Il premier spagnolo attacca la UE. Pedro Sanchez definisce “un errore storico” la decisione di rinunciare all’eliminazione dei motori a combustione dal 2035.

Il premier spagnolo attacca: “Un errore storico, costerà caro all’Europa”
Italia e Spagna sono su fronti opposti. Mentre Madrid critica severamente il dietrofront dell’Europa, a Roma Giorgia Meloni festeggia una decisione a lungo auspicata. Sanchez ha parlato durante un evento sul Patto di Stato per far fronte all’emergenza climatica. Rimproverando alla UE di avere fortemente diluito gli impegni per la decarbonizzazione del trasporto su strada. “Il cambiamento approvato ieri dalla Commissione è un errore storico dell’Europa. Perché la nostra competitività è garantita dalla sostenibilità e non indebolindo i nostri impegni climatici”, ha detto. Insistendo sul fatto che “l’allentamento degli obiettivi climatici non compromette solo la lotta contro il riscaldamento globale. Ma anche l’innovazione industriale e la creazione di posti di lavoro“.
Meloni invece: “Battuto il dogmatismo green, viva la neutralità tecnologica”
Di parere opposto Giorgia Meloni, che ha parlato alla Camera in vista del vertice UE: “Prendiamo atto, con soddisfazione, che gli sforzi profusi dal nostro governo negli ultimi mesi hanno portato ad aprire una breccia nel muro del dogmatismo green che ha caratterizzato gli ultimi anni”, hadetto la premier. “Ben vengano dunque i passi avanti in termini di maggiore flessibilità per i costruttori di veicoli pesanti. Ben venga la rinnovata spinta per un’alleanza europea sulle batterie. Ben venga l’esclusione dei veicoli pesanti e delle piccole e medie imprese. Nonché i target nazionali e non più aziendali, nel provvedimento sulle flotte aziendali verdi. E ben vengano il superamento del ‘tutto elettrico’ per auto e furgoni al 2035 nonché l’affermazione del principio di neutralità tecnologica“.
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A mio avviso non è successo praticamente nulla. Si sono presi solo una bandierina da mettere in faccia ai loro elettori per fargli credere che torneranno le auto a carburante. Fra qualche giorno si accorgeranno del trucchetto e saranno di nuovo tutti lì a piangere. Filosa, che stupido non è, lo ha già capito e detto.
Bella cavolata. Il Premier Spagnolo ha tutte le ragioni del mondo. A parte la questione della “neutralità tecnologica” che è solo una supercazzola basata sul niente, la questione della riduzione del 90% delle emissioni con possibilità di “compensare” (se confermata questo modalità) ha due grossi difetti: primo la difficoltà di verificare i numeri (dieselgate non ha insegnato niente ?), secondo basterà che le case impongano ai rivenditori di immatriolare il giusto numero di BEV da rivendere come KM0 per ottenere le compensazioni necessarie. Sono disgustato.