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Il nostro viaggio in auto elettrica: alle 15,07 siamo di nuovo a Roma

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Concluso il nostro test sulla tratta Roma- Reggio Calabria. A 130 km/h, direzione l'Eur
Training Academy Varta

Con il rientro a Roma si conclude il nostro viaggio in auto elettrica. Con Aldo Caramadre e Leonardo Spacone siamo andati da Roma a Reggio Calabria nelle stesse condizioni di Chiara Proietti, inviata della trasmissione “Piazza Pulita” di Corrado Formigli (leggi), su La7. Non ci abbiamo messo 52 ore per la sola andata, come lei,  ma 29 ore e 52 minuti andata e ritorno, pranzi, cena e pernottamento compresi. Lasciamo a voi ogni altro commento. E se possibile vi chiediamo di rilanciare questo nostro test, per smentire il messaggio fuorviante di quella trasmissione. Non è vero che un viaggio in auto elettrica è una strazio.

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L’indicazione della coda sul navigatore della Zoe.

Il ritorno: 9 ore e 02 minuti, con 15 minuti persi in coda

Aldo e Leonardo sono arrivati alla colonnina Enel X dell’Eur, in via Guglielmo Marconi, alle 15,07 di oggi, domenica 26 settembre, 9 ore e 2 minuti dopo la partenza da Reggio Calabiria, alle 6,05 di domenica mattina. Se verso Frosinone non fossero incappati in una coda dove hanno perso un quarto d’ora, avrebbero percorso i 700 km del viaggio di ritorno con la loro Renault Zoe ZE50 R135 in meno di 9 ore, un’ora in meno che all’andata quando il viaggio era durato 9 ore e 43 minuti. I nostri due tester sono stati in viaggio per per poco più della metà del tempo impiegato dall’inviata di “Piazza Pulita” per la sola tratta d’andata.

Il volante passa a Leonardo, che ce la mette tutta

Sul percorso dalla punta dello Stivale alla Capitale il volante è passato nelle mani di Leonardo Spacone, inventore del sistema di navigazione Power Cruise Control e vecchia volpe della guida in elettrico. Il suo obiettivo era ottimizzare percorso e ricariche in modo da essere il più rapido possibile. E’ quindi partito con la batteria al 100% e in autostrada ha viaggiato al massimo consentito di 130Kmh. Ha sempre ricaricato da stazioni Fast di Enel X (senza mai il piccolo problema di attivazione), a Cosenza, Atena Lucana e Caianello, raggiungendo Roma con l’autonomia prossima allo zero.

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Cambio alla guida: tocca a Leonardo Spacone concludere il nostro viaggio in auto elettrica

In due giorni 1.400 km: il viaggio in auto elettrica non è stato un’ Odissea

Cos’ ha voluto dimostrare? Sentiamo lui: «Che sui 1.400 km di un percorso giustamente ritenuto il meno attrezzato d’Italia, una city car elettrica non è molto più lenta di un’auto termica guidata da un automobilista normale, che ogni tanto si  ferma a mangiare qualcosa, a prendere un caffè, a sgranchirsi le gambe. E almeno due volte a fare rifornimento».

Nè Vaielettrico, nè Leonardo nè tanto meno Aldo Caramadre si sono sentiti impegnati in una gara all’ultima staccata. Figuriamoci quanto ci possa interessare dire che siamo più bravi di una volenterosa ragazza buttata sulla strada senza quel minimo di istruzioni che perfino un venditore di elettrodomestici darebbe a chi acquista un aspirapolvere.

Ci interessava soltanto dare quache informazione attendibile ai tanti amici che ci leggono solo per capire pro e contro di un’auto a batteria senza averla mai guidata. Abbiamo dimostrato, ci pare,  che con tutti i limiti ben noti e che nessuno vuole nascondere, anche una city car elettrica può consentire, all’occorrenza, di percorrere tratte importanti senza dover affrontare per forza  un’Odissea. Del resto le city car nascono per un utilizzo diverso e danno il meglio di sè in un range di 150-200 km giornalieri, che è poi quello prevalente per il 95% degli automobilisti e per 350 giorni all’anno.

Aldo alla prima esperienza: “Bella l’ auto elettrica, mi piacerebbe averne una”

Concudiamo con il commento del nostro automobilista elettrico per caso Aldo Caramadre:

Aldo Caramadre in posa di fronte alla Zoe che ha porato fino a Reggio Calabria

«È stata un’esperienza inaspettata, nata per caso ma che mi ha lasciato tanto. Siamo partiti all’improvviso e mi sono lanciato con titubanza nell’avventura. Leonardo mi ha spiegato il funzionamento sia della macchina che della sua App. Mi ha spiegato qualche trucco per risparmiare tempo. Uno di questi è caricare l’energia necessaria per andare avanti, senza mai arrivare per forza al 100%. Caricavamo soltanto il necessario per la tappa successiva».

«La macchina è comoda, stabile ed è anche divertente da guidare _ prosegue Aldo _. Mi piacerebbe possederne una. Non mi aspettavo questi livelli. In giro c’è ancora molta disinformazione. Io ho guidato per me stesso e non per battere un record. Il mio massimo in autostrada è stato 110 km/h. Solo verso la fine del percorso ho spinto un po’ di più superando la mia normale velocità di crociera. Considerando poi che ho dato un piccolo contributo all’ambiente senza emettere gas nocivi mi sento anche più contento!».

Un grazie di cuore da parte di tutta la nostra piccola comunità alla spina.

—Chi fra i nostri lettori volesse cimentarsi  sul medesimo percorso Roma-Reggio Calabria in auto elettrica può poi inviare a info@vaielettrico.it.  la documentazione scritta, fotografica o video. Noi come sempre ci impegnamo a pubblicarla qui.

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31 COMMENTI

  1. Bravi!! Andrebbe trasmesso e messo a paragone con il viaggio fatto nella trasmissione di Formigli.
    Ci sarebbe molto da parlarne vedendo il modo differente di approccio e modo di preparare un viaggio lungo con auto elettrica. Imparare ad usare al meglio quelle che saranno le future auto….un cambiamento che toccherà a tutti prima o poi.

  2. Ci mettevo meno in bicicletta che è veramente l’unico mezzo ecologico. Le auto elettriche semplicemente ancora non possono nemmeno lontanamente sostituire le auto tradizionali.

    • Se lei in bicicletta fa 1.400 km in meno di 15 ore, si iscriva immediatamente al prossimo campionato del mondo: lo vincerà pedalando senza mani. Mi chiedo che senso abbiano interventi come il suo.

  3. Ciao a tutti,
    i fatti, quelli veri di chi prova veramente sono e saranno sempre la migliore “prova” che non potrà essere smentita e non soggetta a discussioni da parte di persone “ignoranti” nel vero senso della parola.
    Bravi che avete dato immediata prova dell’ennesima bufala sull’elettrico.

  4. È la prova che l’auto elettrica non è ancora utilizzabile negli spostamenti per la vita di tutti i giorni, proprio quello che voleva dimostrare Formigli

    • Non so cosa abbia visto o letto lei, caro Marco. Roma-Reggio Calabria sarebbe la “vita di tutti i giorni”? Forse forse per un camionista. Nell’uso reale dei normali automobilisti il persorso medio giornaliero è di 30 km. L’auto elettrica può addirittura farle risparmiare tempo se la ricarica di notte mentre dorme o in ufficio mentre lavora, o al supermercato mentre fa la spesa. Non deve andare a fare rifornimento e non deve tenere in mano l’erogatore mentre rienpie il serbatoio.

    • Il servizio è completamente fuorviante. Sono utilizzatore di auto elettrica e assicuro che è una favola per l’uso quotidiano anche su un raggio di 159 km.
      SU lunghi percorsi è indispensabile un minimo di programmazione preventivs

  5. Sono un felice possessore di un Kia Eniro, e non posso che confermare i vantaggi di una macchina elettrica anche nei lunghi viaggi ( ci vuole però un minimo di +programmazione è vero). Mi avvalgo anche di PCC di Leonardo Spacone, a cui vanno i miei ringraziamenti per l’ottima App. Non affondo il coltello nella piaga circa il servizio giornalistico effettuato dalla trasmissione Piazza Pulita (avere già dimostrato voi ripetendo il viaggio). Un grazie a Paolo Mariano (di cui sono un assiduo lettore dei suoi servizi). Complimenti!!!!

  6. Grazie! Meritate di andare in tv e mostrare come stanno le cose… Purtroppo per molti, troppi ancora, ciò che dice la tv è verità inconfutabile. Piazza pulita è solo uno dei tanti programmi trash per beoti.

    • Davvero? Incredibile! Complimenti! Questo si che vuol dire avere una macchina intelligente e razionale! Avete concluso l’impresa con un gran successo! (Peccato che io la settimana scorsa abbia fatto 1350 km in 11 ore con la mia! Avessi avuto una elettrica non sarei potuto partire…. ma per carità! Nemmeno il tosaerba elettrico è funzionale)

      • Wow, 123Km/h di media (!!) durante 11 ore. Evidentemente senza nemmeno un rifornimento, ne una sosta pipi’, ne il minimo traffico.
        Lei deve avere la vescica (e qualche altro organo) ben piu’ grande del normale: complimenti!

      • Hahahahah
        Hai fatto 11h senza fermarti mai?
        La pipì la fai con il catetere nella bottiglietta?
        Mai fermato una volta per un caffè o per sgranchirti le gambe?
        Ma dai….

      • Bravo! siamo a medie degne di una gara di Endurance. Ti prego pubblica un video con i dettagli, percorso, auto usata, tecnica di rifornimento…eravate due piloti che si alternavano? Magari oltre a me anche la Stradale sarebbe interessata!!! 🙂

  7. La7 è il canale televisivo per la “DISINFORMAZIONE” per eccellenza che va dalla politica a tutto il resto! Cosa aspettate a cancellarlo dal vostro TV? Io l’ho già fatto.

    • Beh, dalla RAI a mediaset passando per sky, c’è veramente molto poco da salvare sul panorama italiano. Sempre nella mia ùmile opinione ovviamente, ma non meritano il tempo perso a guardarli.

  8. Bravissimi! Ora però ci aspettiamo una sventagliata di numeri e dati (sia chiaro a scanso di equivoci: NON perché non vi creda, sono assolutamente CERTO di quanto avete scritto) perché finora i calcoli io li ho fatti su ABRP che invece dà altre stime (peggiori) e quindi vorrei capire com’è stato possibile fare meglio (probabilmente ABRP non è poi così intelligente), soprattutto considerato che il viaggio si è svolto andando a 130 e non a 110.

    • Come ho spiegato pià volte Power Cruise Control non fa stime, ma attinge direttamente ai dati della vettura, quindi consente di dosare meglio le prestazioni in funzione dell’autonomia, ottimizzando le soste per la ricarica.

  9. Nel mio piccolo ho scritto alla redazione di Piazza Pulita ma anche a La7 intera dicendogli che dato il livello della trasmissione mi impegno a non guardare mai più nessuna trasmissione giornalistica della loro rete, non essendo in grado di rendermi conto di quanta disinformazione possano erogarmi quando parlano di argomenti (come la politica, nazionale o estera) a me non familiari.
    E ho aggiunto che non mancherò di dare la più ampia pubblicità alla mia rete di contatti di quanto successo invitandoli a scegliersi un’altra rete.

    Complimenti a voi per la velocità di risposta!

  10. Bravissimi, questo è il metodo migliore per combattere la disinformazione; che dite se girate i link di questi articoli alla redazione di La7?
    Ciao!

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