Il mio nome è Yep, vi ricorda qualcosa? I costruttori cinesi perdono il pelo, momento non il vizio di richiamarsi ai modelli occidentali più famosi. Come la Jeep, che nel mercato dei fuoristrada è un’icona mondiale.
Il mio nome è Yep, prezzo in Cina 10.500€
Attesa da tempo, la Yep è arrivata sul mercato cinese a un super prezzo per un piccolo SUV elettrico: 79.800 RMB, pari a 10.500 euro. La marca che porta sul cofano è Baojun, uno dei tanti brand che compongono la galassia del colosso SAIC Motor, come MG, Roewe e Maxus. Oltre alla joint venture con General Motors che ha dato vita a Wuling, produttrice della vendutissima HongGuang Mini EV, una macchinetta elettrica. Con i suoi 3,38 metri di lunghezza (25 cm. in meno della 500e e 35 in meno della Dacia Spring), la Yep rappresenta il veicolo decisamente più compatto della sua categoria. Molto più corto anche del Suzuki Jimni, a cui evidentemente si ispira nello stile. In realtà, al di là dell’aspetto, si tratta di un’auto da città, con trazione posteriore e un motore da 50 kW (68 CV) di potenza. E con 140 Nm di coppia massima.
L’autonomia è la stessa della Spring, sui 230 km WLTP
La batteria è una LFP (Litio-Ferro-Fosfato) da 28,1 kWh prodotta da CATL, con autonomia omologata (in Cina) di 303 km. Secondo gli standard europei saremmo sui 230-240 km, praticamente sui livelli della Spring, che ha 27 kWh ed è omologata per 230 km (ed è pure costruita in Cina). Già nella versione base la dotazione è tutt’altro che spartana. Comprendendo due sedili anteriori regolabili elettricamente, due schermi da 10,25 pollici, servizi connessi 4G, climatizzatore con filtrazione particellare PM 2,5, fari a LED. Con un prezzo superiore ai 10.500 euro citati si possono però avere diversi plus, tra cui la guida semi-autonoma di livello 2 e l’assistenza al parcheggio con funzione di memoria. E in futuro ci sarà anche la versione a trazione integrale, soprattutto per chi usa queste auto per lavoro nelle zone più impervie della Cina.
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