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Il pentimento di un ex-muskiano

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Elon Musk, a sinistra, con il presidente argentino Xavier Milei e Donald Trump.

Il pentimento di un ex-muskiano: un lettore scrive deluso dalle performance  (politiche) del patron di Tesla, che aveva molto ammirato. Elon Musk è sempre più divisivo: c’è chi lo ammira alla follia, chi dice che ha passato il limite e si cancella da X, il suo social network. Come il Guardian o Francesxco Guccini. 

                                         di Giuesppe Marone

“Confesso che sono sempre stato un filo-Musk. Di Elon Musk ho sempre apprezzato le indubbie qualità imprenditoriali, la capacità di trasformare visioni in realtà, la multidisciplinarietà delle sue molteplici attività. Il mondo della mobilità elettrica gli  deve moltissimo. Non solo è stato fra i primi a crederci fermamente, ma ha subito capito che uno dei problemi principali alla sua diffusione era la mancanza di un’adeguata infrastruttura di ricarica. E ha provveduto a realizzare la rete dei Supercharger.

Il pentimento / “Ha fatto cose straordinarie, ma ora…”

Ancora oggi le auto Tesla (anche se inseguite a breve distanza dai produttori cinesi) e la rete Supercharger sono riferimenti a livello globale. L’esperienza acquisita nelle batterie per automotive ha quindi consentito a Musk di spingersi anche nel campo delle energie rinnovabili. Dove il Powerwall Tesla è ancora oggi un riferimento nel fotovoltaico domestico. Indubbi anche i meriti di Musk nell’esplorazione spaziale, dove ha conseguito risultati sconosciuti pure alla stessa NASA. Per non parlare della rete globale Starlink, di Neuralink, dei robot Optimus etc. etc. Da un paio di anni però, e prima ancora delle recenti iniziative politiche, la mia robusta fede muskiana ha cominciato a mostrare qualche incrinatura. Non condividendo alcune sue scelte imprenditoriali e finanziarie. A partire dalla sua smodata (e incomprensibile) passione per Twitter/X: perché spendere 43 mld di dollari per un social media network che ora ne vale un terzo? Pochissimi anni prima, peraltro, Musk aveva osannato Signal, l’alternativa a Telegram.

Il pentimento
Il Tesla Cybertruck, l’ultimo modello lanciato da Tesla.

“Non ho capito la fissazione per il Cybermostro”

Sul fronte Tesla poi, non ho mai compreso la fissazione di Musk per il “mostro” Cybertruck, che ha avuto comunque una gestazione lunga e difficile. E oggi sembra avere (comprensibili!) problemi di omologazione in Europa. Il concentrarsi sul cybermostro, a mio avviso, ha comportato una riduzione delle attivita’ sulle auto “normali”. E’ vero che Tesla Y si vende molto bene e può fregiarsi del titolo di auto più venduta al mondo in assoluto nel 2023. Ma il modello piu’ popolare, Model 3, è del 2017, ha dunque ormai 7 anni. È stata sottoposta a innumerevoli revisioni ed è prodotta in numerose versioni. Ma nel catalogo Tesla continua a mancare l’auto di segmento piu’ basso e popolare, la favoleggiata Tesla 2. Gli eventi politici degli ultimi mesi poi mi hanno alquanto sconcertato: chiamare la posizione di Musk un semplice endorsement di Trump è semplicistico e fortemente riduttivo.

il pentimento
Elon Musk durante uno degli ultimi comizi di Donald Trump..

“Il suo impegno con Trump crea colossali conflitti di interesse”

Al di là delle legittime empatie politiche, l’ormai certa nomina di Musk in un ruolo chiave dell’istituendo “DOGE”, lo pone al centro di uno dei più colossali conflitti di interessi che si possano immaginare. Personalmente non ho una Tesla, né un Powerwall, neé dispongo di un accesso internet tramite Starlink. Ma sono tutte soluzioni che ho valutato e ritenuto estremamente interessanti dal punto di vista tecnologico. Pur non essendo complottista, oggi però mi pongo serie questioni di privacy e  confidenzialità di dati per tutto cio’ che ha a che fare con i prodotti dell’universo Musk/Tesla. Nel passato, in ambito professionale, fra l’altro ho lavorato per circa 15 anni a stretto contatto con aziende cinesi (almeno una di queste messe al bando dalla precedente amministrazione Trump). E ho lavorato per un’azienda israeliana come committente, con un’azienda israeliana come partner, e altre varie collaborazioni con aziende estere, europee e non.

Il pentimento“La sola Tesla processa una quantità enorme di dati: che fine faranno?”

Ora, immaginiamo questo scenario ipotetico: lavoro per l’azienda X, sono alla guida della mia Tesla aziendale mentre ho una comunicazione telefonica con l’azienda Y, del paese Z. La comunicazione contiene informazioni aziendali confidenziali, come brevetti, progetti, appalti, etc. Non stiamo parlando di scenari da romanzo di Le Carré. Ma di normali situazioni che può incontrare chiunque lavori per un’azienda high-tech, con progetti ed attivita’ internazionali con partner stranieri. Immaginiamo ora che l’azienda Y sia una concorrente di Tesla, o che il paese Z sia sgradito all’amministrazione Trump/Musk. Tramite un’auto Tesla possono transitare una mole di dati trasmessi OTA: geolocalizzazione, comandi vocali, comunicazioni Bluetooth…Che garanzie ho che i miei dati vengano gestiti correttamente? Chi mi assicura che le informazioni che transitano tramite la mia Tesla non vengano utilizzate contro la mia azienda X a favore della concorrenza? “.

il pentimentoIl pentimento / “Di lui non mi fido più, a pensar male…”

E se la mia azienda X, per esempio, ha chiesto accesso a finanziamenti PNRR-PNIEC? Mi posso aspettare che questi mi vengano negati, a causa dei miei contatti con il paese Z, sgradito all’amministrazione Trump e/o al governo dei mio paese?  E ancora: a livello professionale, potrò essere accusato dalla mia azienda di aver contribuito a divulgare informazioni aziendali riservate? Non voglio (ancora…) ipotizzare scenari di dossieraggio a fini politici, anche questa ipotesi tutt’altro che lontana dalla realtà, ma quanto sopra è uno scenario tutt’altro che irrealistico. Ecco perché oggi, da ex-muskiano convinto, non mi fido più dei prodotti dell’universo Musk: Tesla, Powerwall o Starlink che siano. Non si tratta di un contro-endorsement politico, ma di una banale questione di fiducia. Come recita un celeberrimo aforisma attribuito a Giulio Andreotti: “A pensar male si commette peccato, ma ci si azzecca (quasi) sempre”.

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44 COMMENTI

  1. Ammazza come siete schierati politicamente. Quasi tutti contro trump. Tanto noi non votiamo in usa. Indi non vedo perché preoccuparsi.
    Musk ha stravinto anche politicamente non vedo perché preoccuparsi questo non può far altro che migliorargli le aziende. Che gia andavano non bene non benino. Benissimo. Era prima il più ricco al mondo lo sarà ancora più.
    La polica americana è piu seria delle nostre. Trump è negazionista sul clima, ma è pro sviluppo. Dato che tesla non è una onlus, ha da guadagnarne. È talmente importante ormai musk e fondamentale per trump che infatti si vanta della sua amicizia, che avrà un okkio di riguardo per tesla. Ci investirei ancora come gia avevo investito anni fa quando tesla era una scommessa e valeva 15 dolla per stock . Oggi siamo al 2000percento su da quei giorni, correva l anno 2016 pochissimi anni fa. Poco prima della presentazione della splendida model 3. Che non poteva che essere un successo….. E lo è tutt ora una delle piu belle auto del segmento oltre l efficienza al top.
    Essere scettici o pessimisti nel contronto di un tesla o musk è un non sense.
    I democratici sono da sempre molto demagocici molto falsi, stupido biden a non riconoscere la grandezza di elon. Che errore. Che orrore. La politica americana non è solo economica. Ha un ruolo fondamentale lo sappiamo per la sicurezza globale, la guerra ha avuto un ruole enorme.
    Trump l ho sempre trovato simpatico. Questa demogogia destra contro sinistra,.cambia pochissimo.
    Per tesla si professa un futuro ancor più roseo, perché vi preoccupate?
    La nuova model 3 long range è adesso a 700km autonomia per 34000 con incentivi. È sempre la migliore per qualità prezzo. Se tesla facesse anche un ibrido dai consumi record che male ci sarebbe? Nulla visto anche byd. Il futuro sarà sempre migliore su lato consumi e sarà piu elettrico, devono migliorarsi però i mezzi. Più leggeri e ricariche più veloci e alla portata di tutti.
    Non vedo come tesla possa venir dannaggiata dall investitura di the donald. Tutt’ altro

    • “…Indi non vedo perché preoccuparsi…”
      magari non ti ricordi degli effetti della presidenza Trump precedente.
      nella mia zona gli industriali se la ricordano bene.

  2. Vi preoccupate dell’uso che farà Tesla dei vostri dati??
    Io mi preoccuperei dell’uso che ne faranno i cinesi, visto che tutti gli smartphone che abbiamo in tasca o son cinesi o son prodotti in cina, router e altri apparati di comunicazione pure; per non parlare delle videocamere di sorveglianza, per lo più prodotte in cina, sulle quali tempo fa fece un bel servizio la trasmissione REPORT evidenziando come, stranamente, questi apparati appena possono collegarsi alla rete vanno a scaricare i dati immagazzinati in server, guarda caso, cinesi!
    La verità è che se vuoi la privacy, quella vera, ti devi affidare ai “pizzini” (provenzano/cosa nostra docet).. e anche quelli scrivili in codice.

  3. Stranamente oggi tutti si preoccupano di privacy, della mole dei dati, di essere ascoltati. Però queste persone si sono dimenticati le vicende giudiziarie della Apple, che registrava le telefonate dicendo che lo aveva ordinato il servizio segreto americano sotto governo democratico.
    Dichiarazione di facebook che hanno cancellato miliardi di post perché non in linea con Biden, non in linea con quello che si diceva del COVID, non sono un no vax ma alcune domande sono lecite e se vengono censurate cosa significa?
    Durante la campagna elettorale americana ho scritto un post contro Biden, mi è stato cancellato. Domanda io vivo in Italia che influenza può avere un mio post?

    Mi sembrate quelle persone che dicono: occhio che non vede cuore che non duole. Quindi vostra moglie vi può cornificare, ma non lo sapete non lo vedete, ma Ve lo dice che vostra moglie, a voi non interessa.

    Non è il caso che iniziate a ragionare con il vostro cervello e fare notare ai democratici che la loro strategia politica è fallimentare?
    Ma e’ più semplice dare la colpa ad altri, soprattutto se non conosce la nostra esistenza.

    A proposito, sono di destra convinto, visto che tutto il discorso è politico e non accettate le sconfitte.
    Prossimo passaggio? Far partire i magistrati politicizzati per creare lo scandalo, per far passare agli occhi del pubblico il vincitore come un mostro. Questa volta toccherà a Musk passare per la graticola. 40 anni sempre le stesse cose e gli elettori non ci credono più.

    • Cito dal suo commento dell11 settembre scorso: “Comprendo che bisogna dare voce a tutti, ma ci deve essere un limite a determinate cose.“. Vale anche per lei.

  4. Il Guardian o Francesco Guccini?
    Nel frattempo su X salgono gli iscritti e sale il valore. Musk diventa ancora più ricco.
    Assurdo pensare che si cancellano perché si sentono censurati, quando Twitter è stato comprato proprio per dare libertà di parola e togliere tutte le censure imposte da una propria ideologia.

    • I numeri sugli iscritti a X non ci sono. Ma dopo le elezioni il social concorrente Bluesky è passato da 2,5 a 16 milioni di iscritti. Da dove verranno? Di certo l’aumento di valore di X è una bufala colossale: il valore delle azioni prima del passaggio a Musk nel 2022 era 0,0265 dollari ad azione. Dopo le elezioni il titolo è stato quotato 0.000668 dollari, ieri è riprecipitato a 0,000324 dollari. La perdita di valore grazie a Elon Musk è superiore al 70%.

      • Valore delle azioni?? X non è un’azienda pubblica quotata in borsa, quindi non c’è nessun “valore delle azioni”. Ci sono solo “stime” sul possibile valore delle quote dei vari compartecipanti. Se queste “stime” le legge sul Guardian, dovrebbe capire che sono per forza poco attendibili.

        I fatti sono che i numeri di X continua a salire, che i “migrati” prima su Mastodon e ora su BlueSky fanno tanto rumore ma sono comunque cifre ridicole.
        X resta il riferimento del settore, e quelli che se ne vanno hanno sostanzialmente due scelte: o tornano (facendo molto meno rumore), o diventano irrilevanti.

        • Le quotazioni non sono ufficiali, sono stime ricavate sulla base delle negoziazioni sul mercato grigio. Quanto ai “numeri di X” si stima una perdita di 200 milioni di iscritti da gennaio ad oggi.

          • Ed entrambe sono stime “di parte.”
            Per avere stime e fatti solidi bisogna seguire i soldi, evidentemente.
            E secondo lei Disney, IBM, Comcast, Warner Bros. Discovery, and Lionsgate Entertainment si rimangiano la la parola, e la supposta autorità morale, per cosa, se non perchè il traffico di X aumenta, mentre altre piattaforme calano?
            La CNN è appena avuto uno dei giorni più terribili in termini di traffico/attenzione, ad esempio.

  5. Sono d’accordo con quanto scrive, tuttavia deve considerare che almeno Musk lo fa in trasparenza. Dobbiamo preoccuparci di quello che NON ci viene detto da colleghi di Musk e politici e che già viene usato con buona pace di tutti in una sorta di annebbiamento soporifero mondiale. La privacy è un miraggio non più governabile dall`invenzione del telefono, ci sguazziamo tutti dentro.

  6. Rispondo al lettore che ha scritto questo post in merito al trattamento dei dati di Tesla: realmente non sappiamo come verranno usati i dati che questi raccolgono, anche se abbiamo la loro parola su quanto ci dicono sull’ impiego di detti dati. Come non sappiamo come venga trattata l’enorme mole di dati da Apple, da Google, da Facebook, da Amazon (pensate ad Alexa o all’assistente vocale di Google)e persino dai produttori di smartphone e computer. Se proprio desidera mantenere segreti i propri affari affinchè non possa avere discriminazioni da parte di aziende concorrenti, cominci a buttare via computer e cellulare, e si compri una auto non connessa, e forse non basterebbe neppure.

  7. Viste le posizioni sul green da parte del mio amico Musk e del politico Trump,
    sono a farvi una domanda:
    il mio amico Musk è meglio che stia nella stanza dei bottoni oppure è meglio che vada in piazza a strillare sotto le finestre della stanza dei bottoni?

  8. A mio parere si deve guardare il prodotto e quello che fa, un po’ meno il suo creatore. Altrimenti, per coerenza, non dovremmo comprare nemmeno uno spillo che proviene dalla Cina, e di conseguenza tutto quanto viene prodotto con componenti fabbricati lì.
    Musk pensa ai suoi affari, come tutti gli altri imprenditori, e la sindrome di Asperger da cui è affetto lo pone sempre sul filo del rasoio, con pochi filtri. Che si sia assicurato il sostegno di Trump non può fare che bene a Tesla ed alle altre sue aziende, visto che ha preso un sacco di scarpate in faccia da alcuni anni a questa parte dai Dem.

  9. Trump è dichiaratamente contro l’auto elettrica e le rinnovabili.

    I democratici sono 4 anni che prendono a calci nel sedere Musk.

    I democratici 2-3 anni fa hanno fatto un summit tra produttori di auto elettriche ed hanno escluso Musk (si è indignata pure sua mamma).

    I democratici sono pure loro amici di petrolieri e carmaker (persone alle quali Musk ha rotto le uova nel paniere, e non solo quelle).

    Musk sta cercando di salvare le sue aziende, e niente più.

    p.s.: negli stati uniti è un pò come in italia, non è la destra che vince….è la sinistra che fa vomitare.

    Io spero, e confido nell’intelligenza di Musk

  10. Concordo con la posizione espressa dal lettore. Il problema Quello di Musk verso Trump non è un semplice “endorsement”di un imprenditore verso questo o quel candidato politico: finchè si fosse trattato di questo, avrei potuto spiegare l’incoerente preferenza espressa per il candidato nemico dell’auto elettrica e della transizione con il cinico calcolo di ingraziarsi la parte politica più ostile, per assicurarsi di cadere sempre e comunque in piedi. Ma Musk ha fatto molto di più, si è svenato a comprare Twitter, pagandolo smisuratamente, al solo scopo di condizionare il risultato delle elezioni a favore di Trump, ha fatto direttamente campagna elettorale nella squadra di Trump, e farà parte della squadra di governo. Insomma, abbiamo l’uomo più ricco e potente del mondo che determina direttamente la politica del paese più importante del mondo, e non si capisce più se fa politica per avvantaggiare le sue aziende, oppure se fa l’imprenditore per ottenere potere politico (da utilizzare non si sa bene con quali fini). In secondo luogo, la parte politica che Musk ha favorito non è solo “di destra” (questo sarebbe più che legittimo), ma estremamente demagogica, antiscientifica, pericolosamente negazionista sul clima, ostile a riconoscere la separazione dei poteri propria di uno stato di diritto… la squadra di governo proposta dal neoeletto presidente sembra uscita direttamente dal bar di guerre stellari, e questo mette una certa inquietudine considerando che stiamo parlando degli Stati Uniti… Insomma, davvero non so dove Musk voglia arrivare, ma credo, come il lettore che vi ha scritto, che valga la pena di riflettere bene prima di finanziarlo ancora acquistando alcuni dei suoi (pur ottimi) prodotti.

  11. Come traspare il vostro orientamento politico. Era già chiaro che foste un blog progressista ma ora è palese. Difficile avere una discussione costruttiva con chi è politicizzato.

  12. Concordo con ogni singola virgola scritta dal lettore e giusto qualche giorno fa sono stato assalito da qualche dubbio del suo tipo, valutando di installare l’app Tesla per usare il supercharger. Mi domandavo per quale motivo avrei dovuto usare l’app a disposizione dei possessori di Tesla solo per fare rifornimento, portando a bordo del mio telefono qualche centinaio di Mega inutili, con i quali tesla controlla movimenti e attività.
    Non avevo concepito il pensiero profondo del lettore, ma visto che il dubbio è diffuso…

    • La prossima volta che usi Internet fuori casa stai molto attento, mi raccomando, perchè i tuoi bit potrebbero passare per Starlink di Elon Musk …

    • Che lei installi l’app di Tesla, di EnelX o di BeCharge e compagnia cantante, i suoi dati verranno comunque immagazzinati da qualche parte e trattati come a loro piace. Ho scoperto tempofa un’app dal nome Torcia, che serve solo per accendere la luce posteriore del telefonino.
      Bene, questa app voleva i permessi per accedere alla mia posizione, alla comunicazione dati, messaggi, telefonate, memoria e fotocamera, direi un po’ troppo ficcanaso.

  13. Non vedo differenze tra la galassia X/Tesla e le galassie Google, Facebook, Microsoft, Apple. Il problema doveva essere affrontato all’alba dei tempi. Quanto alle scelte imprenditoriali, difficilmente mi sentirei di dare consigli a Musk, tutto sommato mi pare se la cavi bene con i conti. Sulla questione politica, ha semplicemente cavalcato con coraggio un candidato, con tutti i rischi del caso; gli altri mega miliardari hanno sempre dato un appoggio importante ma distaccato, semplicemente per non essere travolti da eventuali débacle.

    • Esatto, non avrei saputo spiegarlo meglio. Musk è l’ultimo della fila, ma è l’unico che ci mette la faccia ed è colui che farà sì che l’uomo arriverà su Marte.Tutto il resto è fuffa o una forma di gelosia derivante dal fatto che sta dalla parte sbagliata della barricata (dal punto di vista di chi ha scritto a vaielettrico.it, mi sembra evidente)

  14. Condivido i pensieri di Giuseppe, abbiamo due Tesla in famiglia, sono buone auto, non inquinano e anche solo perché hanno i supercharger gratuiti continueremo ad usarle, di certo Musk non diventerà povero perché non gli paghiamo la corrente. Sulle posizioni politiche ed ideologiche ultime di Musk penso non abbia fatto una scelta aziendale intelligente perché si alienerà tutti coloro che non condividono le sue (estremiste) idee. Qualsiasi sia il settore un imprenditore dovrebbe mantenere un “profilo politico neutrale”. Da sempre i governi cambiano presto, tranne nei regimi dittatoriali.

  15. Il “Cybermostro”, come lo chiama lui, è già il truck elettrico più venduto negli USA, scusate se è poco. Togliere truck a benzina dalla strada evidentemente sembra poco importante…
    Elon Musk continua a fare più di chiunque altro per le EV, e ora che non ci sarà più un’ammistrazione che ha palesemente cercato di mettergli i bastoni tra le ruote in ogni modo, con il lawfare più sfacciato, farà ancora meglio.

    X è di gran lunga la piattaforma più seguita, con una quantità di visualizzazioni che fanno impallidire le reti televisive nazionali. E contrariamente a questo, e a quanto dicono certi giornalisti, integra un sistema di facts checking open source che funziona molto bene, Community Notes. Si trovano le posizioni più estreme, senza censura (nell’ambito di quanto è legale), e ognuno può costruirsi il feed che preferisce. Altre piattaforme invece continuano ad essere pesantemente censurate.
    Preferivate la censura e l’informazione parziale?
    Il valore sarà anche temporaneamente diminuito, ma è notizia di oggi che giganti del calibro di Disney, IBM, Comcast, Warner Bros. Discovery, and Lionsgate Entertainment ricominciano ad acquistare pubblicità su X. Perchè è l’unica scelta logica.

    Per non parlare di SpaceX, che ha risultati talmente strepitosi da essere sopra ad ogni critica, oltre che un’importanza strategica (chi li porta su e giù gli astronauti americani, altrimenti? Russi? Cinesi?!) e per la quale da parte dell’amministrazione Biden c’è sempre stato il gelo.

  16. Continuo a sorprendermi di come la maggior parte delle persone non veda il disegno imprenditoriale dietro le mosse di Musk. Un imprenditore e genio semplicemente utilizza la politica. Lui appoggiando Trump ottiene due obiettivi: sbarazzarsi del confinamento ideologico a sinistra delle sue auto e assicurarsi un salvacondotto per eventuali leggi e provvedimenti contro le auto elettriche in USA.

  17. Confermo quello che penso in merito già da parecchio tempo, personaggio socialmente pericoloso, la giusta pedina nel caravanserraglio della amministrazione Trump, ha trovato la giusta sponda per il suo ego smisurato. Mi ripeto,l’unico verde che lo attira è quello dei dollari e abbinato al potere del pinocchio di turno a cui si è agganciato crea un mix esplosivo, mala tempora currunt…

  18. Perche’ ha comprato Twitter? Beh, per vincere le elezioni, e’ evidente.
    Del resto il suo compare Donald controlla altri importanti mezzi di informazione … ma je mancava uno strumento di comunicazione un po piu’ moderno. All’epoca del Berlusca bastava controllare le principali tv private e qc giornale per assicurarsi la vittoria, il suo discepolo Donald ne ha fatto tesoro per assicurarsi la vittoria al primo mandato, Elon ha invece capito che non sarebbe bastato per assicurarsi anche il secondo, che i tempi sono cambiati ed occorre il controllo anche di qc social media.
    Che je frega se poi ci ha perso qualche soldo, l’obiettivo era un altro.

  19. Ormai nel settore conosciamo musk da tanti anni. L’unico mio dubbio è che il successo l’abbia cambiato eccessivamente, spero di no. Se musk è sostanzialmente quello di 10 anni fa’, per me non ci sono dubbi.. sostegno incondizionato!

  20. Se sei appassionato di tecnologia ,come me , è diventato impossibile separare la genialità imprenditoriale, con la deriva politica.
    Il rischio del controllo lo abbiamo già visto con Bill Gates ,quando Microsoft controllava il mondo , Con Steve Jobs e con Zuckerberg, ma mai al livello di Musk .
    Come può uno che crede al global warming , alla transizione energetica sponsorizzare un negazionista questo non lo capisco .
    Io penso che vi sia anche una rivincita ,infantile ,quando amministrazione Biden invito tutte le aziende automobilistiche ,che producevano auto elettriche a parte Tesla affermando che GM Mary Barra era la leader assoluta . In quel momento Elon si è spostato dai Democratici ai Repubblicani.
    Sicuramente ,anche apprezzando la tecnologia mi sarà difficile scegliere Tesla , ma non comprerò neanche un auto cinese

    • Se fossi stato Musk dopo l’esclusione dall’invito di Biden avrei fatto lo stesso, sapeva che non era Biden il problema ma chi stava dietro di lui.

    • nessuno che scriva il motivo o i motivi per cui l’amministrazione biden ha snobbato Tesla all’evento per le auto elettriche, uno dei motivi era l’avversione di musk per i sindacati dei lavoratori nelle sue aziende.

  21. Mi cimento per primo. Sono della stessa opinione e fino a ieri ho pensato che il cinismo di Musk fosse dovuto al fatto che le malsane idee di Trump gli poneva dei forti dubbi di sopravvivenza, per cui è meglio stare con il nemico che con chi comunque non ti osteggerà. Oggi che entra nel governo Trump, non è più solo un sostenitore esterno, mi pone gli stessi interrogativi. La sua battaglia l’ha vinta, facendo dire a Trump che le auto elettriche non gli piacciono, ma visto il supporto di Musk non le combatterà, quindi è stato lungimirante e cinico ad una potenza inimmaginabile. Di sicuro un genio, ma per quel che mi riguarda per nulla apprezzabile, perché privo di principi.

    • in merito alla chiusa del tuo post: quanti anni fa il Macchiavelli scriveva ‘Il Principe’? Andrei a rileggerlo..

  22. Beh devo dire che Elon Musk mi ha sorpreso ..si si comunque non più di tanto a onor del vero, avevo già deciso di acquistare una Tesla … ma ora direi NO .. si tenga pure le sue auto e le sue esternazioni e i suoi amici !! Acquisterò altro …

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