Il Model Y della Tesla arriverà (negli Usa) alla fine del 2020. Lo ha confermato Elon Musk nella lettera agli azionisti sui risultati finanziari del 2018.
IL MODEL Y. Sarà il quinto prodotto della gamma Tesla, iniziata con il Roadster e proseguita poi con Model S, Model X e Model 3. E sarà sostanzialmente un cross-over che sta al Model 3 come il Model X sta al Model S. Senza però le portiere ad ali di gabbiano, soluzione affascinante, ma molto poco pratica e troppo costosa.

Del Model 3 il nuovo prodotto condividerà il 75% dei componenti e quindi, secondo Musk, l’inizio della produzione sarà molto più agevole. Non ci dovrebbero essere, insomma, i colli di bottiglia in produzione che hanno messo a repentaglio la sopravvivenza stessa della Tesla. E a costringere il patron a dormire in fabbrica, rischiando lui anche la salute.
IL MODEL 3. Ne sono stati venduti circa 140 mila, praticamente tutti negli States. Dove la Tesla rivendica il merito di avere riconquistato il primato nel segmento premium del mercato, dopo decenni dominio tedesco e giapponese.

Quel che più conta per Musk è che la più piccola delle Tesla è una macchina molto profittevole, con un margine di circa il 20%. Anche perché l’esperienza insegna e ora l’investimento per allestire la linea di produzione del Model 3 in Cina, attiva da fine anno, viene stimato in poco meno della metà di quella allestita a suo tempo in California. Quest’anno Tesla conta di arrivare a costruire circa 7 mila Model 3 a settimana, superando i 300 mila pezzi complessivi. Di questi una piccola parte a partire da marzo sarà in consegna anche in Italia (guarda). Nato per essere globale, il Model 3 venduto in Italia sarà sostanzialmente identico (al 98%) a quello americano, con piccole modifiche per le normative europee.
IL MODEL S e IL MODEL X. Le vendite tengono, anche se (soprattutto il primo) cominciano ad avere qualche anno sulle spalle. E la concorrenza sta arrivando. Comunque: complessivamente se ne sono venduti quasi 100 mila anche nel 2018 (per la precisione 99.475). Ed è stato deciso di sopprimere la versione meno costosa del Model S (batterie da 75 kWh), che quasi si sovrapponeva al Model 3 (batterie da 74 kWh).
PREVISIONI 2019. Tesla conta di vendere almeno 360 mila automobili, ma in realtà l’obiettivo vero è di arrivare a quota 400 mila. Sarà comunque un altro passo in avanti sostanziale, dato che nel 2018 se ne sono immatricolate poco meno di 240 mila. Ma il grosso salto in avanti si avrà a fine anno, quando diverrà operativa la fabbrica cinese in via di costruzione. Con la quale la produzione 2020 arriverà a 500 mila pezzi per il solo Model 3. Tutta un’altra storia.
— Qui il comunicato con i risultati della Tesla nel 2018