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Il pendolare in Tesla: 210 km al giorno

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Il pendolare in Tesla Model 3: Massimo racconta la sua routine fatta di 210 km al giorno. I consumi, la velocità, la ricarica…Tutto senza particolari problemi. 
il pendolare in Tesla           di Massimo Cappellani
“Vorrei raccontare la mia esperienza di “super” pendolare attraverso la Lombardia come felice possessore di Tesla Model 3 LR (580km WLTP). Magari potrebbe aiutare persone indecise o insicure sull’uso quotidiano di auto elettrica per fare importanti spostamenti. Leggendo molto spesso il vostro sito ho imparato molto e quando ho deciso di fare il passo verso l’elettrico mi sono sentito molto più consapevole“.

il pendolare in TeslaIl pendolare in Tesla: a quanto vado, quanto consumo…

Percorro 210 km al giorno. 105 andata e 105 ritorno. Descrizione percorso: Mattina presto 05.30: Autostrada dei laghi per 30 km, velocità 135 km/h + tang. ovest fino uscita Val Tidone per 35 km. Velocità codice con qualche strappetto + 40 km di superstrada ben trafficata anche la mattina presto da camion e pendolari. Con cruise fisso a 70 o 90, ma la media è vicino ai 50 km/h. Rientro a metà pomeriggio, percorso inverso con superstrada velocità media 40/50 km/h più tangenziale molto trafficata ma scorrevole. Più AutoLaghi trafficata, ma si può andare quasi sempre sopra i 100 km/h. In tutto questo tragitto, partendo la mattina con 80-83% di batteria, rientro la sera con 27-30%. Consumo rilevato da app Tesla e da app colonnina 30 -35kWh, in funzione dei giorni caldi o freddi o del traffico o meno. Sono molto soddisfatto dell’auto e dei relativi consumi, sia estate che inverno rigido (in questi giorni viaggi sottozero)

il pendolare in TeslaLa usi come un’auto a benzina, ma il piacere di guida è impagabile…

La ricarica domestica in trifase a 10-11 kW (5 mesi di “attese” con Enel e co.)  è molto comoda e non crea nessuna ansia. Se dovessi fare ancora qualche Km la sera, dopo il rientro dal lavoro, mi resta comunque un 30% pienamente sufficiente per spostamenti locali. Tutto questo per dire che cosa? Che usando l’auto come fosse a benzina, non lesinando sull’acceleratore, dati i tanti km e soprattutto tempo “perso” in auto, posso dire che nell’utilizzare l’auto elettrica non ci sono sorprese. E che anzi rimane un incredibile piacere di guida e maggior comfort e relax su come viaggiare. Solo la possibilità di guidare auto al 90% del tempo one-pedal è decisamente defaticante. Abbiamo fatto anche alcuni viaggi in famiglia, facendo 1 o 2 tappe al massimo per ricaricare. E devo dire nessun problema: anche in questo caso basta pianificare un pochino diversamente il tragitto per la famiglia e le sue esigenze e tutto fila liscio

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47 COMMENTI

  1. Scusate, ma un pendolare che parte alle 5:30 del mattino ed arriva intorno alle 7 e riparte a metà pomeriggio, diciamo le 16, avrebbe la possibilità di fare quel percorso anche con una vettura a bassa autonomia, pure una 500E, a condizione di poter ricaricare sul posto di lavoro. Anzi. i pendolari con percorsi fissi e lunga sosta sul posto di lavoro sono quelli che meno hanno bisogno di autonomia.

    Il miglior spot per la Tesla non è quello di questo signore (che fa comunque bene ad essere contento della sua vettura) ma di quell’altro che ha scritto settimane fa che fa il rappresentante di commercio e ricarica sempre fuori casa, pur con itinerari diversi di giorno in giorno ed alte percorrenze. Quello è un utilizzo più da “termica” ed è bello sapere che ne è soddisfatto.

  2. Si comunque decidetevi, 580 km non è il “range” WLTP, al massimo si dovrebbe dire “fino a…” come altri fanno, il dato medio (combinato) WLTP per il modello in questione è 14,7 kWh% quindi su 72 kWh disponibili sono circa 489 km di media, quindi ragionare su un 400 km (10-90%) è realistico e comunque tanta roba per la maggior parte delle persone. Lo dico per i gonzi che magari ci credono.

  3. E’ una non notizia. Ci sono decine di auto elettriche che possono fare 210 km senza ricaricare. Dopodichè il signore si è dotato di un colelgamento trifase a casa (e lo credo bene, con quelle percorrenze”. Quindi?

  4. Bellissima queste recensione e questa storia: velocità elevate, percorrenze lunghe senza problemi, batteria lontana dai limiti con range di sicurezza. Sono queste le esperienze che fanno innamorare dell’auto elettrica.

    Peccato che auto con 580 km di range wltp costino oltre 50000 euro …

    • La MG4 77KWh dovrebbe costare sotto i 40k…

      E a guardare la prova sul GAR della 64 KW non dovrebbe avere un comportamento molto difforme dalla M3 LR in termini di autonomia.

      Una ICE ma BEV

    • Enzo, sei tu che sei convinto che tutti noi che usiamo le BEV guidiamo da pensionati con il cappello….
      Anche io, come dico sempre, la guido esattamente come l’ibrida che avevo prima. Senza risparmiarmi.
      Certo, in ricarica dovrò aspettare 1-2 minuti in più rispetto a chi viaggia più tranquillo. Ma lo sapevo prima di acquistarla. 😀

      Ma sai qual’è il bello? Che per i km che faccio…. spendo sensibilmente meno. Con 300cv in più. E senza inquinare. Se questa non è uba tecnologia vincente non so quale lo sia. 🙂

      • E secondo te perché la mia prossima auto sarà elettrica? Per questi motivi qua, non devi convincermi, solo che auto elettriche “con 300 cv in più” non sono alla portata di tutti gli stipendi e non rientrano neanche negli incentivi statali. Tutto qui.

      • -noi che usiamo le BEV guidiamo da pensionati con il cappello….-

        Non solo, anche con il cappotto di tweed con il bavero rialzato, la pipa ricurva in bocca rigorosamente spenta, gli occhiali da sole con la montatura di tartaruga e i guantini scamosciati a mezze dita. Ascoltando Claudio Villa. ☝️

        • Fino alla pipa spenta in bocca però devo dire che c’è un sacco di stile!! 😀 😀

          Perdonatemi l’OT:
          Oggi a pranzo ho visto il classico ragazzino trapper che al tavolo del risotrante aveva la felpa con cappello e cappuccio sul cappello… all’interno di un locale. Rivoglio il pensionato con il cappello in macchina!!

          Certo è anche vero che ai miei tempi andavamo in giro borchiati… ogni periodo il suo… siamo vecchi. Tu di più Alessandro ( 😀 ). Ma siamo vecchi.

  5. Scusi ma… “E che anzi rimane un incredibile piacere di guida e maggior comfort e relax su come viaggiare. Solo la possibilità di guidare auto al 90% del tempo one-pedal è decisamente defaticante”… ha sbagliato articolo sul quale commentare? Vero che Massimo non si è esaltato nel racconto come un bimbo che prova un jet, ma io ho letto di una persona ben contenta della scelta fatta… O mi sfugge qualcosa?

  6. Ohhh il mio sogno, posso stressare con qualche domanda?
    La mattina parte con 80/83,perche è lei che la limita o perché in una notte è lì che riesce ad arrivare? Magari ripensando a quando non aveva 11kw ma 6 o meno anche.
    Con che differenza di % arriva a casa in estate/primavera? A grandi linee eh per avere un idea.
    Lei consiglierebbe, per le sue necessità kilometriche, auto con meno 300km di autonomia (primaverile) dichiarata?
    Se fa questa vita sulla testa da un paio di anni almeno, ha notato qualche “calo” nella insonorizzazione in autostrada? Deve tenere la radio accesa per coprire fruscii e rotolio o si viaggia in silenzio? La qualità di plastiche, tessuti, sedili volante etc, le sembrano in linea con quanto pagato in relazione a quanto aveva prima con cifre analoghe?
    Data la sua inevitabile esperienza di guida sulle lunghe tratte, riesce a spiegarmi meglio cosa intende con “migliore piacere di guida”? Si riferisce al semplice sentirsi attaccato al sedile spingendo sul pedale o c’è altro? Non so c’è qualche caratteristica della guida elettrica che la fa arrivare più fresco a fine traversata?

    Le va di aggiornarci tra un annetto o due sullo stato batteria?

    • E quanto spende a casa al KWh compresi tutti gli oneri: quindi tot spesa bolletta/ tot. KWh . Considerando per avere un’idea di stima un normale mese fattop di uso dell’auto per lavoro+svago e consumi aggiuntivi degli elettrodomestici di normale routine.

      Grazie.

    • Un poco di attenzione, quando uno legge, però ci vorrebbe, per capire.
      Dice che consuma 30/35kWh di energia e ricarica a 10/11kW di potenza
      Con una semplice operazione matematica, la divisione, si trova un bel 3,5h, facciamo 4, dai.
      Se fosse 5kW monofase ( contatore da 6kW, ma lasciamo qualcosa anche per altri ), verrebbero 7h, facciamo 8h dai.

      • un contatore trifase ( 15KW l’autore con ricarica 10-11 KW) ha un costo fisso parecchio più alto del classico monofase 3KW : ecco perchè magari è interessante “il conto della serva” cioè il costo globale-reale al KWh di un suo tipico mese di consumi: tot. bolletta/tot. KWh.
        E ricavare il costo del consumo reale a tratta (quindi comprensivo anche delle perdite della ricarica visto si legge a monte, nel contatore).

        • Il contatore trifase o monofase costa uguale.
          semplicemente, cambia il costo della potenza impegnata, ogni kW di potenza sono poco meno di 2€/mese, per cui la differenza tra un 6kW ( necessario se vuoi caricare limitando gli sprechi e velocemente ) ed un 11kW ( non capisco perché hai scritto 15kW ), sono di 12€/mese.
          Se consuma 35kWh ogni notte per 5 giorni a settimana, per 4 settimane, fanno 35×20= 700kWh ogni mese solo per l’auto; spalmando i 12€ di differenza di costo sui 700kWh, fanno 0.017€/kWh.
          Direi che il costo totale non cambia poi molto.

  7. L esperienza dell amico “elettrico” non fa che confermare un dato che ormai credo assodato: Tesla è sempre una garanzia.
    Ottima auto per la sua estrema versatilità e per la straordinaria autonomia che la rende l’elettrica davvero perfetta.

  8. Questa è la condizione per cui un’auto elettrica è opportuna, al di fuori non ci credo
    Il suo parere cmq non mi sembra entusiasta

    • al di fuori di 200km GIORNALIERI? non so , piu di 60mila km all anno? 1 su mille li fa ? o su duemila perche non conosco nessuno che fa piu di 60mila annui . Ecco quella persona si prende un Diesel o l Aereo .

      • Io e altri 15 colleghi (siamo in 30) guidiamo diverse volte al mese per 600km al giorno. Mi verrebbe l’ansia dover pensare di cercare una colonna vicino (entro 400m) al cliente. Sempre che sia libera. E se non è libera devo aspettare? Sono arrivato in anticipo? E se finisco di ricaricare devo uscire chiedendo permesso durante delicate procedure del lavoro?

        • Giustamente non credo lei possa prendere un’auto elettrica, ma credo anche convenga con me che lei e i suoi colleghi siete una piccola, piccolissima parte, molto si di sopra della media degli italiani.

        • È stato ripetuto più e più volte, che l’auto elettrica, oggi, è per molti, ma non ancora per tutti.

          In ogni caso, volendo, si può fare, non credo che voi non vi fermate mai per mangiare.

        • Mi faccia capire, Voi, ovvero lei ed i suoi colleghi, guidate per 300km circa, effettuate delicate procedure per lavoro, con tutta l’attenzione del caso, per quante ore?
          Poi, ripartite per altri 300km per rientrare.
          Tutto questo in 8/10 ore di lavoro?
          Giusto?
          E non vi fermate mai, nemmeno per un pranzo?
          Una pausa per rilassarsi un poco dopo queste delicate procedure?

          Nessuno si è mai chiesto il motivo che ha portato a regolamentate le ore di guida per i mezzi pesanti?
          Perché l’attenzione che si deve tenere alla guida porta stress.
          Ed una pausa è doverosa farla.
          Ma noi italiani siamo superiori a queste cose.

          • Considerando 120 di media (direi impossibili da tenere) sarebbero 5 ore solo di guida. Più plausibili almeno 6 (a stare bassi). Poi il lavoro… spero davvero che questo signore percepisca uno stipendio da favola e che soprattutto faccia un lavoro che non riguarda la sicurezza delle altre persone. E pensare a quelli che hanno lottato nelle piazze per ottenere una regolamentazione delle ore dei lavoratori… brrrr…

          • Lavoriamo nel medicale. Non capita tutti i giorni, tragitti così lunghi più o meno 3 o 4 volte al mese. Lo stipendio è decisamente buono ma non è argomento rilevante in un blog di auto. Sia chiaro, non sono un detrattore dell’auto elettrica, come seconda auto per la mia compagna sarebbe perfetta, era solo per dire che non sono poi così pochi gli utenti che anche per lavoro possono guidare un auto elettrica. A me piacerebbe, ma purtroppo avrei difficoltà logistiche nel gestirla (a casa la ricaricherei con i panelli, ma nell’ospedale o nell’ambulatorio in mezzo alla campagna?) tant’è che le auto aziendale tra cui possiamo scegliere sono solo diesel.

          • Di solito non lavoriamo 8/10 ore di fila, più comunemente circa 6 ore. Quando guido al mattina parto molto presto, anche alle 5 e guido intorno ai 110. Mi fermo un paio di volte (a volte dormo anche 10 minuti) e ogni volta che posso parto la sera prima per dormire nelle vicinanze. Purtroppo non si può sempre partire la sera prima e quindi bisogna farlo in giornata, che ripeto capita saltuariamente. È un lavoro che mi piace e non cambierei. Ma quando la stanchezza è troppa ci si ferma per strada e si riprende il mattino dopo (già successo)

          • @Michele: Se lei si riposa durante la guida con delle soste, nelle AdS autostradali, le colonnine ad alta potenza le stanno installando, molte già attive, ormai.
            Non credo che in un ambulatorio/Ospedale, per quanto sperduto in mezzo alla campagna ( che mi pare un pelino strano ), non abbiano nemmeno una presa di corrente? Il carichino della mia VW è da 2,3kW di potenza, ma già quello di tesla ha adattatori per prese fini alla trifase da 11kW, che in un ospedale non credo sia difficile da trovare.
            E comunque, in 6h, anche quello di VW mi da quei 10/12kWh di energia, poi mi fermi per bagno e caffè o per relax in AdS, bastano quei 15/20min ed a casa ci arriva tranquillo.

        • per Michele C e i suoi 6 colleghi…
          Dici di percorrere 600 km al giorno e quindi sono 300 + 300 giusto?
          Questa è la mia simulazione ipotizzando che sei nel nord italia e che hai, come me, una Tesla LR utilizzando i supercharger di Tesla.
          Sei a Torino e devi andare a Padova in giornata (380 km circa) arrivando alle 9; per aumentare le sfighe ipotizziamo che non hai potuto caricare il giorno prima e che quindi parti con il 20% di ricarica.
          Parti da Torino alle 5; arrivi a Cavaglià e carichi 25 minuti (in cui puoi telefonare, ristorarti, fumare, mandare mail o prepararti psicologicamente all’appuntamento) arrivi a Padova alle 8:45 (se invece parti col 100% stai fermo solo 7 minuti all’autogrill Adda). Al ritorno ti fermi a Verona circa 40 minuti (oppure 20 minuti a Vr e 20 a Cavaglià). Ora, capisco che per il ritorno 40 minuti fermi sembrano un lasso di tempo intollerabile in configurazione “fatturare a palla!”. Ma in realtà è una “stronzata” perché anche a diesel ti devi fermare a fare pipì e bere un caffè o fare gasolio.
          Io tipicamente tra pipì, sigaretta, caffè un minicazzeggio su whatsapp e leggere e rispondere alle mail, più una passeggiata avanti/indietro pensando al lavoro, impiego poco meno di mezzora in cui penso agli incontri della giornata oppure faccio 4 chiacchere con eventuali colleghi e quindi 40 minuti passano subito (ti dico che di solito torno alla macchina ben oltre il tempo necessario…)
          PS….Mi scuso se qs scritto è un po’ sconclusionato. . ma la carica è compiuta e devo ripartire subito 
          ciao

          • Con la rete di colonnine in fase di installazione sulla rete autostradale sarà possibile, ma ci vorrà ancora un po’..

          • Caro Michele C… non ci vuole niente, se non un pò di buona volontà.. nella simulazione proposta (ma è sempre così) i supercharger tesla sono SEMPRE piazzati in zone strategiche e mai in mezzo al nulla. ad esempio citavo Cavaglià che è un SC in un golfclub a 5 minuti dal casello… in 5 minuti ti trovi a fare una pausa in un golf club immerso nel verde, con un bar/ristorante (con panini fatti con amore e non ustionanti fuori e sub-zero dentro) di livello in un ambiente rilassato e rilassante ed elegante con dei bagni pulitissimi.. per me è un nuovo modo di viaggiare e lavorare.. e. tutti quelli che vengono con me in questi viaggi partono “tesi” e prevenuti sui tempi e sulle ansie di ricarica e(infatti offrono quasi sempre la possibilità di andare con la loro macchina, per questa volta.. “dai che è importante arrivare all’ora giusta”) poi scoprono il piacere e la comodità globale dell’elettrico (e parlo di gente che gira con le ammiraglie bmw audi e mercedes)

          • Rispondo agli ultimi commenti Franco. Il tema elettrico mi interessa, per questo cerco di verificare, anche se attualmente non ha senso per me, se ci sono colonnine elettriche in prossimità dei clienti ( e nell’80% dei casi, fuori dalle grandi città, non ne vedo nelle vicinanze). Sarei felice di scoprire l’alternativa elettrica soprattutto dal momento che dove ho la casa al mare ci sono molte stazioni di ricarica: purtroppo non vedo molta apertura da parte delle risorse umane in merito 😬😅

          • @Michele: provi a consultare la mappa di nextcharge, anche da pc, per vedere quante colonnine ci sono dove si reca più spesso per lavoro. Ma anche per vedere quante ce ne sono in generale, si stupirà di vederne in posti ove non credeva ce ne fossero.
            Non voglio dire che sono tutte rose e fiori, ma la rete si sta ampliando velocemente.

    • Durante un corso sulla sicurezza sul lavoro il docente ci fece una domanda:
      Che differenza c’è tra un cartello con indicato “È vietato” e un altro con indicato “È severamente vietato” la maggior parte dei corsisti rispose che non cera nessuna differenza, era vietato e bastava quello. “G” ritiene che il parere di Massimo non sembra entusiasta, quindi la frase //Sono molto soddisfatto dell’auto e dei relativi consumi, sia estate che inverno rigido (in questi giorni viaggi sottozero// mi sembra inequivocabile, un po’ come quel cartello presentato durante il corso di sicurezza. Secondo lei che cosa avrebbe dovuto scrivere Massimo a sua parere per convincere tutti noi che il mezzo scelto faceva proprio per lui?

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