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In arrivo Citroen elettriche meno costose

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CORAGGIOSE, MA NON COSÌ / Le nuove Citroen elettriche si ispireranno alla concept OLI, ma non ne riprenderanno in toto le linee.
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In arrivo Citroen elettriche meno costose: lo annuncia il capo del design della marca, Pierre Leclercq, anticipando l’arrivo di una nuova generazione di modelli.

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Pierre Leclercq, 51 anni, capo del design di Citroen.

In arrivo Citroen da 25 mila euro, meno incentivi

Leclercq promette “design caldo e prezzi aggressivi” per le Ev che verranno presentate nei prossimi mesi. E l’annuncio è doppiamente interessante, perché all’interno del gruppo Stellantis la Citroen è la marca gemella di Fiat. I due brand stanno sviluppando le nuova auto partendo dalla stessa base tecnica, con la mission di coprire la fascia entry-leve del mercato dell’elettrico. Non low-cost tipo Dacia Spring, ma comunque vetture piuttosto spartane e primo-prezzo. Finora l’unica Citroen elettrica non ha avuto un grande successo: la E-C4 parte da 38.250 euro e si tratta comunque della versione EV del modello termico. Adesso si volta proprio pagina, con modelli più piccoli, concepiti per l’elettrico e prezzi che dovrebbero aggirarsi sui 25 mila euro, meno incentivi: “Li abbiamo concepiti per portarli sul mercato con un obiettivo di prezzo davvero aggressivo”, ha spiegato il designer alla testata inglese AUTOCAR.

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SCARSO SUCCESSO / L’unica Citroen ora in vendita, la E-C4.

“Il mercato va su auto sempre più costose, noi invece…”

Penso che sarà un enorme, enorme vantaggio per un marchio come Citroen”, ha aggiunto Leclercq. “I marchi premium cercano di diventare ancora più premium, ma ci sono tanti clienti non hanno le possibilità di comprare a certi prezzi. Presto usciranno grandi prodotti, che penso siano davvero fantastici in termini di design. I prezzi saranno aggressivi e non possiamo che essere orgogliosi di averlo fatto. Quindi, penso, abbiamo un ruolo importante da svolgere nell’industria automobilistica nei prossimi due anni”. Essendo la base tecnica comune, la sfida in famiglia con Fiat si giocherà soprattutto sul design e sul marketing. La Citroen punta a linee di rottura, in parte riprese dalla concept car OLI. Quanto ai costi, AUTOCAR ipotizza che si rinunci all’infotainment a favore di un sistema collegato al telefonino del conducente. “Vivi con il tuo cellulare tutto il giorno. Quindi, più ci avviciniamo a ciò che abbiamo sul nostro telefonino, penso che meglio sia“, conferma Leclerq”.

SECONDO NOI. La strada è giusta: proporre auto elettriche di segmento B con almeno 400 km di autonomia e 25 mila euro di prezzo d’attacco. Che, tra incentivi e sconti, possa restare entro i 20 mila euro reali. La sfida in famiglia è stimolante e non può che far bene sia a Fiat che a Citroen.

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9 COMMENTI

  1. Felicissimo possessore da 18 mesi (45.000 km) di una eC4 shine pagata . tra sconto & incentivo , € 26.500 a rate molto convenienti con le 3 opzioni (tengo,restituisco,cambio) a fine finanziamento , veramente non capisco perché questa auto non abbia ancora avuto il successo che merita . Bellissima linea da suv coupe’ che ricorda X4BMW e Q4AUDI con 0 , ripeto zero , problemi avuti .

  2. Finalmente si comincia a capire che è proprio su questi segmenti e questa fascia di prezzo che le Bev sono mooolto meglio delle ICE, per sicurezza, piacere di guida, economicità di gestione. Se spendo 60.000 euro ho comunque un prodotto eccellente, a parte gli aspetti emissivi.

  3. Lo stato dell’arte di Stellantis sul segmento B BEV è vendere a 36000€ auto con autonomia di 330km.
    Com’è possibile che a breve arrivino B BEV al 30% di costo in meno con il 20% di autonomia (che significa capacità) in più?

  4. Prototipo OLI è trooooppo avanti 🔝🥳 rispetto alla concorrenza (per la fascia di mercato…ovviamente 😏📊
    Ec4 nn vende xké scontata direi quasi…anonima 👤 Sullo stile se nn si riskia nell’elettrico (libertà di design su pianali dedicati,, senza ingombri di parte meccanica tradizionale) nn vedo cm altrimenti possano ‘scatenarsi’ progettisti e disegnatori🎉🎊🎨

  5. /// quanto ai costi, AUTOCAR ipotizza che si rinunci all’infotainment a favore di un sistema collegato al telefonino del conducente \\\ Non so quanto si potrebbe risparmiare rinunciando all’infotainment ma direi che basare la connettivitá sullo smartphone del conducente piuttosto che su schermo/i incorporato/i avrebbe comunque i suoi vantaggi

    • Il punto dei sistemi di infotainment delle auto e’ di venderti abbonamenti o “servizi” accessori: connettivita’ mappe, assistenza…

      Io da utente, ma credo tuitti quelli che pensano di comprare auto di fascia bassa, non spenderei soldi per qualcosa che posso fare con un cellulare.

      Inoltre, un sistema infotainment e’ praticamente gia’ obsoleto il giorno in cui l’auto e’ poresentata. Pensare che resti utile per i dieci o vent’anni di vita di un’auto e’ utopistico.

      Una presa USB e magari conettivita’ bluetooth e’ tutto quello che serve. Eventualmente, potrebbero essere forniti al cellulare i servizi che l’auto ha e che potrebbero essere migliori: ad es. l’auto ha per legge un sistema GPS (per le chiamate d’emergenza): potrebbe esser fornito come dispositivo bluetooth per il cellulare, che avrebbe dati GPS migliori (antenna esterna, con dimensini non limitate da quelle del cellulare).

      • In effetti parlando di vantaggi dello smartphone collegato all’auto rispetto allo schermo integrato mi riferivo proprio a frequenza e costo degli aggiornamenti, oltre alla sostituzione molto piú facile ed economica in caso di rottura del display.

  6. Brava Citroen, la politica la trovo giusta.
    Anche perché Tesla avanza e non vedo molte alternative…

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