Il tiro alle elettriche / Vai più forte e il costo dell’assicurazione sale: sarà vero…?

I tre (presunti) pericoli per chi guida un’auto a batterie

Il tiro alle auto elettriche: tutto e il contrario di tutto…
Ma non è finita, c’è la terza criticità, legata al peso delle auto elettriche per l’incidenza del pacco-batterie. Questi quintali extra (in genere siamo sui 2-3) non vengono avvertiti dal conducente. Anzi il baricentro basso equilibra in modo migliore la vettura e la rende più “guidabile”. Ma, secondo Axa, in caso di incidente questi extra-chili possono essere un problema. Il che è molto strano, perché dal citato crash-test svolto dalla stessa Axa tra le due Golf emerge esattamente il contrario. Essendo più pesante, l’auto elettrica regge molto meglio all’urto. E infatti anche il sito specializzato Sicurauto nel riferirne conclude che: “grazie alla dotazione di sicurezza passiva, non c’è alcun rischio di lesioni per gli occupanti, che sono adeguatamente protetti in entrambe le auto. Tuttavia la Golf ICE, più leggera, è esposta a un carico significativamente maggiore e subisce danni alla carrozzeria visibilmente maggiori rispetto alla versione elettrica“. Amen.
Posseggo una id.3 e una yaris ibrida. Entrambe assicurate con kasko. La id.3 mi costa il 10-15% in meno di assicurazione con la stessa compagnia.
A me sembra che qualcuno soffra del problema del “giudice unico”. Ovvero “solo io posso elencare i pregi e i difetti dell’auto elettrica”. Il che, onestamente, è un po’ ridicolo. Non solo VaiElettrico, ma anche molti utenti: tante teste, tante sentenze. Non a caso quando VaiElettrico per trasparenza ed onestà parla anche delle “epopee” di alcuni utenti, ecco che gli altri “giudici unici” la attaccano: “non dovete parlarne, state spaventando gli utenti!!!”.
E così, mentre ognuno ha la sua bilancina personale di quelli che sono i problemi veri e i vantaggi veri, anziché limitarsi ad esporre questi, punta il dito verso gli altri. VaiElettrico lo fa con i suoi utenti che commentano e lo fa spesso anche con gli altri giornali, da Quattroruote al Fatto Quotidiano, finendo per Al Volante. Perché quando sono loro a riportare le loro legittime paure, allora è disinformazione, caccia all’elettrico, difesa dello status quo, etc. etc. Ricordiamo il lunghissimo elenco dei cattivi, che comprendeva fino a poco fa Toyota (l’unica a fornire auto in Italia con 10 anni di garanzia sulla batteria) e anche Stellantis, troppo “timida” sull’elettrico. Solo Diess era buono e bravo, anche il nuovo ad ha scheletri nell’armadio.
Personalmente, è ovvio, anche io come essere umano ho il mio bilancino personale. Ma quando qualcuno la vede diversamente da me non vado a demolirlo, magari ci confrontiamo sul punto discordante.
Così non va. E siete fortunati che non veniate feriti con la stessa lama: immaginate se quei giornali facessero altrettanto, accusando VaiElettrico di spaventare gli utenti raccontando i tanti problemi che, meritoriamente, VaiElettrico elenca insieme ai tanti pregi.
L’articolo di Al Volante non aveva il punto perfetto di equilibrio nel raccontare un fatto? Non credo, ma anche fosse: che fa?! Questo giornale ha già avuto modo di esprimere il suo parere e la sua analisi sulla stessa vicenda (e tutti ci siamo già confrontati su quell’articolo), perché scandalizzarsi se qualcuno la vede diversamente?
Dopotutto, AlVolante (e tutte le analisi concordano) non ha detto nulla di nuovo: le elettriche, a parità di modello, sono più veloci e più pesanti, inevitabilmente dunque più pericolose e più “dannose” (ovvero procurano danni maggiori quando i conducenti assicurati sbagliano). E non sono più sicure in nulla perché gli adas sono ugualmente performanti anche sulle termiche. Senza contare che tendenzialmente fanno più km, soprattutto in città che è il luogo dove avvengono la maggior parte degli incidenti. Quindi razionalmente parlando non c’è un sol argomento forte a favore delle elettriche mentre ce ne sono di molto concreti contro: è facile prevedere che i dati si consolideranno contro le elettriche costringendo le assicurazioni a rivedere i premi. Secondo AXA (che NON si è scusata per questi dati), “i conducenti di Ev causano il 50% in più di collisioni con danni ai propri veicoli rispetto a quelli che guidano vetture tradizionali: nello specifico, si ha un +30% per i tamponamenti, un +56% in caso di manovre di parcheggio e un +45% di sinistri senza concorso di terzi.[…] i modelli più potenti causano un 30% in più di danni a terzi, i cosiddetti danni di responsabilità civile”. Oggi le assicurazioni chiedono premi minori? Vedremo tra 10 anni, ma se aumenteranno non sarà colpa di Al Volante, degli Emirati Arabi o di un gomblotto, ma solo delle leggi della fisica e del mercato.
* ps.: non ho riletto quello che ho scritto, strafalcioni di italiano e lapsus vari perdonateli *
Nessuno è super partes.
Vaielettrico ha insito nel nome la sua mission.
Alvolante così come Quattroruote, no. Per loro le elettriche sono un sottoinsieme che è stato, per regolamento, decretato vincitore di una competizione a cui nessuno si è iscritto, attirandosi automaticamente una certa antipatia, in parte motivata, in larga parte immotivata (parere personale, ovvio, per il mio bilancino).
Citi i dati di AXA che però sono in contrasto con l’esperienza di oggi degli utenti elettrici: “noi” spendiamo molto meno di RCA. In futuro, come ho scritto nel mio commento, le cose cambieranno di tanto: perchè costano di più, perchè sono più costose da riparare in caso di incidente, perchè quando si scontrano con un veicolo più leggero la massa vince. Oggi no. NHTSA pubblica che le Tesla hanno un tasso di sinistrosità di un terzo della media USA, eppure la loro peggiore macchina in termini di prestazioni va a più del doppio del limite massimo di velocità USA autostradale.
AlVolante non ha detto niente di nuovo: appunto, ha citato acriticamente dati che sono in contrasto con la realtà di oggi (sottolineo OGGI, domani sarà diverso).
Per inciso, non parliamo di statistica sulla sinistrosità: “basato su due sondaggi rappresentativi condotti presso la popolazione nel 2022, compresi i clienti della compagnia assicurativa, in possesso di un’auto elettrica o ibrida plug-in, la criticità principale delle vetture a batteria potenti è dovuta al maggiore peso e allo scatto bruciante.” Che valore scientifico gli vogliamo dare, ad un sondaggio? E’ la percezione della ggente che il problema sia lo scatto bruciante. Vedi NHTSA che è basato su sinistrosità statistica….
Se AlVolante, Quattroruote o Nicola Porro se la prenderanno con Vaielettrico per quello che dice credo che nessuno si offenderà e invocherà la censura: fa parte dell’ordine naturale delle cose, la critica, fatta o subita.
Con un distinguo: Vaielettrico è dichiaratamente a favore delle elettriche pur non risparmiandosi nelle critiche e accogliendo qualsiasi forma di dissenso sul suo sito, gli altri sono dichiaramente a favore della mobilità in generale ma velatamente a sfavore dell’elettrico (e nel caso di Porro, con censura sui commenti e io ne sono la prova vivente). Sempre in base al mio bilancino, si capisce.
Enzo, il tuo è un commento che apre un interessante dibattito e lo apprezzo nelle intenzioni, pur non condividendolo, grazie.
Scritta così, verrebbe quasi naturale la chiosa che è più attendibile – in generale – chi non si schiera e osserva tutto con occhio neutrale. Ovviamente nello specifico non è così, ovviamente VaiElettrico fa un ottimo lavoro molto approfondito (anche di critica), ma proprio perché gli altri non sono “di parte” è un po’ “inelegante” ascriverli a chi fa “il tiRo alle elettriche”: se gli altri sono neutrali allora VaiElettrico fa … “il tiFo alle elettriche” (ma io penso che ognuno esprima il proprio parere e le proprie critiche secondo la propria coscienza, evidenziando pro e contro senza tiRare o tiFare).
Per quanto riguarda i dati di Axa, il sondaggio invero mi pare ben documentato, anche perché basato in primis sulla sua stessa clientela (probabilmente il miglior campione possibile) e non esclusivamente su un sondaggio e lo ripeto: “nello specifico, si ha un +30% per i tamponamenti, un +56% in caso di manovre di parcheggio e un +45% di sinistri senza concorso di terzi.[…] i modelli più potenti causano un 30% in più di danni a terzi, i cosiddetti danni di responsabilità civile”. Dati in linea con quelli di UnipolSai e in linea con quelli della principale compagnia norvegese (anche questi basati su campioni certamente significativi, gli stessi che poi determinano il premio).
In quanto ai premi attuali, mi vien da pensare che più che promuovere o favorire la mobilità elettrica, le compagnie si siano limitate ad applicare un “modello standard”: partendo dai cv fiscali (e quindi la potenza a libretto), considerando il costo del veicolo (che per loro rappresenta una sorta di garanzia) e le dotazioni di sicurezza ne è emerso un certo profilo. Il loro modello evidentemente non teneva in considerazione in adeguata misura l’accelerazione (che è un dato non dichiarato, di tanti modelli neanche si conosce questo dato se non tramite le prove dei giornali che danno risultati variabili), il peso (dato noto ma probabilmente finora non considerato), le abitudini di guida (l’elettrico aumenta la percentuale d’uso in città rispetto alle termiche) oltre ai chilometri percorsi (superiori nelle elettriche, dato questo dichiarato dai contraenti ma non direttamente riscontrato dalle assicurazioni). Essendo tutti modelli nuovi, inoltre, il modello non ha considerato la “sinistrosità storica” del modello che poi è il fattore più importante e che indirettamente include già gli altri.
E’ probabile che un aggiornamento dei modelli e della storia dei veicoli produca una variazione nel calcolo e presto usciranno dati aggiornati. Cosa ci portiamo a casa dal report di AXA (la parte NON smentita, quella che AXA dunque conferma), dati ribaditi anche dalle altre compagnie:
– le elettriche mediamente fanno più incidenti (+50%)
– le cause sono attribuibili a peso, prestazioni, chilometri percorsi e uso in città
– in caso di incidente, inoltre, i danni procurati sono maggiori (+30%)
– i premi potranno essere adeguati di conseguenza (dunque salire) rispetto ai premi molto bassi oggi disponibili
Sinceramente questa mi sembra una notizia meritevole di essere data senza essere accusati di giocare al “tiRo all’elettrica”.
Circa i dati di NHTSA questi vanno visti a 360 gradi. Ad esempio, proprio di recente “On the face of it, data from the first year of the National Highway Traffic Safety Administration’s project to track the safety of advanced driver assistance systems look terrible for Tesla. Its electric vehicles were involved in 70% of the reported crashes involving Level 2 technologies, 60% of those resulting in serious injuries and nearly 85% of the fatal ones.” [ https://www.nhtsa.gov/laws-regulations/standing-general-order-crash-reporting ]. E ho già riportato che l’auto più cara da assicurare negli USA è la Tesla Model S (1700 euro) la cui assicurazione costa più di quella di una Mercedes Classe S tanto che, lo ricordo, Tesla inizialmente aveva detto che avrebbe fondato una sua compagnia assicurativa per offrire tariffe più basse (ma non mi risulta sia andata oltre l’annuncio).
In questo momento non credo che qualunque statistica possa esser generalizzabile per la massa, il motivo è che l’attuale utenza dei BEV è in massima parte un’utenza consapevole ed “orientata” e perciò è molto probabile che queste auto verranno guidate in una maniera diversa da quella di un’auto normale: per esempio, le velocità medie saranno più basse perchè chi ha scelto una BEV è mediamente più attento ai consumi, anche grazie/a causa delle minori autonomie, quindi non starei a prender per significativi questi dati creando generalizzazioni o conclusioni.
E’ un pò come i dati dei consumi delle primissime Prius che non potevano esser generalizzati e confrontati con la media degli altri utenti, proprio perchè chi 15 anni fa comprava una Prius voleva proprio quel tipo di auto e molto spesso guidava con lo sguardo sui grafici di consumo medio ed istantaneo: adesso che l’ibrido è stato “sdoganato” e viene acquistato un pò da tutti, è molto più facile che venga guidato senza alcuna attenzione specifica per minimizzare i consumi, tipo partire dolcemente o rallentare da grandi distanze o ancora usare il pulse&glide, rendendo i dati più confrontabili con chi guida un’auto non ibrida e non usa accortezze particolari.
Ecco, sempre a proposito di statistiche mi capita di leggere i dati sugli incendi di auto elettriche ed auto normali… Anche qui vorrei vedere dei confronti tra diverse alimentazioni ma della stessa età e magari percorrenza, perchè non trovo azzeccatissimo confrontare auto elettriche che sono sostanzialmente molto recenti con auto a carburanti tradizionali che possono esser più vecchie e/o chilometrate, con la propensione a prender fuoco influenzata dall’usura dei km e del tempo.
Sulla partigianeria delle testate, beh, direi che si sfondi una porta aperta: vaielettrico si dichiara già nel nome con contenuti e commenti ad ulteriore conferma, mentre le testate classiche parlano di mobilità, strizzando l’occhio più o meno velatamente verso questa o quella parte in base alle simpatie del giornalista e, ma questo è un mio sospetto, alle pagine vendute agli inserzionisti. Difficilmente vedremo AlVolante o chi per lui mostrarsi apertamente critico verso qualcosa che, qualche pagina precedente o successiva a quell’articolo, viene pubblicizzato ad intera facciata. E non mi pare che ultimamente le testate classiche si stiano mostrando contrarie all’elettrificazione, non considero tale evidenziarne gli oggettivi limiti.
Su Porro stenderei un velo…
“Nessuno è super partes.” Premesso che non sono azionista di Quattroruote e non ho alcun interesse legato alla rivista in oggetto, è stata se non la prima fra le primissime a dedicare amplissimi spazi alla mobilità elettrica, tanto da attirarsi gli strali dei puristi dell’endotermico sul loro sito. Se il suo direttore scrive nei suoi fondi dei rischi per l’industria europea sta esercitando un suo diritto, e si può o meno essere d’accordo: ma sulle prove tecniche non si può discutere. Sarei felice se qualcuno mi mostrasse dove posso trovarne di più complete.
c’è anche da dire che nessuna rivista ha mai tirato in ballo vaielettrico per gli articoli pubblicati nel tempo..
da l’idea che con questa caccia alle streghe (nei confronti di altre testate e non) si cerchi legittimazione..
campagna elettorale: avete visto/sentito cosa ha detto il tale? 🤦♂️
Guido da 10 mesi una B250e plug-in di discreta potenza, le criticità dell’elettrico me le sono bevute tutte:
Effetto fionda, è reale, sei ad un incrocio schiacci un po’ di più perché arriva un’auto e ti ritrovi 6 metri più avanti… ok capitato 2 volte e dopo 1 mese l’auto-apprendimento (le auto si adattano) ha armonizzato tutto e non ricapiterà più (gradirei che le concessionarie fornissero più informazioni, io lo sapevo, ma mia moglie come avrebbe reagito?).
Peso maggiore, altro che 2-300kg, sono più 350-450! crea un evidente effetto deriva soprattutto in curve strette e rapidi cambi di direzione… Ero abituato ad un serie 3 e comunque resta meglio di molti suv, ricordo anni fa che provai uno Sportage, dopo la prima rotonda riconsegnai l’auto.
Peso e sicurezza,
1. Frenata, per fortuna il peso è in basso, ma restano svantaggiate a pari impianto/ruote, è come essere a pieno carico.
2. Crash test, finché ci di schianta contro auto più leggere il maggiore peso aiuta, invece in caso di urto contro muri o ribaltamenti, la cellula dovrà assorbire un carico superiore rispetto l’equivalente termico.
/// effetto fionda, è reale, sei ad un incrocio schiacci un po’ di più perché arriva un’auto e ti ritrovi 6 metri più avanti… ok capitato 2 volte e dopo 1 mese l’auto-apprendimento (le auto si adattano) \\\ E per i modelli senza auto apprendimento (non conoscevo questa funzione..) è in genere presente la modalitá eco che addolcisce l’erogazione.
Buongiorno Simone, potrebbe spiegarmi in che cosa consiste questo autoapprendimento dell’automobile? Non ne sono al corrente e lo trovo interessante.
/// in che cosa consiste questo autoapprendimento dell’automobile? \\\ Nel dubbio non ho commentato ma in effetti l’unica funzione di auto apprendimento che conosco è quella del cosiddetto “indovinometro”…
E mi permetto pure un’altra osservazione: accusano le elettriche di essere troppo pesanti e con il peso e la sua forza cinetica andare a danneggiare maggiormente l’auto termica su cui si ha il contatto.
Come mai non hanno mai detto nulla sui SUV!!
Sono pesanti, alti da terra, pericolosi in manovra, più inquinanti del 20% rispetto alla corrispettiva berlina.
Ma su di loro totale silenzio.
Le assicurazioni non si occupano di inquinamento. Inoltre devi paragonare i modelli: berlina termica vs berlina elettrica, suv termico vs suv elettrico. Dici che i suv sono più pesanti delle berline, quindi le compagnie avrebbero dovuto stilare un simile report quando i suv sono diventati di massa: e chi ti dice che non l’hanno fatto? Considera inoltre che i suv con motore a combustione sono (molto) più lenti delle berline (più leggere e aerodinamiche) ed inoltre la seduta rialzata aumenta la visibilità. Inoltre i maggiori consumi ne determinano un minor utilizzo. Questo potrebbe comportare un “pareggio” tra suv e berline, dove i contro dell’una si bilanciano con i contro dell’altra. Ad ogni modo, essendo sul mercato da molti anni, conoscono il livello di sinistrosità di ogni modello e quindi basta fare un preventivo per conoscere il livello di rischio associato al modello di proprio interesse. Con l’elettrico è diverso per via dei fattori esposti: prestazioni importanti (ANCHE per i suv), peso sempre superiore (a parità di carrozzeria), più chilometri percorsi e utilizzo prevalente in città e questi contro non sono bilanciati da altrettanti pro (se non per l’ambiente e per i costi di rifornimento, fattori che però non incidono sul premio dell’assicurazione).
L’auto elettrica da fastidio a troppe persone, non ci sono verità nelle critiche, ma solo voglia di gettare sporco, menzogne ecc. con l’unico scopo, confondere il popolino, quello che non vuole o non ha il tempo di approfondire.
E’ lo stesso processo in atto contro il 97% degli scienziati climatologi ed affini che devono combattere contro una minoranza esigua di prezzolati (spesso neppure titolati) alla quale viene data una risonanza mediatica assurda….invece al povero Luca Mercalli è stata chiusa l’ottima trasmissione del sabato sera grazie al volere del politico dell’epoca.
Tutto qua.
A me non da fastidio l’auto elettrica, peraltro se è così superiore come qui raccontato sarà il mercato stesso a decretarne il successo, invece tocca vietare le auto tradizionali per farla vincere perchè manco con incentivi scandalosi si riesce a renderle appetibili. Questo mi da molto fastidio, leggere gente che parla di “gettare sporco, menzogne, critici prezzolati” perchè evidentemente nella loro realtà non si deve parlare di autonomie ridicole, di problemi di colonnine, di prezzi inaffrontabili, di mancanza di modelli nei segmenti e nelle fasce di prezzo in cui la gente acquista il grosso delle auto.
E un mezzo e come tale verrà trattato, quando sarà più conveniente da acquistare più comoda da gestire, ( vedi ricariche) con l’autonomia che non sia più un ansia ( nel senso che come con le termiche non ci pensi proprio) , vedrete che prenderà naturalmente il posto delle termiche, senza obblighi o incentivi, ma solo perché migliore.
io trovo strano il non “lamentarsi” con lo scrivente dell’editoriale ma farlo in altro luogo..
mi ricorda un po’ la prima “questione porro”: anziché commentare le parole di porro sotto il suo scritto, tedeschini lo fece qui.
se non sono d’accordo con te, non vado a brontolare dal barista..
Sarebbe rimasta una lamentela privata, invece così anche altri come me hanno la possibilità di sapere che una certa rivista fa da sponda alla palese resistenza alla transizione elettrica delle grandi case automobilistiche.
perdonami,
ma parliamo di riviste che le auto le provano con tutte le motorizzazioni, dando pregi e difetti: dire quello che secondo loro sono eventuali “problemi” è fare sponda?
ritenere che ci sono ancora cose da mettere bene a punto e scriverlo, non è più nelle possibilità di una redazione?
urta la sensibilità di alcune persone?
basta non leggerlo o comprarlo..
Tra l’altro proprio pochi giorni fa, l’euroncap ha dichiarato la tesla Model Y auto più sicura di sempre per punteggio. Forse non sono così pericolose….
La cosa fastidiosa non è tanto che abbiano pubblicato la notizia. In fin dei conti se AXA se ne esce con un comunicato del genere ci sta che loro lo riportino. La cosa grave è che poi non diano pari risalto alla marcia indietro dell’assicurazione.
In Italia c’è un boicottaggio in atto nei confronti delle BEV… danno voce a chiunque, anche al pescivendolo del porto, abbia da gettare ombre e discredito sulla mobilità elettrica, quando basterebbe dare voce ai tanti, sempre più numerosi, soddisfatti possessori per avere una testimonianza diretta, corretta e attendibile, ma chissà perché ci si ritrova a scrivere solo su Vaielettrico, ormai etichettati quasi alla stregua di una setta. Solo in Italia si sta perpetrando questa mistificazione, mi chiedo perché….
Abbiamo una lunga tradizione in fatto di paura del nuovo. Ricordo che siamo il Paese che ha ritardato per anni l’avvento della tv a colori, temendo che creasse uno sconquasso morale tra la gente. Sul tema c’è un bellissimo saggio di Piero Melograni, “La paura della modernità”.
Perchè saremmo capaci di aprire un dibattito sulla velocità della luce invitando un filosofo, un critico d’arte, un cantante e un astrofisico, dando a tutti e 4 lo stesso peso e dignità.
E’ sostanzialmente quello che si è fatto con il Covid, solo per citare qualcosa di eclatante, ancora tra noi.
E’ colpa di un certo giornalismo e colpa di un certo fruitore di giornalismo che vuole esattamente quello: provocazione, iperbole, discorsi intestinali. Peccato che in entrambi i casi siano la larga maggioranza, gli uni e gli altri.
Quindi alla fine ci ritroviamo qui a raccontarcela tra di noi che già lo sappiamo e pochi sparuti dubbiosi immersi in una moltitudine di provocatori non interessati a capire ma solo a disturbare. Con eccezioni da entrambe le parti, è una generalizzazione media e non totalitaria la mia.
Altre disinformazioni da questo fronte: la Golf gialla è quella a combustione! Inoltre l’inerzia di un veicolo caratterizzato da una massa maggiore è ovviamente maggiore di conseguenza. E poi qualche autore piagnucola perché viene attaccato. Ma per piacere, la pazienza ha un limite. In questa maniera inducete all’errore che non è molto affermato in materia.
La gialla è l’elettrica
che coionedi..
Per AXA avere auto che causano danni più gravi agli altri utenti della strada, in quanto più pesanti, comporta un auento delle spese. Mi pare ovvio.
Un cugino di secondo grado di un vicino di casa di un amico di un giornalista mi ha detto che il movimento dei liquidi contenuti all’interno dei serbatoi delle auto termiche potrebbe alterare il baricentro dell’auto e l’energia del movimento sussultorio-ondulatorio trasmesso per risonanza dalla scocca dell’auto al conducente potrebbe agevolare l’insorgenza di atrofia testicolare per i conducenti maschi…
Questo scritto è credibile esattamente come quello del “noto” editorialista de AL VOLANTE. 🙂
“L’editoriale avverte che assicurare un’auto elettrica può costare di più perché il rischio di incidenti è più alto” direi che si tratta della conclusione ERRATA di un fatto vero (mal raccontato): assicurare un’auto elettrica COSTERA’ (futuro) di più perchè in caso di incidente procura più danni agli altri veicoli a causa del maggior peso. L’RCA infatti si paga per i danni che IO procuro agli altri. Futuro perchè al momento l’incidenza delle elettriche è talmente bassa e la “storia” così corta che non si sono ancora visti questi effetti, si sono visti gli altri, cioè che i primi acquirenti di BEV sono guidatori di una certa tipologia che al contrario fanno meno incidenti e le vetture sono tutte di nuova progettazione e quindi dotate di ADAS che aiutano a prevenire gli incidenti. Con l’aumentare del parco macchine i premi saliranno per tutti indistintamente (e non scenderanno più quando saremo al 100% BEV…) perchè tutte le macchine avranno le stesse dotazioni e/o prezzo (relativo).
Oggi, no. Io pago 167€ di RCA con una Model 3 (in classe 1) e 20 milioni di massimale che fa 0-100 in 5.6 secondi e i 225 km/h di velocità massima. Sempre io su una monovolume da famiglie Mazda 5 a 7 posti, 0-100 in 12 secondi, pago 262€ con massimale a 10 milioni, stessa classe di merito. Direi che il presunto parametro delle prestazioni elevate qui non è sicuramente applicato.
Ma poi, parliamo di peso delle BEV quando siamo circondati da anni da inutili SUV pachidermici, con gente che li guida che spesso non sa nemmeno come parcheggiarli da quanto sono mastodontici?
Si portano avanti per quando elettrificheranno a manetta i SUV ( anzi, lo stanno giá facendo) e produrranno mostri di 3000 kg e passa.
A parità di kW (100) di potenza tra la ice e la bev di famiglia, con la seconda il premio RC corrisponde a circa la metà rispetto a quello della ice.
Sicuramente perchè i 100 kW della piattaforma e-CMP sono di picco mentre l’assicurazione considera quelli nominali a libretto (57).
Altrochè, insieme al bollo, è un bel risparmio 👌
C’è da considerare che la procedura di omologazione prevede i kW erogabili in modo continuo per 30 minuti. Questo significa che una BEV che ha batteria da 22kWh non potrà mai essere immatricolata con una potenza superiore a 44kW e una con batteria da 40kWh non più di 80kW, indipendentemente dalla potenza del motore.
Le prime Model 3 SR+ sono state omologate quando il buffer della batteria era impostato a livello massimo, per cui risultano da 88kW. La mia è omologata per 100kW (50kWh / 0,5 ore) anche se il motore è da 239kW.
Guido ma che dici…. che c’entra la capienza della batteria che è una misura di energia con la potenza massima erogabile???.
O meglio c’entra perché una batteria più capiente accetta potenze massime di scarica più alte ma queste non sono calcolabile semplicemente dividendo l’energia massima contenuta diviso la frazione del tempo preso in esame…
Mi spiego meglio: non è che perché hai una batteria da 50 kwh e vuoi considerare la massima potenza erogabile in 0,5 ore vai a fare il calcolo 50 x 0,5 perché se la batteria è ben climatizzata magari ti può permettere di scaricarla tutta in mezz’ora e quindi hai una potenza massima di 100 Kw (se hai scaricato un energia di 50 kwh in 0,5 ore hai utilizzato una potenza di 100 kw).
Grazie per l’approfondimento ma, al di là dei 100kW di motore, i conti non mi tornano un granché:
57kW omologati dovrebbero essere 28,5kW per 30 min, giusto?
Avendo una batteria da 50kWh lordi mi viene da pensare che il valore non sia tanto relativo alla capacità di accumulo, piuttosto a quella di scarica.
Che immagino non sia una curva lineare, un po’ come quella di carica
Io ho scritto che non può essere SUPERIORE in kW al doppio della capacità in kWh (ma potrebbe essere inferiore).
Perché DEVE durare 30 minuti almeno.
Se hai una batteria da 60kWh e devi farla durare 30 minuti non potrai prelevare più di 2kWh al minuto, cioè non più di 120 kW di potenza, o non arriveresti a 30 minuti. Siccome la scarica non è lineare, quello è il massimo teorico, può essere inferiore.
Cosa non vi torna?
Il tuo ragionamento è chiaro e semplice ma è la definizione dei valori di omologazione che fatico a comprendere, probabilmente perchè il discorso non è cosi lineare e immediato
Mi fanno notare che nella mia spiegazione non è chiaramente scritto che io sto parlando della potenza DI IMMATRICOLAZIONE (quella riportata sul libretto), che non c’entra nulla con la potenza REALE del motore.
Una Tesla Model S Plaid ha 750kW di potenza reale. Ma avendo la batteria da 100kWh, sul libretto (italiano, negli altri stati è diverso) risulta avere 200kW di potenza “fiscale”, perchè se erogasse più di 200 kW di potenza la batteria si esaurirebbe prima dei 30 minuti.
Scusate se vi ho confuso le idee.
Scusate ma non capisco una cosa piuttosto importante…
Io avevo una Opel Astra SW del 2005.
Benzina e GPL.
1600 cc
Di assicurazione pagavo circa 600€ l’anno.
Ora (da due anni e mezzo) ho una Peugeot e -208 e di assicurazione pago 173€ l’anno.
Sento dire che l’eclettico costa di più per l’ assicurazione e non mi capacito.
Per favore spiegatemi l’arcano!!!
Io prima avevo la Hyundai Tucson 141cv DCT e ora ho preso la Kona 64 kW/h 204 CV e pago 1/3 di quello che pagavo col diesel , io ho Allianz che é un’associazione che agevola le elettriche a detta della’assicuratore.
X cui al volante dice baggianate.
OK, direi che “assicurarsi con AXA”, alla luce dei test clowneschi che usano per pubblicizzarsi, non sembra, a posteriori, una brillante idea.
Mi immagino la serietà, se dovessi mai chiedere un risarcimento.
Adesso vado a controllare tutte le assicurazioni che ho stipulato.
Dubito che farà loro piacere essere classificati come tali, ma credo che i vari ludditi, le cui gesta letterarie mostrate sulle pagine di VaiElettrico.it, saranno ricordati (solo) come tali.
Mi spiace seriamente per i loro familiari, che se li devono sorbire 24h/24. Peccato soltanto perché ce li dobbiamo leggere (anche) noi, quando si producono in queste esternazioni.
Vorrei tanto avere capito quello che hai scritto, ma già il fatto che ti firmi con “E”…..
https://it.wikipedia.org/wiki/Luddismo?wprov=sfla1
quando l’essere “acculturati” non si accompagna all’intelligenza..