che si affida ai motori elettrici alimentati dal termico…ma sempre un bubbone rumoroso si porta addosso).
            Ultimamente mi è capitato molto spesso di fare viaggi sotto ” mini uragani ” e strade fortemente allagate ..beh…mi son pure trovato meglio del precedente SUV 4×4 .. molto più insensibile all’ acquplaning la BEV.

      • Sottoscrivo. Pienamente. L’assenza di vibrazioni fa la differenza e serve fare viaggi lunghi per capirlo. Un test breve non basta.
        Io viaggio di più e più volentieri da quando ho una EV.

      • Avendo provato 2 bev anche su medie distanze posso concludere che ognuno ha le sue preferenze. Sulle elettriche c’è il rumore che proviene dagli pneumatici e i fruscii aerodinamici e come rumore, anche se forse è qualche decibel inferiore a quello di un motore, è molto più sgradevole all’orecchio, al punto che si rende necessario accendere l’autoradio per coprirlo, operazione che non si fa con un’auto a benzina dove l’accensione dell’autoradio è facoltativa se il motore suona bene (ma non tutti i motori suonano bene). I motori moderni sono fin troppo silenziosi e questo per sottostare ai vincoli europei sui decibel al punto che in tanti ricorrono a scarichi aftermarket proprio per recuperare il suono a cui erano affezionati ma comunque non siamo di certo di fronte al motore di una vecchia Fiat 126.

        Per quanto riguarda il comfort di marcia un’auto bev è più pesante quindi non può ammortizzare meglio le asperità, pur avendo il baricentro più basso. Piuttosto il maggior peso costringe i produttori a non dotarla di sospensioni e ammortizzatori supereconomici, tutto qui, ma non c’è motivo per cui una Audi A5 o di una Mercedes classe E debba risultare meno confortevole per la schiena di una Model 3, così come una Mercedes classe S non credo abbia molto da invidiare in termini di comfort ad una Model S o ad altre elettriche.

        • Enzo..so che apprezzi la voce dei “termici”..ma quelli coprono sempre tutti gli altri rumori..che son sempre lì…il cervello lo registra..quelli a basse frequenze stancano parecchio alla lunga.. Più rumori hai in auto (motore e trasmissione, scarico, fruscio aerodinamico etc) peggio stai… Hai voglia di aggiungere la musica! Sarebbe solo un rumore in aggiunta (ne ho avute di auto con impianti anche “discreti”, da 540W e subwoofer…ma era una gara col termico in velocità..oltre ai soliti fruscii .
          Da quando ho BEV riusciamo sempre a parlare sottovoce anche con quelli seduti dietro..e .se si vuole la musica… basta sempre a basso volume.

          • E io che volevo regalarti la prossima Ferrari elettrica per il tuo compleanno [ https://www.youtube.com/watch?v=vMMcguEgKdk ] … pazienza, la regalerò a qualcun altro 😀

            (per chi non lo notasse: il prototipo della Ferrari elettrica suona come se avesse un V8, la stessa strada di Dodge Charger e Ioniq 5N anche se Ferrari non ha fatto ricorso alle casse acustiche ma ad altri sistemi, ma alla fine il sound quello è)

          • 😂 grazie per il pensiero Enzo…
            Ma sarei una delusione… spengerei subito l’ emulatore di rumore..
            A me e mia moglie piace sentire i suoni della natura quando siamo in giro…prima a piedi o in bici… adesso anche in BEV 😉

    • Magari perché i problemi te li creano per le ricariche.
      Guidarle o starci a bordo da passeggeri… è tutt’ un’altra cosa..

      Almeno vai a provarle..se te ne prestano una per un paio di giorni..meglio!
      prima di scrivere… meglio capire.

  8. Concordo su discorso che si parla poco di Kia Hiunday .
    Secondo me sono la prima alternativa dopo Tesla .
    Ho una Kia 64 E e vado da tutte le parti

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