Il top manager di Alexa passa alle auto con Stellantis. Ned Curic diventa Chief Technology Officer (CTO) del gruppo nato dalla fusione tra PSA e FCA.

Il top manager di Alexa con un passato in Toyota
Le auto sono sempre più computer con le ruote e i travasi dal mondo dell’elettronica e del digitale all’automotive sono sempre più frequenti. Curic traslocherà in Stellantis dal 30 agosto, alle dirette dipendenze del numero uno Carlos Tavares, e gestirà tutte le risorse relative alla tecnologia per il gruppo. Un comunicato messo in rete da Stellantis automobilista lo descrive come “un esperto riconosciuto a livello mondiale da diversi anni, con comprovato successo. Dal 2017 in Amazon come Vice Presidente di Alexa Automotive, responsabile della creazione dell’organizzazione commerciale e tecnologica della linea di business Automotive“. In precedenza, dal 2015 al 2017, Ned è stato EVP presso Toyota Connected, con gestione diretta di ingegneri programmatori, data scientist e designer. E prima ancora è stato Chief Technology Officer di Toyota Motor North America, responsabile della strategia di trasformazione digitale.

Il precedente: un fisico alla guida della Ferrari
Tavares spiega così la scelta: “Non vedo l’ora di iniziare a lavorare a stretto contatto con Ned. Giocherà un ruolo fondamentale ed essenziale nel definire la direzione strategica della mobilità, dello sviluppo e della crescita futura della nostra azienda per essere all’avanguardia nel settore automobilistico. Ned si unisce a noi nel momento perfetto per plasmare Stellantis nel contesto di un cambiamento senza precedenti”. Ormai ai piani alti delle industrie automotive le contaminazioni con manager che vengono dal mondo della tecnologia (e viceversa) sono sempre più frequenti. E la scelta più clamorosa è avvenuta proprio in Italia, quando John Elkann ha indicato Benedetto Vigna come nuovo ad della Ferrari. Laureato con lode in fisica subnucleare a Pisa, 52 anni, Vigna lascia la guida del Gruppo Analogici, Mems (Micro-electromechanical Systems) e Sensori di STM. Ed è un innovatore con diversi brevetti nel curriculum, non un ingegnere delle 4 ruote. Nomine che fino a qualche anno fa erano impensabili e oggi sono all’ordine del giorno.
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Ottimo, e se qualcuno ha creduto alla favola di una società paritetica questo e altre azioni stanno a dimostrare che non è così, ma c’era da aspettarselo.
Con questo non dico sia un male, ma la carica a John Elkann era un contentino, così la stampa italiana, anche se non tutta, ha potuto incensarlo