
Il problema di Lisa, che vorrebbe sfruttare appieno l’impianto fotovoltaico con cui ricaricare la Opel Corsa-e. Lisa è la terza lettrice che condivide il racconto di come si è organizzati per “fare in casa” l’elettricità che serve all’auto. Il primo è stato Riccardo, con un’altra Corsa-e (qui l’articolo), poi Massimiliano con la Volkswagen e-Up (qui). L’indirizzo a cui scrivere è info@vaielettrico.it.
Il problema di Lisa / “Ho un fotovoltaico da 6 kW…”
“Vi leggo da tempo ed è anche grazie alle informazioni che ho potuto reperire su Vaielettrico.it che ho deciso di entrare nel mondo della mobilità elettrica. Approfittando degli incentivi di Regione Lombardia, cumulabili con quelli statali, da un mese è arrivata in famiglia la Opel Corsa-e! Per ora siamo molto soddisfatti, sebbene sia presto per una valutazione complessiva. Abito in una zona di montagna in provincia di Bergamo e girando per concessionarie in molti mi hanno sconsigliato l’elettrico a causa della mancanza di colonnine. È vero, qui scarseggiano (anche se stanno aumentando a vista d’occhio, ad esempio nei parcheggi dei supermercati). Ma per noi non è un problema, la nostra abitazione è dotata di un impianto fotovoltaico da 6kW da diversi anni. Inoltre i consumi della Corsa-e per ora si rivelano davvero bassi, facciamo circa 60km al giorno nel tragitto casa-lavoro con una velocità media di 50km/h. Il un consumo di circa 12KWh/100 km (si tratta di un tragitto misto urbano e extraurbano con diverse salite).

Il problema di Lisa: “…è indispensabile una centralina?”
“In famiglia siamo molto attenti alla sostenibilità e per ora ricarichiamo durante il giorno sfruttando l’energia del sole (per fortuna è primavera!). Non abbiamo un impianto di accumulo e ad oggi, provvisti di “carichino” da 1,8kW, ci troviamo bene. Stiamo aspettando che l’elettricista ci installi la Wall Box e vorrei chiedervi una delucidazione. Sul web leggo che per il fotovoltaico è consigliabile la Zappi o la Scame (sarei orientata per quest’ultima). Il mio elettricista sostiene che per far sì che la Wall Box moduli il flusso di energia rispetto alla produzione del fotovoltaico, sarebbe necessario installare una centralina collegata all’inverter del fotovoltaico. Infatti la funzione “Power management” modula il flusso in relazione ai consumi della casa, non alla produzione di energia. Non ho trovato una spiegazione esaustiva in internet e non capisco perché le aziende vendano queste Wall box sostenendo che siano adatte a chi dispone di un impianto fotovoltaico. Omettendo la necessità di una centralina“. Lisa Coronini.
La risposta del nostro tecnico: “Secondo noi…”
Facciamo appello alla nostra community per risolvere il problema di Lisa. Il tecnico che abbiamo interpellato ci ha dato questa risposta: “Se il sistema fotovoltaico è configurato in “scambio sul posto“, allora la linea domestica che alimenta le utenze (consumo) e che riceve alimentazione dal fotovoltaico (produzione) è una soltanto.Per questa ragione, all’altezza del contatore ENEL quello che si misura è soltanto la differenza tra consumi e produzione. In pratica: non è possibile distinguere i consumi dalla produzione perché il “tubo” è uno solo (o parafrasando: elettroni non oleat….)Pertanto se lo strumento di misura del “power management” si trova all’altezza del contatore, allora esso tiene correttamente conto del fotovoltaico”.
Una simulazione con un allacciamento da 6 kW
Il tecnico prosegue: “Due esempi (supponendo di avere un allacciamento ENEL da 6kW):
- GIORNO – produco 3kW e consumo 2kW; all’altezza del contatore ENEL misuro 2-3=-1kW (sto immettendo in rete). Pertanto ho disponibili 6-(-1)=7kW per caricare l’EV
- TARDO POMERIGGIO – produco 1kW e consumo 4kW; all’altezza del contatore
ENEL misuro 4-1=3kW (sto prelevando dalla rete). Pertanto ho disponibili 6-(3)=3kW di potenza per caricare l’EV
- NOTTE – produco 0kW e consumo 1kW; all’altezza del contatore ENEL misuro 1-0=1kW (sto prelevando dalla rete). Pertanto ho disponibili 6-(1)=5kW per caricare l’EV
L’elettricista della lettrice deve solo verificare che la misura suddetta venga fatta all’altezza del contatore. A dire il vero, comunque, mi sembra razionale che il power-management sia una funzione separata dalla power-wall. Perché non sempre il primo è indispensabile alla seconda (e quindi si vendono separatamente)”.
Lisa non complicarti la vita, qualsiasi spesa aggiuntiva è inutile (compreso acumuli), d’inverno sai che puoi caricare da 30 a 50 km gratis e in estate da 40 a 70, basta vedere i kw prodotti dai pannelli (si leggono sull’inverter senza altri aggeggi) e lasci attaccata l’auto quando serve, di giorno. Se sfori, giorno o notte che sia, paghi circa 0,25€ kw, non cè da preoccuparsi e 1000 € di centralina li ammortizzeresti in quanti anni?? Io ho una tesla e carico così da 6 anni con una presa schuco normale a 15A carico 15 km/ora, mia figlia con la Opel corsa come la tua solo 13Km/ora e con i 3 kw normali Enel (presa con l’indispensabile “doppio caricatore” che i concessionari incompetenti non consigliano). Stai serena e goditi l’auto e la vita!
Vorrei sapere se c’è convenienza o si ripaga un tetto fotovoltaico….inoltre come te la pagano la corrente in surplus che immetti in rete?…..a mio parere non si riesce ad ammortizzare la spesa dell’impianto entri pochi anni….forse dopo almeno 20 anni ma l’impianto sarà già esausto….dov’
e la convenienza?
L’impianto fotovoltaico gode di un credito d’imposta decennale pari al 50% del valore: si ripaga in 5-8 anni, a secondo dell’utilizzo dell’elettricità prodotta e del suo rendimento; un impianto dura almeno 25 anni. Se realizzato nell’ambito di un efficientamento generale dell’edificio il superbonus è pari al 110% del costo e viene rimborsato in 5 anni, quindi il problema dell’ammortizzazione dell’investimento nemmeno si pone.
Bisogna ricordare però che se si utilizza l’Ecobonus 110% sia la potenza di picco che i kWh di storage installati (sono incentivate anche le batterie e le colonnine/wallbox con dei limiti di spesa però) vanno accuratamente dimensionate perchè ricordiamoci che chi sceglie questa soluzione non potrà godere dello scambio sul posto e tutta l’energia immessa in rete e non consumata o immagazzinata nelle batterie di storage andrà persa e non verrà ripagata in nessun modo. Chi sceglie questa soluzione infatti dovrà dimensionare correttamente l’impianto per soddisfare gli utilizzi giornalieri e notturni come quello di ricaricare un EV. Diversa soluzione invece chi ha già l’impianto fotovoltaico con Scambio sul Posto: alla fine immettendo in rete quello che non si consuma nell’immediato, lo si può poi prelevare di notte visto che ci verrà poi rimborsato, questo sistema è considerato come una specie di batteria cloud.
Buongiorno Lisa. Anche io cerco di massimizzare l’uso del solare per ricaricare la mia E-golf. Fin da subito ho installato la Zappi ed è stata una scelta azzeccata. Nella modalità Eco+ segue veramente la produzione solare . Se il surplus scende sotto una certa soglia lui smette di caricare attendendo che ci sia più corrente dal FV. Esempio : il FV sta producendo 4 Kwh la Zappi in Eco + carica a 3.7 kwh. Si accende la pompa di calore che assorbe 3 kw la Zappi sospende la carica e riparte quando la pompa ha finito. Lo stesso se per caso passa una nuvola.Il tutto impostabile come percentuale di rinnovabile. Non c’è nessun mistero: le pinze amperometriche sentono il senso della corrente. Se non viene prodotta abbastanza corrente dal FV viene prelevata dalla rete invece di essere immessa e quindi cambia “direzione”. Che io sappia La Zappi è l’unica che gestisca in questo modo il FV. Ovviamente , se il tuo impianto lo permette, puoi caricare anche in Fast( nel mio caso a 7.2kw).
Mi spiace non poter caricare immagini altrimenti ti farei vedere come insegue il solare con i grafici..Devo fare una correzione. Non conoscevo i sistemi proposti da Luca e Marco e in effetti sembrano offrire le stesse caratteristiche. Comunque il prezzo è sempre sui 1000 euro più l’installazione. Comunque sono a disposizione per ulteriori informazioni
Riguardo il prodotto di e-station c’è la comodità che la potenza può essere regolata da 1,4 kW a 7,4 con 9 regolazioni intermedie e non le classiche 3,7 kW e 7,4 kW. Non conosco gli altri prodotti se possiedono questa caratteristica.
Ciao, ti chiedo scusa ma la wallbox è collegata direttamente al contatore tradizionale (non quello delle immissioni fotovoltaico) o hai dovuto utilizzare qualche accorgimento (centraline e simili). Io ho una EasyWallbox che mi è stata data con l’acquisto della 500 elettrica ma non so come farla funzionare con il fotovoltaico. Grazie
Purtroppo non potrà lavorare solo con il fotovoltaico per quello servono wallbox tipo ZAPPI
A Lisa consiglio il prodotto di e-station EVR1W https://www.e-station.store/prodotto/portatili-regolabili/evr1w-max-74-kw-tipo-2/ in grado, grazie ad un sistema di monitoraggio, di regolare automaticamente la potenza di ricarica con diverse modalità tra cui “Modo SOLE”: il veicolo elettrico è ricaricato solo con l’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico. Se la potenza prodotta dal fotovoltaico è inferiore ad un minimo programmabile, la ricarica viene temporaneamente sospesa. A seconda del valore minimo impostato dall’utente, è possibile consentire piccoli prelievi da Rete per ottimizzare l’autoconsumo nei momenti in cui la produzione fotovoltaica non sarebbe sufficiente a consentire la ricarica di un veicolo elettrico.
Consiglio a Lisa il prodotto della Silla di nome Prism. E una wallbox di ottima qualità prodotta in Italia da un azienda Italiana. L ho installata da qualche tempo e mi trovo veramente bene. Il funzionamento è molto semplice e anche l installazione altrettanto semplice. Ha la gestione del fotovoltaico e permette comunque di configurare, SEMPLICEMENTE, diverse opzioni. Nessuna necessità di agire su c’è traina del fotovoltaico ma solo posizionare il meeter come da loro istruzioni.
Zappi
Questo commento ci è arrivato via mail: “Salve, in riferimento a quanto letto sul vostro sito relativamente al “Problema di Lisa…..pieno di sole” volevo far sapere che da tempo io utilizzo la wallbox Zappi per ricaricare la mia Seat Mii elettrica. Con la wallbox Zappi è possibile nella modalità Eco+ decidere la percentuale di ricarica da fotovoltaico o da rete. Inoltre con l’App MyEnergi si ha sotto controllo ogni istante la ricarica e lo storico giornaliero o a periodi. Essenziali i due sensori di corrente: Uno per i carichi della casa e uno per la produzione fotovoltaica. Una soluzione che utilizzo da tempo e che ritengo ottimale se si vuole caricare auto con il sole. Praticamente la batteria dell’auto fa da accumulo energia. Attilio Gerosa
Ahimé bisogna rivolgersi a chi di mestiere si occupa di mobilità EV e non al “primo elettricista”, con tutto il bene che voglio agli elettricisti generici.
Zappi ed altre wallbox sono in grado di modulare in funzione della produzione e dei consumi.
Però non dobbiamo diventare schiavi dell’auto… già hai un’auto elettrica, hai un impianto fotovoltaico da 6 kW, probabilmente la casa è riscaldata e raffreddata con una pompa di calore… se ogni tanto prelevi dalla rete non muore nessuno!
L’ottimo è nemico del meglio, mi hanno insegnato.
Per inseguire la chimera dell’emissione zero si finisce poi per prendere delle batterie che sprecano il 25-30% di energia raccolta a causa delle conversioni DC-AC… ha senso? No, assolutamente.
Il suo elettricista non sa nemmeno di cosa stia parlando.
Sono nella sua stessa situazione, ed ho installato una wallbox Zappi, con 2 sonde amperometriche, una sulla fase che arriva dal contatore ed una sulla fase che arriva dall’inverter del FV. Così facendo, la Zappi può caricare e modulare la carica anche solo con le eccedenze del FV. E le consiglio vivamente questa, con il suo hub per la connessione ad internet, così la può gestire da remoto.
Ha enormi potenzialità ed anche il cavo integrato da 6,5m, una comodità non da poco che scame non prevede.
Se la redazione di Vaielettrico consente, mi permetto di consigliare una ricerca su forumelettrico dove alcuni utenti hanno condiviso le esperienze d’uso delle loro wb, per farsi ancora meglio un’idea.
Buona giornata a tutti
Zappi è in grado anche con un solo sensore a monte di tutto di caricare solo da solare potendo leggere l’eccedenza immessa in rete al netto dei consumi di casa. L’elettricista interpellato è ovviamente poco preparato nel settore specifico.
Zappi inoltre potendo montare una infinità di sensori può monitorare oltre alla produzione fotovoltaica a fini statistici anche batterie in AC e carichi particolari privilegiati potendo così distinguere fra consumo generico e consumi specifici.
Buongiorno. Innanzitutto per sfruttare a pieno l’impianto fotovoltaico suggerisco vivamente di installare un accumulo. Così potrà ricaricare di notte sfruttando l’energia green.
Ma anche no, grazie. C’è lo scambio sul posto che vale 10 batterie
Ma anche no, sig. Allegrini, al momento attuale, l’accumulo serve solo a buttare i soldi.
C’è già l’SSP che è in pratica un accumulo stagionale, cosa che nessun accumulo fisico al momento può ancora fare.
Saluti