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Il prezzo è la vera sfida dell’elettrico, parola di Tavares

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Il Ceo di Stellantis Carlos Tavares (Credit foto: media Stellantis).

Il prezzo è la vera sfida dell’elettrico. Parola di Carlos Tavares, n.1 del supergruppo Stellantis, di cui fanno parte anche i principali marchi italiani.

La Fiat 500e è al momento l’auto elettrica più venduta di Stellantis

“Il prezzo è la vera sfida, le materie prime sono scarse e costose”

Anche avendo una mobilità pulita e sicura, la grande sfida è quella dell’accessibilità, che al momento non c’è. Perché le materie prime che servono per produrre le batterie per le auto elettriche sono scarse e costose“. Sono le parole scandite dal top manager portoghese intervenendo al Freedom of Mobility Forum. “La scarsità delle materie prime, la frammentazione del mondo e le diverse regolamentazioni possono avere un impatto sui costi delle materie prime stesse“, ha spiegato Tavares. Insistendo sul fatto che la grande sfida per le case auto è riuscire a garantire che tutti possano acquistare auto elettriche. Non solo una fascia di privilegiati. Stellantis sarà pronta per rispettare la scadenza del 2035 definita dalla UE sui motori endotermici, ha aggiunto. Ma “sfortunatamente la decisione su questo punto andava presa prima, magari nel 2014 o 2015. Si sta imponendo una sola tecnologia al posto di una competizione salutare“.

Il prezzo è la vera sfida“Non sappiamo neppure se c’è tutto il litio che serve”

Tornando sul tema dei costi, Tavares ha fatto l’esempio del litio, uno dei metalli preziosi che servono per produrre le batterie: “È difficile proteggere l’accessibilità a queste materie prime e alla mobilità sostenibile. Anche perché per sostituire il parco auto mondiale di 1,3 miliardi di unità con mezzi puliti, non sappiamo se c’è tutto il litio che serve. E, considerando anche dove sono concentrate le miniere di litio, questo potrebbe creare altre questioni geopolitiche“. Ad ogni modo, ha continuato Tavares, sulle batterie ci sono ancora tanti studi in corso e “le materie prime che servono per produrle potrebbero cambiare, non sappiamo quali saranno tra 10 anni. Non sappiamo ancora quali saranno i materiali che ci serviranno, le ricerche sono all’inizio“.

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90 COMMENTI

  1. Se si mettessero a estrarre litio, non a cercarlo che in gran parte già sanno dove trovarlo, con la solerzia e la spregiudicatezza (vedi Eni e Shell in Nigeria) con cui cercano ed estraggono il petrolio fra pochi anni, ben prima del ’35 ne avremmo a iosa. Il fatto è che la la macchina del petrolio è ben avviata e oliata anche con soldi pubblici e fa guadagnare un sacco di soldi alla gente che spesso decide il da farsi.

  2. …mah!
    Che dire?
    La frequentazione di questo sito non smette mai di stupirmi.
    Stavolta abbiamo un signore (Carlos Tavares) che di mestiere fa il CEO di uno dei più grandi gruppi industriali del mondo, preso letteralmente a pernacchie da dei SIGNOR NESSUNO che, dal BASSO delle loro conoscenze, pretendono di insegnargli il mestiere e, addirittura, arrivano a dargli surrettiziamente dell’IGNORANTE.
    In tale mirabile “opera”, trovo si siano particolarmente distinti:
    – Lo “SCIENZIATO” che, da Wikipedia (sigh!), ci informa che….”il litio è il 25º elemento più abbondante nella crosta terrestre, con una concentrazione di 20 mg per kg di crosta”.
    A Roma direbbero (mi si passi per una volta il termine colorito): “E ‘STICAZZI!”
    Da questa “perla” di conoscenza che ci hai regalato, cosa dovrebbe scaturire? Il via libera a SVENTRARE il pianeta per sostenere il tuo modello di mobilità? E sulla questione geopolitica legata alla dislocazione dei giacimenti di questi minerali, invece, non hai niente da dire? BAH!
    – Il “PRESTIGIATORE”, che con un abile gioco di destrezza stile “tre carte”, fa l’affare del secolo e arriva (niente di meno!) a pagare una RENAULT ZOE (?!) “soltanto” 26.000 euro, da un prezzo a base d’asta di ben 39.000 euro!…..39.000 euro (ripeto) per una RENAULT ZOE!
    Ma, per quanto mi riguarda, MANCO CI DOVEVI ENTRARE, in concessionaria!
    Se ci sei entrato, è soltanto perché tu e gli altri “professori” che frequentano questo sito (quelli che hanno il tempo e i soldi per andare a Capo Nord con la Tesla e poi venire ad insegnare economia domestica al popolo bue, tanto per intenderci), nonostante il portafoglio già gonfio in partenza, i vostri giocattoli ve li comprate con gli incentivi dello Stato, ai quali contribuiscono anche i tantissimi come me, che di certo non vivono nella villetta con garage e fotovoltaico.
    – Per finire, il SOCIOLOGO, che con estrema disinvoltura, come se stesse spiegando a dei cavernicoli la cosa più ovvia del mondo, fa il suo bel paragone tra NORVEGIA (?!), SVEZIA (?!) e ITALIA(?!?!) per spiegarci quanto siamo primitivi nel non essere stati capaci, fino ad oggi, a raggiungere il 79,3% di BEV vendute sulle nuove immatricolazioni! Ah, siffatto mondo!
    Livelli altissimi, come vedete….peccato solo per qualche SUPERCAZZOLA sulle batterie, l’elettronica in generale (ncm, lfp, m3p, legge di Moore come se fosse antani, con lo scappellamento a destra) e l’economia di mercato, altrimenti l’Accademia Nazionale dei Licei vi avrebbe fatto una baffo!
    Ecco, per finire in concretezza, faccio mio il consiglio già saggiamente elargito da qualcuno a queste “menti”, invitando loro a spedire i propri “curricula” al signor Tavares.
    Sono convinto che, dopo attenta valutazione da parte sua, un posto di vice aiuto-metalmeccanico alle presse della FIAT non ve lo toglie nessuno!!!

    • Peccato che tutte le presse della Fiat sono in Polonia ,visto che in Italia di auto non ne facciamo più .
      E comunque Tavares un giorno ne dice una e il giorno dopo il contratrio ,prova a sentirti qualche intervista

      • Uhmmm
        500 termica viene dalla Polonia, assieme alla Lancia Y e dalla recente Jeep Avenger.
        Tipo vien dalla Turchia
        Panda ed Alfa Tonale da Pomigliano, Italia
        500X da Melfi, assieme a un paio di Jeep, Italia
        Alfa Giulia e Stelvio a Cassino, Italia
        500 elettrica vien fatta a Torino, assieme a delle Maserati.
        Poi ci sono i Ducato fatti a Chieti e le piccole serie di varie supercar.
        Un posto come vice aiuto-metalmeccanico alle presse della FIAT valà che si trova…
        Tavares sta gestendo un periodo in cui deve continuare a produrre e vendere motori a pistoni ed al contempo predisporre delle alternative a batteria che diventeranno obbligatorie tra 12 anni in Europa. In altri continenti dopo quella continuerà invece il dualismo, quindi dovrà trovare il modo di esser competitivo su più fronti. Personalmente non do troppo peso alle sue dichiarazioni e non mi sorprende che siano contraddittorie, tutto il periodo è contraddittorio, mi interessano più i fatti.
        Comunque, come già suggerito e non solo da me, chi ritiene di poter far meglio e di aver le idee più chiare può sempre proporsi per il suo incarico.

    • Caro Gerry, il tuo è un’intervento che ho trovato divertente a cui mi piacerebbe anche rispondere punto per punto. Purtroppo ho cose più importanti da fare quindi lascerò perdere.
      Il mio intervento però ha un suo motivo, ed è uno di quelli che di solito preferisco evitare, perché la lotta di classe è una cosa seria e non bisognerebbe strapazzarla come sto per fare.
      Però, caro Gerry, se a tuo giudizio siamo tutti ricconi in questo forum (*) non ti viene il dubbio che forse quello poco smart con i soldi non sia proprio tu?
      Con affetto, eh! Sperando in una buona meditazione.

      (*) Non è vero, ci sono soprattutto persone assolutamente normali, che fanno lavori assolutamente normali, che però dimostrano un buon grado di intelligenza finanziaria, pur nel contesto delle tribolazioni personali quotidiane.

    • “fa il suo bel paragone tra NORVEGIA (?!), SVEZIA (?!) e ITALIA(?!?!)”
      Peccato che il paragone sia solo nella tua fantasia.
      La frequentazione di questo sito (e altri) non mi stupisce più da anni, voi no-elettrico siete e resterete sempre una fonte inesauribile di boiate, riuscite a brillare perfino nella comprensione del testo scritto

    • Sei sicuramente nel posto sbagliato. Questo è un dato oggettivo. E’ il motivo per cui anche io commento molto meno: mi sento nel posto sbagliato, perchè mi provocano stati irritativi i commenti come i tuoi. Come si cura l’ansia e il nervosismo? Col Litio. Infatti ora vado a farmi un giro con la BEV, decine di kg di puro litio, mi calma moltissimo.
      Saluti e salute.

    • Caro Gerry, su tante cose hai ragione e non mi permetto di fare il sapientone, nè di sostituirmi al Tavares. Del resto sono un ex Alfista per essere da poco passato ad una Tesla MY (le Alfa rimarranno sempre nel mio cuore e se un giorno dovessi cambiare idea, Alfa tutta la vita..).
      Al momento mi sto godendo la mia Tesla, meno stress alla guida, comodità, insonorizzazione, meno consumi, meno inquinamento, mi ha permesso di cambiare il concetto di guida e di economia domestica nella gestione dell’auto. Per i km che faccio e il tragitto casa-lavoro che faccio normalmente, si è rivelato l’investimento migliore della mia vita.
      PS: Ah, sono sono ricco, ho comprato l’auto con finanziamento a tasso agevolata, dovevo cambiare comunque auto, visto che con la mia amata Alfa 159 ho percorso la bellezza di 370k km, ma a fronte di un investimento iniziale maggiore, l’auto mi ripagherà nel tempo (zero bollo, zero manutenzione (si spera), zero parcheggi, risparmio sui consumi e quant’altro..)

  3. qualcuno mi corregga : la costruzione di auto elettriche prevedono una fornitura della componentistica pari a quella delle endotermiche cioe? freni , sospensioni, vetri, cavi, climatizzazione, accessori abitacolo, sellerie, rivestimenti, batteria servizi, componenti elettronici ( che equivalgono quelli finora usati sulle ice ) airbags, bulloneria varia, filtri abitacolo, radiatori circuito batterie , tubazioni e valvole circuito climatizzazione batterie ( ove esistente ma penso a parte la mia spring ce l’hanno tutte!), fari ,modanature, motori elettrici , e cioe’ :fusioni in alluminio , lavorazioni di precisione e assemblaggio , cablaggi ,installazioni in vettura , semiassi , cuscinetti , liquidi raffreddamento e freni ! perche c..zz dicono che diminuira’ l’occupazione ? casomai dovra’ aumentare . solo perche’ viene a mancare la produzione di blocco cilindri ,testate , alberi motore e a cammes bielle e pistoni ci dobbiamo spaventare ?

    • I processi riconducibili alla fabbricazione di motori a pistoni e di trasmissioni costituiscono una parte rilevante della manodopera per l’assemblaggio complessivo di un’automobile, cui si aggiunge la catena dei ricambi. L’assemblaggio di un motore elettrico è ben più semplice e veloce dell’assemblaggio di un motore termico già nell’ipotesi di assemblarlo in casa, figuriamoci a prenderlo da un fornitore pronto da montare; la batteria arriva in genere dal fornitore ma non è un componente complesso quindi sì, è vero che per produrre la stessa quantità di veicoli servirà meno manodopera anche nell’ipotesi di farsi tutto in casa.

      • Certo ma ad esempio serviranno più tecnici per la progettazione BMS , inverter , motore drivers , tecnologie dove potremmo eccellere .
        I 70 milanposti di lavoro lì perderemo comunque in quanto Stellantis ha spostato tutto in Polonia , i Tedeschi hanno fatto reshoring su produzioni terzisti italiani per cui stiamo perdendo anche quello .
        Dobbiamo spingere al massimo sulle nuove tecnologie e genereremo nuovi posti di lavoro

  4. LE GENIALATE DEI MANAGER
    Premesso che sono uomini come noi … solo che per arrivare ai livelli di vertice si sono fatti praticare una lobotomizzazione parziale.
    Così riescono più facilmente ad abbracciare il visus aziendale e dimenticano la loro natura umana.
    Spiegato che realmente sono stati modificati per fare quel lavoro nel migliore dei modi…
    … IL PROBLEMA NON E’ IL PREZZO MA LA POLITICA DI VENDITA.
    Pensiamo per un attimo di veicolare il prezzo a una ricarica convenzionata oppure di rateizzare senza guadagnarci come su un termico.
    Pensiamo a un calcolo di ritorno economico in cui ti vendo l’auto ma farai la manutenzione solo da me per preservare al meglio l’autoveicolo per il riutilizzo.
    Pensiamo al fatto che vogliamo tagliare il traguardo del 2050 a tutti i costi.
    In realtà non è cosa per amministratori delegati. Il termico rende molto di più .. soprattutto in un frangente in cui .. per normative europee si è intrapresa la strada del downsizing delle cilindrate mettendo su strada di 1000 cc a VENTIMILIAEURO.
    Ecco.. la transizione loro la stanno già fancendo maturando dei margini di guadagno bestiali.
    Quei mille non dureranno come le motorizzazioni precedenti, avranno un’aspettativa di vita minore.

    Non per deludere Tavares ma sulla partita del prezzo ha già perso in partenza poiché la Cina è già troppo distante per poterla raggiungere. Se poi trenta anni fa si sarebbe posta l’obiezione QUALITA’ oggi non è più possibile perché ci arrivano dei prodotti che superano la qualità di Stellantis sotto ogni aspetto o quasi.
    Decidete voi… Brondi – Apple o Xiaomi?
    Stellantis – Tesla o …..?

    • Infatti il problema non è il litio come dice Tavares ma il fatto che ci stiamo svegliando troppo tardi.
      Ovviamente questo Tavares non può dirlo e allora indica la luna (i concorrenti sono posizionati meglio e da più tempo) mentre mostra al pubblico il dito (il litio che sarebbe scarso o non facilmente ottenibile).

    • Come ho scritto poco sotto o poco sopra, se pensi di esser tanto superiore a questi AD “lobotomizzati e modificati per far quel lavoro” e di avere la ricetta giusta, MA PERCHE’ NON VAI TE A FARE L’AD di Stellantis, così vediamo se impiegheresti settimane, giorni o addirittura ore per portarla al fallimento mettendo l’azienda a costruire macchine che qui non si vendevano e vendono manco con migliaia di euro di incentivi. Levatevi che arrivano i blogger di vaielettrico…
      PS se guardiamo alla Cina, non solo sulla partita del prezzo ma anche sulle emissioni di CO2, vediamo che in entrambi i casi la partita è assolutamente persa…

      • AHAHAHA AHAHAHA AHAHAHA … CHE MATTACCHIONE!!
        No, guarda… io l’ad di Stellantis non vado a farlo neanche dopo morto!!!
        Ho già i miei lavori e le mie passioni che mi remunerano abbastanza.
        Il fatto che tu venga a propormi questo … . dimostra la tua TOTALE incapacità di porre i dati oggettivi davanti al resto.
        Ora, chi è Tavares .. lo sappiamo.. come conoscevamo Marchionne ma la domanda del secolo è: “Chi sei tu?” che ci fai in un sito dove si parla di elettrico? sempre a criticare l’elettrico? ma devi proprio essere uno sfigato della tastiera…
        Uno di quelli che nella vita deve prendersela con il mondo per poter arrivare a sera.
        Ma dai… ma a cosa vuoi attaccarti pur di litigare?
        Ma è perché non ci arrivi oppure è solo caratteriale?
        Ma sai fare un’analisi seria della competitività di un’azienda automobilistica? Lo vedi che Stellantis non è Tesla e non può competere? .. ma poi … che te lo dico a fare…
        se inviti me a lobotomizzarmi figuriamoci se hai capito il confine tra battuta e realtà.
        Guarda… si evince chiaramente dalle tue parole….
        “… la villetta con il fotovoltaico….”
        … sembri QUELLO impalato a guardare invidioso il compagno di classe che gli passa davanti con la mercedes classe s. ccche te RODE?
        Cos’è? la vivi come una sorta di lotta sociale in cui gli elettronauti sono quelli ricchi che girano con auto da 100k?
        Secondo me hai sbagliato tutto.

        CIAO BELLO!!

        PS: Se vuoi andare a straziare l’anima a qualcuno trovati una compagna – un gattino – prova a stirare le camicie oppure sfogati correndo – trovati un hobby –
        “LA VILLETTA COL FOTOVOLTAICO”… fatti un mutuo e compratela… smettila di invidiare chi ce l’ha. Alla gente normale non rode il fegato se va nel porto di Genova e vede centinaia di barche al molo.
        Dì la verità … anche quelle ti danno un pò di fastidio… faresti festa se uscisse un decretino che mette una nuova tassa sulle imbarcazioni vero? ….
        si dai si è capito… nelle donne la chiamano invidia del pene.
        MI dovresti pagare la consulenza.. ah ahaha hahah ..
        aha hahaha
        ahaha ahaha
        ahahaha

        • Santo cielo!!
          Ma io sono LUSINGATISSIMO di veder un’intera risposta tutta per me invece di parlare di Tavares, che sarebbe il tema del post. Addirittura la DOMANDA DEL SECOLO, davvero non dovevi aver proprio niente altro di meglio da rispondere per dedicarmi tutto questo tempo, è comunque tipico, quando non si hanno argomenti per rispondere si passa all’attacco personale.
          Poi, io avrei invitato te a lobotomizzarti? Leggere prima di rispondere sarebbe il minimo sindacale, ed è un minimo che sarebbe grasso che cola visto il livello mostrato: mi ricorda tantissimo i novax, stessi toni, stessi argomenti.
          Ringrazio moltissimo anche chi ha validato la pubblicazione di un simile cumulo di non so manco come definire: tempo fa mi scappò in un intervento la parola “invasati” per intendere il fanatismo di alcuni, e fui giustamente ripreso da Tedeschini: qui non vedo alcuna ripresa per chi si è permesso la maleducazione di darmi dello sfigato, dell’invidioso e via dicendo, evidentemente ci son diversi pesi e diverse misure in base alla corrente di pensiero di chi scrive, ai proelettroni son permessi interventi non consentiti ad altri. Bravi.

  5. Ma chi se ne importa del litio, fate una batteria al sodio o altra tecnologia senza litio che si ricarica in 5 minuti e a me bastano 150 km di autonomia (non è difficile, basta una potenza di circa 250 kW, come quella già disponibile nei supercharger Tesla). Devo rifornire un po’ più spesso, ma l’auto costa meno, è più leggera e consuma meno. Un’autonomia di 150 km, secondo i piani UE per il futuro, che prevedono punti di ricarica veloci ogni 60 km sulla rete autostradale, permetterebbe anche di fare viaggi lunghi con opportune soste ristoratorie.

  6. Qualcuno spieghi a Tavares che digitando su un qualunque motore di ricerca l’indirizzo http://www.wikipedia.com e digitando “litio” nel campo della ricerca testuail, avrebbe scoperto che: “ll litio è il 25º elemento più abbondante nella crosta terrestre, con una concentrazione di 20 mg per kg di crosta…..” e tante altre informazioni utili per evitare di dire cazzate.

  7. Ormai si sa come va il mondo, manager che gestiscono e prendono decisioni su grandi aziende e conseguente occupazione…. Presi in giro con battutine dai sapientoni del web.

  8. E’ chiaro che nel futuro prossimo le automobili torneranno ad essere cose da ricchi.
    Probabilmente le pompe ad idrocarburi saranno sempre più tassate per scoraggiare le auto alla “Cuba” che circoleranno in Italia. La classe media si muoverà in quadricicli, bersaglio tra l’altro dei SUV dei ricchi, e così per molti anni, poi spero tutto di riappiani. È il prezzo dell’innovazione.

  9. Tavares: “sfortunatamente la decisione su questo punto andava presa prima”. Bravo il primo passo è riconoscere i propri errori” (strategici).

  10. Secondo me non è il prezzo la vera sfida, su quello ormai c’è un tendenziale che promette bene e che, a meno di novità, dovrebbe garantire auto elettriche economiche al 2035 (se è vero che la ID.1 costerà poco meno di 20k e sarà in vendita tra 2 o 3 anni …).

    Invece l’enorme ostacolo che vedo io è la ricarica. Incertezza sul costo del kWh, disponibilità di colonnine, giungle dei prezzi e delle offerte, velocità di ricarica … mi sembrano problemi non da poco, soprattutto se davvero vogliamo avere un parco 100% elettrico …

    • In questo momento con le tariffe sembra di essere ai tempi dei cellulari GSM tariffe da fuori di testa (ricordate le tariffe da 80 cent/min?)

      P.S.: ho appena fatto un reclamo ad una fattura EnelX, ora vediamo quanto vogliono spendere prima di restituirmi i soldi indebitamente fatturati. Mi sembra veramente di essere tornato ai tempi della telefonia selvaggia.

        • Sono uno tenace. Di certo non l’avranno vinta a costo di evitare come la peste le loro colonnine. 😁

          • ENEL … TELECOM….. ALTRI MONDI DA GUARDARE CON UBBLE!!
            Guarda il listino di enel .. una colonnina 1800 euro. Poi vai dal concessionario sotto casa e te la butta dietro per 600. Poi vai su aliexpress e ne prendi una che si attacca all’auto da sola a 400.
            Dunque … dove vogliamo andare con questi scassati euro ZERO di aziendoni del passato?

          • @FEDE78&CO il problema peggiore è che in alcune zone c’è praticamente solo EnelX.
            Non è il mio caso, ma a mio avviso se perdura questa scarsità di scelta le cose non andranno a favore della diffusione delle auto elettriche.

          • Aggiornamento per i più curiosi sul reclamo. Dopo il reclamo ho contattato il servizio clienti e devo dire che l’operatrice è stata gentilissima e dopo avermi confermato che a suo parere era chiaro che si trattasse di un errore di fatturazione (*) e dicendomi che avrebbe sollecitato lo storno. Dopo due giorni ho ricevuto la fattura di rettifica e lo storno di quanto prelevato dalla carta di credito. Quindi in questo caso posso dire che sono stati molto efficienti.

            (*) L’errore di fatturazione potrebbe essere dovuto all’aggiornamento degli abbonamenti. L’App è stata aggiornata più volte negli ultimi giorni, speriamo che non capiti più. 😥

      • Gli ETACS ed i GSM della prima ora avevano tariffe che adesso farebbero sorridere e in diverse zone non c’era proprio rete per mancanza di infrastrutture, in quei casi erano difficili da usare; il paragone con l’auto elettrica adesso ci sta tutto.
        Ps La tariffa rossa di TIM… 1950 lire dalle 7:30 alle 20:30 dal lunedì al venerdì, 190 lire in tutto il resto, quando ancora non esistevano le ricaricabili.

        • Esattamente, era proprio quello che pensavo.
          Prima che a qualcuno salti la mosca al naso, chiariamo che il paragone è sulla rete, sugli investimenti e la giungla tariffaria.
          Non sulla tecnologia, che nel caso della telefonia mobile si confrontava con quella fissa quindi non c’era il problema della sovrapposizione delle due (cosa che è avvenuta solo in un secondo momento).

    • D’accordo sulla giungla delle ricariche: si dovrà assolutamente arrivare a ricaricare in qualsiasi colonnina semplicemente pagando con carta di credito / bancomat.
      Riguardo alle colonnine, è vero che serviranno centinaia di migliaia di colonnine, ma già oggi stanno nascendo come funghi. E occorre considerare che, come è stato detto in svariate occasioni, al ritmo attuale di circa 1 milione di auto vendute all’anno in Italia, di cui appena 60.000 BEV, ci vorranno decenni su decenni per arrivare a sostituire totalmente il parco circolante italiano di circa 40 milioni di auto.
      Sarà invece altrettanto fondamentale – se non di più – chiarire e semplificare rapidamente le modalità per l’installazione di wallbox per chi ha un box e di colonnine condominiali per i locali box comuni, perchè, se è vero che la media degli spostamenti è di 30-35 km/giorno, ciò renderà possibile effettuare una bella fetta di ricariche di sera/notte a casa propria, lasciando libere le colonnine per chi un box non ce l’ha.

      • Il problema si porrà già prima, nel 2035 se l’auto che possiedi ti dà dei problemi e sei un utente abituato ad acquistare le auto nuove, sarai obbligato a fare i conti con l’elettrico e la caccia alla colonnina vicino casa. In bocca al lupo. Per noi possessori di box auto privato “wallboxizzabile” e con tetto di proprietà sarà uno spasso, il valore della casa si impennerà …

  11. Per me il vero problema è la diffusa e continua campagna denigratoria verso l’auto elettrica che influenza enormemente le decisioni d’acquisto della gente.
    Basterebbe che questa si convincesse della necessità e guardasse veramente al loro interesse principale, che è quello di avere un mondo vivibile e tutto cambierebbe molto velocemente.
    Sarebbe sufficiente entrare nelle concessionarie, chiedere un’auto elettrica ed uscire dopo aver sentito il prezzo.
    Tempo 6 mesi ed i prezzi verrebbero dimezzati e le produzioni aumentate di 10 volte.
    Purtroppo la gente si fa condizionare da imbonitori in malafede.

    • Mah, mi pare sia già così. Non vedo frotte di persone affollare le concessionarie chiedendo a gran voce auto elettriche. Neanche nei paesi dove sono più diffuse sono la maggioranza delle vendite. Peraltro la sua considerazione sul fatto che non comprando le elettriche se ne stimolerebbe la produzione mi risulta piuttosto bizzarra. L’idea che costruire auto elettriche sia complesso e costoso non la sfiora minimamente, vedo.

      • “Neanche nei paesi dove sono più diffuse sono la maggioranza delle vendite.”

        Nei paesi dove le BEV sono più diffuse SONO eccome la maggioranza delle vendite: in Norvegia nel 2022 sono arrivati al 79,3% di BEV sulle nuove immatricolazioni
        https://elbil.no/norway-celebrates-another-record-breaking-year-for-electric-vehicles/#:~:text=In%202022%2C%2079.3%20percent%20of,percent%20battery%2Delectric%20powered%20vehicles.&text=%E2%80%93%20Eight%20out%20of%20ten%20people,percent%20BEV%20sales%20in%202025.
        E in Svezia il 51,3%
        https://cleantechnica.com/2023/01/03/plugin-evs-take-record-75-share-of-swedens-auto-market/#:~:text=Full%20electrics%20alone%20took%20a,over%2019%25%20compared%20to%202019.
        Buona astuzia

        • The Norwegian success story is first and foremost due to a substantial package of government incentives developed to stimulate zero-emission vehicle sales.

          • In Norvegia hanno letteralmente perseguitato i possessori si auto ICE. MI chiedo come sia possibile che qualcuno ancora le compri.

          • Allora? Loro possono. Non hanno il buco fatto a forza di pensioni baby, mazzette e ponti di messina che ci siamo costruiti noi negli ultimi decenni.

            Loro hanno deciso democraticamente e hanno implementato la decisione. Non come noi che decidiamo il PNRR e poi iniziamo. Poi cambiamo il PNRR. Forse non facciamo tutto il PNRR. Facciamo il ponte. Liquidiamo il ponte. Rifacciamo il ponte. Crolliamo il ponte. Facciamo il ponte! Che ponte!?

            E’ compito dello Stato scoraggiare i comportamenti che, incidendo negativamente sulla salute pubblica, hanno ricadute economiche sulla comunità stessa che finanzia il sistema sanitario pubblico.

            Secondo te e L’Astuto dovremmo insegnare ai ragazzi nelle scuole
            – drogatevi
            – non vaccinatevi
            – ubriacatevi
            – non mettete la mascherina
            – fumate fino a farvi scoppiare i polmoni
            – non indossate il casco
            – non lavatevi
            – non allacciate le cinture
            – andate contromano in autostrada
            – sgasate in faccia alle vecchiette e ai passeggini
            – togliete la marmitta e rompete i timpani a tutti
            – cercate rapporti non protetti diversi ogni sera
            – tatuatevi anche dove non ci sono norme igeniche
            – rimpinzatevi di zucchero
            – non fate sport
            – …

          • Mi limitavo a sottolineare che la tua sparata “Neanche nei paesi dove sono più diffuse sono la maggioranza delle vendite” è falsa

      • Ho scritto questo? Pensavo di aver detto l’opposto.
        Non prendiamoci in giro, non passa giorno che ci venga ricordato che la semplicità delle auto elettriche comporterà la perdita di tanti posti di lavoro (perchè sia un obbligo è incomprensibile) e lei parla di complessità.
        E’ un cambiamento, questo è certo, ed i cambiamenti comportano tempi ed investimenti, ma tocca a loro (alle Case) altrimenti abbandonino e lascino alle vecchie e nuove Tesla.
        E’ costoso? Che significa?
        Sbaglio o fanno miliardi e miliardi utili ogni anno?
        Costano i materiali per le batterie? Ma se le fa la Cina, il posto ormai abbiamo delocalizzato praticamente ogni tipo di produzione proprio perchè non costano “niente” e si fanno maggiori utili.
        Torno a dirlo: smettiamola di prenderci in giro.

        • La complessità non sta nella costruzione ma nella ricerca di materie prime, come giustamente dice Tavares.

          • No, sono entrambi fattori critici, ma non come dice Tavares, che in questo caso prova a fare l’astuto invece che il manager.
            Bisogna anche capire per chi sia il messaggio, non ho tempo ora di elencare tutte le varie ipotesi.

          • Ahahahahah
            Come se la cosa non valesse per il petrolio, il gas, l’oro, i diamanti, le ricerche spaziali, quelle sulle armi ecc.
            No, solo per il litio.

          • Zi Ti: “Come se la cosa non valesse per il petrolio, il gas, l’oro, i diamanti, le ricerche spaziali, quelle sulle armi ecc.
            No, solo per il litio.”

            E mettiamoci pure lo sfruttamento dei lavoratori congolesi delle miniere di cobalto: finché li sfruttano per il petrolio va tutto benizzzimo, ma per costoro no, loro si impuntano solo per il cobalto, e solo quello usato per le batterie delle EV, perché quello usato per l’industria petrolifera (per il quale sono nate quelle miniere anni prima della diffusione delle EV) in quel caso il cobalto va benizzzimo (o taciuto, dicano pure loro cosa preferiscono)

    • “Sarebbe sufficiente entrare nelle concessionarie, chiedere un’auto elettrica ed uscire dopo aver sentito il prezzo.
      Tempo 6 mesi ed i prezzi verrebbero dimezzati ”
      Ma su quali dati basa questa sua affermazione? Mi sembra che sia completamente fuori dalla realtà, come può ipotizzare un dimezzamento dei prezzi!

    • Che è esattamente ciò che ho fatto io!
      Ero interessato alla Renault Zoe: prezzo di listino (guardato sul sito) 39.000 e rotti, meno i 5.000 rottamazione del diesel E4 di 15 anni… totale 34.000 e rotti. Questo era ciò che mi aspettavo e che ero pronto a pagare.
      Il 7 aprile – il giorno il DPCM di Draghi con i nuovi incentivi – vado in concessionaria, dove mi confermano i 39.000 e rotti e la detrazione di 5.000 per la rottamazione… ma poi mi scontano altri 6.000 euro senza che io chieda nulla, e il prezzo crolla a 28.000 euro. Ho firmato subito, senza pensarci nemmeno un attimo.
      E il bello è che poi, pochi giorni dopo, ho scoperto che anche il mio comune aveva appena attivato degli incentivi per le BEV di 1.000 euro più altri 1.000 di rottamazione: quindi, totalone finale 26.000 euro.

  12. “le ricerche sono all’inizio” ,
    ma intanto le chimiche in gioco entro quest’anno saranno già 3 e i prezzi sembrano stabili o in discesa,dopo il picco dell’anno scorso

    ncm
    lfp
    m3p

    in più sembra alle porte la quarta nacl+, che male che vada sarà utilizzata “solo” per le rinnovabili

    a volte “questi” si scordano che non stiamo parlando di meccanica ..
    ma di elettronica ,
    che viene stampata ,semplificando,come si stampa la carta di un giornale
    e si può cambiare contenuto e il colore del giornale ..
    quando si vuole !

    i progressi dell’elettronica,negli ultimi 40 anni, sono sotto gli occhi di tutti
    pannelli fotovoltaici usati all’inizio solo per i satelliti ora li vendono arrotolabili al brico per fare i campeggi ;per caricare lanterne a led e cellulari
    le nanotecnologie non hanno solo rivoluzionato la potenza dei microprocessori seguendo la legge di Moore per decenni (RIP Gordon Moore )
    ma tutta l’elettronica
    analogica e digitale , per non parlare della sensoristica ,a cominciare dall’ottica che ha reso obsoleti 4 standard televisivi in 20 anni
    accompagnata da relativo output digitale che ha reso obsoleto il tubo catodico 20 anni fa
    per non parlare dei supporti magnetici e ottici
    vaporizzati o meglio liquefatti , da internet nell’ultimo decennio e che si apprestano a diventare solo silicio

    che dire sono ottimista ,
    già va bene così ,
    non può che andare meglio

    le EV sono auto che ,imho, possono durare più di 20 anni già oggi ,salvo incidenti gravi ,
    difficile che nuove normative europee ci costringeranno a “rottamarle” tra 10 anni
    sto pensando seriamente di comprare l’ultima auto della mia vita ..
    può valere la pena fare qualche anno in più di rate

    my 2 cent di appassionato di tecnologia

    • Guardi che qua non si parla di riciclare le batterie fra 15 anni, si parla di costruirle qui e ora. Non è un problema di circuiti elettronici, ma di costruire batterie con le tecnologie disponibili adesso.

      • cosa c’è in questa frase che non capisce ?
        “le EV sono auto che ,imho, possono durare più di 20 anni già oggi ,salvo incidenti gravi “

        • PS
          io ho anche scritto che il mecato delle batterie è stabile se non in calo
          il prezzo delle lfp è sceso anche per le rinnovabili
          in un’auto mediamente ci vanno dai 5 ai 10 kg di litio

          Tesla ha investito nel mining, dice che in Arizona in un unica miniera nel deserto è in grado di cprire l’intero fabisogno usa

          • con le attuali tecnologie e domanda i prezzi delle batterie sono stabili ,in calo secondo me,
            se ci fosse carenza di materie prime il prezzo aumenterebbe non crede ?

            è di questi mesi annunci di nuove gigafactory di batterie in giro per il mondo

            alcune discutibili per via di manager discutibili

            altre,la maggioranza secondo me, con dietro colossi come CATL cinese e industrie minerarie australiane e sudafricane
            non crede che non investirebbero miliardi di dollari se non avessero disponibilità di materie prime ?

            “Litio, i prezzi in picchiata attenuano l’allarme batterie
            La produzione corre dopo i rincari record degli ultimi due anni. E il carbonato di litio oggi scambia a prezzi dimezzati in Cina rispetto al picco di novembre: una discesa che prosegue anche se le vendite di auto elettriche sono rimbalzate dopo un’avvio d’anno debole per il ritiro degli incentivi”
            fonte il sole 24 ore

      • Ci sono persone che per ogni problema vedono una soluzione, e persone che per ogni soluzione vedono un problema

  13. Io non sono del settore ma la LFP non hanno ne Nickel e Cobalto. Il Litio NON é raro, è diffuso anche se difficile da estrarre e una batteria si ricicla al 95%.

    Quando fra 10 anni si comincerà ad avere Li di ritor o da pacchi batteria esausti lo recuperi. Mica é petrolio che una volta bruciato è fumo e vapore.

    Inoltre é stata presentata la prima auto a batterie al Na la Hua Xianzi. A guardare le prospettive non mi sembrano così negative

    • Quando fra 10 anni si comincerà ad avere Li di ritorno da pacchi batteria esausti lo recuperi, ma lo recuperi per comporre virtualmente il pacco batteria che sostituisce quello che hai rientrato come esausto. E’ ciò che accade in un mercato di sostituzione con una riduzione della domanda di materie prime perchè si riciclano quelle vecchie, ma finchè il processo della transizione sarà in atto, il mercato delle BEV sarà di espansione, non di sostituzione, quindi servirà del nuovo litio (o ciò che lo sostituisce) per la batteria di ogni BEV che prende il posto di una ICEV.

  14. No vabbè, se neppure Tavares sa (o fa finta di non sapere) che il problema principale non è la disponibilità di litio siamo nel campo dei venditori di pentole!

    • Carlos Tavares è noto nell’ambente automotive per aver praticamente salvato Peugeot e Citroen dal commissariamento riportandole in attivo in un paio d’anni dopo esserne diventato AD nel 2014, per aver rilevato Opel nel 2017 da General Motors anche qui portandone i conti in nero dopo decenni di rosso e, ultimo, per aver rilevato FCA prendendone il controllo e unendola a PSA e Opel per creare Stellantis, di cui è CEO.
      E’ un ingegnere, è uno dei rari casi di dirigenti apicali di grossi gruppi automobilistici che capisce di tecnica e non solo di economia come la quasi totalità dei suoi colleghi (altri esempi sono Piech in VW e come Ghidella in Fiat, entrambi oramai terra per pignatte), ma qui abbiamo fior di cervelloni pronti a spiegargli come vadano fatte le auto elettriche: perchè non mandate i Curriculum Vitae al CDA di Stellantis per prenderne il posto? Pagano bene…

      • Ma io non discuto delle sue capacità, sto solo criticando l’atteggiamento da peracottaro sull’argomento litio. Non può fare FUD sul litio e soprattutto lamentarsi (perché è posizionato peggio di altri che si sono mossi prima) dal momento che tempo fa era tra quelli che trascinavano i piedi sull’argomento.

        • Tra l’altro l’avevo anche indicato chiaramente fra parentesi “(o fa finta di non sapere)”

        • Oh beh, non è detto che l’abbondanza del litio significhi facilità ed economicità per averlo. Anche l’idrogeno è abbondantissimo ma il mantra della corrente pro batterie è quello dei costi per poterlo usare come vettore energetico, sbaglio?
          Il successo di un prodotto non è dato solo dal poterlo costruire, ma dal poterlo costruire a costi abbastanza contenuti da venderlo a prezzi popolari (sennò ti verrà comprato solo da chi ha del gran grano in tasca) caricandoci dei margini sufficienti per guadagnarci dei soldi. Il punto è quello… il target delle auto di Tavares non è quello delle auto di Musk, Tavares non può risolvere il problema dei costi girandoli su una clientela che ti compra la Long Range e scuce senza problemi 50000€, Tavares deve vendere auto a chi di soldi ne ha di meno e deve essere competitivo per loro.
          Se poi Tavares ritiene di dover puntare sul litio, può anche darsi che qualche ragione ce l’avrà pure lui e non necessariamente per un ritardo acquisito sulle catene di approvvigionamento: leggo più articoli di giornale e pubblicazioni scientifiche su più alternative a litio e cobalto, si parla di sodio, zolfo, alluminio, sale marino… ma si tratta di prototipi, non di soluzioni pronte a breve per una produzione su larghissima scala come quella delle auto elettriche.
          Detto questo, resta sempre da far la tara a quello che dicono i vari AD, che si tratti di Tavares, Toyoda, Musk, quello di Smart (protagonista di un recente articolo qui nel sito) o di chiunque altro, è chiaro che le loro posizioni saranno sempre orientate verso l’interesse della loro azienda: che parlino in politichese per sollecitare aiuti statali come Toyoda o Diess oppure che promettano mirabilie per attirare investitori ed alzare il valore delle loro azioni come fa Musk, un filtro per interpretare le loro parole andrebbe sempre messo, su questo siamo perfettamente d’accordo.

      • Mi piacerebbe fare un ranking di come pensiamo sia la capacità e come viene percepito il CEO , da Mary Barra a Luca De Meo , Elon Musk , Jim FArley, TAveres ecc .

        Io , ad esempio penso che Luca De Meo sia superiore a TAvares con quello che sta facendo in Renault , anche se sta gestendo una entità piu piccola di Stellantis.

        • Le case automobilistiche sono delle aziende che devono trarre profitto dalla produzione e vendita di automobili e servizi ad esse connaturate.
          Al di là della percezione personale che può esser influenzata da gusti e valori personali (fa auto elettriche, a me piacciono le auto elettriche -> CEO bravissimo e più di Toyoda che fa ibride), la capacità di chi dirige un gruppo automobilistico viene dai conti dell’azienda e dai dividendi distribuiti agli azionisti: non dal tipo di auto prodotte, non dalla quantità, ma da quanto riesce a far guadagnare a chi lo paga, perchè è quello il suo mestiere.
          Attualmente la situazione di Stellantis è decisamente migliore di quella di Renault, sono i dati a dirlo: la prima ha terminato una fase di espansione in più mercati, USDM incluso grazie al controllo di FCA, ha i conti in nero ed ha una buona massa critica per numero di auto vendute a livello mondiale. La Regie sta invece concludendo il processo di separazione con Nissan, ha Dacia che genera profitti ma non può star da sola e si sta infatti avvicinando decisamente alla cinese Geely che è già azionista di maggioranza di Mercedes e Smart: i francesi daranno ai cinesi tecnologie per i motori termici, i cinesi ricambieranno con le equivalenti elettriche ed entrambi costruiranno e venderanno ibridi, visto che la velocità di avvicinamento alle BEV non sarà uguale in tutti i mercati del mondo e ci sarà ancora bisogno di motori a combustione. Come ci insegna anche Tavares che ha appena annunciato una nuova fabbrica in Sudafrica e non certo per assemblare batterie e motori a magneti permanenti.
          De Meo ha da poco concluso una ristrutturazione del gruppo che è da intendere come un ridimensionamento, dividendo la parte che produce auto a fossile da quella elettrica: rispetto a Tavares gestisce un’entità più piccola ma anche più “rognosa” considerata l’invadenza dell’azionista statale, governo francese che in passato ha messo i bastoni fra le ruote a Ghosn quando questi cercava di abbassare i costi di produzione licenziando operai francesi; ma soprattutto è ancora prestino per tirare le somme: la strategia di Tavares è stata efficace ma ha avuto 9 anni per metterla in atto, DeMeo è in Renault da neanche 3 anni quindi è prematuro qualunque giudizio.

          • Io guardo i manager con le azioni che fanno , anche guardando le storie nelle precedenti esperienze , la velocità decisionale , la vision , la gestione delle emergenze.
            Chiaro che è una sensazione personale.

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