Il partito anti elettrico al 10% in Repubblica Ceca

Il partito anti elettrico al 10% nelle elezioni europee in Repubblica Ceca. A guidarlo un discusso miliardario di estrema destra, Filip Turek.

il partito anti elettrico
Il cartellone per la campagna elettorale in cui Salvini si erge a difensore “delle nostre case e delle nostre auto”.

Il partito anti elettrico fondato dall’ex pilota di estrema destra

Cavalcare l’odio per l’auto elettrica in occasione delle elezioni europee in Italia non ha portato troppa fortuna alla Lega di Matteo Salvini, scesa al 9%. C’è invece chi su questa avversione ha proprio costruito un partito , come l’ex pilota e collezionista di automobili Turek, 38 enne dal passato politico non proprio esaltante. Di lui, informa il Corriere, sono circolate foto in cui indossa l’elmetto dorato utilizzato come simbolo dall’ex movimento greco di estrema destra Alba Dorata, poi disciolto. O altre in cui posa accanto a un candelabro con una svastica in bella vista. La polizia ceca ha indagato più volte sul suo conto, ma finora le indagini non hanno portato a incriminazioni particolari. E così Turek, alleandosi con un altro gruppo di protesta, ha creato un partito denominato Giuramento, sceso in campo alle Europee raccogliendo in patria il 10,3% dei voti.

il partito anti elettricoIn Europa cresca lo schieramento contro la scadenza del 20235

Ovvio che il primo obbiettivo su cui si attiveranno gli eletti di Giuramento al Parlamento Europeo sarà cancellare il passaggio alla vendita di auto solo a emissioni zero dal 2035. Obbiettivo condiviso da gran parte degli schieramenti di destra usciti vincitori in diversi Paesi europei. Il Calendario fissato a suo tempo dalla Commissione prevede che la tempistica e le modalità del passaggio alle emissioni zero venga rivisto nel 2026. Ma lo schieramento favorevole quanto meno a un rinvio si è parecchio irrobustito negli ultimi tempi. Non solo tra le forze politiche, ma anche tra le stesse Case auto, con relative lobby di pressione al seguito.

Visualizza commenti (51)
  1. La democrazia non e’ perfetta, il populismo funziona sempre.

    La migliore delle opzioni e’ da sempre investire nell’istruzione di qualita’ per tutti, dove invece di mettere soldi non se ne parla, e chissa’ come mai.

  2. Antonio Nagliati

    La formula più giusta secondo me sarebbe:
    – Via il ban al 2035 ma Euro7 con emissioni la metà delle attuali
    – Via a tutti gli incentivi sui carburanti fossili
    – Energia alla colonnina con il prezzo del PUN + coefficiente di guadagno e no tasse
    – Incentivi all’acquisto di auto esclusivamente a emissioni zero (via a tutto il resto)
    – No dazi all’auto elettrica da qualunque parte arrivi per una concorrenza vera sul prezzo di vendita.

    Dopo si venderanno solo auto elettriche ad un prezzo più basso di una panda da 9000 euro e ci rimarrà sul territorio i preziosi materiali che potranno essere riciclati per ottenere nuove batterie senza acquistare materiali nuovi di miniera.

    Lo volete capire o ve lo devo spiegare? Il governo è chiaramente pro lobby dei petrolieri e pro lobby dei costruttori (Stellantis) pur facendo finta di litigarci…gli Elkann sanno anche troppo bene ungere gli ingranaggi giusti.

    1. Leonardo (R)

      “via il ban al 2035 ma Euro 7 con emissioni la metà delle attuali”
      Questo farebbe veramente saltare il banco, sia perché il ban è stato usato come argomento fantoccio da dare in pasto ai creduloni convincendoli che sia quello il problema.
      Ma il vero problema sono le emissioni, e si è visto con il lungo braccio di ferro per l’Euro 7 e tutti i rilassamenti chiesti e in parte ottenuti dai produttori. Perché la verità è che i motori termici sono al capolinea e per ridurre ulteriormente le emissioni aumentano i costi pur ottenendo risultati marginali, questo secondo le stesse ammissioni dei produttori.
      Obiettivamente l’hanno capito anche i sassi che i motori termici sono i tubi catodici degli anni ’20 ma c’è un problema di miliardi di dollari di giro d’affari che i motori elettrici minacciano di ridurre a un decimo, pertanto tutti gli ingranaggi oliabili verranno oliati pur di vendere ancora qualche tubo catodico “piatto” perché “ha i colori più belli e naturali” degli schermi LCD.
      Peccato che il futuro aveva in serbo gli schermi da 50-60 pollici 4K/8K che nessun tubo catodico avrebbe mai potuto eguagliare.
      Lo stesso vale con la convergenza delle auto elettriche, delle energie rinnovabili e dell’intelligenza artificiale applicata alla guida autonoma.

  3. Mah, in verità Meloni ha preso una vagonata di voti e sull’elettrico ha sempre detto le stesse cose di Salvini se non peggio, quindi l’elettore anti-elettrico italiano ha avuto ampia possibilità di scelta e direi che si è fatto sentire. Probabilmente l’elemento Vannacci è stato troppo divisivo, per cui chi è di destra, anti-elettrico ma lontano dalle posizioni di Vannacci ha preferito la Meloni. Inoltre era chiaro che una Meloni indebolita avrebbe creato turbolenze e considerato che queste elezioni sono state vissute come un tagliando al governo in tanti elettori hanno ben pensato che per evitare terremoti era il caso di mettere al sicuro la premier.

    Per il resto che dire, il PPE ha già fatto sapere e ha confermato che ci sarà una forte review del green deal e sicuramente elimineranno il ban alla vendita delle auto a benzina del 2035. Siccome senza il PPE non si canta messa e siccome la review il PPE può farla anche con l’opposizione, direi che la strada è quella lì. Formalmente, per non mettere in difficoltà nessuno, useranno l’occasione della review già pianificata nel 2026 così da non sconfessare quanto fatto fino a ieri: prenderanno anno delle difficoltà e dei ritardi e sposteranno la data del 2035 a data da definire.

    Dopotutto tutti i produttori si stanno riposizionando: Mercedes, Renault (Horse, con Geely), Stellantis e in ultimo anche il gruppo VW che ha cambiato idea e ha deciso di investire soldi nello sviluppo dei motori benzina e diesel per i prossimi anni. Dopo la 500e che passa da elettrica a ibrida, ci manca solo la R5 a benzina e direi che il cerchio è chiuso.

    1. Leonardo (R)

      Mah il fatto che ci siano così tanti anti elettrico in Italia non fa presagire nulla di buono.
      Ban o non ban una volta tolto poi non ci sono più scuse.
      Per me il ban è come se quando uscì l’iPhone avessero messo un ban sui telefoni con tastiera, togliamolo pure, vedremo tra dieci anni a chi converrà comprare un’auto termica, probabilmente a nessuno.
      Stiamo discorrendo di sesso degli angeli 🤷

      1. Non concordo. Il ban del 2035 ha avuto come unico effetto quello di rendere l’auto elettrica antipatica: una politica di incentivi e disincentivi progressivi sarebbe stata ben più efficace. Si vendono più auto elettriche e il numero è destinato a salire ma contemporaneamente si sta cementificando un partito del no sempre più duro e arrabbiato. Per la prima volta i sondaggi più recenti negli USA parlano di una inversione di tendenza: nell’ultimo anno la percentuale di coloro che si dichiaravano scarsamente interessati all’elettrico è scesa dal 24% al 19% ma la percentuale dei fortemente ostili è aumentata dal 53% al 63%, mentre i favorevoli sono scesi dal 23% al 18%. In pratica il partito degli indecisi si sta sciogliendo come neve al sole mentre quello dei contrari è quasi ai 2/3 della popolazione statunitense. E il fatto che questi sondaggi non sono campati in aria lo dimostrano i nuovi posizionamenti di tutti i brand, con lo stesso Musk che appare totalmente disinteressato a continuare la sua avventura in Tesla, cosa che è disposto a fare solo se viene nominato il manager più pagato della storia (nonostante i risultati al di sotto delle aspettative).

        La politica è compromesso, quando si passa per posizioni troppo dure poi si ha un effetto boomerang. E il fatto che tutti i produttori siano tornati a investire in motori benzina e diesel dimostra che non si sta parlando del sesso degli angeli.

        1. Leonardo (R)

          Enzo, il problema non è il ban ma il fatto che sul ban sia stato fatto un grande lavoro per far salire l’odio e per far comprare ancora fossili a più gente possibile. È una questione economica importantissima per il settore petrolifero! Gli indecisi come al solito sono pedine che vengono usate e “spostate” per altri fini.
          Non discuto i sondaggi, infatti gli indecisi ora convinti compreranno ancora una volta i tombini termici o ibtidi e poi si ritroveranno nella stessa situazione delle auto diesel che ora nessuno vuole più.
          È talmente ovvio ed evidente che è sotto gli occhi di tutti.

    2. Allora che norme Euro 7 siano.
      Fino all’anno scorso i produttori europei si opponevano all’entrata in vigore delle Euro 7 sostenendo che ciò avrebbe distratto troppe risorse dal loro grande impegno 🤥 sullo sviluppo delle auto elettriche per essere pronti per il 2035.
      Adesso che quasi certamente riusciranno ad ottenere l’eliminazione o quanto meno lo spostamento molto più avanti nel tempo del bando dal 2035 alle auto con emissioni di CO2 superiori a zero (e NON alle auto termiche tout court, come tanti insistono falsamente a dire), sarebbe giusto che fossero almeno costretti a implementare le Euro 7.

      1. Leonardo (R)

        Questo è l’elefante nella stanza, sembra proprio che covi sotto le ceneri un nuovo dieselgate, probabilmente sarà un Eurogate

      2. euro7 ?

        ancora?

        puoi anche fare euro50.000 ma se non cambi i test di omologazione è solo una presa in giro, con le norme odierne una prius ibrida dichiara 16 g/km, un valore che mai nella vita reale avrà

        con queste elezioni la CORRUZIONE della politica europea da parte delle case legacy sarà prevedibilmente più agevole del solito, non resta che il comportamento del singolo

        sono un moderato quindi dico che per me uno che compra un qualsiasi mezzo con un qualsiasi propulsore endotermico è solo un autolesionista

        punto

      3. parafrasando.. ” l’hai voluta la neutralità tecnologica ?? ed ora pedala ! perché per rispettare gli obiettivi entro il 2035 vogliamo l’Euro8 con immissioni 0-20 per tutte le ICE nuove in Europa”…

    3. ” il PPE può farla anche con l’opposizione”….. però se ti sposi con tua moglie e vai al cinema con la vicina, di solito il matrimonio non dura molto…..

    4. vedo le stesse notizie ma tiro conclusioni diverse

      il ban ha aiutato i costruttori europei a fare una programmazione a lungo termine, e gli servirà anche quando sarà il momento di staccarsi dagli interessi della filiera petrolifera; e alle persone non mi sembra che importi, viene pompato dalla retorica sul web come tanti altri aspetti che sono pretesti, ad esempio ora insistono sul tema contro la cina

      poi i costruttori americani ed europei si stanno preparando proprio ora a fare sul serio con l’elettrico, tra fabbriche batterie che entrano in funzione e nuovi modelli più economici in arrivo, hanno calibrato i tempi per aspettare sino a poco prima che arrivi l’ondata asiatica

      PS: leggo che in Europa il PPE+Socialisti+Liberali per avere una maggioranza stabile cercheranno di allearsi con i Verdi e non con l’estrema destra ECR, sennò Socialisti e Liberali si sfilerebbero dalla coalizione.. vediamo come va

  4. Ha l’aria rassicurante, il ceco: aspetto ariano, mandibolone, riga fatta con i C.A.D., camicia nera… Avrà una noce al posto del cervello, ma lui sì che può spaccarla con il pene!

  5. Se il Partito Popolare vuole rivedere la scadenza del 2035 può sempre fare una coalizione con l’estrema destra di Meloni, Le Pen e IDF. I numeri li hanno. I miei migliori auguri !

  6. Edoardo Scortese

    Deiensore sotto la foto di Salvini è cosa voluta o un refuso? In ogni caso ho riso più del dovuto

  7. Sarebbe meglio che invece di rompere le scatole alle BEV si occupassero di fare cessare le guerre questo ammasso di incapaci di intendere e volere,pagati da noi.

  8. due considerazioni al volo

    una più scherzosa: facciamo produrre a Stellantis auto a carbonella per i paesi anti-elettrici che ancora hanno centrali a carbone, con cui son più avvezzi ..

    una più seria: se si vuol promuovere la mobilità elettrica anche in Italia/Europa in effetti meglio “abbassare i toni” e togliere il vincolo al 2035, puntando però su vera riduzione inquinanti (PMx, NOx, CO2 etc) con omologazioni WLTP (meglio su valori reali nel traffico con guida reale) e soprattutto veri controlli, “random” su auto in vendita o già circolanti.
    A breve avremo una sempre più forte “discrepanza” tra paesi che investono in FER (e accumuli) sia per i costi energetici alle industrie (con pesanti conseguenze sulla dislocazione delle produzioni più energivore, a cascata le altre dell’indotto) e quelli come noi “alla canna del gas” che faremo sempre più fatica a mantenere il PIL a valori positivi…
    A qualcuno prima o poi verrà in mente di “adeguarsi” al nuovo indirizzo energetico, anche perché ad ogni fine estate arriveranno sempre le solite “sciagure imprevedibili previste” tra alluvioni, smottamenti, grandinate, trombe d’aria, incendi difficili da bloccare per eccesso di aridità…. e ci dovremo ricordare (contando pesanti danni e, speriamo sempre di no, pure vittime) che le “scomode” politiche ambientaliste servono alla sopravvivenza di tutti…

    1. Sinceramente non voglio continuare a vivere con l’angoscia che “sciagure imprevedibili previste tra alluvioni, smottamenti, grandinate, trombe d’aria, incendi difficili da bloccare per eccesso di aridità….” possano in qualche modo abbattersi sui miei cari o sulla comunità solo perché un branco di defic.enti vuole continuare ad acquistare oltre il 2035 automobili che emettono schifezze (seppur in maniera minore) nell’ambiente.
      Le alternative ci sono e vanno perseguite da subito.

      1. Infatti…io sto facendo il possibile… 70-80% energia che consumo (casa ed auto) è autoprodotta con F.V.
        Se mi sarà possibile… incrementerò…
        Però mi rendo conto quanto sia minoritaria la preoccupazione per le conseguenze dei cambiamenti climatici .. già così poco avvertita pure in nazioni con livello medio culturale più alto della nostra media italica.

        Comunque ribadisco che secondo me sarà più il fattore di competitività economica che le motivazioni ambientali e salutiste a far andare avanti gli investimenti in F.E.R….ed i singoli ad acquistare BEV (se rientrano comodamente nel loro modo d’uso)..le aziende mi sembra già si stanno attrezzando ..

          1. Ciao Eugenio.. ovviamente io cerco sempre di “motivare” coloro che potrebbero…
            Chi sta in condominio deve affrontare le resistenze e le ritrosie del “piccolo parlamento” dell’ assemblea condominiale ..a volte pure un piccolo intervento (un sensore presenza x luci scale) diventa una “missione lunare”

            Certo che anche nei condomini qualcosa in piccolo si può fare….
            Se non sui 10m² spettanti (neanche pochi x FV se ben esposti)… almeno vedere se contenere le dispersioni ed i ponti termici (infissi, pareti isolate internamente).
            Anche la possibilità di partecipare a C.E.R. in condominio è tutta da valutare..
            L’ importante è dimostrare sempre tenacemente la volontà di fare qualcosa…ed i tuoi interventi qui stanno sempre a dimostrarlo…

  9. caprone manicheo

    Forse mi sbaglio, ma in parlamento europeo non mi sembra abbiano la maggioranza.

    Però, secondo me qui oltre ad un discorso di convenienze economiche e di potere c’è anche un assenza di qualità di materia grigia, in quanto sul pianeta terra ci abitano pure loro ed i loro figli.

      1. caprone manicheo

        Forse sono stato frainteso, io per persone con materia grigia di scarsa qualità intendo tutti coloro che sono contro l’elettrico, sia a livello politico che elettorale.

    1. Possono anche avere ancora la maggioranza a livello numerico (facendo finta di non considerare i franchi tiratori…), ma dovranno tenere conto per forza dello schiaffone ricevuto dell’elettorato che ha premiato destra ed estrema destra e purgato verdi, scholz e macron.

      La maggioranza delle persone che hanno votato hanno le balle piene dell’econazismo, e chi si è astenuto semplicemente non gliene sbatte nulla… con buona pace di chi pensa di salvare il mondo acquistando BEV.

      1. Vedo che si è già ridimensionato. Prima delle elezioni scriveva “Signori, dopo le elezioni verrete spazzati via, siete già il passato e non ve ne rendete conto, non importerà più a nessuno di spingere sulla mobilità elettrica“. Ora si affida ai franchi tiratori. Poveretto.-

        1. Ridimensionato? Non mi dica che è cosi illuso da pensare che all’attuale maggioranza Ursula, sopratutto dopo che i verdi sono stati decimati, importi ancora spingere sulle BEV.
          Lei speri soltanto che non facciano entrare in maggioranza anche ECR, altrimenti la colossale stupidaggine del bando alle auto termiche salterà ben prima del 2026.

          Malox, lo prenda, non oso immaginare la gastrite… poveretto…

          1. Leonardo (R)

            Caro Antonio, lei mi ricorda un po’ il sottotenente Drogo nella Fortezza Bastiani.

        2. Toppato le previsioni? Con i verdi che hanno perso 18 seggi e la destra conservatrice che avanza quali previsioni avrei toppato?

          Cita il mio commento con fare saccente a voler dimostrare cosa? Ho scritto chiaramente che la priorità era gia in campagna elettorale il riarmo, la guerra contro la Russia, e cosi è tutt’ora.

          Ripeto e sottoscrivo, non importerà a NESSUNO spingere sulla mobilità elettrica, e nei prossimi mesi ve ne renderete conto pure voi.

          Io sarò qui ad aspettare, seduto sulla riva del fiume, mentre il parlamento europeo deciderà di tornare sui suoi passi, cosi come le varie case automobilistiche (500 “ibrida”?? VW che investe 60miliardi sui motori termici??)

          1. “Ripeto e sottoscrivo, non importerà a NESSUNO spingere sulla mobilità elettrica… ”
            Lieto che lei parli con il cuore, Antonio, ma mi faccia capire: lei ci gode in questa situazione?
            E soprattutto, si rende conto della situazione?

        3. marcovers777

          Buonasera Massimo, seguo da tempo il vostro interessante sito pur possedendo un’auto termica e non avendo al momento la possibilità e l’intenzione di sostituirla. Vorrei però muovervi degli appunti. Mi sembra che siate eccessivamente politicizzati le discussioni su questo articolo acchiappaclick lo dimostrano. Trattate chiunque non la pensi come voi su auto elettriche e temi come il clima come ignoranti e retrogradi (per voi chiunque abbia votato a destra).
          Inoltre chi prova a sollevare problemi sulla mobilità elettrica (anche tra i possessori non proprio felici di una BEV) viene denigrato invece di provare ad intavolare una discussione seria. E qui mi riferisco ai problemi di ricarica (quasi nessuno può farlo a casa), all’autonomia ancora limitata e ai prezzi esorbitanti di questa nuova tecnologia.
          Quindi, per concludere, se l’italiano (ma in realtà la stragrande maggioranza degli europei) non ha intenzione per il momento di passare all’elettrico non è per ignoranza come la definite voi, ma semplicemente perchè non gli conviene e non la vede come una soluzione al “problema climatico” tanto enfatizzato in questi anni.
          Non è affrontando da “sapientoni” (senza offesa) l’argomento che si convince la platea patentata.
          Cordialmente, Maurizio

          1. Ci chiamiamo Vaielettrico non per uno strano scherzo del destino, ma perché crediamo che il presente e il futuro della mobilità sia elettrica. Ne siamo tanto convinti che viaggiamo tutti, da anni, in auto elettrica. Come noi, la stragrande maggioranza dei nostri lettori ai quali interessa discutere di tecnologia, infrastrutture, e anche di tanti problemi ancora da risolvere per rendere la mobilità elettrica accessibile alla totalità degli automobilisti. Fondando il sito, non avremmo mai immaginato di suscitare l’interesse di chi invece è convinto che l’auto elettrica non abbia futuro e vien e qui per ripetercelo a macchinetta, sempre con gli stessi argomenti e lo stesso tono di chi ne sa più di noi. Cosa che a noi, a parti invertite, non verrebbe mai in mente. Tuttavia ospitiamo anche i loro (vostri) commenti. Pretenderebbe che dicessimo, ok avete ragione, da domani chiudiamo bottega? Difendere le nostre ragioni è da “sapientoni” mentre venire in casa nostra a dirci che non capiamo niente è intavolare “una discussione seria”?

          2. Leonardo (R)

            Il fatto che gli Italiani acquistino meno auto elettriche rispetto ad altri Paesi è un fatto, basta guardare i numeri. I motivi sono molteplici e in base anche a quanto si legge anche su queste pagine si va da chi odia le auto elettriche (e non ha altro di meglio da fare che scriverne contro su un sito che si occupa di auto elettriche), a chi non ha possibilità di cambiare motorizzazione per i più svariati motivi, ad esempio perché non può caricare a casa o non ha infrastruttura adeguata nella zona in cui vive, a difficoltà economiche per riuscire a superare il gap iniziale di prezzo di acquisto anche se in molti qui si sono attrezzati per superare il problema, a chi non vuole cambiare le proprie abitudini facendo lo sforzo intellettuale di capire vantaggi e svantaggi e soprattutto come superare i secondi, a chi aspetta il momento o l’occasione giusta, come si è visto con il pasticciaccio brutto degli incentivi italiani.
            Poi ci sono altri problemucci molto particolari del nostro Paese: nei salotti buoni si decide e si trama per favorire certe aziende e certi settori in cui lo stesso Stato ha interessi economici, anche questo è facilmente riscontrabile nelle agende pubbliche delle società energetiche del Paese, ovvero nelle loro agende c’è più gas, più petrolio, espansione delle reti del gas, nucleare, e infine proprio perché devono una piccola percentuale di investimenti nelle energie rinnovabili.
            Peccato che queste cose potevano andare bene nelle agende degli anni ’80, ora è come parlare di audiocassette al cromo nell’era dei CD: sappiamo già che per le cassette al cromo andrà a finire malissimo, ma a molti italiani piace credere di no.
            Infine, tutto questo tramare nei salotti buoni, si materializza in campagne mediatiche martellanti contro le auto elettriche, atteggiamenti da parte delle istituzioni che tendono a sfavorire anziché promuovere le auto elettriche, cittadini divisi tra chi cerca di dare la sveglia a politici e amministratori facendo presente che il mondo va avanti e gli altri che vorrebbero continuare a vivere in un mondo che non c’è più (esiste ancora ma è arrivato al capolinea).
            Molti cittadini sono confusi dalle sirene mediatiche che li vuole convincere a comprare ancora petrolio contro il loro stesso interesse, e a chi fa presente che il mondo va avanti, come potrebbe essere questo sito, si contesta di essere sapientoni. Forse anche gli scienziati sono sapientoni.
            A quelli come lei bisognerebbe rispondere: lo sa? Ha perfettamente ragione, in fondo di petrolio ce n’è in abbondanza e non siamo a due passi da una crisi energetica come quelle degli anni ’70, il clima non è affatto un problema, in effetti l’aumento dei premi assicurativi sugli eventi naturali è sicuramente il frutto di assicuratori brutti e cattivi che vogliono speculare su quei creduloni di scienziati che tutti i giorni ci forniscono dati sempre più preoccupanti ma che la maggior parte delle persone non ascolta perché è molto più rassicurante credere a quello che dicono i petrolieri.

            E sempre sia lodata la zona di comfort degli italiani.

        4. Proroga? Ho scritto: “Dopo le elezioni verrete spazzati via”; non “alle elezioni verrete spazzati via”…

          Se quota un mio messaggio almeno lo legga prima di attacarmi scendendo sul personale.

          1. Siamo dopo le elezioni, nessuno ci ha spazzato via e i numeri della maggioranza nell’Europarlamento sono più o meno gli stessi. Detto ciò, l’argomento è chiuso. Si rifaccia vivo quando avrà qualcosa di più interessante da dirci.

          2. Manfred Weber ieri: “I divieto di vendere auto termiche nel 2035 è un errore” (si lo so, adesso direte che questo divieto non esiste, ma ci siamo capiti), Peter Liese: “Dovremo fare qualche odifica” e “Il divieto dei motori a combustione deve essere eliminato”. Giorgia Meloni: “Non ha avuto alcun senso auto imporci il divieto di produrre auto termiche a partire dal 2035. E’ stata una follia ideologica, che va assolutamente corretta.” Veda lei.

        1. DemaFab hai sbagliato. In italiano la forma corretta è “La maggioranza delle persone che HANNO votato HA le balle piene…”. E’ vero che potresti anche dire “La maggioranza delle persone HA votato e HA le balle piene” ma cambieresti la semantica e diresti una cosa inesatta, visto che la maggioranza delle persone non ha votato. Quindi la forma corretta è quella che ho riportato.

          Antonio è stato un signore e non te l’ha fatto notare ma io sì perché sono cattivo nell’anima 😀

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 

Articolo Precedente

Renault Twingo 2023

Articolo Successivo

Posso restituire la Leaf dopo 3 anni. E invece...

Iscriviti alla nostra Newsletter

Abbonati alla nostra newsletter e resta aggiornato.
Seleziona i tuoi interessi:
No spam e zero emissioni garantiti!

Iscriviti alla nostra Newsletter

Abbonati alla nostra newsletter e resta aggiornato.
Seleziona i tuoi interessi:
No spam e zero emissioni garantiti!