Il prof Armaroli, fa i conti alla sua Nissan Leaf. Vicini a Capodanno quasi tutti facciamo un bilancio dell’anno ormai trascorso pensando a Quello che verrà come cantava Lucio Dalla. E gli elettrici? Naturalmente fanno i conti all’auto, alla resa del motore alimentato dalla batteria. Non poteva mancare una nostra conoscenza: il professore e scienziato Nicola Armaroli che in modo minuzioso fa il bilancio, giustamente, non solo economico, della sua Nissan Leaf, 40 kWh. Promossa. E gli auguri per i termici? Vade retro “stufa diesel o benzina”.
di Nicola Armaroli
Bilancio 2019, primo anno solare dell’auto elettrica
– Oltre 16 000 km – Nissan Leaf, 40 kWh;
– Consumo 2019: 2460 kWh
– Spesa elettricità casa: 135 € (645 kWh)
– Spesa elettricità colonnine pubbliche: 68 € (180 kWh)
– Ricariche gratuite per un totale (non pagato, appunto) di 344 € (1635 kWh)
Spesa “carburante”: Meno 80% rispetto ad auto diesel.
Risparmio economico totale 2019: oltre 2000 € (DUEMILAEURO, avete letto bene)
– Carburante: 1400 €; Bollo: 300 €; Assicurazione: 200 €;
– Parcheggi strisce blu: almeno 100 €
Risparmio ambientale
Impatto batterie? Emissioni sul ciclo di vita? Fake news sul diesel che inquina meno dell’elettrico? Per questo vi rimando a miei articoli/interviste che ho già pubblicato (vedere qui articolo su Vai Elettrico).
Abbandonate le stufe a diesel e benzina

Siete in procinto di cambiare auto e state pensando di nuovo a una stufa diesel o benzina che fa puzza, rumore, ha una ripresa imbarazzante, ingurgita tonnellate di combustibili fossili ed emette tonnellate di CO2?
Pensateci 4 volte e ricordatevi che INDIETRO NON SI TORNA
BUON 2020 A TUTTI
PS: e comunque al Post Hotel di San Candido (riferimento alla foto di copertina Ndr) ho solo caricato e non soggiornato, sennò mi potrei permettere la Tesla Model S …
LEGGI ANCHE: Il prof e la ricarica: “Che goduria dal solare”
Liberarsi delle stufe………………….mi auguro entro il 2020.
Non ho dubbi sull’altissima efficienza delle auto elettriche rispetto a quelle tradizionali. Il problema è che un’auto elettrica dovrebbe durare ben più di 8 anni o 160.000 km. Perdere il 25/30% della capacità delle batterie dopo 8 anni non è poco, se consideriamo che l’auto potrebbe tranquillamente durare il doppio o il triplo. Perché si dovrebbe accettare il pensionamento anticipato di un mezzo che non ha i problemi di usura meccanica delle endotermiche e non soffre l’obsolescenza delle norme antinquinamento?
Se oggi dovessi acquistare un’unica auto di famiglia con una percorrenza di 10-15 mila km all’anno, sarei in grossa difficoltà. Da una parte, intenzionato a tenere l’auto il più a lungo possibile per ammortizzare il costo economico e ambientale della produzione, avrei grosse difficoltà a scegliere l’elettrica per il problema dell’usura delle batterie. Dall’altra avrei difficoltà a spendere soldi, nel 2020, per quelle che il professor Armaroli giustamente definisce “stufe”. Il problema è che oggi un prodotto elettrico davvero maturo non esiste ancora. Lo avremo quando le batterie potranno sopportare senza problemi cariche ultraveloci, scariche pressoché totali, alte e basse temperature ambientali.
Una parziale soluzione potrebbe essere la sostituzione delle batterie dopo un certo numero di anni, a un prezzo ragionevole e potendo usufruire di una tecnologia più aggiornata: pacco più leggero e/o capacità aumentata. Che l’aggiornamento sia tecnicamente ed economicamente possibile è tutto da vedere. Dubito fortemente che le case abbiano interesse a vendere pacchi batteria al posto di auto nuove.
Al momento ritengo che l’auto elettrica sia conveniente solo per chi ricarica prevalentemente a casa, fa almeno 20.000 chilometri annui ma non supera, nei singoli tragitti, l’autonomia che il mezzo avrà al momento della sua rivendita o rottamazione. Se faccio tratte massime da 200 km con un’auto che mi garantisce 300 km da nuova, entro l’ottavo compleanno probabilmente sarò ancora in grado di farle. Poi, mio malgrado, dovrò disfarmi dell’auto, ma almeno avrò sfruttato a fondo il mezzo restando entro il limite della garanzia.
È molto interessante questo passaggio, Paolo: “Una parziale soluzione potrebbe essere la sostituzione delle batterie dopo un certo numero di anni, a un prezzo ragionevole e potendo usufruire di una tecnologia più aggiornata: pacco più leggero e/o capacità aumentata. Che l’aggiornamento sia tecnicamente ed economicamente possibile è tutto da vedere. Dubito fortemente che le case abbiano interesse a vendere pacchi batteria al posto di auto nuove”. Chi l’ha detto che le Case auto debbano continuare a dettar legge come hanno fatto finora? Potrebbe nascere un business delle batterie nuovo-usato: ti sostituisco le tue e le utilizzo come accumulatori statici, tu mi paghi la differenza. Ma forse c’è una soluzione ancora più pratica: smettere di comprarla, l’auto, e andare su soluzioni di affitto a 4 anni. Finito il contratto, si restituisce l’auto e il problema delle batterie è del noleggiatore.
L’aspetto straordinario della ricerca EV è che ogni ragionamento deve essere aggiornato quasi quotidianamente perché ogni giorno arrivano nuove soluzioni che ancora non sono le innovazioni che vorremmo.
Tra i diffidenti c’è chi garantisce 170.000 km per un endotermico a ciclo Atkinson alimentato a metano, ma abbiamo anche gli avanguardisti che brevettano batterie per percorrere addirittura 1 milione di km.
Passatemi la battuta: continuando di questo passo le Tesla si tramanderanno di padre in figlio, altro che impiegare le batterie come accumulatori statici.
https://www.electrive.com/2020/01/02/tesla-patents-new-battery-cell-chemistry/
Una soluzione del genere già esiste: si compra la macchina e si noleggia la batteria ma… Quando uscì la Twizy ero intenzionato a comprarla ma quando ho scoperto che con 50 sacchi al mese mi davano solo 7500 Km all’anno ho dovuto obbligatoriamente mandarli a quel paese. Non so se nel frattempo le cose sono cambiate ma all’epoca per avere 35000 km all’anno dovevo sborsare un canone mensile tale che avrei speso meno in benzina se avessi preso una vecchia alfa romeo scarburata. Capito come stanno le cose? Questi per ogni bateria esausta che buttano ne comprano due o più nuove con i soldi che hanno guadagnato. A questo punto mi chiedo: ma se prendo una qualsiasi pandaccia a gas (che è una macchina di gran lusso se comparata alla Twizy) quanti chilometri ci faccio con 50 Euro al mese?
Stavo pensando anch’io a questo trio di auto, la vedo dura a competere con i modelli a metano. Facendo un confronto fra batteria-motore endotermico, credo duri di più l’endotermico.
IO HO ACQUISTATO UNA VW E UP AL PREZZODI LISTINO DI 21.000 EURO. MACCHINA PARAGONABILE AD UNA POLO DIESEL. HO BENEFICIATO DI 8.000 EURO DI INCENTIVI TRA STATALI E PROVINCIALI. LA BATTERIA HA 8 ANNI DI GARANZIA ED UNA AUTONOMIA DI 260 KM.nON VEDO QUALE MACCHINA BENZINA O DIESEL POSSA COMPETERE CON QUESTA ELETTRICA.BUONA GIORNATA
A proposito di Nissan EV, ricordo il Motor Show di Tokyo del 2015, dove Nissan presentò la sua visione di guida autonoma e elettrica: IDS Concept.
L’obiettivo dichiarato dall’allora presidente e CEO di Nissan Carlos Ghosn era di rivoluzionare il rapporto tra auto e conducente che poteva diventare passeggero integrando il controllo avanzato della vettura con le tecnologie di sicurezza e l’intelligenza artificiale. Il proclama stabiliva il termine del 2020 per dotare le vetture Nissan della tecnologia di guida autonoma Nissan Intelligent Driving prefigurata nel concept.
https://www.youtube.com/watch?v=h-TLo86K7Ck
L’IDS concept prefigurava, a mio avviso, l’evoluzione della Leaf in termini di aerodinamica ed efficiente elettrica segmento B.
Il suo design annunciava, nel consueto stile tagliente Samurai Blade Nissan, la vettura che tutti ancora aspettano, in grado di fare 500-600 km in autostrada a medie di 130 km/h con un tetto fotovoltaico per recuperare 3-4 km di autonomia sotto il sole ad un prezzo contenuto in 30.000 euro.
Ieri con “The Last Mile” c’è stato il paesaggio di testimone tra una delle vetture del secolo: il Maggiolino di Hitler e di Porsche e l’ID.3 che vuole esserlo nell’era elettrica.
Vedremo se l’ID.3 riuscirà nei prossimi anni, efficientando la produzione a esprimere i contenuti tecnologici che tutti aspettiamo nel limite critico dei 30.000 euro.
https://www.youtube.com/watch?v=uKuYXNLGlOc&feature=emb_logo
Nessun accenno sul Costo opportunità del dover ricaricare.
Buon anno a tutti e un ringraziamento. Noi siamo in ferie e Voi lavorate sempre e comunque per informarci costantemente con articoli interessanti come questo.
Il report è obiettivo e abbastanza indicativo nel rappresentare i reali costi di gestione a chi deve acquistare una vettura ed è ancora perplesso nell’affrontare la transizione elettrica.
Il costo d’acquisto in sé, non mi sembra un deterrente, poco più di 30.000 euro contando su 4.000 di incentivo, la rende competitiva in assoluto, anche perché questa vettura, ben più di una citycar, sembra essere aerodinamica e filante, predisposta per i viaggi autostradali contando sulla disponibilità di 150 cavalli.
Se però esaminiamo i dati tecnici risulta una velocità massima di 144 km/h, poco più della velocità autostradale abitualmente impegnata. Questo dato desta una certa apprensione se si percorrono tratti autostradali non pianeggianti e se si deve sorpassare viaggiando sui 130 – 140 km/h.
Per cui viene spontaneo chiedersi:
– Quale sarà la velocità di crociera autostradale di questa vettura elettrica?
– Quale autonomia avrà viaggiando ai 130 km/h con riscaldamento e musica o con il condizionatore?
– Quale è la velocità autostradale che assicura il maggior numero di km percorsi?
– Riesco a fare 300-330 km in autostrada mantenendo i soliti 130 km/h?
– In mezz’ora di ricarica, quanti km di autonomia autostradale mi assicuro per proseguire il viaggio?
– Perché non hanno adottato un cambio a due velocità con rapportatura più lunga o un overdrive per l’uso autostradale?
Questi sono gli interrogativi topici che bisogna approfondire e chiarire, se si valuta una vettura elettrica completa come questa che è ben oltre una citycar, ma che non si chiama Tesla, Audi e-tron o Porsche Taycan.
Intendiamoci, non sto chiedendo dati strumentali scientifici, bensì esperienze pratiche nell’uso della vettura d’estate, d’inverno, in autostrada, in montagna sotto zero in salita e in discesa e se la tengo ferma per qualche settimana in montagna o a casa per un mese cosa devo fare per preservare le batterie?
Per l’utilizzo in città non ci sono dubbi sui vantaggi e sull’efficienza dell’elettrico che dovrebbe essere obbligatorio, incentivato a livello metropolitano e offerto anche con tariffe sharing o noleggio a lungo termine, agevolati per chi lavora o risiede in città che non hanno sistemi e reti di trasporto metropolitano efficienti.
I miei complimenti Alberto è sempre un piacere leggere i suoi commenti, veramente densi di interrogativi non strumentali.
Come ha scritto nel contesto urbano, anche per questioni di salute pubblica, l’elettrico, resta problematico per chi non può ricaricare in casa, è sempre più competitivo. Su lunghe percorrenze si deve stare attenti ai consumi, senza dubbio, e quindi alla velocità. Amnche se il bilancio di Armaroli è scritto da una località turistica.
A presto
Percorro 60000 km all’anno per lavoro(150 al giorno) ma lo stipendio è di 1600 al mese. Spendo circa 4000 euro di gasolio all’anno. Acquisto auto usate da 6000 euro che durano 3 anni e poi ricambio. Conviene la macchina elettrica? Io la usuro. Grazie Moreno
Senza far troppi calcoli, lei Moreno sembra essere un buon candidato all’auto elettrica. Se è in grado di ricaricare di notte, a casa, beneficerà di un costo ridotto dell’energia e una carica le basterà per tutto il giorno. Non pagherà il bollo, spenderà un terzo scarso di manutenzione (l’usura è minima e la batterie sono garantite 8 anni), avrà sconti sull’rca auto, non pagherà parcheggi e ingressi nei centri storici. Potrebbe quindi recuperare con l’uso il maggior costo iniziale del mezzo.
Io ci ho pensato mezza volta e ho dedotto che o sei prezzolato oppure sei professore di ignoranza patologica. La leaf costa più di 40 mila euro mentre una macchina tipo la polo costa meno di 20 mila quindi, se la matematica non è un’opinione, a 2000 euro all’anno ci vogliono 10 anni e più per iniziare a risparmiare veramente ma è solo un’illusione perché dopo un po ci sarà da sostituire la batteria e allora ti ritrovi peggio di prima. Meditate gente…
Pubblichiamo il suo commento, ma non si permetta mai più di insultare chicchessia sul nostro sito. Altrimenti dovremo considerare lei prezzolato e ignorante.
Mi spiace di aver urtato la sensibilità di qualcuno, di solito sto attento a queste cose. A questo punto sarebbe utile sapere come è corretto definire chi cerca di far credere cose non vere perché questo è il caso oppure mi si dimostri che quello che ho detto è falso o inesatto.
E’ lei, scusi, a dover dimostrare che il professor Armaroli “cerca di far credere cose non vere”. Se lo fa paragonando una Leaf a una Polo, dimostra solo di avere le idee confuse. Legga il commento di Paolo e capirà quel che dico.
L’ho letto ma la storia cambia di poco. Tra l’altro qui il fulcro del discorso sembra essere il risparmio: mi serve una macchina per andare a lavoro tutti i giorni quindi devo limitare il più possibile la spesa. In quest’ ottica mi vado a comprare la polo e non la golf valiant che è pensata per chi deve fare lunghi viaggi con tanti bagagli. Comunque rifate tutti i conti con la nuova golf a metano che costa 30 mila euro ma paga meno di bollo e il pieno costa… non lo so di preciso ma poco e ha anche una buona autonomia e i metanari sono molti di più dei distributori di corrente. E non dimenticare che alla fine una golf a metano con 200 mila km ancora la vendi benino, la leaf invece la butti e basta.
Hanno ragione tutti ed allo stesso tempo torto, credo che sia una buona soluzione per i “cittadini” ma per chi come me é in campagna/montagna dove ancora non ci sono i “servizi” della città l’elettrico non é ancora praticabile convenientemente.
Caro Claudio, è proprio sicuro che l’auto a benzina sia meglio di quella elettrica in campagna o in montagna? Ho trascorso un breve vacanza a San Martino di Castrozza: tutte le case, gli alberghi e perfino i rifugi sono collegati alla rete elettrica, ma il primo distributore di carburante è a Fiera di Primiero, 25 km più a valle…
Claudio ma se può ricaricare in casa con le autonomie di oggi può essere quasi indipendente ed autonomo
Claudio ma se può ricaricare in casa con le autonomie di oggi può essere quasi indipendente ed autonomo
Non si può paragonare una Nissan Leaf da 4.50mt con 150cv e una polo da 4mt con 95cv!! La Nissan Leaf parte da 36000 euro senza sconto e senza incentivi!! Semmai andrebbe fatto un paragone con Golf Variant TDI da 4.50mt con 150cv che parte da 32000 euro senza sconto!! Sulla Nissan Leaf si risparmia da subito rispetto alla Golf sulla carica sul bollo sui tagliandi sulla assicurazione sui parcheggi strisce blu nelle ZTL ecc. quindi migliaia di euro ogni anno, e sulla golf 0
La puoi comparare con la nuova golf 8 che è leggermente più corta ma ha 150 cv e costa 10000 euro in meno ha un’autonomia maggiore e non impiega 8 ore per ricaricarsi… alla fine magari escono sempre migliaia di euro l’anno di risparmio ma restano sempre quei 10000 euro iniziali da ammortizzare e la nostra cara batteria che si usura e alla fine ci costringerà a buttare una macchina che è ancora in buonissimo stato.
Volkswagen mi ha offerto scontata una Golf 1.5 TGI a Km 0 dell’aprile 2019 serie 7, non più prenotabile perché fuori produzione a € 23.800 (Prezzo di Listino € 31.156). La Leaf più potente e con più accelerazione, ma più lenta come velocità massima si porta via a 27.000 euro con 4.000 euro di incentivo, sconto escluso.
La nuova Golf serie 8 1.5 TSI costa dai 30.000 ai 35.000 euro la TGI a metano qualcosa in più. I consumi sono variabili, diciamo che imbarchi al massimo 17 kg di CH4 a circa 400 bar e dovresti fare circa 350-370 km, dipende però dal tipo di metano e dalla temperatura. Considera che i tagliandi Volkswagen sulla TGI metano costano e già dopo 4 anni potresti cambiare le bombole, comunque c’è l’onere del collaudo, il primo dopo 4 anni, poi ogni 2 anni.
Chiaramente se fai più di 300 km al giorno senza fermarti ci sarebbero problemi di autonomia, diversamente, anche facendo 150 km per arrivare al lavoro la colleghi alla colonnina, la ricarichi ed hai il parcheggio garantito pagando di meno rispetto alle vetture non elettriche. In alcuni comuni e centri commerciali la ricarica è gratuita. Le batterie hanno una garanzia sulla decadenza maggiore di quella del resto della vettura, in caso di sostituzione il costo incide notevolmente.
L’EV è più fluida, diretta e immediata da guidare, eroga la coppia motrice istantaneamente e in città non c’è confronto.
Ho guardato prima di postare, la golf 8 parte da 25 qualcosa mila mentre la leaf la danno a 30 ma con l’incentivo massimo di 6000 euro. La revisione delle bombole del metano è gratis (la spesa l’hai pagata con una piccola tassa sul gas), si paga solo la manodopera per la sostituzione inoltre la golf monta bombole di un materiale diverso e durano di più. La colonnina e il parcheggio gratis… se sei fortunato altrimenti devi fare un abbonamento il che significa che la macchina mangia soldi in carburante anche quando sta ferma. E per finire c’è la pietra tombale: la cosa varia da produttore a produttore ma nel migliore dei casi ste batterie sono garantite per 8 anni o 180 mila km; al termine della garanzia la macchina cammina ancora ma non vale più nulla; quando poi l’efficenza cala al di sotto del 75%, per ragioni di sicurezza, non si caricherà più e a te non resterà altro da fare che buttare la macchina (previo pagamento del carro attrezzi che se la viene a prendere). Damme retta: pijate la golf che ti hanno offerto e vivi felice; te la tieni per quanto puoi/vuoi e poi la dai via recuperando anche qualche cosa.
Averceli i 30.000 euro per l’auto; non è l’auto per l’operaio part time. Se la compro oggi domani ho la Guardia di Finanza a casa mia! Ho fatto fatica a prendere una utilitaria a metano, ci penserò tra 10 anni ad una utilitaria elettrica.
Con gli incentivi statali ci sono auto elettriche a buon prezzo e con i risparmi anche in 2/3 anni si recupera la differenza di costo. Visto che si paga a rate è possibile acquistarla perchè con i soldi risparmiati con carburante e manutenzione si paga la rata più alta. Naturalmente per avere una convenienza economica bisogna usare l’auto e ricaricare soprattutto in casa
Ho la fortuna di possedere una Leaf 40kw come il prof, e rivorrei ridargli due conti, l’assicurazione non credo che chi ha una stufa a benzina o diesel paghi così poco, pertanto la spesa per le stufe aumenta.
Con la mia Leaf 40 kW, risiedo vicino Roma, pago la rca annuale 110,00€ all’anno, non pago bollo, incendio furto atti vandalici offerta dalla Nissan 300,00€ per tre anni, entro nei ZTL di Roma tranquillamente, non pago parcheggi nelle strisce blu, revisione annua 30,00€ ossia filtro a ti polline e per finire con 1,oo€ percorro circa 100 km.
BUON ANNO A TUTTI
Con il mio diesel che consuma meno di quattro litri per cento km. con una spesa media di un euro e sessanta centesimi per litro fanno sei euro e quaranta centesimi per cento km. quindi sessantaquattro euro per mille km. e 1024 euro per 16000 km..non capisco i 2000 euro di risparmio !spam
Il professore ha fatto la comparazione con l’anno scorso e la sua auto precedente e ha ottenuto questi risultati
Ma la Nissan leaf quanto gli è costata, all’atto dell’acquisto, in più rispetto ad una equivalente diesel/benzina? E quanto ha pagato la wall box per la ricarica?
Per fare una comparazione ECONOMICA servono tutti questi dati. Poi per quanto riguarda il “risparmio ambientale” posso anche essere d’accordo, anche se servirebbero davvero dei dati certi e inequivocabili…invece ognuno tira l’acqua al suo mulino…
Premetto che non sono contro l’auto elettrica in toto (per il mio utilizzo classico dell’auto la comprerei domani) però ad oggi a mio avviso c’è ancora un forte gap economico all’acquisto. E non tutti sono disposti a mettere dei soldi, e non pochi, all’inizio per poi recuperarli nel corso degli anni.
I dati certi e inequivocabili ci sono eccome: sono quelli di che tira l’acqua al mulino di tutti noi aitanti del Pianeta. Quanto al gap economico può pensarla come vuole, ma l’esperienza di chi già è passato all’auto elettrica dimostra che la partita è aperta. Tutto dipende da come ognuno usa l’auto e da come può ricaricarla.
Se il professore ha calcoalto un risparmio di 2000 euro in un anno riesce a coprire facilmente il costo maggiore dell’auto elettrica. Poi bisogna considerare che i prezzi stanno scendendo e con gli incentivi la distanza di costo si riduce notevolmente.
Utilizzo Nissan Leaf 2018 aziendale e ho percorso 36000 km in 12 mesi.
Circa 800€ di abbonamento flat Duferco (25+iva mensili per 300kwh ma sforati più volte e pertanto pagati altri 25+iva nello stesso mese), alcune ricariche a casa ma limitate in quanto con Duferco mi costa meno fuori casa, tantissime ricariche gratuite che iniziano ad essere presenti in molti comuni.
Non faccio nemmeno più i conti del risparmio perché parliamo di migliaia di euro in un anno, al lettore che fa 25km al litro con il suo Diesel vorrei chiedere quale auto abbia così parsimoniosa ma non importa poi in quanto anche con questi dati è lontana anni luce da questi risultati. Aggiungo che il tagliando dei 30000km è costato la sostituzione del filtro abitacolo, nient’altro!!! Pastiglie e dischi nonostante la mia guida sportiva sono un lontano ricordo….volgiamo ancora fare paragoni di costi???
Grande!!
Buongiorno
Molto interessante il resoconto del Professore Armaroli sulla redditivita del trasporto elettrico I conti sono piu illustrativi di tanti discorsi
Trattadosi di una Nissan Leaf possiamo solo essere felici che Carlos Goshn potra finalmente avere il suo processo in occidente e non piu in oriente!
Possiamo anche nel occasione di questo capo d’anno particolare per lui ringraziarlo nel attesa del esito del suo giudizio di avere creduto molto presto e fortemente in questa bellissima macchina Leaf!