Il portabici sulla ID.3 non si può montare? Sentiamo la Volkswagen...
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Il portabici sulla VW ID.3 non si può montare? Ci sono soluzioni alternative? È il quesito di Marco, uno dei tanti lettori che uniscono all’auto elettrica la passione per la bici. Vaielettrico risponde, come sempre scrivendo a info@vaielettrico.it
Il portabici sulla VW ID.3? Nella mia auto risulta non disponibile, perché…?
“Buongiorno alla redazione, in particolare a Paolo Mariano perché, oltre alla precisione descrittiva nei suoi video, ha una ID.3, che anch’io ho acquistato in ottobre 2022. Proprio per questo mi rivolgo a voi su un accessorio che apparentemente non è rilevante, ma potrebbe essere diffuso: il portabici. Mia moglie ed io, oltre all’auto elettrica, siamo dotati di due bicielettriche. Prima dell’acquisto della ID.3 avevamo discusso col concessionario sulla possibilità di attrezzare la vettura con questo accessorio. Ma dopo la consegna scopriamo che il nostro modello è talmente nuovo (già 2023) da non risultare compatibile con il modello precedente. Il concessionario dice di avere la voce a catalogo, ma bloccata con un “non disponibile” e di aspettare, ma non quanto. Mi sono rivolto anche a Gev e Thule: mi hanno cortesemente risposto di non avere soluzioni. Vi chiedo aiuto per capire se riuscite a fare luce su questo accessorio e capire se e quando sarà disponibile. E suggerire soluzioni alternative. Credo debba forzatamente essere montato su un gancio-traino, perché almeno una bici elettrica sarà sempre presente“. Marco Benatti, Omegna.
Ecco la risposta di Volkswagen Italia: “La norma del Ministero…”
Risposta.Non siamo specialisti in materia e abbiamo chiesto lumi all’Ufficio stampa di Volkswagen Italia, che ci ha prontamente risposto: “Il prodotto non è commercializzato in quanto nella attuale normativa del Ministero dei Trasporti questa tipologia di supporto non è prevista per il rilascio della targa ripetitrice (che sarebbe necessaria). Siamo in attesa dell’adeguamento della normativa da parte del Ministero, appena sarà effettiva potremo procedere con la commercializzazione. Le tempistiche purtroppo non le conosciamo perché non dipendono da noi“. Quanto alle soluzioni alternative giustamente sollecitate da Marco, facciamo appello alla nostra community per capire se c’è qualcuno che ci può dare l’indicazione giusta. Proprio perché sappiamo (anche dai video del nostro Contest “La vita elettrica“) quanti lettori uniscono all’auto a batterie la passione per le due ruote.
Ho anche io una vw ID.3 con gancio portabici, e mi sono bloccato dopo svariate (inutili) PEC con volkswagen perchè l’agenzia non ha voluto farmi la targa.
Secondo voi è possibile rivalersi con vw per la vendita di un accessorio (costoso) fuorilegge?
@Denny, riprendo la risposta di VW qui sopra: “Siamo in attesa dell’adeguamento della normativa da parte del Ministero, appena sarà effettiva potremo procedere con la commercializzazione.”
Semmai la pressione andrebbe fatta sul ministero. Propongo che così come la redazione di Vaielettrico ha contattato ed ottenuto risposta dalla VW, riesca anche ad agganciare chi si sta occupando di tale pratica al ministero, chiedendo chiarimenti a nome di tutti e mettendo la giusta pressione in modo da “adeguare la normativa” prima che esca la ID.14…
Però mi una domanda sorge spontanea, le omologazioni sono a livello europeo per logica di equiparabilità salvo non venga dimostrato il contrario. Questo è il cavillo per cui sono riuscito a targate la mia auto che non rispetta i requisiti omologativi specifici per circolare in Italia (Usa=>Germania=>tüv che ha fatto passaggio documenti e nullaosta +targa=>export Italia e passaggio targhe) quindi se te ti omologhi il gancio traino in Germania e passi il libretto di trascrizione in Italia e sei apposto….. In teoria.
Buongiorno a tutti,
ho chiesto chiarimenti al ministero via PEC, con riferimento alla Germania. Allego la pec di risposta da parte del direttore di divisione. Egli (purtroppo) conferma l’argomentazione di Enzo: o costruisci un portabici che non interferisca con le luci e targa o ti devi dotare di carrello.
Con riferimento all’istanza in oggetto, si fa presente che l’installazione di strutture portabiciclette,
applicate posteriormente a sbalzo sui veicoli di categoria M1, è consentita come riportato nella nota prot.
n. 5887/DIV3/B del 08/03/2016 e nelle Circolari Ministeriali prot. n. 2522/4332 – D.C. IV n. B103 del
27/11/1998 e prot. n. 1906/4120(0) – MOT B041 del 06/05/1999 (in allegato alla presente).
In particolare, richiamando le prescrizioni indicate nelle suddette Circolari, si sottolinea che la
responsabilità della corretta installazione ricade sull’utilizzatore, sia per ciò che concerne la corretta
installazione delle strutture di sostegno del portabiciclette sia per quanto riguarda il mantenimento della visibilità dei dispositivi di illuminazione e segnalazione visiva a luce propria e riflessa nonché la visibilità della targa.
Si evidenzia, inoltre, quanto prescritto dall’art.164 del Codice della Strada per ciò che concerne la
sistemazione del carico sul veicolo e dall’art. 100, comma 4, che prevede la possibilità di utilizzare la targaripetitrice esclusivamente nel caso di carrelli appendice.
È evidente, infine, che quest’Ufficio non può esprimersi sulle specifiche soluzioni adottate da altri
Paesi, in quanto le norme di circolazione, non essendo armonizzate, ricadono nella esclusiva competenza dei singoli Stati.
Qua di scandaloso ci sono solo due aspetti:
– una caxxata di normativa da correggere in 3 secondi come avviene in mezzo mondo;
– la stupidità delle case produttrici che non progettano portelloni con capacità di carico… eppure probabilmente il costo dell’auto aumenterebbe di 50 €.
La somma delle due obbliga l’italiano medio a pratiche non normate, per non dire illegali, senza che ve ne sia una reale volontà.
Saranno le lobbies del petrolio e delle batterie che si sentono minacciate dalla concorrenza della bicicletta.
@Enzo, ti rispondo così perchè non posso più rispondere sotto la tua considerazione…. forse l’abbiamo fatta troppo lunga.
Sinceramente non so che dire e capisco che certi vuoti normativi non aiutino nessuno (produttori, consumatori, tutori della legge …. e assicurazioni)
Resta il fatto che, al netto delle possibili interpretazioni e studi fatti, ti confesso che, data la “definizione” di carrello appendice che ho trovato sull’articolo 46 del CdS…. non mi sento in difetto… magari a torto, come sostieni tu…. ma anche considerando la quantità di turisti del nord che arrivano con questo tipo di bagagliere… con targa ripetitiva o spostata…. insomma. Probabilmente, anche in questo, in Europa, siamo diversi.
Ti confesso che non smetterò di utilizzarlo così come ho fatto sino ad oggi in tutte le situazioni in cui ne ho avuto la necessità.
Per Enzo ,
La soluzione pick up in Italia non è fattibile in quanto l omologazione autocarro può trasportare solo beni aziendali e i dipendenti dell’ azienda , a meno che tu venda biciclette non lo puoi fare
Basta registrarlo ad uso proprio anziché ad uso terzi. La legge è cambiata nel 2000 grazie alla UE. Se cerchi su Google troverai di ersi articoli. Addirittura se ne compri uno a uso terzi puoi fare il cambio e registrarlo come uso proprio.
Corretto, ho preso il pick up nel 2006 , uso proprio , mantieni sempre un bollo irrisorio circa 70 € come assicurazione paghi un po’ di più essendo legata anche alla portata utile. Trasporti quello che vuoi senza limitazioni
Ho una ID.3 del 2021 con installato in fabbrica il supporto portabici 10A092150; la carta di circolazione riporta testualmente “IL VEICOLO PUO` ESSERE DOTATO FIN DALL` ORIGINE DI ALLESTIMENTO ESTERNO DI CARROZZERIA”; ciò nonostante, alla richiesta della targa ripetitrice, ho ricevuto questa risposta: “non è possibile rilasciare la targa ripetitrice poichè il posizionamento delle strutture portabici non deve in alcun modo oscurare la visione della targa posteriore …”; alla fine mi sono procurato una targa in metallo stampata a sbalzo sul noto sito di vendite online e mi porto nel cruscotto, in caso di verifiche, la risposta del ministero dei trasporti; d’altronde l’auto l’hanno autorizzata loro a circolare in Italia. Ritengo di aver fatto il possibile (anzi, con l’agenzia pratiche auto ci ho quasi litigato per avere la ripetitrice) …
Quella risposta non ti tutela in alcun modo. Infatti non c’è un tuo diritto assoluto e garantito a montare un portabici o un baule da gancio. In teoria potresti montare un portabici o un baule da gancio se questo fosse costruito in modo tale da non oscurare la targa o gli indicatori luminosi ma non esiste e quindi il fatto che la carta di circolazione riporti che “IL VEICOLO PUO` ESSERE DOTATO FIN DALL` ORIGINE DI ALLESTIMENTO ESTERNO DI CARROZZERIA” di fatto non esistono ad oggi in commercio “allestimenti esterni di carrozzeria” compatibili con le specifiche del gancio auto VW e con la normativa italiana.
Perdonami Enzo, non contesto il fatto di essere “fuori legge” ma nella ID.3 non c’è modo di montare l’occhione se non ribaltando verso il basso la targa, perchè l’attacco (con la presa a 13 poli) è normalmente coperto da questa; quindi come ho scritto prima mi sono procurato una targa “non taroccabile” perchè i numeri sono sbalzati sull’alluminio e l’ho fissata con viti anti manomissione al portabici Thule, che ha anche, oltre alle luci targa, la ripetizione di luci, stop e indicatori di direzione. Sarò “fuori legge” ma chi ha autorizzato questa soluzione tecnica sulla ID.3 è quantomeno corresponsabile.
Il problema è che all’estero normativamente si può fare tutto, in Svizzera ti danno ad esempio la targa ripetitiva rossa, etc. E’ che qui in Italia abbiamo il CdS che … e se penso che ora Salvini vuole targa e assicurazione anche per le bici …
Se hai un portabici su gancio traino anche tu non stai rispettando la normativa italiana perché o stai oscurando la targa o hai spostato la targa dal paraurti posteriore al portabici o hai acquistato una targa ripetitrice o la motorizzazione ti ha rilasciato una targa ripetitrice (che però non è adatta al portabici ma solo ai carrelli). Una qualunque di queste 4 ipotesi ti mette fuori legge (poi nessuno ti sequestra l’auto o ti fucila in piazza, ma sei fuori legge).
Primo , ho la possibilità di mettere le barre sul tetto , poi ho un portabici da gancio traino che permette di muovere la targa posteriore per mettere su portabici munito di luci posteriori e luci targa
Non puoi muovere la targa. L’art 258 comma 1 del CdS dice che le targhe vanno “collocate sul lato posteriore dei veicoli” e chiaramente non su accessori aftermarket tra l’altro rimovibili. Addirittura il CdS dà indicazioni molto precise anche su come deve essere fatto un portatarga (non deve sporgere per oltre 3 mm …) e sui rivetti di fissaggio (non devono essere riflettenti …) figurati se può accettare che ti sposti la targa un po’ come ti pare.
Se fosse possibile spostare le targhe a nostro piacimento, non ci sarebbe bisogno delle targhe ripetitrici per i carrelli.
Io non sono neanche certo che i portabici da gancio traino (quelli con luci e frecce) siano regolari in Italia.
“Similmente, incombe sul conducente la corretta sistemazione del carico ai sensi dell’art. 164 del Codice della Strada. In particolare si raccomanda l’esigenza di assicurare la completa visibilità dei dispositivi di illuminazione e di segnalazione visiva e della targa
In ogni caso la superficie esterna delle strutture non deve presentare parti orientate verso l’esterno suscettibili di agganciare pedoni ciclisti o motociclisti.
Si comunica, infine, che per ragioni di sicurezza, non è più consentita l’applicazione di strutture posteriormente a sbalzo su autovetture ed autocaravan per il trasporto di ciclomotori, motocicli ed altri oggetti, per il trasporto dei quali devono essere utilizzati i carrelli appendice ed i. rimorchi per attrezzature turistiche e sportive appositamente previsti dalla normativa.”
E anche l’art. 164 mi sembra molto chiaro sui limiti …
Sul portamoto del camper omologato ho la targa amovibile e ha passato sempre il collaudo così
Caricamento...
Se porti a fare il collaudo a un camper incendiato ancora in fiamme, con 2 cadaveri carbonizzati a bordo, vedi che lo passa lo stesso. Il collaudo “all’italiana” è una barzelletta, in UK e in Germania invece è rigidissimo, da noi già sono previsti molti meno controlli ma poi non fanno neanche quelli.
Caricamento...
Buongiorno Enzo, visto che la scorsa primavera sei stato il più competente in materia, ti chiedo cortesemente se il nuovo codice della strada fosse più chiaro in materia. Nel frattempo la VW mi ha informato di avere a listino il gancio traino anche in Italia. Ho preferito aspettare ad ordinarlo per essere sicuro di non sbagliare. Poi, con due protesi al ginocchio calde calde, non ne avevo urgenza… Ti ringrazio se mi puoi chiarire anche il discorso collaudo e libretto di circolazione.
Caricamento...
Buongiorno a tutti, il problema targa per il portabici da gancio traino è senza soluzioni. Dal codice stradale è consentito l’impiego della targa ripetitrice per portabici in deroga solo per bus turistici o di linea. L’unica soluzione sarebbe spostare logni volta a targa dell’auto sul portabici, purché dotato di luci targa.
No, puoi metterle sul tetto oppure dotarti di un portabici da bagagliaio, di quelli alti, che non coprono né targa né frecce. Sempre che, in quest’ultimo caso, esistano modelli compatibili per il veicolo di proprio interesse, altrimenti in caso di cedimento ne rispondi tu.
E anche le muscolari parliamone, la mia DH pesa 18 kg ed è parecchio lunga, non è proprio maneggevole.
Ma Enzo, io mi chiedo, l’avrà mai maneggiata una MTB o una eMTB (ho pure questa) per mettersi a consigliare tutti? Con tanto di video istruttivo, utilissimo per chi va in bici da decenni…
Caricamento...
No Luca, la eMTB non l’ho mai maneggiata, ma se mi metto qui a scrivere che ho fatto powerlifting per qualche annetto poi scateno i miei amici hater (e no, per inciso, non ho più quel fisico lì, ho smesso da un po’, sono tornato a essere “un secco di mer@a”, definizione tecnica da palestra). Comunque 26 kg, dai, ancora li dovrei alzare anche se questa bambina di 11 anni decisamente mi batte https://www.youtube.com/watch?v=zxHL5AkK4wg . Per chi volesse cimentarsi al supermercato, basta prendere 2 casse d’acqua ognuna da 6 bottiglie da 2 litri (una cassa per mano) e provare a sollevarle sopra la testa. Se ci riuscite senza troppo sforzo, state sollevando un po’ più di 24 kg … (ma se non siete pratici di sollevamento pesi rischiate di farvi male alla schiena, al gomito e alle spalle)
Caricamento...
“no, non ho mai maneggiato una emtb” fa il paio col sempreverde “non possiedo una bev, ma”.
PS: è affascinante leggerti così puntiglioso e legale qui, quando poi vai in autostrada ai 142 kmh di media. Ho il sospetto che se avessi anche tu un portabici sul gancio traino saresti molto meno irreprensibile.
Caricamento...
Luca mi sforzo di dare una risposta nel merito a chi pone una domanda, dopotutto non sono io ma VW a dire “Il prodotto non è commercializzato in quanto nella attuale normativa del Ministero dei Trasporti questa tipologia di supporto non è prevista per il rilascio della targa ripetitrice (che sarebbe necessaria)”.
Non possiedo una bev, ma mi piace andare a cercare le fonti, le leggi di riferimento e la normativa in settore (strano che tu mi trovi affascinante solo adesso, visto che lo faccio sempre questo esercizio), mi piace in genere verificare i numeri riportati nell’articolo. Chi invece possiede la bev va avanti con “io l’ho fatto e nessuno mi ha detto nulla”, “mi sembra”, “mi pare”, “mio cugggino”, lo sforzo di andare a documentarsi anche no grazie e questo è un peccato.
Resta incomprensibile per me come in un confronto sui temi ad alcuni di voi piace metterla sempre sul personale, non riuscite proprio a confrontarvi nel merito, dopo un po’ deve partire l’attacco alla persona. Onestamente, Luca, è imbarazzante per cui chiedo anche a te, come già chiesto ad altri, di rispondermi nel merito e non con queste argomentazioni che non danno alcun contributo alla discussione.
Io spero di aver aiutato Marco con le mie ricerche, poi, normativa alla mano, potrà scegliere in autonomia se e quali rischi assumersi e potrà farlo aldilà del fatto che io, al suo posto, possa decidere di rispettare o meno la normativa.
Caricamento...
Sul tetto mi è già capitato di trovarmi una mbx pesantuccia che mi faceva l’occhiolino dal finestrino perchè aveva divelto un rivetto e si rovesciata di lato. Figuriamoci una/due e-bikes. Forse i portabici che usavo erano di burro e basterebbe comprarli più solidi. Ma lo spavento mi è bastato.
Inoltre dimenticando che avevo le bici sul tetto ho divelto una tettoia in un parcheggio. Quindi non fanno per me.
Per anni ho portato in giro per l’europa due bici nel bagagliaio (più difficile che te le freghino). Avrei potuto forse andare verso una model Y ma era fuori budget (col listino di allora)
La soluzione a portellone come già scritto procurava strani scricchiolii a quello della Dacia Duster ed eviterei di testare lo spoiler della ID.3 se regge entrambi.
Morale: vendo la ID.3 con 5500km. Ma per cosa ?
Sono andato a vedere e provare il Buzz, è veramente grande, sicuramente ci stanno anche 3 bici e senza smontare le ruote, ma costa uno sproposito!
Model Y anche no, per l’uso “ricreativo” la vedo un pò troppo “signorile”.
Ci sarebbero eDoblò o eRifter, ma a fronte di un prezzo tutto sommato abbordabile (si trovano sotto i 30k) hanno solo 50kwh di batteria, il che li rende inutili per questo tipo d’uso, a mio parere. Facessero l’eRifter con 70kwh lo prenderei.
Caricamento...
Secondo me ti serve un pickup. Tesla Cybertruck, Rivian r1s, Ford F150 Lightning, Nikola Badger purtroppo nessuno di questi è attualmente disponibile in Italia. Pickup in Italia anche economici si trovano ma solo a gpl, benzina o diesel.
La soluzione del pickup è la migliore perché le bici sono al sicuro e perché te ne freghi se sporcano di fango l’auto, mentre col suv devi ogni volta abbattere i sedili, stendere il “lenzuolo” protettivo, evitare di graffiare l’auto. Esistono pickup anche “compatti” ma mai quanto una ID.3: questo significa che poi quando vai girando senza bici ti porti dietro ingombri inutili (con relativi impatti anche sui consumi).
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Andrea non si può fare per legge, non puoi spostare la targa dall’auto sul portabici anche se in passato qualche giornalista si è inventato questa interpretazione (ipotizzando che basti poi rimettere la targa apposto non appena si smonta il portabici), ma la legge non consente neanche questo.
Non capisco…. Anche io ho la Id.3.
Ho il gancio che uso per il baulone. Il baulone è su un supporto generico al quale si possono attaccare i portabici.
A memoria la portata è bassa, 30kg… Ma 2 bici sì possono portare.
Ovviamente ho la targa ripetitiva ed i fanali supplementari.
Non riesco a capire la norma che lo impedisce….mi aiutate?
Non l’ho capita bene nemmeno io ad essere onesto, VW si occuperebbe al massimo di installare il gancio traino e la presa 13 poli, e di aggiornare il libretto di circolazione in motorizzazione, ma poi sta al cliente installare sul gancio traino qualsiasi componente che rientri nei limiti di carico (infatti id.3, che pure io possiedo, permette carichi sospesi ma non carrelli con ruote, a differenza di id.4) e che sia omologato.
Il problema è proprio questo. In caso di incidente sei fritto.
Niente. Concludo qui. La ID.3 in pratica non consente il trasporto di e-bikes. Per il resto felicissimo. ð
Rispondo qui anche agli altri commenti perchè mi sembra quella del “baulone” l’unica percorribile con possibilità di uscita. Mi sembra di capire che devo agire in due modi
1) far montare il gancio traino
2) acquistare questo “baulone” + portabici
domande:
a) non ho ben capito cosa sia questo baulone, sorry, se possibile chiarisci
b) non hai comunque il problema della targa ?
affermazioni:
i) non ci penso nemmeno a mettere le bici a tetto. ho già dato, e non erano e-bike
ii) non ci penso nemmeno a mettere il portabici a portellone che avevo per la Dacia Duster, lo spoiler non reggerebbe.
pertanto intendo perseguire la soluzione che hai adottato ti chiedo cortesemente qualche chiarimento in più.
Grazie
MB
Marco ti ho risposto più sotto. Se fai la modifica per il gancio traino sprechi soldi. Perché dopo a quel gancio traino, in Italia, non potrai agganciare né il portabici né il baule da gancio. Infatti, per legge, non puoi staccare la targa dal paraurti posteriore della tua auto e posizionarla sul portatarga del portabici o del baule, né puoi dotarti di una targa ripetitiva perché non è ammessa per questi casi, anche se la tua motorizzazione te la rilasciasse può essere applicata solo a un rimorchio dotato di libretto di circolazione e il portabici e il baule non lo sono. In pratica, se vuoi rispettare la normativa, non c’è niente che puoi fare. Ovviamente puoi decidere di non rispettarla, tanto non è previsto l’arresto, al più una multa ma poi non prendertela con la polizia …
Grazie Enzo. Chiaro.
Sono dalla parte del rispetto delle regole, anche se spesso si contraddicono e si finisce impantanati, come ora.
Poichè la tua risposta è diversa da quella di Roberto, mi interessa capire la sua argomentazione a riguardo.
Diciamo che difficilmente in un controllo normale ti danno la multa ma in caso anche di un piccolo incidente solo con danni a cose ti ritroveresti nel girone infernale delle rivalse delle assicurazioni.
Ci provo…. https://www.vaielettrico.it/un-viaggio-imprevisto-di-566-km/
Ho quello che vedete nella fato di un messaggio che scrissi tempo fa a vaielettrico.
Il baulone, è fissato su un portapacchi generico che ha targa ripetitiva e fanali completi.
Su quel portapacchi generico è possibile montare fino a 2 (per via del peso max consentito, ma volendo ci sarebbe lo spazio anche per 3) portabici.
Non capisco perchè la regola del portabici dovrebbe essere diversa da quella del baulone.
Che sia perchè non stavate tenendo presenti targa ripetitiva a fanali? ma, ripeto, magari non sto capendo qualcosa io…. ed in tal caso, sorry….
Roberto presumo che il tuo portatarga non sia vuoto. Provo a essere più chiaro io. Tu ricadi in uno di questi 4 casi:
– cammini con la targa coperta e non hai applicato nulla al portatarga
– hai acquistato online una targa ripetitrice che hai applicato al portatarga, ma in Italia quella targa non è valida
– hai spostato la targa “originale” dal paraurti posteriore dell’auto al portatarga del portabici/baule, anche questo non è ammesso
– hai usato una targa ripetitrice regolarmente rilasciata dalla motorizzazione civile ma quest’ultima può essere usata unicamente sui carrelli (quelli con ruote, dotati di libretto di omologazione) e non su portabici/portapacchi
Quindi qualunque cosa tu abbia fatto non sei in regola. Poi, ripeto, siamo in Italia e se uno risponde “che me frega” io non gli dico niente, ma in regola con la targa non ci sei.
ok, adesso mi è chiaro….
non conosco tuttavia dettagli tecnici e specifici con il livello di approfondimento che tu sembri conoscere.
Personalmente, sono abbastanza preciso ed analitico (per carità, l’errore potrebbe accadere) ma mi sono rifatto al Codice della Strada, Articolo 56 (https://www.gazzettaufficiale.it/dettaglio/codici/strada/46_0_1), dove il carrello appendice è definito come “a non più di 2 ruote”. Questo significa che il mio gancio traino sta trasportando un carico configurabile come carrello appendice senza ruote. Dal momento che il carrello appendice prevede la targa ripetitiva, me la sono procurata.
Ho passato diverse volte il confine e mi è capitato di essere fermato. Magari è una norma talmente “rara” che anche chi mi ha fermato non si è posto le giuste domande… dobbiamo dirci anche questo 🙂
Francamente, avendo targa ripetitrice regolarmente rilasciata non mi sento assolutamente in difetto.
Sul fatto di spostare la targa, mi sento di correggerti: a me risulta che sia pratica contemplata, a tal punto che Opel, alcuni anni fa, su alcuni modelli, prevedeva un portabici che si estraeva dal paraurti, proprio portandosi dietro la targa.
Segnalo che ci sono diversi produttori oltre a quello del mio baule, che vendono questi accessori anche in Italia. Questo, per quanto argomento poco solido, mi spinge a dubitare che non ci sia un modo di applicarli legalmente ai veicoli in circolazione.
Piuttosto ti chiederei, se fossi così gentile, di aiutarmi a capire se fino ad ora sono stato fortunato e se conosci qualche Articolo del Codice della Strada che non permette la classificazione del mio “carrello appendice senza ruote” come tale.
Caricamento...
Roberto è un piacere confrontarmi con te. Non sono un esperto in materia, ho letto il quesito e ho iniziato a documentarmi. Il problema nasce da circolari e norme contradditorie secondo me che non chiariscono affatto la questione.
Da un lato il ministero ci informa che questi portabici sono “regolari” e addirittura non necessitano di omologazione (in quanto considerati accessori leggeri e amovibili e non carrelli appendice che invece devono essere omologati) ma dall’altro l’art. 100 comma 4 prevede la targa ripetitrice solo per i carrelli appendice. E guarda un po’ come si conclude l’analisi dell’ufficio studi asaps …
Comunque sulla mancata omologazione di questi cosi siamo alla follia: o il ministero non sa come sono fatti e non ha capito che questi finiscono per coprire le luci e la targa dell’auto (e hanno pertanto loro luci e un loro portatarga) oppure significa che per strada, aldilà della targa, potremmo incontrare un’auto di notte con un portabici con delle lucine fiochissime o accecanti, di forma o colore irregolare, che nessuno ha mai omologato o verificato, con frecce che si illuminano in ritardo dal momento del comando, luci di stop indistinguibili dalle luci di posizioni, faro fendinebbia posteriore o retromarcia irregolare. Oppure immagina il portatarga di questa appendice con luci irregolari nell’illuminazione della targa.
Io comunque andrei a verificare anche il discorso sporgenze. Perché se la bici sporge anche di poco e nel traffico si finisce per agganciare un pedone, una bici o anche solo si urta un’altra auto non so poi come va a finire. La sagoma della ID.3 è larga circa 1.80 quindi dovremmo essere a pelo, serve verificare i mm a dx e a sx …
Caricamento...
Provo a ricostruire per quello che ho capito io.
L’accessorio originale VW altro non è che una modifica al telaietto posteriore per poter adattare il gancio traino, così da poter poi installare un portabici da gancio traino (55 o 75 Kg, in base al modello e al paese). Ma quest’ultimo in Italia non può circolare perché copre la targa e l’uso della targa ripetitrice non è ammessa per i portabici da gancio traino ma solo per altri tipi di “appendici” (carrelli, etc.). Né si può smontare la targa e rimontarla sul portatarga del portabici (lo dico per Simone).
Quindi, se si vuole essere in regola, inutile aspettare, non c’è niente da fare per avere la bici dietro usando il gancio traino. Nota per Andreas: sul sito Peruzzo non risulta un portabici compatibili per la ID.3.
C’è poi il portabici da portellone ma evidentemente lo spoilerino posteriore di VW e/o altre componenti non reggono il peso di questo accessorio e quindi di certificati compatibili non ce ne sono (o almeno non ne ho trovati). Se poi uno vuole rischiare faccia pure, ma occhio che 2 ebike pesano e si rischia molto.
Suggerisco caldamente di:
1. rivolgersi ad un installatore professionista anche per la scelta degli accessori, concordando in anticipo il preventivo per il lavoro di installazione
2. cambiare installatore professionista se lo stesso ignora la normativa italiana o invita a ignorarla
3. verificare con i produttori degli accessori la fattibilità e la compatibilità con la propria auto, chiamando il loro servizio clienti
4. prediligere accessori specifici per la propria auto per essere certi della qualità del risultato finale
In alternativa potete sempre accendere un cero in chiesa e sperare che il ministero faccia la norma apposta per voi.
Ho 42 anni e sono uno sportivo allenato ma una ebike da 26kg come la mia sul tetto non riuscirei a caricarla. E sono anni che carico biciclette sul mio Thule da tetto, so come si fa, ma solo muscolari.
Sei uno sportivo allenato e non riesci a fare una distensione sopra la testa con un bilanciere con 2 dischi da 3 Kg per lato? Il portabici da tetto è specifico per e-bike e infatti ho postato un video di uno che la monta, poi capisco che è richiesto un minimo di allenamento, ma per uno sportivo non dovrebbe essere un problema. Qui un altro video [ https://www.youtube.com/watch?v=N1z4aQEq0uc ]. Non c’è bisogno di essere Elle Hatamiya ma un minimo di forza in effetti occorre averla … e se è per questo anche un minimo di altezza, sebbene la ID.3 non è un suv …
Non capisco la prima parte del tuo post. Ho installato un gancio traino, ci ho messo un portabici Thule da 3 bici (facilmente sganciabile, con tanto di sicura), ho fatto installare la targa ripetitrice e ho pagato un obolo alla Motorizzazione per la sua convalida. Inoltre ho dovuto far apportare una leggera modifica alla polizza assicurativa, per coprire il portabici. Cosa c’e’ che non va?
Stesso problema con Mokka-e. Addirittura il concessionario mi ha detto che non è possibile nemmeno montare il gancio di traino. Secondo loro Opel commercializzerà un accessorio studiato appositamente per il trasporto di biciclette elettriche (omologato per bici di peso fino a 30kg se non erro). Anche Opel però non sa darmi delle tempistiche.
Attualmente sono ancora costretto a usare la seconda auto diesel per le mie trasferte cicloturistiche solo per questo motivo
Il gancio traino della id3 non traina nulla. Non si può trainare neanche una carriola. Per chi ha un rimorchio da 1000kg non ci soluzioni elettriche sotto i 50k
Non proprio.
Citroen e-berlingò – Fiat doblò, Peugeot rifter
750 Kg di traino
Mg4 , non mi ricordo se 750 o forse solo 500
Model 3 non ricordo il traino…
Poi certo, model x 2500kg di portata…
Anche io necessito di trainare….Solo per quello sono sensibile ai modelli predisposti
Buongiorno, sono un ciclista amatore che usa la propria bicicletta come strumento per tenersi in forma, ma anche come strumento di trasporto e svago. Pertanto la bicicletta non mi abbandona mai neppure quando vado in vacanza. La migliore soluzione è il gancio di traino con thule o marca simile portabici da due o tre biciclette. E’ il sistema migliore per la sicurezza: non rischi che le bici cadano a terra, soprattutto regge il peso di bici elettriche. Considera che in passato ho visto tanti che prima di una granfondo perdevano il portabici su un semplice dosso di rallentamento. Una bici da corsa pesa al massimo 9 kg contro il doppio di una bici elettrica. Inoltre è il sistema migliore dal punto di vista aerodinamico e per un’auto elettrica dove l’autonomia è un aspetto fondamentale non è da trascurare. Un sistema con bici sul tetto o montate sul portellone posteriore è meno efficiente aerodinamicamente, pertanto i consumi aumentano. Naturalmente il montaggio del gancio di traino con il portabici ha un costo maggiore, ma è ripagato dalla facilità di utilizzo e dai minori consumi. Dimenticavo anche con il portabici montato sul gancio di traino hai facile accesso al portellone posteriore, perchè le staffe su cui sono posizionate le bici si inclina.
Tutte ottime osservazioni! Parlando di ebike non ignorerei anche che il loro peso va alzato ben sopra la testa per posizionarle sul tetto, altro fattore che ha fatto propendere anche me per il portabici su gancio traino.
Ringrazio per tutte le risposte. @Andrea: infatti in fase di negoziazione la disponibilità non era un problema. Addirittura trovai il portabici originale VW venduto su Amazon a circa 800 euro.
Aspetterò fiducioso…
È un problema tutto italiano, dovevo rifare una targa rovinata ma non si poteva, ho dovuto ritargare e fare nuovo libretto, ed è un problema che non si risolverà mai, devono adeguarsi da decenni.
Prendete l’accessorio di importazione poi quando lo montate spostate la targa dietro, sicuramente un porta targa facile da smontare esisterà.
Ho scritto al ministero dei trasporti. Non tanto ponendo il mio problema personale (sono stato un pirla e potevo verificare meglio PRIMA), quanto la differenza di normativa tra Germania e Italia. Mi hanno risposto dopo poche ore dandomi un riferimento interno a cui ho inviato una PEC. Magari rispondono
Ho anche io una vw ID.3 con gancio portabici, e mi sono bloccato dopo svariate (inutili) PEC con volkswagen perchè l’agenzia non ha voluto farmi la targa.
Secondo voi è possibile rivalersi con vw per la vendita di un accessorio (costoso) fuorilegge?
@Denny, riprendo la risposta di VW qui sopra: “Siamo in attesa dell’adeguamento della normativa da parte del Ministero, appena sarà effettiva potremo procedere con la commercializzazione.”
Semmai la pressione andrebbe fatta sul ministero. Propongo che così come la redazione di Vaielettrico ha contattato ed ottenuto risposta dalla VW, riesca anche ad agganciare chi si sta occupando di tale pratica al ministero, chiedendo chiarimenti a nome di tutti e mettendo la giusta pressione in modo da “adeguare la normativa” prima che esca la ID.14…
Però mi una domanda sorge spontanea, le omologazioni sono a livello europeo per logica di equiparabilità salvo non venga dimostrato il contrario. Questo è il cavillo per cui sono riuscito a targate la mia auto che non rispetta i requisiti omologativi specifici per circolare in Italia (Usa=>Germania=>tüv che ha fatto passaggio documenti e nullaosta +targa=>export Italia e passaggio targhe) quindi se te ti omologhi il gancio traino in Germania e passi il libretto di trascrizione in Italia e sei apposto….. In teoria.
Buongiorno a tutti,
ho chiesto chiarimenti al ministero via PEC, con riferimento alla Germania. Allego la pec di risposta da parte del direttore di divisione. Egli (purtroppo) conferma l’argomentazione di Enzo: o costruisci un portabici che non interferisca con le luci e targa o ti devi dotare di carrello.
Con riferimento all’istanza in oggetto, si fa presente che l’installazione di strutture portabiciclette,
applicate posteriormente a sbalzo sui veicoli di categoria M1, è consentita come riportato nella nota prot.
n. 5887/DIV3/B del 08/03/2016 e nelle Circolari Ministeriali prot. n. 2522/4332 – D.C. IV n. B103 del
27/11/1998 e prot. n. 1906/4120(0) – MOT B041 del 06/05/1999 (in allegato alla presente).
In particolare, richiamando le prescrizioni indicate nelle suddette Circolari, si sottolinea che la
responsabilità della corretta installazione ricade sull’utilizzatore, sia per ciò che concerne la corretta
installazione delle strutture di sostegno del portabiciclette sia per quanto riguarda il mantenimento della visibilità dei dispositivi di illuminazione e segnalazione visiva a luce propria e riflessa nonché la visibilità della targa.
Si evidenzia, inoltre, quanto prescritto dall’art.164 del Codice della Strada per ciò che concerne la
sistemazione del carico sul veicolo e dall’art. 100, comma 4, che prevede la possibilità di utilizzare la targaripetitrice esclusivamente nel caso di carrelli appendice.
È evidente, infine, che quest’Ufficio non può esprimersi sulle specifiche soluzioni adottate da altri
Paesi, in quanto le norme di circolazione, non essendo armonizzate, ricadono nella esclusiva competenza dei singoli Stati.
Qua di scandaloso ci sono solo due aspetti:
– una caxxata di normativa da correggere in 3 secondi come avviene in mezzo mondo;
– la stupidità delle case produttrici che non progettano portelloni con capacità di carico… eppure probabilmente il costo dell’auto aumenterebbe di 50 €.
La somma delle due obbliga l’italiano medio a pratiche non normate, per non dire illegali, senza che ve ne sia una reale volontà.
Saranno le lobbies del petrolio e delle batterie che si sentono minacciate dalla concorrenza della bicicletta.
@Enzo, ti rispondo così perchè non posso più rispondere sotto la tua considerazione…. forse l’abbiamo fatta troppo lunga.
Sinceramente non so che dire e capisco che certi vuoti normativi non aiutino nessuno (produttori, consumatori, tutori della legge …. e assicurazioni)
Resta il fatto che, al netto delle possibili interpretazioni e studi fatti, ti confesso che, data la “definizione” di carrello appendice che ho trovato sull’articolo 46 del CdS…. non mi sento in difetto… magari a torto, come sostieni tu…. ma anche considerando la quantità di turisti del nord che arrivano con questo tipo di bagagliere… con targa ripetitiva o spostata…. insomma. Probabilmente, anche in questo, in Europa, siamo diversi.
Ti confesso che non smetterò di utilizzarlo così come ho fatto sino ad oggi in tutte le situazioni in cui ne ho avuto la necessità.
Per Enzo ,
La soluzione pick up in Italia non è fattibile in quanto l omologazione autocarro può trasportare solo beni aziendali e i dipendenti dell’ azienda , a meno che tu venda biciclette non lo puoi fare
Basta registrarlo ad uso proprio anziché ad uso terzi. La legge è cambiata nel 2000 grazie alla UE. Se cerchi su Google troverai di ersi articoli. Addirittura se ne compri uno a uso terzi puoi fare il cambio e registrarlo come uso proprio.
Corretto, ho preso il pick up nel 2006 , uso proprio , mantieni sempre un bollo irrisorio circa 70 € come assicurazione paghi un po’ di più essendo legata anche alla portata utile. Trasporti quello che vuoi senza limitazioni
Ho una ID.3 del 2021 con installato in fabbrica il supporto portabici 10A092150; la carta di circolazione riporta testualmente “IL VEICOLO PUO` ESSERE DOTATO FIN DALL` ORIGINE DI ALLESTIMENTO ESTERNO DI CARROZZERIA”; ciò nonostante, alla richiesta della targa ripetitrice, ho ricevuto questa risposta: “non è possibile rilasciare la targa ripetitrice poichè il posizionamento delle strutture portabici non deve in alcun modo oscurare la visione della targa posteriore …”; alla fine mi sono procurato una targa in metallo stampata a sbalzo sul noto sito di vendite online e mi porto nel cruscotto, in caso di verifiche, la risposta del ministero dei trasporti; d’altronde l’auto l’hanno autorizzata loro a circolare in Italia. Ritengo di aver fatto il possibile (anzi, con l’agenzia pratiche auto ci ho quasi litigato per avere la ripetitrice) …
Quella risposta non ti tutela in alcun modo. Infatti non c’è un tuo diritto assoluto e garantito a montare un portabici o un baule da gancio. In teoria potresti montare un portabici o un baule da gancio se questo fosse costruito in modo tale da non oscurare la targa o gli indicatori luminosi ma non esiste e quindi il fatto che la carta di circolazione riporti che “IL VEICOLO PUO` ESSERE DOTATO FIN DALL` ORIGINE DI ALLESTIMENTO ESTERNO DI CARROZZERIA” di fatto non esistono ad oggi in commercio “allestimenti esterni di carrozzeria” compatibili con le specifiche del gancio auto VW e con la normativa italiana.
Perdonami Enzo, non contesto il fatto di essere “fuori legge” ma nella ID.3 non c’è modo di montare l’occhione se non ribaltando verso il basso la targa, perchè l’attacco (con la presa a 13 poli) è normalmente coperto da questa; quindi come ho scritto prima mi sono procurato una targa “non taroccabile” perchè i numeri sono sbalzati sull’alluminio e l’ho fissata con viti anti manomissione al portabici Thule, che ha anche, oltre alle luci targa, la ripetizione di luci, stop e indicatori di direzione. Sarò “fuori legge” ma chi ha autorizzato questa soluzione tecnica sulla ID.3 è quantomeno corresponsabile.
Il problema è che all’estero normativamente si può fare tutto, in Svizzera ti danno ad esempio la targa ripetitiva rossa, etc. E’ che qui in Italia abbiamo il CdS che … e se penso che ora Salvini vuole targa e assicurazione anche per le bici …
Per questo motivo ho acquistato Kia E Niro 64
Portapacchi , portabici standard
Gancio traino per mettere portabici
Se hai un portabici su gancio traino anche tu non stai rispettando la normativa italiana perché o stai oscurando la targa o hai spostato la targa dal paraurti posteriore al portabici o hai acquistato una targa ripetitrice o la motorizzazione ti ha rilasciato una targa ripetitrice (che però non è adatta al portabici ma solo ai carrelli). Una qualunque di queste 4 ipotesi ti mette fuori legge (poi nessuno ti sequestra l’auto o ti fucila in piazza, ma sei fuori legge).
Primo , ho la possibilità di mettere le barre sul tetto , poi ho un portabici da gancio traino che permette di muovere la targa posteriore per mettere su portabici munito di luci posteriori e luci targa
Non puoi muovere la targa. L’art 258 comma 1 del CdS dice che le targhe vanno “collocate sul lato posteriore dei veicoli” e chiaramente non su accessori aftermarket tra l’altro rimovibili. Addirittura il CdS dà indicazioni molto precise anche su come deve essere fatto un portatarga (non deve sporgere per oltre 3 mm …) e sui rivetti di fissaggio (non devono essere riflettenti …) figurati se può accettare che ti sposti la targa un po’ come ti pare.
Se fosse possibile spostare le targhe a nostro piacimento, non ci sarebbe bisogno delle targhe ripetitrici per i carrelli.
Io non sono neanche certo che i portabici da gancio traino (quelli con luci e frecce) siano regolari in Italia.
https://www.saltainsella.it/Circolare%20Ministeriale.htm
“Similmente, incombe sul conducente la corretta sistemazione del carico ai sensi dell’art. 164 del Codice della Strada. In particolare si raccomanda l’esigenza di assicurare la completa visibilità dei dispositivi di illuminazione e di segnalazione visiva e della targa
In ogni caso la superficie esterna delle strutture non deve presentare parti orientate verso l’esterno suscettibili di agganciare pedoni ciclisti o motociclisti.
Si comunica, infine, che per ragioni di sicurezza, non è più consentita l’applicazione di strutture posteriormente a sbalzo su autovetture ed autocaravan per il trasporto di ciclomotori, motocicli ed altri oggetti, per il trasporto dei quali devono essere utilizzati i carrelli appendice ed i. rimorchi per attrezzature turistiche e sportive appositamente previsti dalla normativa.”
E anche l’art. 164 mi sembra molto chiaro sui limiti …
Sul portamoto del camper omologato ho la targa amovibile e ha passato sempre il collaudo così
Se porti a fare il collaudo a un camper incendiato ancora in fiamme, con 2 cadaveri carbonizzati a bordo, vedi che lo passa lo stesso. Il collaudo “all’italiana” è una barzelletta, in UK e in Germania invece è rigidissimo, da noi già sono previsti molti meno controlli ma poi non fanno neanche quelli.
Buongiorno Enzo, visto che la scorsa primavera sei stato il più competente in materia, ti chiedo cortesemente se il nuovo codice della strada fosse più chiaro in materia. Nel frattempo la VW mi ha informato di avere a listino il gancio traino anche in Italia. Ho preferito aspettare ad ordinarlo per essere sicuro di non sbagliare. Poi, con due protesi al ginocchio calde calde, non ne avevo urgenza… Ti ringrazio se mi puoi chiarire anche il discorso collaudo e libretto di circolazione.
Buongiorno a tutti, il problema targa per il portabici da gancio traino è senza soluzioni. Dal codice stradale è consentito l’impiego della targa ripetitrice per portabici in deroga solo per bus turistici o di linea. L’unica soluzione sarebbe spostare logni volta a targa dell’auto sul portabici, purché dotato di luci targa.
Quindi in pratica non resta che trasportare le bici all’interno di un MPV come il Dobló o il Berlingo ? (vedi articoli VE su questi modelli)
No, puoi metterle sul tetto oppure dotarti di un portabici da bagagliaio, di quelli alti, che non coprono né targa né frecce. Sempre che, in quest’ultimo caso, esistano modelli compatibili per il veicolo di proprio interesse, altrimenti in caso di cedimento ne rispondi tu.
/// [le bici] puoi metterle sul tetto \\\ Le bici muscolari sí, per le e-bike sarebbe un problema per il peso (vedi altri commenti)
E anche le muscolari parliamone, la mia DH pesa 18 kg ed è parecchio lunga, non è proprio maneggevole.
Ma Enzo, io mi chiedo, l’avrà mai maneggiata una MTB o una eMTB (ho pure questa) per mettersi a consigliare tutti? Con tanto di video istruttivo, utilissimo per chi va in bici da decenni…
No Luca, la eMTB non l’ho mai maneggiata, ma se mi metto qui a scrivere che ho fatto powerlifting per qualche annetto poi scateno i miei amici hater (e no, per inciso, non ho più quel fisico lì, ho smesso da un po’, sono tornato a essere “un secco di mer@a”, definizione tecnica da palestra). Comunque 26 kg, dai, ancora li dovrei alzare anche se questa bambina di 11 anni decisamente mi batte https://www.youtube.com/watch?v=zxHL5AkK4wg . Per chi volesse cimentarsi al supermercato, basta prendere 2 casse d’acqua ognuna da 6 bottiglie da 2 litri (una cassa per mano) e provare a sollevarle sopra la testa. Se ci riuscite senza troppo sforzo, state sollevando un po’ più di 24 kg … (ma se non siete pratici di sollevamento pesi rischiate di farvi male alla schiena, al gomito e alle spalle)
“no, non ho mai maneggiato una emtb” fa il paio col sempreverde “non possiedo una bev, ma”.
PS: è affascinante leggerti così puntiglioso e legale qui, quando poi vai in autostrada ai 142 kmh di media. Ho il sospetto che se avessi anche tu un portabici sul gancio traino saresti molto meno irreprensibile.
Luca mi sforzo di dare una risposta nel merito a chi pone una domanda, dopotutto non sono io ma VW a dire “Il prodotto non è commercializzato in quanto nella attuale normativa del Ministero dei Trasporti questa tipologia di supporto non è prevista per il rilascio della targa ripetitrice (che sarebbe necessaria)”.
Non possiedo una bev, ma mi piace andare a cercare le fonti, le leggi di riferimento e la normativa in settore (strano che tu mi trovi affascinante solo adesso, visto che lo faccio sempre questo esercizio), mi piace in genere verificare i numeri riportati nell’articolo. Chi invece possiede la bev va avanti con “io l’ho fatto e nessuno mi ha detto nulla”, “mi sembra”, “mi pare”, “mio cugggino”, lo sforzo di andare a documentarsi anche no grazie e questo è un peccato.
Resta incomprensibile per me come in un confronto sui temi ad alcuni di voi piace metterla sempre sul personale, non riuscite proprio a confrontarvi nel merito, dopo un po’ deve partire l’attacco alla persona. Onestamente, Luca, è imbarazzante per cui chiedo anche a te, come già chiesto ad altri, di rispondermi nel merito e non con queste argomentazioni che non danno alcun contributo alla discussione.
Io spero di aver aiutato Marco con le mie ricerche, poi, normativa alla mano, potrà scegliere in autonomia se e quali rischi assumersi e potrà farlo aldilà del fatto che io, al suo posto, possa decidere di rispettare o meno la normativa.
Sul tetto mi è già capitato di trovarmi una mbx pesantuccia che mi faceva l’occhiolino dal finestrino perchè aveva divelto un rivetto e si rovesciata di lato. Figuriamoci una/due e-bikes. Forse i portabici che usavo erano di burro e basterebbe comprarli più solidi. Ma lo spavento mi è bastato.
Inoltre dimenticando che avevo le bici sul tetto ho divelto una tettoia in un parcheggio. Quindi non fanno per me.
Per anni ho portato in giro per l’europa due bici nel bagagliaio (più difficile che te le freghino). Avrei potuto forse andare verso una model Y ma era fuori budget (col listino di allora)
La soluzione a portellone come già scritto procurava strani scricchiolii a quello della Dacia Duster ed eviterei di testare lo spoiler della ID.3 se regge entrambi.
Morale: vendo la ID.3 con 5500km. Ma per cosa ?
Id Buzz o Model y
Sono andato a vedere e provare il Buzz, è veramente grande, sicuramente ci stanno anche 3 bici e senza smontare le ruote, ma costa uno sproposito!
Model Y anche no, per l’uso “ricreativo” la vedo un pò troppo “signorile”.
Ci sarebbero eDoblò o eRifter, ma a fronte di un prezzo tutto sommato abbordabile (si trovano sotto i 30k) hanno solo 50kwh di batteria, il che li rende inutili per questo tipo d’uso, a mio parere. Facessero l’eRifter con 70kwh lo prenderei.
Secondo me ti serve un pickup. Tesla Cybertruck, Rivian r1s, Ford F150 Lightning, Nikola Badger purtroppo nessuno di questi è attualmente disponibile in Italia. Pickup in Italia anche economici si trovano ma solo a gpl, benzina o diesel.
La soluzione del pickup è la migliore perché le bici sono al sicuro e perché te ne freghi se sporcano di fango l’auto, mentre col suv devi ogni volta abbattere i sedili, stendere il “lenzuolo” protettivo, evitare di graffiare l’auto. Esistono pickup anche “compatti” ma mai quanto una ID.3: questo significa che poi quando vai girando senza bici ti porti dietro ingombri inutili (con relativi impatti anche sui consumi).
Andrea non si può fare per legge, non puoi spostare la targa dall’auto sul portabici anche se in passato qualche giornalista si è inventato questa interpretazione (ipotizzando che basti poi rimettere la targa apposto non appena si smonta il portabici), ma la legge non consente neanche questo.
Non capisco…. Anche io ho la Id.3.
Ho il gancio che uso per il baulone. Il baulone è su un supporto generico al quale si possono attaccare i portabici.
A memoria la portata è bassa, 30kg… Ma 2 bici sì possono portare.
Ovviamente ho la targa ripetitiva ed i fanali supplementari.
Non riesco a capire la norma che lo impedisce….mi aiutate?
Non l’ho capita bene nemmeno io ad essere onesto, VW si occuperebbe al massimo di installare il gancio traino e la presa 13 poli, e di aggiornare il libretto di circolazione in motorizzazione, ma poi sta al cliente installare sul gancio traino qualsiasi componente che rientri nei limiti di carico (infatti id.3, che pure io possiedo, permette carichi sospesi ma non carrelli con ruote, a differenza di id.4) e che sia omologato.
Il problema è proprio questo. In caso di incidente sei fritto.
Niente. Concludo qui. La ID.3 in pratica non consente il trasporto di e-bikes. Per il resto felicissimo. ð
Rispondo qui anche agli altri commenti perchè mi sembra quella del “baulone” l’unica percorribile con possibilità di uscita. Mi sembra di capire che devo agire in due modi
1) far montare il gancio traino
2) acquistare questo “baulone” + portabici
domande:
a) non ho ben capito cosa sia questo baulone, sorry, se possibile chiarisci
b) non hai comunque il problema della targa ?
affermazioni:
i) non ci penso nemmeno a mettere le bici a tetto. ho già dato, e non erano e-bike
ii) non ci penso nemmeno a mettere il portabici a portellone che avevo per la Dacia Duster, lo spoiler non reggerebbe.
pertanto intendo perseguire la soluzione che hai adottato ti chiedo cortesemente qualche chiarimento in più.
Grazie
MB
Marco ti ho risposto più sotto. Se fai la modifica per il gancio traino sprechi soldi. Perché dopo a quel gancio traino, in Italia, non potrai agganciare né il portabici né il baule da gancio. Infatti, per legge, non puoi staccare la targa dal paraurti posteriore della tua auto e posizionarla sul portatarga del portabici o del baule, né puoi dotarti di una targa ripetitiva perché non è ammessa per questi casi, anche se la tua motorizzazione te la rilasciasse può essere applicata solo a un rimorchio dotato di libretto di circolazione e il portabici e il baule non lo sono. In pratica, se vuoi rispettare la normativa, non c’è niente che puoi fare. Ovviamente puoi decidere di non rispettarla, tanto non è previsto l’arresto, al più una multa ma poi non prendertela con la polizia …
Grazie Enzo. Chiaro.
Sono dalla parte del rispetto delle regole, anche se spesso si contraddicono e si finisce impantanati, come ora.
Poichè la tua risposta è diversa da quella di Roberto, mi interessa capire la sua argomentazione a riguardo.
Diciamo che difficilmente in un controllo normale ti danno la multa ma in caso anche di un piccolo incidente solo con danni a cose ti ritroveresti nel girone infernale delle rivalse delle assicurazioni.
Ci provo….
https://www.vaielettrico.it/un-viaggio-imprevisto-di-566-km/
Ho quello che vedete nella fato di un messaggio che scrissi tempo fa a vaielettrico.
Il baulone, è fissato su un portapacchi generico che ha targa ripetitiva e fanali completi.
Su quel portapacchi generico è possibile montare fino a 2 (per via del peso max consentito, ma volendo ci sarebbe lo spazio anche per 3) portabici.
Non capisco perchè la regola del portabici dovrebbe essere diversa da quella del baulone.
Che sia perchè non stavate tenendo presenti targa ripetitiva a fanali? ma, ripeto, magari non sto capendo qualcosa io…. ed in tal caso, sorry….
Roberto presumo che il tuo portatarga non sia vuoto. Provo a essere più chiaro io. Tu ricadi in uno di questi 4 casi:
– cammini con la targa coperta e non hai applicato nulla al portatarga
– hai acquistato online una targa ripetitrice che hai applicato al portatarga, ma in Italia quella targa non è valida
– hai spostato la targa “originale” dal paraurti posteriore dell’auto al portatarga del portabici/baule, anche questo non è ammesso
– hai usato una targa ripetitrice regolarmente rilasciata dalla motorizzazione civile ma quest’ultima può essere usata unicamente sui carrelli (quelli con ruote, dotati di libretto di omologazione) e non su portabici/portapacchi
Quindi qualunque cosa tu abbia fatto non sei in regola. Poi, ripeto, siamo in Italia e se uno risponde “che me frega” io non gli dico niente, ma in regola con la targa non ci sei.
ok, adesso mi è chiaro….
non conosco tuttavia dettagli tecnici e specifici con il livello di approfondimento che tu sembri conoscere.
Personalmente, sono abbastanza preciso ed analitico (per carità, l’errore potrebbe accadere) ma mi sono rifatto al Codice della Strada, Articolo 56 (https://www.gazzettaufficiale.it/dettaglio/codici/strada/46_0_1), dove il carrello appendice è definito come “a non più di 2 ruote”. Questo significa che il mio gancio traino sta trasportando un carico configurabile come carrello appendice senza ruote. Dal momento che il carrello appendice prevede la targa ripetitiva, me la sono procurata.
Ho passato diverse volte il confine e mi è capitato di essere fermato. Magari è una norma talmente “rara” che anche chi mi ha fermato non si è posto le giuste domande… dobbiamo dirci anche questo 🙂
Francamente, avendo targa ripetitrice regolarmente rilasciata non mi sento assolutamente in difetto.
Sul fatto di spostare la targa, mi sento di correggerti: a me risulta che sia pratica contemplata, a tal punto che Opel, alcuni anni fa, su alcuni modelli, prevedeva un portabici che si estraeva dal paraurti, proprio portandosi dietro la targa.
Segnalo che ci sono diversi produttori oltre a quello del mio baule, che vendono questi accessori anche in Italia. Questo, per quanto argomento poco solido, mi spinge a dubitare che non ci sia un modo di applicarli legalmente ai veicoli in circolazione.
Piuttosto ti chiederei, se fossi così gentile, di aiutarmi a capire se fino ad ora sono stato fortunato e se conosci qualche Articolo del Codice della Strada che non permette la classificazione del mio “carrello appendice senza ruote” come tale.
Roberto è un piacere confrontarmi con te. Non sono un esperto in materia, ho letto il quesito e ho iniziato a documentarmi. Il problema nasce da circolari e norme contradditorie secondo me che non chiariscono affatto la questione.
E se noi stiamo qui a scervellarci sulla circolare ministeriale [ https://www.saltainsella.it/Circolare%20Ministeriale.htm ], se può consolare, fanno lo stesso i legali di VW ma anche i professionisti dell’asaps (associazione sostenitori amici polizia stradale). Questa è una bella sintesi del loro centro studi, ti invito a leggerla tutta fino alla fine [ https://www.asaps.it/downloads/files/ARTICOLO_PORTABICI.pdf ].
Da un lato il ministero ci informa che questi portabici sono “regolari” e addirittura non necessitano di omologazione (in quanto considerati accessori leggeri e amovibili e non carrelli appendice che invece devono essere omologati) ma dall’altro l’art. 100 comma 4 prevede la targa ripetitrice solo per i carrelli appendice. E guarda un po’ come si conclude l’analisi dell’ufficio studi asaps …
Comunque sulla mancata omologazione di questi cosi siamo alla follia: o il ministero non sa come sono fatti e non ha capito che questi finiscono per coprire le luci e la targa dell’auto (e hanno pertanto loro luci e un loro portatarga) oppure significa che per strada, aldilà della targa, potremmo incontrare un’auto di notte con un portabici con delle lucine fiochissime o accecanti, di forma o colore irregolare, che nessuno ha mai omologato o verificato, con frecce che si illuminano in ritardo dal momento del comando, luci di stop indistinguibili dalle luci di posizioni, faro fendinebbia posteriore o retromarcia irregolare. Oppure immagina il portatarga di questa appendice con luci irregolari nell’illuminazione della targa.
Io comunque andrei a verificare anche il discorso sporgenze. Perché se la bici sporge anche di poco e nel traffico si finisce per agganciare un pedone, una bici o anche solo si urta un’altra auto non so poi come va a finire. La sagoma della ID.3 è larga circa 1.80 quindi dovremmo essere a pelo, serve verificare i mm a dx e a sx …
Provo a ricostruire per quello che ho capito io.
L’accessorio originale VW altro non è che una modifica al telaietto posteriore per poter adattare il gancio traino, così da poter poi installare un portabici da gancio traino (55 o 75 Kg, in base al modello e al paese). Ma quest’ultimo in Italia non può circolare perché copre la targa e l’uso della targa ripetitrice non è ammessa per i portabici da gancio traino ma solo per altri tipi di “appendici” (carrelli, etc.). Né si può smontare la targa e rimontarla sul portatarga del portabici (lo dico per Simone).
Quindi, se si vuole essere in regola, inutile aspettare, non c’è niente da fare per avere la bici dietro usando il gancio traino. Nota per Andreas: sul sito Peruzzo non risulta un portabici compatibili per la ID.3.
C’è poi il portabici da portellone ma evidentemente lo spoilerino posteriore di VW e/o altre componenti non reggono il peso di questo accessorio e quindi di certificati compatibili non ce ne sono (o almeno non ne ho trovati). Se poi uno vuole rischiare faccia pure, ma occhio che 2 ebike pesano e si rischia molto.
Resta la soluzione tetto, la meno ottimale. Anche qui VW non aiuta perché pare che il tetto al centro non regga un granché, quindi soluzioni a ventosa meglio evitarle. Meglio orientarsi su qualcosa di standard, come un kit portatutto da tetto [ https://www.ricambialo.com/barre-per-veicoli-senza-corrimano/40085-Kit-barre-portatutto-LP43-per-Volkswagen-ID-3-5p-dal-2020.html ] che regge fino a 75 Kg (come si può vedere sul sito, in basso sono proposte alternative anche con prezzi diversi di produttori differenti). Poi 2 portabici da tetto specifici per ebike [ https://www.amazon.it/Prealpina-14079-Portabici-Tetto-Senior/dp/B07BHXVNF8/ ] [ https://www.youtube.com/watch?v=_pW3ww8cdSM ]. Il portabici pesa 4 kg, quindi 2 ne pesano 8, quindi avanzano 33.5 Kg di peso per ogni e-bike (e direi che basta). La spesa è contenuta.
Suggerisco caldamente di:
1. rivolgersi ad un installatore professionista anche per la scelta degli accessori, concordando in anticipo il preventivo per il lavoro di installazione
2. cambiare installatore professionista se lo stesso ignora la normativa italiana o invita a ignorarla
3. verificare con i produttori degli accessori la fattibilità e la compatibilità con la propria auto, chiamando il loro servizio clienti
4. prediligere accessori specifici per la propria auto per essere certi della qualità del risultato finale
In alternativa potete sempre accendere un cero in chiesa e sperare che il ministero faccia la norma apposta per voi.
Ho 42 anni e sono uno sportivo allenato ma una ebike da 26kg come la mia sul tetto non riuscirei a caricarla. E sono anni che carico biciclette sul mio Thule da tetto, so come si fa, ma solo muscolari.
Sei uno sportivo allenato e non riesci a fare una distensione sopra la testa con un bilanciere con 2 dischi da 3 Kg per lato? Il portabici da tetto è specifico per e-bike e infatti ho postato un video di uno che la monta, poi capisco che è richiesto un minimo di allenamento, ma per uno sportivo non dovrebbe essere un problema. Qui un altro video [ https://www.youtube.com/watch?v=N1z4aQEq0uc ]. Non c’è bisogno di essere Elle Hatamiya ma un minimo di forza in effetti occorre averla … e se è per questo anche un minimo di altezza, sebbene la ID.3 non è un suv …
Non capisco la prima parte del tuo post. Ho installato un gancio traino, ci ho messo un portabici Thule da 3 bici (facilmente sganciabile, con tanto di sicura), ho fatto installare la targa ripetitrice e ho pagato un obolo alla Motorizzazione per la sua convalida. Inoltre ho dovuto far apportare una leggera modifica alla polizza assicurativa, per coprire il portabici. Cosa c’e’ che non va?
Stesso problema con Mokka-e. Addirittura il concessionario mi ha detto che non è possibile nemmeno montare il gancio di traino. Secondo loro Opel commercializzerà un accessorio studiato appositamente per il trasporto di biciclette elettriche (omologato per bici di peso fino a 30kg se non erro). Anche Opel però non sa darmi delle tempistiche.
Attualmente sono ancora costretto a usare la seconda auto diesel per le mie trasferte cicloturistiche solo per questo motivo
Il gancio traino della id3 non traina nulla. Non si può trainare neanche una carriola. Per chi ha un rimorchio da 1000kg non ci soluzioni elettriche sotto i 50k
Non proprio.
Citroen e-berlingò – Fiat doblò, Peugeot rifter
750 Kg di traino
Mg4 , non mi ricordo se 750 o forse solo 500
Model 3 non ricordo il traino…
Poi certo, model x 2500kg di portata…
Anche io necessito di trainare….Solo per quello sono sensibile ai modelli predisposti
Model 3 (che costa 39k senza rottamazione):
https://www.tesla.com/ownersmanual/model3/it_ch/GUID-BD9A38D5-4410-45A3-8337-BDF7342750F3.html
Trainabile 750kg se traino senza freno, 1000kg se con freno.
Gancio di traino: regge 55 kg di peso (quasi due ebike)
Buongiorno, sono un ciclista amatore che usa la propria bicicletta come strumento per tenersi in forma, ma anche come strumento di trasporto e svago. Pertanto la bicicletta non mi abbandona mai neppure quando vado in vacanza. La migliore soluzione è il gancio di traino con thule o marca simile portabici da due o tre biciclette. E’ il sistema migliore per la sicurezza: non rischi che le bici cadano a terra, soprattutto regge il peso di bici elettriche. Considera che in passato ho visto tanti che prima di una granfondo perdevano il portabici su un semplice dosso di rallentamento. Una bici da corsa pesa al massimo 9 kg contro il doppio di una bici elettrica. Inoltre è il sistema migliore dal punto di vista aerodinamico e per un’auto elettrica dove l’autonomia è un aspetto fondamentale non è da trascurare. Un sistema con bici sul tetto o montate sul portellone posteriore è meno efficiente aerodinamicamente, pertanto i consumi aumentano. Naturalmente il montaggio del gancio di traino con il portabici ha un costo maggiore, ma è ripagato dalla facilità di utilizzo e dai minori consumi. Dimenticavo anche con il portabici montato sul gancio di traino hai facile accesso al portellone posteriore, perchè le staffe su cui sono posizionate le bici si inclina.
Tutte ottime osservazioni! Parlando di ebike non ignorerei anche che il loro peso va alzato ben sopra la testa per posizionarle sul tetto, altro fattore che ha fatto propendere anche me per il portabici su gancio traino.
Ringrazio per tutte le risposte. @Andrea: infatti in fase di negoziazione la disponibilità non era un problema. Addirittura trovai il portabici originale VW venduto su Amazon a circa 800 euro.
Aspetterò fiducioso…
È un problema tutto italiano, dovevo rifare una targa rovinata ma non si poteva, ho dovuto ritargare e fare nuovo libretto, ed è un problema che non si risolverà mai, devono adeguarsi da decenni.
Prendete l’accessorio di importazione poi quando lo montate spostate la targa dietro, sicuramente un porta targa facile da smontare esisterà.
La mia id.3 del 2021 ha il gancio omologato e ho il portabici Peruzzo per 2 Ebike
Che sfiga comprare una EV! E poi la VW ha il modello ok/omologato per la Germania, dell’ Italia chi se ne frega!
Ho scritto al ministero dei trasporti. Non tanto ponendo il mio problema personale (sono stato un pirla e potevo verificare meglio PRIMA), quanto la differenza di normativa tra Germania e Italia. Mi hanno risposto dopo poche ore dandomi un riferimento interno a cui ho inviato una PEC. Magari rispondono