Sgommate, rombo di motori, fulminei pit stop ed evoluzioni aeree di star del motocross. Il Motor Show per palati forti che si è chiuso domenica 10 dicembre è stato un sucfcesso, con un aumento delle presenze stimato nel 20%. Con un format del genere, orientato all’emozione più che alla ragione, tuttavia, la mobilità sostenibile era destinata ad un ruolo di secondo piano. Anche se poi il convegno di apertura su “Cina e automotive, sfide e opportunità per la filiera italiana, in modo particolare nel mondo elettrico” e, nel pomeriggio, “Le sfide e le opportunità legate allo sviluppo di auto autonome a livello 4” hanno riservato importanti momenti di riflessione ai sostenitori dell’auto elettrica e agli appassionati di innovazione. Il primo, in particolare, è stata la ghiotta occasione per fare la conoscenza di Jack Cheng, fondatore della Nio, la casa cinese che sta lanciando una ventina di nuovi modelli di auto elettriche e con l’ipercar Nio EP9 ha già realizzato l’auto elettrica più veloce del mondo, primatista assoluta del circuito del Nurburgring.
Per il resto il mondo dell’Ev si è presentato in ordine sparso negli 11 padiglioni del Motor Show 2017. Tesla ha portato i suoi due modelli S ed X (ma non la nuova arrivata Model 3, già prodotto in circa 500 esemplari). Citroen ha confuso la sua Mehari elettrica tra gli altri modelli già in commercio.
Volvo ha messo in mostra tre perle della sua gamma ibrida plug-in: i suv crossover XC90, XC60 e la Sport Wagon V60. Tazzari accoglieva i visitatori fin dal Centro servizi con il suo sbarazzino quadriciclo Zero EV.
E infine lo stand DS Automobiles era impreziosito dal bolide di Formula E sponsorizzato dal marchio francese. Hyundai ha presentato l’intera linea Ioniq, ibride plug-in ed elettriche pure, test drive compresi, ma soprattutto è uscita dal recinto della Fiera piazzando una Ioniq plug-in all’interno di uno spettacolare stand interattivo in piazza Galvani, uno dei luoghi più esclusivi del centro di Bologna.
Per quanto riguarda le moto, infine, abbiamo potuto ammirare _ ma solo guardando ben bene _ un ciclomotore Super Soco Ts all’ingresso del padiglione 32 e una Aero E-Racer al padiglione 25. Super Soco Ts è l’equivalente di un 50cc, ed è prodotta da etropolis, azienda “100% electric”, parte del Gruppo multinazionale tedesco SiG Solar, specializzato da oltre 20 anni in energie rinnovabili.
Il motore elettrico da 2400 Watt – sviluppato e prodotto da BOSCH – ha una coppia di 120 Nm e consente di raggiungere in pochi secondi la velocità massima di 45 km/h. La Casa dichiara 80 km di autonomia, che possono salire a 160 acquistando una seconda batteria al litio prodotta da Samsung. Prezzo: poco più di 3.000 euro
Aero E-Racer è invece un prodotto artigianale realizzato da un designer bolognese sulla base della Tacita T-Race. La moto, presentata a Eicma appena un mese fa, ha suscitato scalpore in tutto il mondo per l’originalità delle linee, l’artigianalità della manifattura e le prestazione del motore da 80 cavalli ed è stata subito inserita fra le dieci moto elettriche più belle in commercio. Al Motor Show si è esibita in un burn out che ha entusiasmato il pubblico. Costo in pre ordine di 50 mila euro.