Il super entusiasta dell’elettrico che guida una Tesla Model Y e l’appassionato di e-foil che “vola” in acqua con la tavola elettrica. Sono i nuovi video in gara per La Vita Elettrica il concorso, con migliaia di euro in ricariche Enel X Way in palio.
Il super entusiasta: Model Y dopo la Tesla Model 3
http://https://youtu.be/zTasRTN71jo
Quello di Marco è un racconto dei suoi primi tre anni in elettrico, inizialmente con una Tesla Model 3, poi con una Model Y. Che cosa l’ha spinto ad abbandonare le auto tradizionali? “Per motivi ecologici e perché sono un po’ nerd, curioso di tutte le novità tecnologiche“, spiega nel video. La sua Tesla Marco la usa sia nei piccoli spostamenti quotidiani sia nei laghi viaggi, anche in vacanza con moglie e due figli: “Questa estate siamo andati sulle cose spagnole, 6 mila km tra andata a ritorno: è un altro modo di viaggiare, molto più rilassante. E le soste per ricaricare sono anche un modo per scoprire posti nuovi, magari accanto al Supercharger di turno“. Quanto ai costi della ricarica, spiega che grazie agli abbonamenti mensili si riesce a far fronte ai rincari. E gli amici? Marco racconta che si dividono tra “affascinati e scettici“. Questi ultimi hanno sempre le stesse riserve: “Ma dove ricarichi? Che autonomia hai…?”. Tutte domande che dopo un po’ non ti poni più, anche perché la sua Tesla ha 500 km di range…
Nicola, l’appassionato che vola in e-foil su mari e laghi
http://https://youtu.be/-nhs7UraxD4
L’altro video c’è arrivato da Nicola Vujovic, che invece delle parole preferisce far parlare le immagini, che lo vedono volare in e-foil, la tavola elettrica. Lui è di Forlì, a due passi dalla Costa Romagnola, ma “scivola” sopra le acque di tutto il Mediterraneo e di tutti i laghi del sud Europa grazie a questo strepitoso surf spinto da un motorino elettrico. Come potete vedere, la mobilità elettrica può avere mille facce e con in i video che ci inviate cerchiamo di mostrarli tutti. Da chi va in vacanza in monoruota al piccolo scuola-bus di Italo. Per partecipare al concorso non è necessario possederlo un veicolo elettrico: potete essere semplici testimoni di questa rivoluzione, con un video che la racconti dal vostro punto di vista. I video appariranno sul nostro canale YouTube. A tre di essi andranno premi molto appetibili: nell’ordine 1.500, 1.000 e 500 euro di ricariche Enel X Way. Valide anche su tutti i punti di ricarica interoperabili, la stragrande maggioranza.
— Per partecipare a La Vita Elettrica basta registrarsi a questo link e inviarci un video. Per chiarimenti, puoi contattarci alla mail lavitaelettrica@vaielettrico.it o tramite la nostra pagina Facebook .Qui sotto altri video che partecipano al nostro concorso —
http://https://youtu.be/WV3fceGpxyo
http://https://youtu.be/6FMboQamt4Q
http://https://youtu.be/xqjOp4BXXrE
Molto bravo quel concessionario che, al primo test drive Tesla, gli ha domandato la percorrenza quotidiana!
Questa è la primissima domanda che TUTTI i concessionari dovrebbero fare a chi si presenta per chiedere informazioni su un’auto elettrica, seguita subito dopo dalla domanda se l’interessato ha un box in cui ricaricare l’auto.
E sono esattamente le riflessioni che ho fatto per me stesso e che sottopongo ai miei amici e conoscenti quando mi domandano come mai da qualche mese io sia passato ad un’auto elettrica (una semplice Zoe, perfetta per l’utilizzo casa-lavoro come già l’auto precedente): percorri meno di 100 km al giorno? Hai un box in cui ricaricare? Allora sei papabilissimo per un’auto elettrica!
Se poi in famiglia c’è almeno un’altra auto termica, cosa comunissima… di cosa hai paura? Ti muovi tutto l’anno senza inquinare e risparmiando, e, proprio male che vada, quei rari viaggi lunghi all’anno che non ti fidi (ancora) o non hai voglia di provare (ancora) a fare con l’elettrica… lo fai con l’altra auto!
Bravo. Il motivo per cui passerò all’elettrica (quando arriverà un modello di mio gradimento) è questo, la seconda auto rimarrà una termica a vita e le vacanze le faccio con quella. Il problema è che in molte famiglie, visto il costo dell’elettrica, questa va a sostituire l’auto principale il che significa che poi le vacanze le fai con l’utilitaria mezza scassata, piccola e con tanti km sulle spalle. La famiglia “tipo” ha una berlina/suv come auto principale e poi una citycar (una Panda a metano o gpl, spesso acquistata usata) come auto di servizio (che se ti pianta in mezzo alla strada non è un dramma): l’elettrica, visto il costo, va a sostituire l’auto principale, in vacanza con la Panda a gpl e tanti km sul groppone, insomma, non ci viaggi sereno e anche con le valigie è un problema. Non è il mio caso perché ho 2 auto “buone”, ma in tante famiglie è così (e in tante ancora l’auto principale è una Lancia Y acquistata nuova a poco più di 12000 euro).
Mica tutti acquistiamo una Model 3 nuova, poi dopo qualche anno acquistiamo una Model Y, etc. etc.
D’accordo, @Enzo, c’è il caso sicuramente molto frequente che descrive lei, ma personalmente ritengo che già una VW ID.3 o una Hyundai Kona sarebbe una eccellente “auto di famiglia”, visto i tanti che come “auto di famiglia” non vanno oltre una segmento D… o anche solo C.
Nel nostro caso, invece, l'”auto di famiglia” (una Audi A4 TDI Avant acquistata a km zero) aveva superato i 15 anni e nel frattempo la famiglia si era evoluta fino a rendere più che sufficiente per quel ruolo la Ford EcoSport 1000 cc di mia moglie (per inciso: gran macchina!).
La vita e le situazioni personali sono così diverse, ognuno deve fare le proprie considerazioni e le proprie scelte. Ma la facilità con cui la nostra auto elettrica è entrata nella nostra famiglia ha davvero superato ogni aspettativa!
@Marco:
– non è vero che i supercharger l’ultimo aumento l’hanno avuto l’anno scorso ma il mese scorso
– gli aggiornamenti OTA della tua Tesla non arrivano via satellite a meno che non hai installato un’antenna Starlink sul tetto della tua auto
– il turismo del supercharger mi convince pochino, anche perché generalmente non è che i supercharger si trovano nei centri storici, nelle valli incantate o nei castelli medioevali
– mi convince poco anche la guida rilassata (che poi in italiano significa guidare piano che fino a 3 anni fa non avevo mai sentito nessuno vantarsi di guidare “rilassato”, neanche i possessori di Rolls perché loro l’auto non la guidano, hanno l’autista. L’ultimo che ho sentito vantarsi della guida rilassata era mio nonno che aveva un vecchio Maggiolino cabriolet). Anche la guida silenziosa è una mezza verità, l’Audi A4 è parecchio più silenziosa di una Tesla