Vuoi leggere questo articolo senza pubblicità?Entra qui e abbonati a Vaielettrico Premium
Il prezzo di casa anche nelle colonnine pubbliche, facendo convergere il costo nelle bollette domestiche, con un costo ben più conveniente. È possibile? Vaielettrico risponde. L’indirizzo mail per scriverci è info@vaielettrico.it
I costi delle ricariche pubbliche sono proibitivi…
“Leggo sempre i vostri articoli con molto interesse, e vi ringrazio per la vostra imparzialità nel trattare gli argomenti. Premetto che sono oltre 20 anni che ci provo con i mezzi elettrici, ho avuto tre scooter elettrici finiti malamente, sempre per problemi legati alle batterie e alla ricarica. Da tre anni invece ho una Dacia Spring, che utilizzo solo in città: ho percorso 22.000 km, sono soddisfatto su molti aspetti e un po’ meno per altri. Ho però investito in un impianto fotovoltaico con accumulo, non ho mai ricaricato fuori dalla mia abitazione, per i costi proibitivi delle colonnine pubbliche. Amici e colleghi, però, non hanno a disposizione né l’impianto né un box dove posizionare la Wall box, perche la maggior parte dei cittadini parcheggia in strada“.
Perché non ci fanno pagare il prezzo di casa, addebitando sul nostro contatore?
“Chiedevo, forse già proposta da qualcuno, se poteva essere realizzabile l’idea, di un utilizzo delle colonnine stradali interfacciate al proprio contatore casalingo. In poche parole quando ricarico da una qualunque colonnina presente in Italia è come se ricaricassi dal mio contatore. Alla stessa tariffa e condizioni, con fatturazione direttamente sulla mia bolletta di casa. Non si avrebbe più la giungla delle tariffe attuali scandalosamente fuori mercato e gli italiani non avrebbero più motivi per non passare all’elettrico. Ormai per risparmiare quasi ogni anno cambio il fornitore elettrico, gas, telefonico e assicurativo. A questo punto pur di fidelizzare la clientela si creerebbe concorrenza anche sulle colonnine di ricarica, che, a mio parere, alle condizioni attuali, saranno sempre meno utilizzate. Grazie“. Carlo Mauro Mancastroppa
Il prezzo di casa? Impossibile…
Risposta. Quello che stanno facendo i big dell’energia, anche in Italia, è fare offerte che legano la ricarica nelle colonnine alla fornitura domestica, con uno sconto. Enel e A2A, per esempio lo fanno, con soluzioni diverse. Ma il prezzo nelle stazioni pubbliche non è mai quello di casa, decisamente inarrivabile. Se fosse possibile, in Italia non si venderebbero le 5 mila auto elettriche che si immatricolano attualmente. Saremmo almeno al doppio, più vicini a un Paese come la Francia in cui rifornirsi alla colonnina è decisamente meno costoso. Quel che si potrebbe fare, nell’immediato, è cercare di andare incontro ai tanti italiani che hanno un garage privato, ma non riescono a usufruirne per la ricarica a causa di beghe condominiali. Servirebbero norme più chiare e snelle, ovviamente nel rispetto delle norme di sicurezza.
Henry Ford diceva che “c’è vero progresso solo quando i vantaggi di una nuova tecnologia diventano per tutti” ma era chiaro che non pensava all’Italia quando lo disse.
Non è che sia tecnicamente impossibile. Semplicemente non si vuole rendere troppo conveniente l’elettrico rispetto al termico per timore di una conversione di massa.
Il PUN costa uguale, l’unica differenza è l’investimento nel dispositivo (la colonnina) che però ha la capacità di vendere quantità di energia elettrica molto superiori rispetto alle utenze domestiche, garantendo così volumi nettamente superiori di vendita.
I consumi medi di un’abitazione sono di circa 200kWh al mese, una colonnina DC li eroga in 2 ore o 4 sessioni di ricarica da 30′. Una AC da 11kW li potrebbe vendere in 2gg ricaricando solo di notte.
Anche considerando l’Iva al 22% il prezzo potrebbe essere tranquillamente sui 30 centesimi a kWh, guardacaso non distante dai prezzi praticati in abbonamento negli anni 2020/2021, prima del cambio di governo
Vivendo nel medioevo mi chiedo come facciano a Shanghai. Per esempio. Dove abito 6 mesi l’anno. Hanno colonnine ovunque. Si paga con WeChat. Costo elettricità sempre uguale a casa. Volere é potere. La cosa assurda é che viviamo nel medioevo dove non portano la fibra perché colonnina troppo distante da mio appartamento che é al 6 piano. Non puoi avere Wall box in garage perché i cavi elettrici del contatore personale passerebbero a vista su parti comuni. Siamo ridicoli. Una barzelletta. Gli altri fanno. Noi affoghiamo tralasciando i diritti di quelli che vorrebbero vivere al passo con i tempi.
Ma certo!
E perché no?
Come abbiamo fatto a non pensarci prima?!?!
Ricaricare alla colonnina con la tariffa di casa, mangiare al ristorante con i prezzi del supermercato, soggiornare a Montecarlo pagando la quota del condominio.
Quando cominciamo???
Ahaha… giusto!
Scherzi a parte. Se, stando a quanto dichiarato dai providers, i costi esorbitanti di ricarica alle colonnine sono fortemente influenzati dall’ammortamento dei relativi costi di installazione… ecco risposto perché non si può.
pare sono influenzati anche da cattivi contratti con il gestore di rete e da due aziende principali che fanno cartello
man mano che arriva più concorrenza, i prezzi si possono abbassare verso i 40-50 cent a KW-h,
come già ora ai supercharger tesla
non sono i 25-30 cent al KW-h come la ricarica lenta a casa, però queste sono ricariche veloci, e su questo aspetto si incide un po’ il costo dell’hardware per alta potenza
Henry Ford diceva che “c’è vero progresso solo quando i vantaggi di una nuova tecnologia diventano per tutti” ma era chiaro che non pensava all’Italia quando lo disse.
Non è che sia tecnicamente impossibile. Semplicemente non si vuole rendere troppo conveniente l’elettrico rispetto al termico per timore di una conversione di massa.
Il PUN costa uguale, l’unica differenza è l’investimento nel dispositivo (la colonnina) che però ha la capacità di vendere quantità di energia elettrica molto superiori rispetto alle utenze domestiche, garantendo così volumi nettamente superiori di vendita.
I consumi medi di un’abitazione sono di circa 200kWh al mese, una colonnina DC li eroga in 2 ore o 4 sessioni di ricarica da 30′. Una AC da 11kW li potrebbe vendere in 2gg ricaricando solo di notte.
Anche considerando l’Iva al 22% il prezzo potrebbe essere tranquillamente sui 30 centesimi a kWh, guardacaso non distante dai prezzi praticati in abbonamento negli anni 2020/2021, prima del cambio di governo
Vivendo nel medioevo mi chiedo come facciano a Shanghai. Per esempio. Dove abito 6 mesi l’anno. Hanno colonnine ovunque. Si paga con WeChat. Costo elettricità sempre uguale a casa. Volere é potere. La cosa assurda é che viviamo nel medioevo dove non portano la fibra perché colonnina troppo distante da mio appartamento che é al 6 piano. Non puoi avere Wall box in garage perché i cavi elettrici del contatore personale passerebbero a vista su parti comuni. Siamo ridicoli. Una barzelletta. Gli altri fanno. Noi affoghiamo tralasciando i diritti di quelli che vorrebbero vivere al passo con i tempi.
banalmente.. per aiutare anche i tanti che hanno il garage con contatore a parte, bisognerebbe che costasse quanto quello dell’abitazione principale..
Ma certo!
E perché no?
Come abbiamo fatto a non pensarci prima?!?!
Ricaricare alla colonnina con la tariffa di casa, mangiare al ristorante con i prezzi del supermercato, soggiornare a Montecarlo pagando la quota del condominio.
Quando cominciamo???
Ahaha… giusto!
Scherzi a parte. Se, stando a quanto dichiarato dai providers, i costi esorbitanti di ricarica alle colonnine sono fortemente influenzati dall’ammortamento dei relativi costi di installazione… ecco risposto perché non si può.
pare sono influenzati anche da cattivi contratti con il gestore di rete e da due aziende principali che fanno cartello
man mano che arriva più concorrenza, i prezzi si possono abbassare verso i 40-50 cent a KW-h,
come già ora ai supercharger tesla
non sono i 25-30 cent al KW-h come la ricarica lenta a casa, però queste sono ricariche veloci, e su questo aspetto si incide un po’ il costo dell’hardware per alta potenza