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Il titolo malandrino del Sole: come demolire le EV

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(Credit foto: Volkswagen Newsroom).

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Il titolo malandrino del Sole 24 Ore, ovvero come demolire l’immagine delle auto elettriche con un articolo in cui si dice l’esatto contrario dello strillo iniziale.

Il titolo malandrino del Sole
L’articolo comparso sul Sole 24 ore, segnalato da molti lettori.

Il titolo malandrino del Sole condanna l’elettrico , ma non tiene conto che…

Molti lettori ci hanno scritto segnalandoci l’ennesima sortita anti-elettrico del quotidiano di Confindustria. Ognuno ha diritto di pensarla come vuole e i colleghi del Sole possono avere mille ragioni per ritenere l’alternativa delle auto a batterie impraticabile. Qui però c’è qualcosa che non torna. Il giornalista ha fatto a tavolino un confronto per capire quanto si spenderebbe per un ipotetico viaggio Milano-Napoli, utilizzando app come Nextcharge o ABRP. La sentenza è già nel titolo: 110 euro con un’elettrica come la Volkswagen ID.3 Pro Performance da 58 kWh di batteria, 76 per un’analoga vettura diesel, una Golf 8 2.0 Tdi. Come di direbbe in gergo tennistico: gioco, partita, incontro. E invece no, perché il calcolo è stato fatto tenendo conto della tariffa al kWh meno conveniente. Mentre chiunque viaggia in elettrico sa bene che ci sono abbonamenti flat che ti consentono di spendere anche meno della metà.

Il titolo malandrino del Sole
L’articolo comparso su Notizie.it e ripreso da molti siti on-line.

Altro titolo contro le EV, ma il testo dice il contrario

Il bello è che lo sa bene anche il giornalista, che infatti scrive: “Esistono abbonamenti e pacchetti che consentono di abbassare il prezzo al kWh rispetto a quello, molto più alto, di chi fa il pieno in maniera occasionale“. Siamo sotto la soglia di 0,40/kWh, precisa, ma in realtà con la flat di Enel X Way arriviamo anche a 0,31. Senza contare che, partendo per viaggi del genere, molti fanno il pieno a casa, spesso a prezzi ancora inferiori. Quindi i 110 euro citati si riducono a una cinquantina al più, rendendo il viaggio in elettrico più conveniente. Ma ormai è una moda acchiappa-clic quella di fare titoli che mettono in cattiva luce le EV, per poi scrivere nell’articolo cose di tutt’altro tenore. Tanto gli articoli chi li legge…Altro esempio: MSN rilancia un articolo pubblicato da Notizie.it, con l’eloquente titolo “Perché l’auto elettrica inquina di più? Tutto ciò che si deve sapere“. Ebbene le cose da sapere sono che “la riduzione dell’inquinamento è uno dei tanti vantaggi delle auto elettriche“. E che non c’è gara per sostenibilità tra le due motorizzazioni, Mah…

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152 COMMENTI

  1. Se si vuole essere obiettivi e si fa una valutazione, non si devono considerare situazioni idilliache o in promozione. l’Italia non è fatta da villette con wallbox privato ma da appartamenti e sosta in strada. Il confronto costo non può essere fatto con abbonamenti o prepagate perché conveniente si ma solo se si fanno abbastanza chilometri e la maggioranza degli automobilisti non li fa (a parte il proprietario di villetta sperduta ma con pannelli che deve prendere l’auto anche per farsi un caffè). Ci obbligano ad essere abbonati e anche questo è un vincolo

    • Se si vuole essere obiettivi, si deve partire dalle statistiche ISTAT: il 50% delle abitazioni italiane sono indipendenti e il 68% delle abitazioni è dotata di posto auto.

      Altro fatto da considerare, sempre per l’obiettività tanto richiesta: nessuno è obbligato ad usare l’abbonamento per le ricariche, può benissimo pagare a consumo ogni ricarica.

      • Non si tratta di essere obbligati a fare l’abbonamento ma che per valutare il costo di una ricarica NON devi considerare di averne uno. Sui dati Istat poi ammesso che siano obiettivi i tuoi numeri, 50% non mi sembra un numero residuale o trascurabile. da non prendere in considerazione.

        • Riporto: Gli appartamenti sono la prima tipologia in nove Stati membri, in particolare Lettonia (66%), Spagna (65%), Estonia (62%) e Grecia (61%). E anche in Italia: 52,4%. Le quote più basse vengono registrate in Irlanda (8%) e Paesi Bassi (20%).

          • Appartamenti? Che significa? Da quando sono nato abito in appartamenti (tra la casa d’infanzia dei miei genitori ed oggi ho avuto 4 case, 2 a Padova e provincia e 2 nella provincia di Torino) e TUTTI e 4 sono dotati di box allacciato al mio contatore privato di rete elettrica, per cui nessun problema a caricare un’auto elettrica o a fare qualunque tipo di adeguamento eventualmente necessario allo scopo (tipo: adeguare la sezione dei cavi). Quindi la percentuale di appartamenti sul totale non è indicativa della possibilità o meno di ricaricare a casa.
            Riguardo il discorso dell’abbonamento: come indicato più volte, il termine “abbonamento” che viene usato in primis dai fornitori di energia è fuorviante. Trattasi di pacchetti di kWh prepagati. Perché non dovrei considerarli quando valuto il costo di una ricarica? Posso acquistarli ed usarli quando voglio, facendo solo attenzione a finirli entro un mese di tempo per evitare di sprecare kWh. Trattandosi di tagli anche molto piccoli, è un non-problema. Certo, se ti obbligassero a prepagare migliaia di euro di kWh in anticipo sarebbe diverso, ma i costi partono da 20€ per 50 kWh (quindi 0,40€/kWh), bene o male un pieno o mezzo pieno a seconda dell’auto che hai. Quindi considero eccome quella cifra. Io stesso che ricarico sempre a casa e praticamente mai fuori faccio “abbonamenti” quando so che devo fare un viaggio o se sono in dicembre, quindi poca luce, poco fotovoltaico e prezzo dell’energia casalinga alto. Mai caricato in vita mia ai prezzi indicati a caratteri cubitali dagli articoli di giornale che circolano in questi giorni. E se anche fossi in emergenza per qualunque motivo e dovessi farlo una volta all’anno, non mi sposterebbe il bilancio dei costi d’esercizio dell’auto.

  2. Vorrei fare qulalche considerazione, premetto che non odio le elettriche, né ho guidata una per qualche anno al lavoro e non mi è dispiaciuta. Ma al momento non le ritengo ancora in grado di sostituire le termiche per svariati motivi. Una cosa che non mi piace, è che mi si imponga di passare all’elettrico a colpi di legge e sulle mie tasche. Se la tecnologia sarà migliore e più conveniente, avverrà da se, come per tutte le altre cose accadute nel passato.
    I tanto sbandierati risparmi di rifornimento che spesso leggo qui, tengono conto dell’elevata differenza d’acquisto tra e le elettriche e le termiche?
    Considerando la vita media di un auto in Italia (almeno 12 anni), cosa succederà con un’auto elettrica così anziana? Cambieremo le batterie? Da escludere, antieconomico. Cambieremo auto? E chi se la piglia sapendo di dover cambiare la batteria? Quindi, oltre ad aver pagato l’auto uno sproposito, non avrò valore residuo.
    Altra cosa, quando ci saranno 39 milioni di elettriche in giro (parco auto attualmente circolante in Italia), pensate ancora di non pagare il bollo o trovare ricariche gratis o a prezzi stracciati? Da dove prenderà le accise/ tasse lo stato?
    Quando ci saranno 39 milioni di auto da ricaricare tutte le sere, dove prenderemo l’energia elettrica che già ora acquistiamo in buona pare dall’estero?
    Un’ultima cosa, sempre tenendo a mente i futuri 39 milioni di auto elettriche, sapete come è fatta la rete elettrica delle vostre città? Pensate veramente di poter tappezzare le strade di colonnine di ricarica? Pensate veramente di poter installare una cabina mt/bt in ogni palazzina? E tutti i cavi dove passeranno? E se aumentiamo le cabine mt/bt, bisogna di conseguenza aumentare le cabine at/mt dette anche cabine primarie, di conseguenza anche le sottostazioni da dove paginetta partono le reti at, e di conseguenza i cavi at (Sapete quanto costa passare migliaia di km di cavi? Soprattutto at? E che opere occorrono per farlo? ). E qui torniamo al discorso, chi ci darà tutta quella energia elettrica?
    Veramente pensate che l’auto elettrica sia il futuro? Il 2035 è più vicino di quanto pensiate.
    Se veramente teniamo all’ambiente, non era meglio iniziare dalle nacro fonti di inquinamento anziché colpire sempre gli automobilisti?

    • che le ev hanno bisogno di una prolunga ?
      non lo avrei immaginato ,
      veramente scomode ..
      strano , non mi sono accorto di avere una prolunga attaccata alla plug-in,
      eppure vado spesso in elettrico
      e già ho sempre la testa tra le nuvole ,inguaribile sognatore.
      Prometto ; farò più attenzione alla prolunga , mi sa tanto che è anche pericolosa per i ciclomotori e pedoni sulla strada

      P.S. serio
      sulle mie tasche sicuramente pesano da decenni gli incentivi sulle fossili ma nessuno si è mai preso la briga di confrontarli con gli incentivi per rinnovabili e ev ..
      al TG1 delle 20:30

      rinunciare a competere sulle EV , significa distruggere l’aututomotive Europeo
      REGALARLO a USA e CINA
      compreso il marginale italico

      ma perchè questo paese non può fare come e/o meglio di quello che fanno in Portogallo e Spagna come piano energetico/industriale per i prossimi anni ?
      cosa ci manca ?
      la prolunga ?

      sarebbe il MINIMO per non insultare l’intelligenza di chi ci ha ha preceduto
      dandoci lustro e credibilità che spesso non meritiamo

        • Anche se mettiamo 50 auto a benzina nello stesso distributore succede qualcosa di analogo…
          Statisticamente avere 50 auto nello stesso posto dato che sono lo 0,x% del parco circolante è assai improbabile, oggi.
          Con un dettaglio: provare per credere coi calcoli, ma usare un generatore mobile a gasolio per produrre energia elettrica che alimenta auto permette di usare meno gasolio (quindi minore inquinamento) rispetto a fare circolare le altre macchine alimentate a gasolio. Basta provare con i dati di consumo di un generatore e sapere fare due calcoli. Che non è tanto assurdo, dato che è il sistema degli ibridi in serie, solo che qui il motore è grosso e più è grosso e migliore è l’efficienza, ovviamente.

          • Anche no.
            Potere calorico di 1 lt di gasolio = 10 kWh
            Rendimento del Gruppo Elettrogeno = 25%
            Energia prodotta con 1 lt di gasolio = 2,5 kWh
            Dimentichi il 2° principio della termodinamica con es. tutte le perdite (20-40%) nel caricare la batteria di ogni macchina elettrica.

          • @mirco

            perdite del 20%-40% per caricare la batteria di una macchina elettrica?
            ma stai scherzando?

            con Zoe (che non è la più efficiente nella ricarica per come è fatto il motore),
            caricando in monofase (non il caso dell’articolo, direi),
            e caricando a bassa potenza (non il caso dell’articolo, direi),
            allora si scende a 30% di perdite

            ma nelle condizioni più comuni e ragionevolmente confrontabili con l’articolo parliamo di perdite al più del 10%, per Zoe. per Tesla penso sia anche meglio.

            Hai altri dati?

      • Nessuno sta dicendo che le elettriche non debbano esistere o essere vendute, non sopporto che mi si impongano per legge. Me la vuoi far comprare per forza, crea le infrastrutture, rendile paragonabili alle termiche in quanto ad utilizzo (autonomia, tempi di ricarica, ecc…). Equipara i prezzi alle termiche e poi potrai impormi di comprarle.
        Che i cinesi siano avanti è sicuro, gli americani a parte tesla non credo proprio.
        Visto che i cinesi hanno paghe e contratti di lavoro da schifo, metti i dazi sull’importazione di auto elettriche se non si adeguano e poi vediamo la loro competitività.
        Ricorda comunque che si sono accaparrati i diritti di acquisto del litio in molti paesi che lo estraggono, da questo punto di vista hanno il coltello dalla parte del manico, ringraziate tutti i produttori di elettronica occidentali che hanno delocalizzato per produrre a poco, vendere a tanto e avere pochi dipendenti da stipendiare.

        • Aldo, senti, la tua auto emette veleno. Ti è chiaro ‘sto concetto!? Pensa che la legge, compresa quella europea, ti consente di continuare ad avvelenarmi per almeno 20-30 anni. Ti senti orgoglioso, o no? Però ti prude che tra 12 anni non potrai più comperare una nuova macchina per continuare ad avvelenarmi? Capisco il tuo dolore viscerale, la tua sensibilità di inquinatore ferita, il tuo piangere a dirotto sulla spalla di Fratin.

          • E(nergumeno) sai tutto quello che fai inquina.ti è chiaro sto concetto? Sai che l’energia elettrica che usi quotidianamente sia in casa che fuori è in maggior parte prodotta con combustibili fossili? Sai che il gas con cui si scaldi e un combustibile fossile? Sai che quello che butti nell’immondizia inquina? Sai che i coloranti con cui colorano i tuoi belli vestiti di marca sono molto inquinanti? Sai che il saponi e i prodotti chimici che usi in casa inquinano tantissimo?
            Sai che la carne che mangi tu e altri milioni di persone per essere prodotta genera allevamenti intensivi noti grandi produttori di co2
            Potrei andare avanti per ore se vuoi.
            Io ti avveleno col mio diesel e ti con il tuo stile di vita cosa penso di farmi?
            Ormai, per molte persone come te, le auto elettriche salveranno il mondo dall’inquinamento che sparirà del tutto con l’addio alle termiche.
            Continua così…. credici fino in fondo.

    • Ma hai preso ChatGPT e gli hai chiesto di preparare il vademecum perfetto dei luoghi comuni no-watt? Ti sei scordato solo la schiavitù dei bambini che estraggono terre rare per le batterie e la sudditanza alla Cina.

      P.S.: ti svelo un segreto su tutti: nessuno sta imponendo il passaggio all’elettrico. E nel 2035 potrai ancora circolare con la tua nuova auto termica per altri 12 anni, facciamo anche 20 perché so che sei un virtuoso. Per curiosità, quanti anni avrai nel 2055?

      • Evidentemente ormai il vostro pensiero anti auto termiche è così uniformato e soggettivo da non riuscire a fare ragionamenti liberi e costruttivi su cosa è realmente e seriamente fattibile.

        • Sei fuori strada. Io non ho nulla contro le auto termiche in generale, anzi ho sempre ritenuto e tuttora ritengo che se si facesse un ragionamento serio sulle auto a metano (che possono anche essere alimentate a biometano) avremmo una soluzione OGGI a portata di mano per ridurre drasticamente le emissioni. Ed infatti ho un’auto elettrica ed una a metano. Se ho un pensiero “anti-qualcosa” è contro il pregiudizio e l’arroganza di chi non ci prova neppure a fare un ragionamento serio e costruttivo su un argomento che non conosce ed anzi taccia chi lo conosce di dire falsità.

  3. Vorrei condividere un pensiero che ho da qualche tempo e che numerosi interventi tra i commenti hanno confermato. Non vogliatemene non vorrei aprire un discorso sulla semantica, piuttosto trovare una via che possa evitare l’innesco di dubbi ed incertezze.
    Forse gli operatori di ricarica dovrebbero trovare un termine diverso da abbonamento. Dico così, perché è chiaro che molte persone temono di rimanere in qualche modo vincolati ad un operatore e di dover fare chissà quale operazione per “disdire” un abbonamento. Comprendo il possibile timore di una persona che si accosta per la volta alla mobilità elettrica.
    Massimo Tedeschini parla di tessere a scalare, altri di prepagate e questi termini mi sembrano molto migliori del termine abbonamento (chiaramente in riferimento all’acquisto di Kwh).
    Che ne pensate, avreste altri termini che possano aiutare ad evitare confusione?
    Discorso analogo anche per interoperabilità….

    • Concordo!
      Pre-pagata forse andrebbe bene per il semplice fatto che è il termine usato per le schede telefoniche, quindi le persone dovrebbero essere a conoscenza di come funziona il modello di vendita.

          • E io che avrei detto come minimo nella Folgore… ☝️

            (Folgore… elettrico… si ok, me ne vado… 🤭🤭🤭)

      • Come detto sopra, il termine mi risulta sicuramente più accettabile, però poi, si andrebbe a perdere il fatto che i Kwh vadano consumati entro (solitamente) 30 giorni.
        Quindi abbonamento mette l’enfasi sull’eventuale periodicità del pagamento, ma genera confusione su tutto il resto.
        Pre-pagata è sicuramente più chiara, ma non evidenzia che, salvo apposita operazione (non voglio dire disdetta), l’acquisto sarà ripetuto automaticamente allo scadere del periodo (ancora i famosi 30 giorni).
        Sicuramente non è facile trovare un’alternativa.
        Purtroppo anche prepagata a scalare ha gli stessi pregi e difetti di pre-pagata

        • Prepagata con rinnovo automatico?

          E comunque, parafrasando (mi perdonerà il bardo) “Ciò che noi chiamiamo con il nome di abbonamento, anche se lo chiamassimo con un altro nome, serberebbe pur sempre lo stesso manuale da cui leggere tutte queste informazioni.”

        • Prepagata con rinnovo automatico secondo me va bene. Qualunque credito prepagato ha una scadenza (sulle SIM tipo 12 o 13 mesi, almeno una volta era così), questi invece durerebbero 30 giorni.

          Oppure voucher.

          Sicuramente “abbonamento” è fuorviante, soprattutto nel momento in cui puoi stopparlo e riattivarlo, anche a raffica, quindi eludendo il vincolo del tetto massimo dei kWh pattuiti. Peraltro, a quel punto potrebbero semplificare questo meccanismo inutilmente complicato e fare appunto dei semplici voucher che acquisti quando vuoi, senza dover disattivare/riattivare.

    • -Che ne pensate, avreste altri termini che possano aiutare ad evitare confusione?-

      Tipo “tessera prepagata a scalare”?

    • Ricarica?

      150 giga a 7.99 al mese

      Per molti è un messaggio (pubblicitario) chiaro, anche se la maggior parte di loro ha solo un’idea vaga dei dettagli.

      Come per la maggior parte degli automobilisti.

  4. A parte il fatto che la prova è una simulazione, a me la diatriba sui costi di rifornimento fa un po’ ridere perché appena l elettrico avrà una massa critica adeguata, arriveranno le accise per sostenere quelle spese che lo stato affronta oggi grazie alle tasse sui carburanti. A parte questo, c’è un aspetto su cui ragionare, e sono le due ore di tempo in più, che secondo me sono anche ottimistiche.
    Quando Quattroruote fece la prova con un I pace per andare in meridione, circa 1300 km, le ore in più rispetto alla termica furono 7…

  5. Si sta poco, basta dire a Google di non mostrare più articoli dei giornali che:
    – usano titoli clickbait, spesso pure falsi
    – raccontano menzogne
    – non permettono agli utenti di commentare gli articoli
    – richiedono un abbonamento per leggere l’articolo

    Io lo faccio sempre. Ogni volta che vedo un articolo, anche solo uno, contenente menzogne oppure titoli clickbait, oppure giornali che so non permettono i commenti, o anche giornali che richiedono un abbonamento per poter leggere i loro articoli clicco sul pulsante per non farmi mostrare più articoli di quella testata. Se un giornale deve ingannarmi per forzarmi a leggere i suoi temini, non mi interessa. Se devo pagare per leggere dei temini di un unico giornale, non mi interessa, tanto ci sono mille altri giornali da cui posso leggere liberamente. Se non posso commentare e dire la mia (magari contestando quello che il giornalaio ha scritto nell’articolo), non mi interessa.

    L’epoca in cui il loro pubblico accettava passivamente ciò che dicevano è finita da almeno 10 anni, forse di più. Se non l’hanno ancora capito, non è un problema mio.

    • Se tutti ragionassero come lei, i giornali sparirebbero nel giro di due mesi. O pensa che si lavori per beneficenza? Quella poi di Google che oscura gli articoli clickbait è una barzelletta: Google vive sui click.

      • Diciamo che l’abbonamento per leggere gli articoli on line non sarebbe neanche male – e del resto si paga(va) per i giornali cartacei – a patto peró di avere in cambio dei contenuti piú affidabili..

        • E’ esattamente lì che si arriverà. Una domanda per la nostra community: quale sarebbe il prezzo giusto per un abbonamento annuale a Vaielettrico?

          • Butto li, 3€ al mese, 30€ se lo pago in singolo versamento annuale?
            Però in cambio cosa si avrebbe?

          • Caro Luca, se davvero anche solo il 10% del milione e rotti di nostri lettori unici mensili fosse disposto a pagare quella cifra (ma ne dubito) potremmo moltiplicare per dieci il numero e la qualità degli articoli e ridurre ad un terzo la pubblicità. Ci resterebbero anche le risorse per acquisire altri due o tre siti.

          • Facciamo che chi non paga ad esempio non può commentare? 😀
            E battute a parte (ma fino a un certo punto, se pago vorrei che il rumore di fondo sparisse) magari pensare a dei test days dove possono partecipare gli utenti registrati? Incontri a tema con specialisti del settore, ricercatori?

          • Massimo però è anche un commento annegato in un articolo su un tema completamente differente, magari potreste proporlo come articolo dedicato.

          • Rispondo anche io per concordare con quanto scritto da Luca.
            Sia sulla cifra, che pagherei senza batter ciglio, che sul “ritorno” per noi fruitori.

            Sul lasciar commentare i soli abbonati non sono convinto al 100% ma preferirei una maggior moderazione dei troll.
            Belllissima l’idea dei test days! °_°
            Anche io voto per fare un articolo dedicato all’argomento. Male che vada si scopre che non è, ancora, il momento per questo passo.

          • Mi unisco a Luca.
            Accolgo volentieri la proposta.
            La pubblicità è abbastanza fastidiosa, ma è molto più fastidioso il rumore di fondo degli utenti anonimi. Per “anonimo” non intendo che pretendo nome cognome e foto, ma che siano utenti registrati con un nick univoco e con una procedura di registrazione con autenticazione della mail (OTP), per togliere dai piedi almeno certi troll di passaggio.
            Sarebbe bello un sistema di messaggistica come Disqus, con possibilità di editare i commenti e di bannare utenti (nel senso di: non vedere i commenti di chi non mi aggrada, occhio non vede, ipertensione non duole).
            PS: non ho risposto prima perchè sono in trasferta (lavorativa, ahimè) nella ridente località che ha dato i natali (non so per altre festività) al Paolo Mariano, il quale ha ben pensato di non farsi trovare, addirittura espatriando!

          • Mi accodo. Pochi euro al mese sarei anche disposto a spenderli. A patto però (e prendetela come critica costruttiva) di limitare i contenuti triti e ritriti (magari a favore di qualche FAQ o “knowledge base”) e di filtrare i commenti in modo da tenere solo quelli che portano delle argomentazioni con un minimo di contenuto e di ragionamento, non solo i soliti luoghi comuni presentati in modo perlopiù arrogante ed il più delle volte solo per fare polemica.

          • 3€/mese o 30€/anno per quanto mi riguarda Vaielettrico li vale.
            Solo chi è abbonato (anche per un solo mese) può commentare secondo me ci sta e fa anche da filtro a troll vari e chi ha bisogno di sfogare frustrazioni e fa perdere tempo con domande già fatte decine di volte.

      • Il ragionamento “nascondo i siti che chiedono abbonamento perché tanto ci sono quelli che non lo richiedono” è effettivamente piuttosto egoistico e miope, anche se è pur vero che la qualità media delle testate che pure richiedono abbonamento è davvero piuttosto bassa e personalmente quelle che ritengo facciano davvero un buon servizio sono paradossalmente tutte senza abbonamento…
        Riguardo il discorso dell'”oscurare il clickbait”. Quello che voleva dire Arturo è che, nel momento in cui si consultano le notizie mediante aggregatori tipo Google Discover o Google News, si può scegliere “non mostrarmi più articoli di…” ed è quello che io stesso faccio alla prima occasione in cui un sito prova ad ingannarmi con titoli volutamente ingannevoli o demenzialmente sensazionalistici. Clickbait, appunto. Quindi non è Google che di sua iniziativa oscura, sono io che di mia iniziativa indico a Google di non mostrarmi più nulla da quella testata. Se tutti facessero così probabilmente il clickbait sarebbe meno utilizzato.

  6. Ho una moto elettrica, 10kwh di batteria, ricarkw. Questo weekend sono stato a Torino, partendo da Milano in moto e ritorno (circa 300km). Proviamo a fare 3 esempi (situazione peggiore vs abbonamento vs realtà):

    Situazione peggiore, ricarica domestica + ricarica alla colonnina senza abbonamento:
    Tariffa casalinga: 0,19€\kwh.
    Tariffa alla colonnina: 0,50€\kwh
    10 X 0,19€\kwh = 1,90€ di ricarica domestica.
    30 X 0,50€\kwh = 15,00€ alle colonnine.
    Totale: 16,90€

    Abbonamento:
    Tariffa casalinga: 0,19€\kwh
    Tariffa alla colonnina: 0,31€\kwh
    10 X 0,19€\kwh = 1,90€
    30 X 0,31€\kwh = 9,30€
    Totale = 11,20€

    Realtà:
    10 X 0,19€\kwh = 1,90€
    10 X 0,00€\kwh = 0,00€ (colonnina gratuita a Novara, dove mi sono fermato per fare colazione e prendere il pranzo al sacco)
    10 X 0,00€\kwh = 0,00€ (colonnina gratuita a Torino, dove sono stato fermo tutto il giorno come turista)
    10 X 0,58€\kwh = 5,80€ (la colonnina gratuita di Novara era occupata, ho caricato ad una becharge con l’app di Enel X, dove sono stato fermo a fare qualche foto.)
    Totale: 7,70€

    Con una moto termica equivalente (Benelli 125 Leoncino, 26km\l secondo inmoto) avrei speso 11,5L di benzina, a 1,80€\L, 20€ (circa) facendo il pieno nella stazione più economica lungo il tragitto.
    Quindi qualche euro in più della situazione peggiore in elettrico, quasi il doppio rispetto alla situazione “abbonamento” e poco meno di 3 volte rispetto alla spesa reale che ho sostenuto e non ho il fotovoltaico, solo un contratto molto conveniente.

    Come tempistiche le due soste a Novara le avrei fatte comunque, visto che le ho fatte spero colazione\spesa per il pranzo e fotografie notturne.

    • Secondo te una volta che l’elettrico prenderà piede troverai ancora ricariche gratis? (Nulla e gratis), anzi secondo me l’imposizione fiscale si sposterà sull’elettrico.

      • interessante.

        il ocnfronto però è qui e ora.
        se vuoi facciamo il confronto con il futuro,
        ma dobbiamo fare delle ipotesi e suppoortarle.
        tra queste ipotesi
        una piuttosto accreditata è che nel futuro benzina e gasolio costeranno ben di più di 1,8€ / litro.
        conteggiamo anche questa?

    • Qui stai facendo anche tu una stima sul termico, perché quei consumi non li ho mai visti e possiedo un leoncino 125, con un pieno ero riuscito a fare 3 passi di montagna, e non proprio con andatura da turista, ma tirando il più possibile, e comunque riuscivo a fare circa 45km/l

      • Visto che confronti la tua moto con il leoncino 125, quanto costa in più? Quanti ” pieni” alle colonnine dovrai fare per recuperare la differenza di prezzo? Tra 5 o 10 anni, sei sicuro che riuscirai a rivenderla con le batterie usurate?

  7. Scusate, a patità di classe di appartenenza, quanto costa in più una elettrica rispetto ad una termica? Quanto ci vuole prima che recupero l’investimento, anche usufruendo delle tariffe di ricarica fiat rispetto ad un’auto a gasolio?
    Chi dice che risparmia perché usa il fotovoltaico di casa, non dice che per ricaricare l’auto usa l’elettricità con cui alimenterebbe casa. Mediamente gli impianti fotovoltaici casalinghi sono intorno ai 6 kw, naturalmente non rendono mai al massimo, soprattutto nelle giornate corte e nuvolose. Quindi, o li usi per caricare l’auto o per alimentare casa. Dunque il risparmio dove sta se per caricare l’auto devi pagare la bolletta per alimentare casa?

    • A meno che tu non abbia un impianto fortemente sottodimensionato, avrai sempre sovrapproduzione che non puoi usare in casa: è quella parte di produzione che usi per caricare l’auto, o direttamente (se puoi tenere l’auto collegata di giorno, almeno per qualche ora) o indirettamente mediante meccanismi di compensazione (scambio sul posto o ritiro dedicato) che ti permettono di recuperare, se non tutto, buona parte del prezzo del kWh prelevato.

    • Sai che se una casa è fatta bene, il FV da 6kW alimenta casa ed auto?
      Il mio impianto, guarda caso da 6kWp produce ogni anno 7000kWh, più o meno.
      Tra casa ed auto ne consumo 6500 magia?

      • Certo che ti bastano 6500 kwh, annui consumi gas per scaldarti e praticamente annulli il minor inquinamento provocato dato dall’auto elettrica. Passa al riscaldamento con un’impianto di condizionamento e poi vedi se ti basta l’energia prodotta col fotovoltaico per alimemtare tutto.
        E comunque non mi è stato ancora detto quanto tempo ci vuole per ammortizzare i maggiori costi di acquisto di un’auto elettrica rispetto ad un diesel, sento parlare solo di risparmio sul rifornimento e su quello.di acquisto?

        • Eccoci, facciamoli questi due conti!

          Noi avevamo una vecchia Giulietta Diesel, potevamo comprare una Segmento C nuova termica, diciamo a 20.000€, oppure la id.3 che abbiamo preso a 30.000 (erano 29.000 ma arrotondiamo). La differenza è 10.000€.

          In un anno abbiamo avuto:
          – bollo non pagato (viviamo in Lombardia) su 200CV, circa 400€
          – Tagliando ogni due anni senza chilometraggio, diciamo che le termiche ne fanno uno all’anno da 200€? Altri 100€ risparmiati (sarebbero anche di piu per i molti componenti in piu da cambiare sul motore termico ma sorvoliamo).

          Arriviamo alla parte più corposa, i consumi. Abbiamo fatto circa 25.000 km.
          – Per farli abbiamo consumato in media 150wh/km, ovvero 3750 kWh. Quasi sempre caricato da casa con contratto bloccato a 0.17€/kwh, facciamo 0.20 per contare le poche volte che abbiamo caricato in giro, il costo totale è stato 750€
          – prendiamo una termica, diciamo 20km/lt? Per fare 25.000 km ci sarebbero serviti 1250 lt, a 1.8€/lt fanno 2250€. Differenza: 1500€

          Risparmio annuale: 2000€.

          Punto di pareggio: 5 anni. Da li in poi si guadagnano 2000€ all’anno.

          E il tutto senza fotovoltaico, che arriverà quest’anno e abbasserà ulteriormente il punto di pareggio della prossima auto. E prevengo la prossima obiezione, certo che costa l’impianto, ma anche quello si ripaga in larga percentuale con l’Ecobonus, e il resto coi risparmi nei consumi.

          • L’ecobonus è finito, è valido solo per chi ha già tutto approvato, non credo riguardi milioni di famiglie, al massimo qualche migliaio.
            Gli incentivi ormai sono scesi e probabilmente spariranno presto, le agevolazioni anche, basta guardare cosa sta accadendo in Norvegia, il paese che più di tutti a spinto per il passaggio all’elettrico.
            Quando tra 10 anni la venderai (12 anni la vita media delle auto in Italia), riuscirai a venderla? E a quanto? Cambierai il pacco batterie?

          • Taaac! Ho scritto ecobonus apposta per vedere se mi arrivava questa esatta risposta: hanno interrotto il superbonus 110%, e in realtà nemmeno questo, hanno ridotto il rimborso al 90% e interrotto la cessione del credito, ma con detrazioni si può ancora fare fino a fine 2023. Ecobonus esisteva già e prevede il rimborso al 65% in dieci anni.

            Per il resto, a me quei calcoli funzionano già, da due anni. Tra 8 anni vedremo, per ora penso ad usarla.

        • Ciao ho il fotovoltaico da 12 anni 3kw mi produce 3000 Kw anno dei quali rendo in rete 1500 Kw, non avendo la batteria di accumulo, ho acquistato una zoe 135 3 anni fa e a tutt’oggi ho comperato 1000 Kw a 0.22 €/kwh perciò 220 € per percorrere 170000 km, premetto che circa 1000 li ho presi gratis, comunque il vantaggio esiste. Ora installo altri 5 Kw con batteria che mi rendono autosufficiente per i miei consumi. Innoltre installo 8.5 Kw per la pompa di calore in sostituzione della caldaia a gasolio, ha 45 anni, facendo due calcoli ora spendo per tutta la casa, 3 piani, circa 5000 € di gasolio e prevedo di spendere al massimo 900€ {novecento} per tutto l’anno. Innoltre con il nuovo impiantp in estate quando pompa a 9-10 kwh posso caricare la macchina senza problemi e gratis. Ho uno scooter elettrico con 9500 km da 4 anni con un costo di ricarica di 30 {trenta} €. Mi sembra che il risparmio ci sia. In autunno sono andato al sacrario del monte Grappa partito col 100% tornato a casa col 18% percorsi 309 km consumo medio 12.2 kW/100 km. Sono 14 anni che registro tutto i dati di produzione consumo del mio impianto. Ultima cosa quando ho acquistato la zoe 32000 € grazie ad incentivi e rottamazione mi costa 19000 €, non male direi. Abito a riva del garda

          • L’errore di molte persone che hanno il fotovoltaico (a parte chi l’ha installato con il 110%), è che continuo a dire che caricano l’auto gratis. E le cifre versate per l’installazione (negli anni scorsi costava anche più di 20000 euro, accumulo s parte) non le mettete in conto quando vi segnate per benino tutto quello che spendete per caricare?

          • @Aldo: segnamo tutto, stai tranquillo. L’impianto si ripaga pur facendo risparmiare. Che poi, 20.000 euro di spesa senza accumulo significa 40.000 euro solo di pannelli ed inverter?
            Cosa non si fa pur di distorcere la realtà per giustificare cosa poi? Il fatto che non hai mai avuto voglia di investire per il tuo futuro? O perché ti rode che qualcuno si sia fatto l’impianto ed ora ne raccolga i frutti?

        • >Certo che ti bastano 6500 kwh, annui consumi gas per scaldarti e praticamente annulli il minor inquinamento provocato dato dall’auto elettrica. Passa al riscaldamento con un’impianto di condizionamento e poi vedi se ti basta l’energia prodotta col fotovoltaico per alimemtare tutto

          Ma tu ce l’hai il fotovoltaico o parli per sentito dire?
          Perché è ovvio che non si può essere indipendenti con il fotovoltaico (specie se senza accumulo), ma dire che non hai energia a sufficienza per caricare l’auto se hai una casa 100% elettrica è semplicemente falso, a patto ovviamente di avere un impianto ben dimensionato (6 kWp vanno già bene). Parlo per esperienza diretta nel Nord Ovest Italia, al Centro-Sud chiaramente va persino meglio.

          • Se tu avessi fatto l’impianto fotovoltaico anche solo 10.anni fà sapresti di cosa parlo, non ce l’ho perché purtroppo vivo in un condominio e non posso installarlo, però per lavoro li attivavo. Mi spiace per te ma so molto bene di cosa parlo.
            Come dici tu se hai l’impianto ben dimensionato riesci a fornire casa e a caricare… certo se fai 20- 30 km al giorno. Fanne 150/200 e poi ne riparliamo.

          • @Aldo: certo, perché fare 150/200 km al giorno direi che è proprio il caso standard… chi di noi non li fa?
            Che poi, anche fosse? Sempre meglio che fare 150/200 km di benzina/gasolio al giorno, lì non c’è fotovoltaico o altro meccanismo che tenga.

            Non so quanto costassero gli impianti 10 anni fa, mi sembra comunque una sparata piuttosto alta la tua, contando anche il fatto che c’erano incentivi anche molto più generosi di quelli odierni (vedi i vari conti energia). In ogni caso qui si parla di presente e di futuro.

    • Immagino con una Ferrari. 760 km,, il tdi del VW lo ipotizzo sui 18 km/l, benzinaio vicino al lavoro,gasolio 1,75 euro. quindi 760 diviso 18 mi da 42 litri,moltiplicato 1,75, mi da circa 74 euro. Tralasciamo le soste , perche’ senno il raffronto con il tempo di viaggio diventa impari.E non mi venite a raccontare che uno ogni 2 ore si ferma e bla bla bla. Io un viaggio cosi, mi metto a 120 km/h,senza stressarmi, e mi fermo una volta per sgranchirmi un po, andare in bagno e prendermi un caffe. Direi massimo mezz’ora. E non faccio neanche gasolio, perche’ se parto pieno ci arrivo diretto.

  8. Ho cercato di comunicare ai lettori del “Sole” quanto la prova riportata sull’articolo fosse “limite”, riportando la mia esperienza, opposta, ma non per questo falsa. Ecco l’intervento pubblicato: riporto:

    A giugno 2021 abbiamo acquistato una Opel Corsa-e, che in famiglia utilizziamo in pool come seconda auto. La ricarica è sempre casalinga (abbiamo un box privato), e con un contratto di acquisto dell’energia bloccato a novembre 2021, per due anni, a 0,2 €/kWh. Se ricaricassimo solo da rete spenderemmo circa 640 €/anno. Utiizzando l’energia generata da un impianto fotovoltaico (installato nel 2009) la spesa è stata prossima allo zero. L’utilizzo di una Panda a benzina, per 20.000 km (a 20 km/litro) richiede una spesa di circa 1800 €/anno.
    Un’ auto elettrica, usata essenzialmente per percorsi urbani, con possibilità di ricarica casalinga, è un’ottima soluzione per l’ambiente (il 40% dell’energia elettrica in Italia è prodotta da fonti rinnovabili). Se si dispone di un impianto fotovoltaico il vantaggio è anche economico. Chiaramente l’articolo ha riportato un esempio “limite” (utlizzo solo autostradale), il mio è altrettanto limite e reale.
    P.S. Un’auto elettrica ha costi di manutenzione molto più bassi rispetto ad una termica. Ad esempio non bisogna cambiare l’olio motore, le pastiglie dei freni sono utilizzate pochissimo ecc.

  9. chi ascolta radio 24 ogni giorno sa bene che la radio di confindustria è fortemente scettica sull auto elettrica e non la vede per nulla come una opportunità ecologica e tecnologica. anzi.. e questo la dice lunga sulla capacità della classe imprenditoriale e pure giornalistica italiana..

  10. Vedo commenti di persone ché vogliono sembrare intelligenti, ma sono lontani da quella soglia. Se una persona non vuole farsi abbonamenti di ricarca, se non ha la possibilità di ricaricare a casa, a lavoro, non ha tempo da perdere per ricaricare ho pianificate i tragitti più lunghi per ricaricare, non riesce a comprarsi una macchina elettrica visto i prezzi, perché volete proprio imporre la vostro mentalità. Articolo del gionale ha descritto bene la vita di una semplice persona, ché non vuole complicarsi la vita con tutti questi numeri di kw, prezzi. Mettetevi nei panni di questi persone è poi crticate la scelta di rimanere sul termico. Qualcuno dice ché c’è ancora tempo fino al 2035, però non tiene conto ché i stipendi non crescono con il tempo, è per qualcuno la macchina è una necessità non un optional. Già di adesso mettono divieti per il motore termico in città, è altre limitazioni per inquinamento. Ma io li dico di infilarsi da qualche parte questo inquinamento.

    • “Ma io li dico di infilarsi da qualche parte questo inquinamento.”
      Lo stiamo già facendo tutti, lei compreso: nei polmoni.
      Solo che noi lo sappiamo e ne comprendiate la gravità, altri no.

    • Per fortuna che c’è lei che dimostra vera intelligenza…visto quello che pensa e ci comunica vada a vivere in Austria e vedrà che rispetterà l’ambiente e gli altri e…lo farà anche in fretta…in Italia è troppo comoda…

    • Non vuole fare abbonamenti per ricarica, ma fa abbonamenti per cellulare, SkyTV per il calcio, per internet, per Amazon, si fa la tessera per la raccolta punti al supermercato e non se la scorda mai, cascasse il mondo.
      Non ha tempo per ricaricare, ma ha tempo per la birretta con gli amici, per uscire a fumarsi la sigaretta.
      Per fortuna ci sono questi che si sbattono per le cose importanti.

    • Lei, però, potrebbe avere il tempo per rileggere quanto scritto e correggere gli errori grammaticali.
      Si fa veramente fatica a comprendere.

      • Si puó partecipare alle discussioni anche se l’italiano non è la propria lingua madre, l’importante è che lo scambio di opinioni sia costruttivo e si cerchi di comprendere le ragioni dell’altro.. Io sono in linea di massima favorevole all’elettrico e allo “stop” del 2035 ma mi rendo conto che non poche persone possano non sentirsi pronte a causa dell’impegno economico iniziale e la scarsa preparazione “tecnica” nel settore.

  11. Tutto vero ed è anche vero il contrario di tutto. Io ho fatto 25000 km in elettrico caricando solo da casa ed ho risparmiato molto rispetto al mio suv diesel. Detto questo se non si vuole essere schiavi della macchina (perché di macchina si parla e non di stile di vita o cose simili…) bisogna avere 2 auto. Quando si appoggerà la carta di credito e si ricarica senza avere bisogno di 1 app diversa per ogni colonnina e le ricariche dureranno 10 minuti anziché 1 ora allora ne ripaliamo. Capisco che sia un discorso da boomer ma signori vi assicuro che siamo ancora in tanti e per fortuna. Tanti cari saluti

    • Non si è mai accorto che le App sono interoperabili? E che ci sono anche le RFID card, interoperabili anche loro?. Interoperabili significa che funzionano sulle colonnine di tutti i principali operatori.

    • Sai che ho una sola app, JuicePass di EnelX, striscio la card rfid di EnelX e puff la ricarica parte. In quasi tutte le colonnine d’Italia ed anche all’estero.
      Sarà mica magia?

    • Porti pazienza, ha fatto 25000 km in elettrico cioè mediamente il doppio di un italiano, e dice che è necessario avere 2 auto?
      Ma… a chi sta parlando, a utenti da 50.000 km all’anno?
      E poi, ha caricato sempre alle colonnine durante il viaggio?
      Mai fatto a casa, i pausa lavoro o per altri motivi.ù
      Boh, non capisco.

      • Sto parlando a gente che usa la macchina per lavoro e non solo per fare casa ufficio ufficio casa cioè a tutti quelli che non hanno un lavoro dipendente ma sono partite Iva. Esistono anche quelli e quelli che fanno oltre 40.000 km all’anno come me e non vivono in un condominio in città ma in un ridente paesino lombardo. E parlo perché io ce l’ho l’auto elettrica non parlo per sentito dire e non mi metto neanche a fare i conticini di quanto consumo con un kw

        • Guarda io conosco due rappresentanti, entrambi fanno 60.000km anno, l’anno scorso uno si è preso il diesel e l’altro una BEV , tirando le somme ho visto contentissimo quello con la BEV, mi ha detto basta un po’ di pianificazione i primi tempi poi quello è il giro e quelli sono i posti, qualche paura in più, ma la uso per fare ufficio così la sera posso rientrare direttamente a casa e il fine settimana non vado più in ufficio perché ho già inviato tutto nelle pause, alla fine dei conti conviene l’elettrica e i clienti contenti perché rispondo tempestivamente.

          L’altro era un po’ scocciato per l’impennata dei prezzi, di consegna ha dovuto lavorare di più per rientrare degli aumenti.

          E io non aggiungo altro

  12. La classe digerente di questo paese..
    mass midioti inclusi ;
    sono alla frutta

    come diceva il ragionier Fanzozzi
    siamo al rutto libero

    scusate
    m’è scappata la battuta

  13. Ma voglio dire, se il Sole 24 Ore obliquamente mi fa intuire che sarebbe meglio stare alla larga dalle auto elettriche, perché economicamente sono, diciamo, una “supposta”, mentre i conti della mia auto elettrica sono completamente diversi e molto più favorevoli, che riflessioni posso fare sulla “supposta” autorevolezza del Sole 24 Ore (Tamburini, batti un colpo!).

    Saranno così “precisi” anche gli altri articoli Sole 24 Ore? Chiedo per un amico con una miniera di litio in Cile che dovrebbe fare altri investimenti.

    • Sanno fare così bene i conti che nel 2017 Confindustria ha dovuto fare un aumento di capitale della modica cifra di 50 milioni di euro a fronte di una perdita di 125 milioni.

    • Ma noo, si occupano di indirizzare le scelte ed i mercati secondo gli interessi dei loro padroni.
      Questa è la loro attività principale, mica l’informazione.

  14. Non dimentichiamo che la proprietà del Sole 24 Ore è Confindustria, probailmente fa parte di una strategia di difesa delle endotermiche per il passaggio all’elettrico del 2032.

  15. La colpa é di quegli imbecilli di enelx, becharge e compagnia bella, si sono tirati lanzappansui piedi da soli con i prezzi folli che hanno messo in pay per use.

    • Come tutti i supermercati che si danno la zappa sui piedi quando vendono un pezzo a 10, due pezzi a 20 e tre pezzi a 18?

  16. Non me ne vogliate, non leggo l’articolo del Sole24 ma la risposta fornita e’ alquanto semplicistica. Come scritto in precedenza, a mio parere si dovrebbero fornire numeri e metodologia di calcolo altrimeti sembra solo una lotta ideologica. La discussione dovrebbe essere basata su numeri chiari e validi per un utente medio, su la cui definizione si puo’ discutere.

    Fermo restante che l’elettrico, dal mero punto di vista costi/benefici, non funziona per tutti. Non credo che questo sia in discussione.

    • Semplice: una ID3 58kWh percorre circa 7km con 1kWh di energie.
      Facciamo 6 per per includere le perdite, va bene?
      Ora, 800km della tratta, diviso i 6 fanno 133kWh di energia.
      Facciamo conto che non ha ricaricato a casa perché se n’è dimenticato, la flat di EnelX viene 0,31€/kWh, per cui 133×0,31= 41€.
      Se invece i primi 50 li ha caricati a casa, situazione più favorevole, fanno 50×0,15 tariffa che pago a casa = 7,5€.
      133-50= 83×0,31= 25,7
      25,7+7,5= 33,2€.
      Saluti

      • Troppi numeri!

        Troppe operazioni aritmetiche!

        Così poi mi confondi i redattori e i lettori del Sole 24 Ore!

        Non sono mica quelli del Calendario di Frate Indovino!

      • Nella Replica qui al servizio si parla:
        – di circa 50 euro rispetto agli irrispettosi e infanganti 110euro
        – Lei di euro 33,20 euro nell’ipotesi meno vantaggiosa per 800km
        “7km con un 1kw/h”…..anzi 6km
        DOMANDA
        Mi sa dire a che velocità viaggerà per rientrare in quella cifra?
        A 120-130km/h sulla tre corsie?
        O per caso 70-80 km/h?
        Se fosse come dice Lei non è colpa di Porro, Stellantis o dello you Tuber di turno è che veramente Noi Italiani Siamo davvero senza materia grigia?!

        • Purtroppo è così, la maggior parte e analfabeta cronico , ma non perché non è andato a scuola, bensì perché si fa fatica a ragionare con la propria testa.

        • Faccia così, si noleggi una bella id3 e faccia la prova.
          Poi, dati inconfutabili alla mano, venga a raccontarci la sua esperienza.
          Intanto che l’aspetto, mi preparo birra e popcorn.

      • ma questa flat di Enel X quanto vi dura? A ogni risposta dite che pagate 31cents al KW, ma dimenticate di dire che costa 31 cents per un pacchetto di 145KWh, cioè il 45€ mese.
        Una volta finiti i 145KWh si va in pay per use con tariffe ben più larghe.

        Il tipo del S24ore aveva finito i 145KW flat, ecco perché ha pagato 110€.

          • E cosa c’entra?
            allora per dire che risparmio devo fare 10 flat, 300 euro almese, così sono sicuro di risparmiare sul prezzo al KW?

          • @Dubbioso: no, ne attiva una, quando termina i lWh del plafond la riattiva.
            Molto semplice

        • E se ne può attivare un’altra subito dopo, e la ricarica avvenuta pay-per-use viene scalata direttamente dal nuovo pacchetto acquistato.
          Rtfm.

        • Finiti i kWh si rinnovano anche se non sono passati i 30 giorni, esempio oggi carico e ho bisogno di 215kwh finiti i primi 145 ricarico 70 kWh la tariffa è più alta e se mi conviene uso quella se no ne ricarico altri 145 e li consumo entro i 30 GG dal attivazione

        • Dubbioso, le flat le puoi bloccare dopo averle usate fino all’ultimo kW e passato il mese.
          Poi quando ti serve l’extra la riattivi.
          Sotto certi punti di vista è come una carta prepagata che attivi quando vuoi spendere. Solo che qui una volta attivata per avere il prezzo più basso devi consumare tutti i kWh nel mese.

  17. sarà,
    io è da poco più di 2 settimane che ho in garage un’auto elettrica, non ho il fotovoltaico e la prima cosa che ho fatto è acquistare un abbonamento FLAT a 25€ per 70 kW, tenendo conto del caso peggiore (autostradale) di un consumo di 22kW/100 km (comprese le dispersioni in ricarica quei 2 kW visto che ricarico in DC a 44kWh di media) ho una percorrenza 318 km.
    Con il mio vecchio diesel (che dovevo cambiare perché era arrivato, sempre autostrada avevo una percorrenza di 17km/l) ovvero dovrei spendere 33€ circa per gli stessi 318 km con 70 kw.
    Mi sono cmq risparmiato 8€ su 318 km, ed ancora non installo il fotovoltaico!!!
    Con la mia percorrenza annuale attuale risparmierei poco più di 125€. Ma sicuro che nel primo anno mi farò prendere la mano e percorrerò il doppio dei km, immagino che acquisterò uno o più flat da 45€ per 145 kWh che mi porterebbe a spendere circa 0,31€/kWh.
    In questo caso con 45€ percorrerei 659 km in elettrico e per gli stessi km con il diesel spenderei 70€ (ipotizzando un costo alla pompa di 1,8€/lt ma sappiamo che il costo è superiore).
    Io il costo dell’auto non lo sto considerando perché ho deciso di farmi un regalo come il signore di 70 che ha deciso di comprarsi una Tesla Model 3 (altro post di vaielettrico).
    D’altro canto quanti amanti delle auto endotermiche non hanno fatto il passo più lungo della gamba perché volevano uno specifico giocattolo?
    Io ho voluto sperimentare, vediamo come va. Poi potrò giudicare, prima potevo solo fermarmi a delle ipotesi d’uso e al sentito dire.

    • kWh e’ energia, pari ad 1 kW di potenza erogato per 1 ora. Credo sia importante usare le unita’ corrette, altrimenti si puo’ lasciar stare.
      Apprezzo la stime per le perdite (efficienza) di ricarica in DC che variano in base a condizioni di temperatura e livello di carica (SOC). Il 10% stimato di media e’ ragionevole.
      Appare evidente pero’ che una diesel copre i 318km senza affanno, nel caso dell’elettrica sono un’intera carica di batteria.
      La sua elettrica andra’ poi a mutare le sue prestazioni della batteria nel tempo, in 5 anni potrebbe perdere il 10% o piu’ di capacita’ (se usera’ il DC frequentemente).
      Il valore residuo delle elettriche e’ al momento molto instabile: nei mercati come UK al perdono molto piu’ valore delle termiche. Le vetture con piu’ di 3 anni sono poco richieste sembra per timori su garanzia e batteria (in UK garanzia e’ 3 anni).

  18. io vedo questi articoli come segnali positivi!!

    Gandhi diceva “Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci.”

    Parrebbe che siamo passati decisamente dall’essere ignorati all’essere derisi, se non già combattuti, pensando a iniziative ridicole come i gazebi leghisti per raccogliere le firme anti-elettrico. Vuol dire che ci avviciniamo sempre di più alla fine.

    • Se ai tempi di Gandhi ci fossero stati i social e la mandria di creduloni che ci va appresso….. non ci sarebbe stato Gandhi. Avrebbe perso la pazienza persino lui….

      • “L’uomo è l’immagine dei suoi pensieri”, disse Gandhi.
        Che pessimi uomini che si incontrano sui social…

        Sì, Endyamar, se ci fossero stati i social lo ricorderemmo come “Gandhi l’impalatore”, altro che Vladd.

        • rotfl
          io non sarei così pessimista ..

          alla prossima crisi mediorientale, “normalmente”,ce ne sono un paio per decennio ..
          il pertrolio schizzerà di nuovo in alto
          e “l’elettrico” non potrà essere arginato , perchè basterà una diffusione minima
          per far capire , all’italiano medio i vantaggi

          i mie 2 petrol dollari

  19. Io non capisco perché bisogna considerare la’bbonamento come metro di paragone. L’abbonamento innanzitutto è limitato a un certo numero di KW, finiti i quali la ricarica si paga a consumo. Il test è fatto per confrontare il costo a parità di condizione di utilizzo. Poi c’è chi ha il fotovoltaico e non paga nulla, così come c’è chi ha la carta carburante aziendale e non paga nulla.
    Oltretutto sarò io che non so leggere le tariffe, ma a consumo il costo mi sembra alto se considero il listino XWay.
    https://www.store.enelxway.com/content/dam/enel-x-store-exw/it/juicepass/pagina-prodotto/Tariffe%20ricarica%20su%20suolo%20pubblico_app%20Enel%20X%20Way.pdf

    Per me il confronto è corretto: al netto di convenzioni, abbonamenti e agevolazioni mostra quanto costa viaggiare da Milano a Napoli su una elettrica ricaricandola al costo della colonnina (oltre i tempi di ricarcia).

    • ma scusa
      tu quando fai il pieno di gasolio
      andrai ben a farlo dal distributore dove costa meno in un raggio ragionevole no?

      ma che discorsi sono!

      faccio gasoli odove conviene,
      invece carico la macchina elettrica dove costa di più
      e poi facciamo il confronto.

      genio!

      • Si sono un genio, tu no evidentemente perché non hai inteso quanto ho scritto, e te lo ripeto:
        il confronto è fatto su costo vivo dell’energia. Io ho la carta carburante GRATIS come benefit aziendale, allora mi metto a dire che il DIesel conviene di più di qualsiasi altra cosa?

        Semplicemente si confronta il costo “alla pompa” e stop. Anche perché il giorno che farai Milano-Napoli no è detto ti sia rimasto qualche KW nella tua flat.

        • “Io ho la carta carburante GRATIS come benefit aziendale, allora mi metto a dire che il DIesel conviene di più di qualsiasi altra cosa?”

          Pochi hanno il benefit aziendale, TUTTI possono prendere un pacchetto, questa è la differenza. E quel pacchetto vale IN QUALSIASI colonnina, non nelle pompe Eni piuttosto che Tamoil.

        • Dubbioso. Credo di aver capito dove tu ti sia incagliato. Pensi alla flat come fosse una bolletta, un costo mensile.
          Non è così. E’ una prepagata che si rinnova.
          E puoi attivare di nuovo la flat ogni qual volta ti serve un altro “pacchetto” di kwh.

          E’ come se nella tua carta carburante carichi una quantità “inclusa” di litri ad un prezzo vantaggioso MA con il vincolo di usarli entro 30 giorni. Se li usi tutti, bene. Se li usi tutti e te ne servono altri, in pochi minuti aggiungi altri litri a prezzo vantaggioso e inizi ad usarli.

          Quelli che non hai usato, ahime, li perdi.

          Semplice semplice.

          • é qui che non mi torna: se io finisco i miei 70KW di enel x, non posso metterne altri 70 allo stesso prezzo, almeno leggendo le condizioni. Olltretutto leggo:
            Abbonamenti: Scegli il servizio di ricarica a canone mensile più adatto a te.
            Stessa cosa A2A che mi dice che finiti i KW della flat pago in Pay per Use.
            E non parlo di prepagate, ma proprio della flat.
            Invece tu stai scrivedno che se finisco i 145KW di Enel X posso nello stesso mese acquistare altri 145KW sempre a 45€?

          • Dubbioso
            Sì che può. Si fidi di chi usa elettrico. Scaricata una, se ne attiva subito un’altra. Se le avanzavano 10kWh dalla precedente e fa una ricarica da 30kWh, come ne attiva una nuova le scalano i 20kWh di differenza dalla nuova.
            Se non la attiva, invece, pagherà i 20kWh di differenza a prezzo pay per use. Sta a lei decidere se poi riuscirà ad usarli tutti entro il mese e attivarla, oppure no.

        • No finiti i 70 o i 145 kWh si passa automaticamente a pay to user, ma nel contempo puoi attivare un altro abbonamento, sempre di 70 o 145 kWh e riparti con i kWh acquistati, mentre con be-charge deve passare il mese per rifare un altro abbonamento, ma entrambi sono interporabili.

    • Mi scusi, ma se lei avesse la possibilità di pagare il gasolio 0,66€ in QUALUNQUE pompa anzichè 1,99€ (è il costo medio in autostrada), perché dovremmo ragionare comunque con 1,99€??
      Non è un abbonamento: è una prepagata. Non si paga un canone mensile. Si comprano i kWh, si usano fino ad esaurimento, si rinnova (cioè si riacquista) appena finiti, si riusa. Quando non lo voglio più, disdico.
      Se devo fare un viaggio di 1500 km (dovrò anche tornare, no?) sembra così strano comprare un pacchetto di kWh prepagati?

        • Sì, 30 giorni. I pacchetti sono da 70 o 145kWh.
          70kWh a consumo autostradale (20kWh per 100 km tanto per sparare un consumo indicativo) li consumi in 350 km. Se so già in partenza che devo fare 1500 km, prenderò un pacchetto da 145kWh col quale faccio 725 km (il viaggio di andata più una parte di ritorno) e un altro al ritorno. Spendo 90€ con i quali mi garantisco 290kWh con i quali percorro 1450 km.
          Se devo fare un viaggio, l’ho già programmato e compro il pacchetto di taglio adeguato, se non devo farlo, non lo compro e non mi preoccupo della sua scadenza.
          Lei non si farebbe due conti per pagare la benzina un terzo del suo prezzo, potendo?

          • Attinenza delle bandiere arcobaleno con il discorso?
            Esigo immediata spiegazione plausibile o parte un missile termonucleare.

          • La stessa attinenza del commento ricevuto. Chissà perché non hai chiesto l’attinenza al “celodurista”

          • Ilcielodurista è al governo, quindi è pertinente e attinente.
            Noi abbiamo chiuso per sempre.
            Non vuoi risposte, vuoi sentirti dire quello che ti piace.
            Sei solo chiacchiere e distrattivo.

          • guido: se tu sei arcobalenista e ti da fastidio (come si evince dal commento) che si tiri in ballo a sproposito o meno, può essere che al Dubbioso dia fastidio essere associato ai leghisti (che siano al governo o meno).
            detto ciò, quale sarebbe la ratio secondo la quale noti personaggi (solo qui) possono interloquire in dato modo con chiunque?
            dubbioso è entrato a gamba tesa commentando in malo modo qualcuno? no, eppure è stato preso di mira e la colpa è sua.. 👏👍

          • Ernesto
            Quindi? Ho impedito a Dubbioso di interloquire con chicchessia, a parte avere risposte da me, fatto salvo il fatto che lui può scrivermi quanto vuole? Qualcuno sta violando la sua libertà di opinione? Ma soprattutto, e i marò?

          • guido da te non mi aspettavo una risposta mde production..
            “nego pure mia madre ma ciò ragione me!!”
            scaduto assai agli occhi miei..
            ora puoi pure dire sti cazzi.
            no problem

          • Vedi che concordiamo? (come gli orologi a lancette rotti che almeno due volte al giorno…)

      • Guido non credo che siano sempre 30gg febbraio mi va dal 19/2 al 19/3 se mi ricordo fa così anche nei mesi da 31 per me va da giorno a giorno del mese sucessivo

  20. Purtroppo tantissimi ci credono e condividono questi articoli!
    Ed è ancora più grave il fatto che articoli del genere vengano scritti su testate giornalistiche importanti, come in questo caso Il Sole 24 ore. È inutile spiegare che chi viaggia in elettrico non spende assolutamente quelle cifre e comunque vengono presi casi estremi solo a favore e per confermare una tesi contro le auto elettriche. Io per esempio ce l’ho da due anni con quasi 40.000 km percorsi con viaggi anche in autostrada di 700 km. Ho un impianto fotovoltaico e a conti fatti, calcolando anche il bollo non pagato ed il costo molto minore della manutenzione periodica, ho risparmiato migliaia di euro in due anni.
    40.000km in benzina a 1,8 € fa mediamente 4.000€. Con la mia Leaf, 40.000 km (affidandomi anche all’APP di Nissan che mi dà i kWh consumati annualmente) calcolando un prezzo medio a kWh decurtato già dell’aiuto datomi dal mio impianto fotovoltaico, di 0,20 € a Kwh ho speso poco più di 1000€!!!
    Ci sono tante altre persone che hanno un impianto fotovoltaico e possono confermare che ciò che dico è vero, ma non ho ancora visto un articolo a riguardo; e sarebbe giusto farlo per dare un informazione completa, ma purtroppo ….

    • Secondo me è grave che non compriendate voi questi articoli, confutandoli sempre con situazioni ottimali da vostro punto di vista quali avere il fotovoltaico a casa.

      Il test è rappresentativo di un individuo che parte da casa con l’auto e paga le ricariche (a meno che il tuo cavo del fotovoltaico non sia lungo 786Km come da Napoli a Milano).

      A proposito, la storia del bollo e della manutenzione… hai comprato un’auto overprezzata di base, lo schiaffo lo hai preso in quel momento.

      • Provo a spiegare meglio: rendendosi conto che la ricarica spot nelle stazioni ad alta potenza è diventata molto costosa (ora per fortuna i prezzi stanno per scendere), i maggiori operatori come Enel X Way e Be Charme-Eni hanno messo a disposizione delle tessere a scalare che si acquistano a un prezzo infinitamente inferiore. Chi ha l’auto elettrica lo sa e chi fa viaggi lunghi trova ovvio fruire di queste tessere, che si acquistano facilmente on-line. È una cautela ovvia. Così come quando viaggiavo molto per lavoro e avevo un’auto diesel, di solito facevo rifornimento fuori autostrada, sapendo che il gasolio costava meno. Non è così difficile…

        • Faccio l’esempio per Be Charge, vende 3 tagli di tessere prepagate dove di fatto fa un sconto sul valore della tessera, ma il costo al kilowatt poi alla colonnina è quello del pay per use e non si paga più 31Cents come in flat.
          Quindi ad esempio se compro la tessera da 50 euro, ho un valore di 53 e ho uno sconto di fatto in pay per use del 5,57% sul KW in pay per use
          Se prendo la tessera di maggior costo ho un risparmio dell’11,98%.
          Ma non potete dire che si risparmia come nel fare una flat. C’è un risparmio, ma supponiamo l’esempio dell’articolo, invece di spendere 110 euro ne avrebbe spesi 100 con la prepagata.

          • Si parla di abbonamento Flat, quello che indica lei è un’altra cosa.
            Legga le risposte che le sono state date, per una volta.

      • Egregio Dubbioso, la “prova” del Sole 24 ore ricorda un classico di Ferragosto: lo stratosferico conto pagato dal giapponese di turno per due caffè in Piazza San Marco, a Venezia. Che il fatto sia vero, con tanto di ricevuta, nessuno lo mette in dubbio. Ma un veneziano prenderebbe mai una buggeratura del genere? Non saprebbe come bersi due caffè spendendo massimo massimo 3 euro? Ecco, i colleghi della prova Milano-Napoli sono lo sprovveduto giapponese che, anziché vergonarsi della propria dabbenaggine, tornando in patria spiega ai connazionali che in Italia il caffè costa il doppio del sushi.

  21. L’industria italiana lavora anche per il resto dell’europa che sta andando verso l’elettrico, dove vogliono andare a parare questi giornalai?

    Forse per salvare chi da da bere ai motori scoppio, chi lo sa?

    L’unico modo per riuscire a non far entrare l’elettrico è l’autarchia come ai tempi del duce.

    Al governo abbiamo gli eredi, i cinegiornali ed i giornali sono da loro controllati, non ci resta che aspettare il 25 aprile 2045.

  22. E’ lo stesso sole24ore che dichiarava presunte copie vendute abbonamenti presunti gonfiati per pompare le presunte vendite e gli incassi pubblicitari?

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